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Autore: Far away    23/01/2013    2 recensioni
Dal capitolo 14:
“Io ho dei tagli sui polsi Zayn.” Dissi cercando di tirare fuori tutta me stessa ormai con le sembianze di una fontana. “E tu hai solo uno stupido orgoglio dietro.”
Zayn: “Questo non dovevi dirlo.”
“Certo che non dovevo dirlo, guai che ti disturba. Abbi almeno il coraggio di dirmi perché mi stai trattando così.
Zayn: “Mi da fastidio tutto, stasera io non c’ero per te, Louis e Harry, si Harry lui è venuto da te ad aiutarti, ma per favore…”
“E tu mi stai facendo questa scenata per pura gelosia?”
Zayn: “Non è gelosia.” Disse annoiato.
“E se non è gelosia, non è amore. Grazie Zayn, mi mancava da parte tua sentirmi dire che non mi ami.”
Gli diedi le spalle ma lui mi prese a se tremando.
“Che vuoi adesso?” Mi strinse più che mai, sentivo il suo respiro sul mio collo, il mio battito era il suo solo che io stavo soffrendo troppo.
Zayn: “Mi dispiace.”
“Che hai Zayn? Perché mi tratti così?”
Zayn: “Ho paura…”
“Tu paura? Di che cosa?”
Zayn: “Di perdere la ragione per cui vivo.”
“….”
Zayn: “Te.”
Spero vi piaccia, godetevi la storia, visitate il mio profilo e recensite!
1 capitolo alla fine!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

X: “Chanel sono Madison, apri.” Continuava a bussare alla porta e si stava spazientendo ma io non riuscivo a smettere di ridere.
Zayn: “Smettila di ridere.” 
“Dai, ammetti che anche tu ti stai divertendo.” Abbozzò un sorriso e poi sentii la sua risata perfetta.
Zayn: “E va bene, ma che hai intenzione di fare?”
“Intanto togliti di dosso e vai sotto le coperte io aprirò a Madison:”
Zayn: “Ma come, in pigiama?”
“Ma che ti importa?”
“…”
“E smettila i ridere.” Stavo ancora ridendo ma cercavo di trattenermi, dovevo far credere a Madison di essere sola in stanza. Aprii la porta e la vidi, poi subito socchiusi la porta alla mie spalle.
Madison: “Finalmente! Ma che stavi facendo?”
“Scusami ero in bagno, non ho sentito subito.”
Madison: “Oh ok, sono venuta per…”
“Per?”
Madison: “Ma c’è qualcuno nel tuo letto?”
“Ma stai scherzando?” Subito mi chiusi la porta alle spalle, poi ancora imbarazzata e nervosa continuai a parlare: “Allora perché sei qui?”
Madison: “Per restituirti la giacca, l’hai dimenticata nella mia borsa.”
“Che testa che ho, ti ringrazio tanto Madison.”
Madison: “Figurati, a domani Chanel.”
“Buonanotte.” Aspettai che se ne andasse e quando sentii chiudere la porta della sua camera iniziai a bussare alla porta della mia.
“Zayn! Zayn, aprimi per favore! Zayn.” Non lo sopportavo più, ora mi aveva anche lasciata fuori, gliel’avrei fatta pagare questa. “Zayn apri, Zayn.” Continuavo a chiamarlo sotto voce per non farmi sentire e bussavo alla porta ma niente.
Madison: “Non credi che prima o poi l’avrei scoperto?” Smisi di bussare e con la faccia arresa mi girai verso di lei.
“Come facevi a saperlo?”
Madison: “Si capiva, non era poi così difficile.”
“…”
Madison: “Ok ho sentito che aveva bisogno di te per entrare in camera e non ne ero sicura finchè non ti ho sentito bussare alla sua porta.”
“Ahahahah sono una cretina.” Mi sedetti a terra a gambe incrociate e Madison fece la stessa cosa.
Madison: “No, non lo sei, neanche io avrei detto a tutti che il mio compagno di stanza è un ragazzo, e che ragazzo ahahahah.”
“Non lo dirai a nessuno, vero?”
Madison: “Certo che no, ricorda che ti puoi fidare di me sempre.” La abbracciai fortissimo quasi non facendola più respirare ma mi ispirava fiducia e sicurezza; avevo un’altra occasione per far conoscere la vera me e non la ragazza scontrosa e ribelle che in realtà ero, avevo una nuova amica e non avrei rischiato di perderla per niente al mondo. Era bella, simpatica ma soprattutto era dolcissima, era MIA ormai.
“Grazie, Madison.” 
Madison: “Ehi, ti va di venire a pranzare con me domani?”
“Ma io non conosco niente qui a Londra.”
Madison: “Non ti preoccupare ci penso io a quello. Tu fatti trovare pronta per le 13.00 davanti alla mia stanza.”
“Okay.” Mi alzai e ci abbracciamo di nuovo, ma il nostro abbraccio fu interrotto dal mio telefono che vibrò. “Scusami, mi è arrivato un messaggio.” Lo lessi e poi sorrisi.
Madison: “Cos’è quel sorrisetto?”
“E’ un messaggio di Harry.”
Madison: “E cosa dice? Cosa dice?” Mi strappò il telefono dalle mani. “Non ci posso credere, ci devi andare.”
“Non se ne parla, non lo conosco nemmeno.”
Madison: “Ma dai, si vede l’intesa che c’è tra voi due.”
“Già, si vede anche l’intesa che c’è tra te e Niall.” Divenne tutta rossa.
Madison: “Vabbè… comunque se non ci vai è perché non vuoi abbandonare il tuo Zayn, o sbaglio?”
“Tu stai dando i numeri, io ci andrò a quell’incontro, fosse l’ultima cosa che faccio.” Rise.
Madison: “Sei tremenda.”
Ad un certo punto comparve Zayn sulla soglia della porta.
Zayn: “Ho interrotto qualcosa?”
“Non dovresti neanche farle certe domande, mi hai lasciata fuori dalla stanza.”
Madison: “Ragazzi io vado a dormire. Zayn…”
Zayn: “Si?”
Madison: “Buona fortuna.”
“Entra dentro.”
Zayn: “Che cosa?”
“Ho detto entra dentro.” Ero furiosa con lui, ma mi stavo divertendo a dettargli ordini, con me o rigava dritto o rigava dritto.

Il giorno dopo feci musica e il professore mi fece cantare davanti a tutti una canzone scritta da me, ero piuttosto in imbarazzo ma mi beccai una bella A non ci potevo credere.
Dopo la lezione, lasciai i libri e andai da Madison.
Madison: “Sei pronta?”
“Certo, dove andiamo?”
Madison: “Ti porto in un posto dove si mangia da dio e si paga pochissimo.”
“Ah si? E come si chiama?”
Madison: “Nando’s.”
“Non l’ho mai sentito.”
Madison: “Dai andiamo.”
DA NANDO’S
“E’ il pollo più buono che abbia mai mangiato.” Dissi ancora con la bocca piena per poi scoppiare a ridere.
Madison: “Tu sei pazza esattamente quanto me, è per questo che sei mia amica.”
“Grazie di tutto, non mi conosci e già mi vuoi bene, mi servirà avere finalmente un’amica al mio fianco.”
Madison: “Come finalmente? Non ne hai mai avuta una?”
“Si ma preferisco non parlarne…. Non ora almeno.”
Madison: “Mi dispiace molto, quando vuoi io sono qui.”
X: “Allora, cosa ordinate?”
“Niall? Che ci fai qui?”
Niall: “Ci lavoro. E voi?”
Madison: “Ci mangiamo, non è evidente?”
“Ehm io vi lascio soli, devo andare Madison lo sai. Tieni.”
Madison: “Pago io Chan non ti preoccupare.”
“Grazie tesoro, ciao Madison, ciao Niall.”
Uscii dal locale e mi diressi verso l’ingresso del parco dove mi aspettava Harry, ero già in ritardo e non volevo farlo aspettare ancora.
“Ciao Harry.”
Harry: “Ciao Chanel, come stai?”
“Bene, che si fa?”
Harry: “Si va a pattinare.”
“Io non so pattinare.”
Harry: “Dai ti insegno io.”
“Va bene ma non ridere se cado.” Sorrise e… sorrisi anche io.
Harry: “No, non sono così cattivo dai andiamo.” Mi prese la mano e io gliela strinsi, poi mi appoggiai a lui e insieme cominciammo a camminare verso la posta di pattinaggio sul ghiaccio...
CONTINUA….
THE VOICE CARRIES A DREAM. SPAZIO AUTRICE: come vi sembra?recensite con un piccolo parere,mi farebbe piacere :')
  
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