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Autore: etoshina99    23/01/2013    1 recensioni
Dal Prologo :
Dolore…
Tutto ciò che vedono i miei occhi è dolore…
Tutto ciò che filtra il mio cuore è dolore…
Tutto ciò che il mio corpo percepisce è dolore…
L’unico sollievo è quello scoppio, assordante ma melodico, che ti fa immaginare, anche solo per un istante di esserti liberata del dolore…
Ma la vita è dolore…
Tutto ciò che ci circonda è dolore…
La vostra morte è dolore…
La mia vendetta è dolore…
Mi chiamo Abby e anche se sembro normale e felice, soprattutto felice, sono il contrario, complicata e sola, totalmente sola…
Voi mi avete lasciato, come se ad un certo punto della vita dell’umanità, scomparisse la Stella Polare, l’unica stella fondamentale, che ti indica la retta via…
Io, questa via, l’ho persa da quattro anni, e anche se provo a vendicarmi ho capito che non vi avrò più indietro… ma il mio orgoglio mi impedisce di smettere, mi impedisce di fare una vita normale, come tutte le diciassettenni di questo pianeta…
Così continuo disperatamente sulla mia strada, tra pallottole, risse, cioccolatini, brioches, mezzepunte e clavette…
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rimango qui, chiusa in me stessa, ad osservare quelle poche foglie con ancora addosso un cappotto vivace…
Detesto l’autunno perché mi da un senso di morte, mi ricorda la vostra morte, e tutto ciò mi fa davvero male al cuore…
Il primo semestre sta per iniziare e io, come un’immigrata, sto per affrontare il mio primo giorno di scuola :posto nuovo, istituto nuovo, gente nuova, vita nuova…

Nuovo…
Un aggettivo tanto palloso quanto affascinante…
Mah, sti pensieri bacati  riesce solo la mia mente ad elaborarli…
E solo lei sa come ci riesce, ovvio.
Esco da casa mia intorno alle 7:30, siccome devo camminare fino all’entrata della scuola…
Oggi, 9 settembre, l’aria è più fresca del solito, come se in mezzo al Sahara tirasse un vento gelido e burrascoso, uno di quei venti che ti sconvolgono i pensieri solo sfiorandoti…
Le foglie tristi e dipinte di tempera rossa sono distese sull’asfalto nero… come la morte.
Imitano quei tappeti delle star, appunto i cosiddetti “ red carpet  ”, prolungandosi per le vie snodate di questa città inglese del Cheshire…
Già, abito da poco qui, ad Holmes Chapel, piccola cittadina a Sud di Manchester…
Mi chiamo Rebecca Dawson, ho 17 anni e frequento il penultimo anno del liceo scientifico… sono la classica secchiona, solo perché al contrario di certe capre prendo otto in matematica in un compito in classe di equazioni…
Mi sono trasferita qui da solo due settimane, per questioni di lavoro, anche se devo dire che già mi manca l’ Ohio…
Sono nata a Cleveland il 17 febbraio di 17 anni fa… che strana coincidenza , non trovate?

No
E tu chi saresti scusa?
La tua coscienza…
Ah..
Ti ho spiazzato eh?
Un po’… ma più che altro penso che sto diventando pazza …
No, io esisto, tu esisti, il mondo esiste e continua a girare...
E questo che c’entra?
C’entra, c’entra… c’entra che tu sei in ritardo e tra cinque minuti devi varcare il cancello d’entrata…
Minchia, me n’ero scordata! Mi fai perdere un sacco di tempo.. ehm..
1Kim, mi chiamo Kim 2 io NON ti faccio perdere tempo! Ora sbrigati Abby!!
Ok…
 
Ci mancava solo questa, in ritardo al primo giorno…
Che figura di merda… -__-
 
-vedo che la puntualità non è il suo forte…comunque, buongiorno signorina … ehm..-
-Dawson-
-ah, giusto, Dawson… ragazzi lei è una vostra nuova compagna, mi raccomando… come si trattano gli ospiti?-
Questa è più psicopatica del mio Ex
-si trattano bene, Professoressa Smith-
-bene.. accomodati pure vicino alla Signorina Clubs-  Clubs eh?... Clavette, interessante…
Una risata parte dal “ pubblico”… che minkia hanno da ridere quelli?
-mi scusi ancora per il ritardo-
Sussurro incamminandomi verso l’unico banco vuoto, terza fila, vicino ad una ragazza alta e slanciata, bionda, dagli occhi color cielo estivo africano…
Una ragazza da ….WOW
Strano che sia tutta sola soletta…
- ciao- la saluto con un sorriso un tantino sghembo
-se mi rivolgi la parola solo per compassione, sappi che non voglio la tua pietà, né quella di nessuno...-
-scusami, non volevo offenderti...-
Poi sarei io la pazza schizofrenica…
-Bene, come sapete già l’orario settimanale va dal Lunedì al Sabato, dalle otto alle due del pomeriggio, con due intervalli da un quarto d’ora l’uno… allora, ecco l’orario scolastico: lunedì, prima ora latino, seconda..-
-ma è sempre così pallosa?-
Sussurro alla mia ‘amabile’ vicina di banco…
-nah…-
-sollievo- sospiro veramente sollevata
-fa di peggio quando spiega storia…-
-ah… piacere Abby-
Le porgo la mano
-il piacere è tutto della sottoscritta, denominata non molto comunemente Maryanne-
-ho la sensazione che abbiamo iniziato col piede sbagliato..- affermo annuendo col capo
-già, scusami per prima- mi sorride la bionda- sai, in questi anni nessuno mi ha mai rivolto la parola… -
-oh, mi dispiace-
-no, non dispiacerti… tanto la solitudine è la mia migliore amica…-
-beh, un passo avanti l’hai fatto Maya-
-Maya??-
-posso chiamarti così?- faccio labbruccio
-ok… ma con l’antica civiltà non ho niente in comune… le uniche piramidi che ho costruito in vita mia sono state di fango, in riva al Tamigi, con mio fratello Niall- ridacchiamo entrambe
-ripensando alla frase che hai detto prima…. Che progressi ho appena fatto?- mi chiede incuriosita
-io sarò la tua seconda migliore amica- le sorrido fiera
-davvero? Non è tutta una messa in scena?- mi interroga titubante
-no…e perché dovrebbe mai esserlo?-
-perché io non ho nessuno, tutti mi hanno marchiato “ sfigata” -mi mima le virgolette- e da allora nessuno mi caga o mi saluta alla mattina, a parte mio fratello e i suoi amici, anche loro ‘taggati’ con la mia stessa parola…-
-mi dispiace… non lo sapevo, sono nuova , fresca di due settimane-
Alzo le spalle inarcando un sopracciglio…
La campanella interrompe il nostro dialogo e ci separiamo, per dirigerci ognuna nella rispettiva classe, lei biologia io latino.

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