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Autore: eli_rogers    23/01/2013    0 recensioni
Doveva nascondersi da lui. Doveva proteggersi e grazie al cielo era scesa l’oscurità. Non voleva che qualcuno la vedesse piangere. La Rose che piangeva era morta sette anni prima con il suo amore per l’ex Serpeverde.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Era tutto pronto. Il grande momento era arrivato. Finalmente Albus ed Emily, dopo otto anni di fidanzamento, avevano deciso di sposarsi. Stavano insieme dal quinto anno e già tutti sapevano che avrebbero compiuto questo grande passo insieme.
I testimoni di Albus erano Rose e, con sommo sollievo della Weasley, James. All’inizio il ruolo era stato affidato a Scorpius, il quale aveva gentilmente declinato l’offerta a causa di un impegno. Rose era contenta che Malfoy non venisse al matrimonio perché avrebbe significato ricordare tutti i momenti della sua adolescenza che voleva dimenticare.

Dopo un’ora e mezza di cerimonia la festa poteva iniziare! I neo sposini avevano iniziato a danzare da soli al centro della pista come da tradizione per poi essere raggiunti dagli invitati.
Rose aveva danzato con James, Fred, Hugo e suo padre Ron per passare, infine, nelle braccia del suo adorato cugino “Albus, sono contentissima per te! Siete una coppia perfetta” “Grazie!” rispose arrossendo. Avevano appena finito di ballare quando il cugino le disse “Ah,ci sarebbe una persona che ti vuole vedere” Rose non fece in tempo a chiedergli chi fosse che sentì una voce gelarle il sangue nelle vene “Ciao Rosie” Malfoy.  “Ciao Scorp. Scusa ma in questo momento sono impegnata ad essere almeno un po’ contenta, ti dispiace non vederci mai più?” “Non hai neanche il tempo per salutare un vecchio amico?” rispose con un sorriso beffardo il biondino “Se si tratta di te di tempo non ne avrò mai” Detto questo la ragazza si voltò e si diresse verso l’altalena attaccata al salice piangente vicino al tendone della festa. Doveva nascondersi da lui. Doveva proteggersi e grazie al cielo era scesa l’oscurità. Non voleva che qualcuno la vedesse piangere. La Rose che piangeva era morta sette anni prima con il suo amore per l’ex Serpeverde.
L’averlo visto, però, non migliorava le cose. Le ritornò in mente tutto di quella notte. Tutto il dolore, tutte le lacrime, tutta la sofferenza.

Rose aveva appena dichiarato il suo profondo amore a Scorpius. Lui l’aveva fissata sbalordito per poi aggiungere con una risata “Veramente?! Non ci credo! Bè, mi spiace se ti ho dato un’impressione sbagliata sul nostro rapporto ma era puramente lavorativo. Non me frega niente dei tuoi patemi e balle varie. Volevo soltanto copiare durante gli esami e ,ora che abbiamo scoperto le carte, direi che il caso di chiudere la nostra “relazione”. E’ stato un piacere” Simulò un inchino strafottente e se ne andò continuando a ridere e calpestando i sentimenti della povera ragazza che in quell’anno e mezzo passato insieme gli aveva aperto il cuore e svelato segreti che a nessun altro aveva svelati. Aveva iniziato a piangere per giorni, non voleva vedere nessuno e non studiava. Non usciva più dalla sua stanza.

Dopo un mese passato in questa situazione Albus l’aveva aiutata a uscirne e lei si era ripromessa di diventare più forte, di non piangere più per nessuno. C’era riuscita, si era imposta e aveva vinto. Non aveva ancora vinto contro di lui, però. Solo sentire la sua voce le aveva mozzato il respiro, le orecchie avevano cominciato a fischiare e la testa a girare. Adesso, però, si sentiva un po’ meglio, stava riprendendo lentamente controllo di se stessa.

“Ei Rosie, hai intenzione di fuggire per sempre?” L’aveva seguita. Aveva sempre pensato che lui desiderasse vederla soffrire. “Fuggire da chi, scusa?” “Vedo che hai la risposta pronta signorina, mi complimento” Era esattamente dietro di lei, per fortuna della ragazza “Sai, alcune persone cambiano” “Oh, cara piccola e dolce Rose, tu non cambierai mai” “E tu come fai a saperlo? Hai rubato la sfera alla Cooman alla fine del settimo anno?” Il ragazzo si mise a ridere “Vedo che qualcuno ti ha insegnato a fare la battute” ” Tu hai ancora paura di me” aggiunse sussurrandole all’orecchio “No!” disse lei con voce rotta allontanandosi “E come spieghi la tua fuga di adesso?” “Volevo semplicemente stare un po’ da sola, tutto qua! E, se mi è concesso chiedere, perché tu mi segui come un’ombra? Perché non mi lasci vivere la mia vita in pace?” “Ma io sono la tua vita! Non è quello che mi hai detto quando eravamo a scuola?” rispose con un sorriso canzonatorio. Rose non ce la faceva più, era esasperata da quel tormento messo in atto da Malfoy, ormai non sentiva più la tristezza o la vergogna di qualche anno fa, era più forte e convinta di poter troncare definitivamente quel rapporto. “Tra i due quello che non è cambiato sei tu. Sei tu quello che è ancora attaccato al passato e che non è ancora andato avanti. Ti trovavi bene lì, vero? Quel luogo sicuro nel quale ognuno era ai tuoi ordini. Ma la vita reale non è così, nessuno arriva al solo schiocco delle tue dita. Devi lavorare sodo per ottenere quello che realmente vuoi, a volte bisogna anche arrendersi. Si, io mi arrendo, depongo le armi a tuo favore. Vuoi sapere perché lo faccio? Perché di te non mi interessa più niente, ho imparato la mia lezione. Vedi di farlo anche tu, ma soprattutto, vedi di crescere un po’” Detto questo se ne andò e ritornò alla festa lasciando Scorpius sbalordito.

Ce l’aveva fatta, gli aveva dimostrato tutto ciò che non era riuscita fare in quei sette anni cioè che era veramente cambiata, ma la cosa più importante di tutte era che non gliene importava veramente più e che tutta la tristezza e la depressione che arrivavano al solo pensiero di quel triste anno se n’erano andati lasciando lo spazio ad una felicità e una tranquillità dirompenti.

Rose aveva finalmente rincominciato a vivere.
  
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