Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: tommmlinson    23/01/2013    0 recensioni
Valentina ha tredici anni, e pratica ginnastica ritmica da quando ne aveva cinque. Questo sport è tutta la sua vita. In una fredda giornata di allenamento, in palestra, incontrerà un ragazzo, che riuscirà a farle provare una nuova sensazione: l'amore.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



CAPITOLO DUE - THE COMPETITION

 

Erano le nove di sera, io ero nel mio letto, e non riuscivo ad addormentarmi. Perchè? Beh, domani avrei avuto le regionali, e dovevo assolutamente vincere. Nella mia mente continuavo a ripetere la coreografia dell'esericizio con il nastro. La musica dell'esercizio non voleva andarsene dalla mia mente. Guardai l'orologio dell'i-phone, erano esattamente le 9:23. Chiusi gli occhi e dopo poco mi addormentai, con il mio peluche abbracciato. Mi risvegliai la mattina molto presto, erano le sette circa. Mi alzai velocemente dal letto e mi feci una veloce doccia fredda. Mi misi la tuta della mia palestra e scesi a fare colazione. "Ciao mamma." Dissi con un enorme sorriso stampato in faccia. "Ciao amore, sei pronta? Cinque minuti e andiamo." Non era la prima gara che facevo, certo, ma la dovevo vincere, perché così sarei arrivata alle nazionali, e poi, magari.. arrivare alle olimpiadi. Era molto poco probabile, c'erano ragazze molto più brave e preparate di me che puntavano a quel traguardo, ma mai dire mai. "Vale, la vincerai tu la gara vero?" Mio fratello Luca si mise di fianco a me. Io gli sorrisi dolcemente. "Certo." Finita la colazione andai in bagno e mi lavai denti, e mi feci lo chignon.  Presi la borsa di ginnastica e il body, ed entrai in macchina con mia mamma. "Mà-" Dissi torturandomi le labbra "-E se non vincessi? E se tutto andrà male?O se mi fratturerò una gamba, o qualcos'altro?"  Mia mamma mi bloccò. "Non succederà niente, stai tranquilla." Sorrisi e iniziai a guardare fuori dal finestrino. Mancava poco per arrivare alla palestra dove si sarebbe tenuta la gara. "Siamo arrivate. Io e tuo fratello arriveremo dopo, miraccomando, vinci per noi." Disse mia mamma dandomi un bacio sulla guancia. Scesi dalla macchina con la borsa e feci un profondo respiro. Entrai nella palestra, era enorme, e c'erano già due o tre ginnaste che provavano con vari attrezzi. Entrai nell spogliatoio e alcune mie compagne di ginnastica si stavano preparando. Salutai tutte e misi le mie cose vicino a quelle di Sara. "Allora, sei tesa?" Chiesi mentre mi mettevo il body. "Molto. Anche tu?" Annuii, e terminai di infilarmi il body, mettendo sopra la maglietta della mia società di ginnastica.
Andai in pedana e iniziai il riscaldamento generale, e poi quello con il nastro. Provai tutte le difficoltà del mio esercizio, e dopo poco tempo una voce dal microfono attirò la mia attenzione: "Le ginnaste sono pregate di liberare la pedana per la sfilata." Il mio stomaco si stava contorcendo sempre di più. Ogni secondo che passava. La sfilata passò normalmente, ed ero sempre più tesa. Salutammo il pubblico e dopo uscimmo dalla pedana. Con tutto questo casino mi ero dimenticata di andare a vedere la scaletta. Corsi nello spogliatoio e passai con il dito tutti i nomi finchè non trovai il mio: ero terza. "merda" pensai. Dovevo tornare a provare prima che arrivasse il mio turno. "In pedana Alice Grandi" era una mia compagna di ginnastica, ma non andavamo molto d'accordo. Mi fermai a guardarla. Era brava, dovevo ammetterlo, e anche molto sicura. Vorrei essere come lei. Aveva appena lanciato il nastro per l'echapè, stava facendo la ruota, ma il nastro era uscito dalla pedana. I suoi occhi sembravano persi. Quell'errore sarebbe costato caro alla squadra, ma soprattutto a lei. Cercò di rimediare immediatamente prendendo il nastro di riserva e ricominciando l'esercizio, il resto della sua esibizione fu pulito, ma non avrebbe vinto, con quell'enorme sbaglio. "Ora in pedana la debuttante Valentina Martinelli!" Ero pronta. Avrei fatto tutto giusto. Nessun errore. Sarei salita sul gradino più alto del podio con la mia squadra, ne ero sicura. 
Arrivai in pedana, e salutai il pubblico. Scorsi anche mia madre che sorrideva. Ero nella posizione iniziale. bip. La musica partì. Ero in perfetto tempo e per adesso nessun errore. Mancava poco alla fine dell'esercizio, feci l'ejambè, poi lanciai il nastro, capovolta, posizione finale, e il nastro cadde perfettamente nella mia mano. Ero riusciuta a completare l'esercizio, non ci credevo. Salutai la giuria e il pubblico e uscì dalla pedana. Feci un sospiro di sollievo e corsi dall'allenatrice. "Ci sono riuscita!" Dissi abbracciandola. Lei mi abbracciò e mi disse: "La posizione finale era davvero bella. Bel lavoro Valentina." Mi sedetti su una delle panchine e guardai le altre ragazze che si esibivano. Alcune erano davvero bravissime, non avevo speranze. "Ora i giudici si ritireranno per decidere i punteggi." Era un momento nervosissimo per tutte. 
Finalmente ci chiamarono: "Le ginnaste in pedana per la sfilata finale" Entrammo in pedana e il podio era luminoso come l'entrata del paradiso, o almeno, per me. Chiusi gli occhi e non volevo sentire più niente, e così fu. Quando li riaprii c'erano due ragazze nei podi più bassi, e le ragazze di fianco a me mi incitavano a salire. Avevo davvero vinto? Non ci credevo.

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: tommmlinson