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Autore: amailove    24/01/2013    1 recensioni
[Anime/manga Inventati][Anime/manga Inventati][Anime/manga Inventati]Amai ragazzina di 9 anni costretta a vivere con il padre in una isola poco lontana del Giappone, il giorno del suo compleanno riceve la notizia da sua madre donna di successo e famosa in tutto il mondo che può lasciare quell'isola alla sola condizione che per un periodo di tempo andrà a studiare nel collegio per giovani ereditieri dove lei e preside.... Amai accetterà di vivere in un collegio dove stanno i figli dei più ricchi uomini del mondo? leggete e scoprite :) Questa storia è un manga inventato interamente da me.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ciao a tutti,
avevamo rimasti che la madre di Amai aveva chiesto a questa ultima di andare nel collegio dove lei era preside ed Amai aveva accettato con gioia, felice di lasciare quel isola opprimente cosa accadrà adesso?
 

 

 
 
CAPITOLO 2
 
 
 
 
 
                                                                                   Finalmente a casa
 
 
 
 
 
- TI PREGOO, non puoi lasciarmi qui sola – stava da quasi un ora a far capire alla sua amica Susan che l’avrebbe chiamata ogni volta che poteva e appena venivano le vacanze di primavera che ormai erano alle porte l’avrebbe invitata a casa sua a trascorrere un fine settimana da principessa come diceva lei, ma Susan non si voleva arrendere a lasciarla entrare nell’auto che la madre aveva affittato per quei giorni. Era stato molto più facile parlare con il padre della sua decisione che per altro non aveva battuto ciglio che con Susan.
- Susan ora devo proprio andare, ti prometto che ti chiamerò appena arriverò a casa – gli disse per la centesima volta
- Gurin, girello? – disse Susan con il mignolo alzato e con la faccia da cucciolo
- Giuro, e mano sul cuore – rispose Amai abbracciandola
- Tesoro e ora di andare l'aeroplano ci aspetta – le interruppe Katrinne che aveva appena uscita dalla casa del padre e sembrava piuttosto contraddetta e delusa.
 Amai guardò intensamente sua madre che stava per entrare nell’auto e gli chiese curiosa sé c’era qualcosa che la rendeva triste
- No tesoro, sono solo un po’ pensierosa tutto qua – gli rispose Katrinne con un sorriso tirato ma funzionò perché Amai si rilassò e riprese ad avere il suo sorriso raggiante ed entro anche lei in auto salutando con la mano la sua amica, suo padre e anche se non li sopportava la sua matrigna e il suo fratellastro Mizu.
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Scesero dall'aeroplano dopo un ora di volo e finalmente si trovavano a casa, non doveva neanche fare un viaggio in macchina perché l'aeroplano atterrò poco lontano dalla villa della madre su un largo spaziale che serviva proprio per l'aeroplano che aveva comprato sua madre per comodità.
- Amai io ora devo andare a fare delle commissioni, tu entra pure in casa arriverò all'ora di cena d'accordo? - disse la madre, Amai annui cosi Katrinne si diresse verso la bmw m6 dove l'attendeva l'autista.

Amai non se lo fece ripetere due volte, corse subito in casa e vide che ad attenderla c’erano tutte le cameriere, maggiordomi e giardinieri della villa ma una in particolare attirò la sua attenzione ed era Hannah era sempre stata la sua tata non che la capo cameriera della villa aveva più o meno 50 anni, ed aveva capelli neri che alla radice si vedevano ciuffi grigi e due grandi occhi color nocciola che dentro portavano una grande dolcezza e tenerezza,
- Hannah, mi sei mancata tantissimissimo – disse Amai correndo ad abbracciarla con le lacrime agli occhi
- Lo so che ti sono mancata, ma dici la verità ti sono mancate di più le mie torte vero? – disse Hannah scherzando
- Non è vero. Mi sei mancata di più tu – rispose con un broncio Amai
- Si, lo so anche tu mi sei mancata e sono felice di riaverti qui con noi –
- Si, ma solo per una settimana perché andrò al collegio della mamma –
- Davvero? –
disse sorpresa la donna
- Si, si –
- Va bene, allora questa settimana ne approfitteremo, e poi ci sono i fini settimana che puoi venire giusto? –
- GIUSTO –
urlò contenta Amai
- Bene Amai, ora è meglio che vai a farti un bagno caldo e ti riposi un po’ ti chiamerò per la cena ok? – disse comprensiva Hannah
- Ha gli ordini -  scherzò la piccola con il segno del cadetto facendo ridere da donna.
 
 
 
 
 
 
 
Amai andò nella sua camera ed la trovò uguale a come l’ aveva lasciata.
Un letto matrimoniale con una grande spalliera rosa con decorazioni da principesse, al soffitto sopra al letto scendevano delle tende trasparenti, alla destra del letto c’era l’armadio a due ante e il comodino con le stesse decorazioni del letto, alla sinistra invece portava due scrivanie una con sopra dei cosmetici e con lo specchio e l’altra invece aveva una libreria con un computer all’ultima generazione tutto con le stesse decorazioni del letto e l’armadio invece le pareti erano dipinte di un rosa confetto, il pavimento era bianco lucido, ai piedi del letto c’era un enorme tappeto blu oceano, di fronte al letto c’era una vetrata con fuori un enorme terrazzo con piscina e tutti i suoi giochi.
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Amai andò vicino all’armadio e come sempre c’erano tantissimi vestiti fatti per lei, prese una tuta azzurra e l’adagio sul letto ed entrò nel suo bagno personale ed entrò nella sua enorme vasca e si rilassò.
Dopo un po’ usci e indosso la tuta e si adagio sul letto tutto con grande calma e lentezza, Amai pensò a tutto quello che le era capitata e si disse che finalmente era felice ed poteva stare con la sua mamma e non con una matrigna che ti rimprovera anche quando dormi e con un padre che si era sempre preoccupato per la sua nuova famiglia che per la propria figlia.
 
 
Amai improvvisamente ricordò che doveva anche chiamare Susan e dirle che andava tutto bene cosi prese il cordless della sua stanza e compose il numero dopo pochi squilli rispose la voce allegra della amica
- Susan sono io Amai – disse con tono calmo
- AMAI FINALMETE DOVE ERI FINITA AVEVI PROMESSO CHE AVRESTI CHIAMATO – disse con voce acuta
- Infatti ti ho chiamato ma prima mi sono fatto un bagno – rispose
- Si ti capisco. Allora tutto bene? – gli chiese l’amica con la voce di nuovo allegra
- Si tutto bene a te? – gli chiese
- Tutto come sempre. Però c’è una novità, hanno deciso di aprire un piccolo parco con delle giostre – gli disse tutta allegra
- Davvero? – Amai fu sorpresa da quella notizia, su quel isola non c’era niente di interessante ed ora che se ne andava lei stavano per aprire un parco ( non che a lei gli interessasse però se lo aprirono prima non passava giornate intere a vedere Mizu come pescava) pensò con rammarico
- Mhmm – annui la ragazzina per telefono - la mamma ha detto che mi avrebbe accompagnato dopodomani tanto non c’è scuola – continuo emozionata
- Sono contenta per te –
- Vorrei che ci fossi anche tu –
disse Susan con tono più triste
- Dai non fa niente, Susan ora devo andare ciao – disse Amai guardando l’orario sulla sua piccola sveglia
- Ok, allora ci sentiamo – staccò l’amica, Amai mise al suo posto il telefono e scese in cucina dove vide che Hannah aiutava il cuoco a preparare la cena cosi lei per non disturbare si mise seduta vicino alla tavola della cucina a vedere come lavoravano i domestici le era sempre piaciuta vedere come lavoravano, dopo un po’ si alzò dalla sedia e si diresse nella sala da pranzo dove maggiordomi e cameriere stavano apparecchiando la tavola per lei e sua madre con piatti e bicchieri di cristallo andò verso la vetrata e vide che un uomo anziano tagliava con cura delle rose un ragazzo sui 19 anni che puliva la fontana e un altro uomo con giacca e gravata e con gli occhiali che andava verso il cancello con un cane enorme, all’inizio non lo riconobbe ma poi Amai vide che era Gerard una guardia del corpo della madre e sorrise tra se, in quella casa c’erano lei e sua madre con tutti quei domestici ma la casa aveva il calore di una famiglia allargata anche più della casa del padre dove c’erano solo urli della sua seconda moglie e il padre che faceva finta di niente e Mizu che se non andava a pescare stava davanti alla tv, cosi Amai si ritrovò a pensare con un sorriso
     “ finalmente a casa”.
 
 
 
 
 
 
 
                                                 FINE 2 capitolo
 
 
 

 
 
 
 
 
Ringrazio tutti quelli che seguono le mie storie e vorrei ringraziare soprattutto Satura tan per avermi dato dei consigli.
Spero che questo capitolo vi piaccia e se avete visto qualche errore vi prego di farmelo notare accetto anche le critiche
 
 
Nel prossimo capitolo si parlerà della entrata del collegio di Amai e farà strane conoscenze, spero di avervi incuriosito.
  

 
 
                                                                                              A PRESTO AMAILOVE
  
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