Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ciambelle    24/01/2013    2 recensioni
Due ragazze, il sogno di andare in California e degli incontri che cambieranno la loro vita.
Sarà un'estate mozzafiato per loro.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter 11.

Che stronzo. Gabriella aveva solo quelle due parole in testa, ma si sarebbe vendicata, questa volta lui non l’avrebbe passata liscia. L’avrebbe fatto soffrire fino a farlo piangere. Se lo meritava.
Quando sentì che gli altri si stavano e alcuni iniziavano a scendere scese anche lei. Di preciso non sapeva come fare con Josh, allora decise che per il momento bisognava ignorarlo.
-‘Buongiorno!’- era la voce di Josh e stava parlando proprio con lei. Gabriella senza esitare si voltò dall’altra parte e se ne andò in sala a guardare la tv.
Lui la guardò stranito, poi pensò che magari al mattino era così scontrosa per il sonno. Che stupido.
 
-‘Bisogna fare la spesa. Chi va?’- chiese Harry, il frigo era vuoto. Naturalmente la colpa era di Niall.
-‘Vado io’- disse Zayn –‘Vieni con me Francesca?’-
-‘Massì, tanto non ho niente di meglio da fare.’-
I due si incamminarono, il negozio non era tanto lontano.
-‘Vuoi una sigaretta?’- chiese lui.
-‘Sì, tanto ormai ho rincominciato. PER COLPA TUA.’- lui le sorrise come divertito dalla sua risposta. Non è colpa sua se la ragazza non aveva forza di volontà.
-Mi spieghi perché sta notte hai voluto dormire sul divano che c’era in camere? In fondo il letto era matrimoniale, saresti stata più comoda.’-
-‘Perché caro il mio Milk’- sì, aveva detto Milk veramente –‘io non volevo dormire nel letto con te. Sei un ragazzo e i ragazzi quando dicono dormire insieme non intendono mai dormire insieme!’-
-‘Bah, non so che intendi. Io volevo veramente dormire.’-
-‘Certo e io ci credo. Magari mi avresti stuprato mentre dormivo.’-
-‘Facciamo una cosa, sta notte dormirai con me, se ti sfiorerò anche solo con un dito mi potrai picchiare e andrò a dormire sul divano. Ci stai?’-
-‘Mmmh… Sì, ma solo perché il divano è scomodo, sia chiaro.’-
-‘Ah, ancora una cosa. Sai che il mio cognome non è Milk, ma Malik?’-
-‘Sì, ma Milk è più carino.’-
Lui scoppiò a ridere. Trovava quella ragazza veramente simpatica, era bella, divertente e un po’ strana allo stesso tempo.
Dopo aver fatto la spesa tornarono a casa, sta volta in taxi, perché con tutto quello che avevano comprato avrebbero dovuto caricarsi come muli e nessuno dei due ne aveva intenzione.
 
 
-‘Benedetta, vuoi venire a fare una passeggiata con me?’- chiese con tutte le guance rosse dalla vergogna.
-‘Certo, ma solo passeggiata. Mi metto i jeans e arrivo.’- era ancora in pigiama, se l’era presa comoda sta mattina.
Dopo che la ragazza si era preparata uscirono e andarono verso un Luna Park.
-‘Ma Bionda, Erica ti ha detto perché lei e Harry erano accoccolati nel letto come due fidanzatini?’-
-‘No, ma non glielo chiedo. Potrebbe uccidermi!’- disse ridendo, anche se un po’ era vero. Erica avrebbe negato fino alla morte se fosse successo qualcosa –‘Chiediglielo  tu a lui.’-
-‘Lo farò, sono veramente curioso. Comunque siamo arrivati, cosa vuoi fare?’-
-‘Facciamo il tiro a segno.’- disse Benedette, solitamente non le piacevano quelle cose, ma aveva visto un panda gigante. E lei adorava i panda.
-‘Va bene dai, almeno in questo sono bravo. Quando con i ragazzi andiamo nei Luna Park devo sempre vincergli qualche pupazzo, soprattutto a Harry.’-
Si avvicinarono al bancone e il signore diede le palline a Liam. Lui prese la mira, lanciò e la prima fila di  barattolo era stata abbattuta. Fu così anche per le altre due, e lui diede il premio alla ragazza.
Solo che c’era un piccolo problema: dove lo mettevano ora quel pupazzo alto un metro?
Chiesero al proprietario del tiro a segno se potevano lasciarlo li e andarlo poi a riprendere quando se ne stavano andando e lui accettò.
-‘Liam andiamo sulla ruota panoramica? Non ci salgo da quando ero bambina.’- Disse mentre faceva la faccia con gli occhi dolci tipo il Gatto con gli stivali in Shrek.
Liam avrebbe accettato volentieri, c’era solo un piccolo particolare insignificante: aveva le vertigini.
Ma voleva farlo veramente, voleva accontentarla, in fondo bastava solo non guardare giù Era così semplice, sarebbero saliti, lui si sarebbe seduto mentre lei avrebbe ammirato il panorama. Sì, piano perfetto.
-‘Certo!’- lui le sorrise e salirono.
-Hei, guarda come è bello vedere tutto da così in alto!’-
-‘Nono tranquilla, resto qui seduto..’- erano nel punto più alto. Cazzo. NEL PUNTO PIU’ IN ALTO!
Lui sbiancò improvvisamente, sembrava stesse per svenire.
-‘Va tutto bene?’- chiese lei, si stava veramente preoccupando.
-‘Ehm… Sì, cioè è che l’altezza… Io.. Soffro di vertigini…’-
Lei gli prese la mano e si sedette di fianco a lui, non voleva fargli vedere il panorama, voleva solo non farlo sentire in imbarazzo.
-‘Tu sei scemo, potevi dirmelo.’-
-‘Sì, ma tu eri tutta entusiasta…’-
-‘Tranquillo Liam, il giro è quasi finito.’- lei le fece l’occhiolino mentre gli teneva ancora la mano.
Appena scesero lui riprese colore, finalmente.
Stettero lì fino alla fine del pomeriggio e naturalmente mentre tornavano si ripresero il panda.
 
Intanto mentre i due passavano il pomeriggio al Luna Park Stefania e Niall erano usciti insieme anche loro per andare a farsi una passeggiata.
 
-‘Ma Niall, dove stiamo andando?’-
-‘Perché lo chiedi a me? Io stavo seguendo te.’-
-‘No, io stavo seguendo te!’-
-‘Diciamo che ci siamo persi allora.’-
-‘Moriremo di fame ne sono sicura. Ma tu non resisterai senza mangiare e ti nutrirai della mia carne. Morirò, lo so. Cavolo, ho solo 19 anni in fondo, non voglio morire!’-
-‘Ste, stai calma! Per prima cosa non ti mangerò, seconda cos chiamiamo qualcuno e ci facciamo venire a prendere.’-
-‘Va bene, ricordati che hai detto che non mi mangi eh…’-
-‘Ti a se chiamiamo un taxi e andiamo in un prato da qualche parte?’-
-‘Va benissimo.’-
Chiamarono un taxi e si diressero verso un posto poco affollato che gli aveva consigliato il tassista.
-‘E’ bellissimo qui’- disse Niall –‘poi ci sei tu, quindi è ancora meglio..’- lei arrossì e lo abbracciò. Era così tenero e dolce.
New York non era una citta famosa per il caldo e questo a Stefania non piaceva neanche un po’, anche perché era molto freddolosa.
-‘Stai tremando, hai freddo Polpetta?’-
-‘Un po’, ma non  è nulla’- Lui non rispose e le mise semplicemente la sua giacca sulle spalle e l’abbracciò forte.
-‘Niall, grazie.’-
-‘Te l’ho data solo perché io non ho freddo. No scherzo, non voglio che diventi un ghiacciolo.’-
-‘Non intendevo per la giacca, cioè anche per quello, ma per essere qui con mentre potresti avere chi vuoi e quando vuoi.’-
-‘Non credo che tu abbia problemi a trovare ragazzi che ti fanno la corte, quindi non sei l’unica che deve ringraziare.’-
Erano così dolci. Immaginatevi la scena, due ragazzi che si piacciono, da soli in un prato mentre si abbracciano.
Si guardavano negli occhi senza dire una parola, ad un certo punto Niall si avvicinò sempre i più a lei mentre il suo cuore stava battendo all’impazzata.
Lei lo vide avvicinarsi e pensò che questa volta non doveva chiedere che colore era la sua maglietta e cazzate così, non doveva rovinare questo momento, NON DOVEVA.
I due erano a pochi centimetri l’uno dall’altro quando…


YEEEEAAAAH!
Nello scorso capitolo c'erano due recensioni, giuro che mi sono emozionata.
Spero che questo vi piaccia e recensite:)
Ciiiao:3
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ciambelle