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Autore: Annabeth13    24/01/2013    5 recensioni
Ok ragazzi, immaginatevi un paio di cose:
Un Harry molto scavezzacollo e malandrino,
James e Lily vivi con Remus e Sirius,
Sirius non è mai stato ad Azkaban(la storia si capirà meglio nei prossimi capitoli),
Un Draco Malfoy più ... ribelle e beh ... insomma un'altra storia!
Accetto consigli e di tutto, sono appena iscritta ed è la prima storia xD
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Regulus Black, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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L'Aquila e Il Cervo


Quando Harry si svegliò si trovava in infermeria. Era sudato e bianco come Nick Quasi Senza Testa, e questo era tutto dire. Provò a muoversi, ma sia accasciò sotto le coperte. Era stanchissimo.
<< Non capisco perchè non mi lascia passare, professoressa! >> urlò una voce che Harry riconobbe all'istante. 
<< Signor Malfoy, Potter deve riposare! Non le permetterò ... >> iniziò la voce della McGranitt, ma fu malamente interrotta da Draco.
<< Ma è MIO fratello! Io DEVO entrare! Non lo lascerò a marcire da solo! Le regole possono andare  a farsi benedire! Prof, si sposti o la schianto, e giuro che lo so fare! >> sbottò irato. Draco provava da quasi un'ora ad entrare in infermeria, ma la McGranitt era irremovibile. Lo sguardo della donna si addolcì. Le era già capitato di essere minacciata in quel modo, ma solo da Sirius Black, quando James si era beccato un febbrone e per quasi ventiquattro ore non scendeva. Con tutta la calma che aveva si scostò.
<< Ma solo pochi minuti, Malfoy. >> disse serrando le labbra. Draco esultò e l'abbracciò. Poi scappò dentro l'infermeria. 
Harry sorrise al biondo quando questi si buttò sul suo letto. 
<< Cosa ti è successo?! Perchè non eri in dormitorio?! Io non ce l'ho fatta, ma ho cercato riparo! Allora?! >> sbottò fissandolo negli occhi. Harry sorrise.
<< Calmo, mi chiedo anche io cosa mi sia accaduto. Puoi ... dir-dirmelo? >> chiese il corvino con fatica. La gola gli bruciava da matti. Draco sbattè un po' gli occhi. 
<< Urlavi come un forsennato. Sembravi sotto cruciatus, oppure posseduto, gli occhi avevano cambiato colore. Da verdi sono diventati rossi. Inquietante, giuro. Ti ho trovato io. >> 
<< Ma non avevi trovato riparo? >> chiese Harry stranito.
<< Oh beh, ho preferito capire chi fosse ad urlare in quel modo e ti ho trovato vicino alla grassona che ti contorcevi come uno psicotico. Ti ho portato qui e poi mi hanno buttato fuori. Che modi! >> rispose. Harry gli sorrise
<< Grazie Blackeagle, ho sentito te e Minnie. Da quanto litigavate? >> chiese divertito. Draco lo guardò serio. 
<< Un'ora buona, Prongs, esci in fretta di qui, ok? >> pregò il biondo sospirando e alzandosi. Harry gli rise in faccia.
<< Non temere pennuto! Posso uscire anche ora, se voglio! >> affermò convinto. Poi si alzò. Draco gli sorrise raggiante.
<< Allora vieni con me? >> chiese, Harry lo guardò in modo strano. Che voleva dire? Draco scosse la testa. << Dannazione, ho appena avuto l'orario e abbiamo due ore di incantesi insieme! Ci vieni? >> disse con ovvietà Harry annuì. Si guardò intorno e poi si guardò i vestiti. 
<< Blackeagle ... Sono in piagiama! Cosa CAZZO ci faccio in PIGIAMA?! >> urlò il corvino. Draco si rotolò a terra dalle risate. Ma smise quasi subito. Harry aveva fatto un passo in avanti, poi era sbiancato ed era caduto. Draco sgranò gli occhi.
<< PRONGS! >> urlò agitato rimettendolo a letto. Harry dischiuse gli occhi. 
<< Drake, non penso di poter venire ... Salutami Cissi e dille che sto una meraviglia. Come al parco quando ci siamo incontrati. >> biascicò. Draco sospirò e sorrise al ricordo. Si sistemò vicino al letto dell'amico e, quasi contemporaneamente, si addormentarono. 

I sogni di Draco non erano tanto sogni, erano ricordi:

Era una mattina come le altre a Malfoy Manor. Draco correva a perdifiato dalla madre. 
<< MADRE! >> urlò il ragazzino. Narcissa Black Malfoy si girò e sorrise al figlio. Lo fermò e insieme uscirono grazie ad un elfo. 
<< Non temere Draco, andiamo in quel posto babbano ok? Stai calmo. >> Disse pacata. Draco si ricompose e annuì raggiante. Dopo pochi secondi arrivarono in un parco. 
<< Wow, madre, dobbiamo uscire più spess... >> ma Draco non finì di parlare. Da una collinetta stava scivolando qualcosa
<< Oh Merlino, è un bambino! >> urlò Narcissa correndo con il figlio alle costole. Draco osservò il bambino svenuto. Aveva due grandi occhiali rotondi, una strana cicatrice e i capellii corvini. Indossava degli abiti più grandi di lui e aveva una ferita alla tempia. 
<< Vieni Draco, portiamolo via. >> disse Narcissa.
***********
 
Era una mezz'oretta che Draco fissava il ragazzino che se ne stava beato nel SUO letto. Poi si mosse. Draco si ritrovò a fissare due grandi occhi smeraldini. 
<< Ehi. >> disse il biondo. Il corvino lo guardò
<< We. >> rispose. Sta volta fu Draco a guardarlo.
<< Eh? >> chiese. Il bambino scosse la testa. Poi Draco si alzò.
<< Sono Draco Malfoy, vuoi una Red Vines? >> chiese estraendo un pacchetto da una delle tasche della giacca. Il bambino si alzò e sorrise.
<< Oh sì! Sono le mie preferite! >> rispose prendendone una. Se le portarono alla bocca.
<< Anche le mie. >> disse Draco. I due si fermarono. Si guardarono negli occhi e deglutirono, si misero uno di fronte all'altro e fecero delle prove, come in uno specchio. Draco si fermò e incontemporanea Harry.
<< Ok, canzone preferita di Aimee Mann al tre. Uno, due, tre. >>
<< Red Vines. >>
Poi parlò Harry.
<< Colore preferito della vite oltre al verde. >>
<< Red Vines >>
Poi venne il turno di Draco.
<< Modo preferito di dire "vini rossi" con un accento tedesco. >>
<< Red Vines. O MIO DIO!>> urlarono.
I due si abbracciarono
<< Dove sei stato per tutta la mia vita?!* >> chiese Draco quando si staccarono.
<< Schiavo di due psicotici in uno stanzino sotto delle scale! >> rispose il corvino. 
<< Oh be', forte! >> rispose Draco. I ragazzini si presentarono e parlarono per ore e ore. Di qualsiasi cosa, masticando le loro amate Red Vines. 
Così divennero amici.

*******

<< IN BIBLIOTECA! >> 

Era appena iniziato Agosto. Harry e Draco si incontravano regolarmente, ovviamente senza farsi scoprire da Lucius, il padre di Drake. I due parlarono degli animagus e Cissi aveva mostrato loro come riconoscerne uno. Fece la prova sui bambini.
<< Se siete animagus, vi trasformete, altrimenti non accadrà nulla. Dai, Harry. >> disse gentile. Harry fece un passo avanti e a la donna mosse la bacchetta. Dopo pochi secondi Harry combiò forma. 
<< WOOOO! Harry sei un cervo! >> esclamò Draco alla vista dell'amico con le corna ancora piccole. Poi si ritrasmorfò.
<< Sono un animagus? Che figata! >> 
La sera i due non fecero altro che parlarne e Draco espresse il suo desiderio di diventare un' aquila. Ecco perché si dirigevano in biblioteca. 
Dopo aver cercato ovunque e aver trovato il libro iniziarono a esercitarsi, o meglio, Draco si esercitò. Una settimana dopo Draco riuscì a trasformarsi. Una splendida aquila nera dagli occhi grigi. 
<< Dobbiamo trovarci dei nomignoli... >> disse un giorno Harry. Draco annuì.
<< Tu ti chiamerai Prongs, le tue corna crescono a vista d'occhio. >> disse Draco sorridente. Harry annuì.
<< E tu Blackeagle. Aquile nere come te non ce ne sono quasi più! >> esclamò. I due si guardarono e ghignarono.
I loro primi e autentici ghigni Malandrini comparvero in quel modo. Perchè era il loro primo segreto. E lo avrebbero custodito per sempre, senza riverarlo a nessuno. Era un ghigno Malandrino, ma anche complice. E niente, si dissero, avrebbe spezzato quella complicità. 
 
***************
Draco si risvegliò nel tardo pomeriggio. Harry lo fissava serio. 
<< Cosa? >> chiese Blackeagle. 
<< Sta notte, davanti al Platano. Per fare tu-sai-cosa. >> rispose enigmatico. Draco capì ed annuì. Poi si alzò.
<< A sta notte Prongs. >>
<< A sta notte Blackeagle. >> 
 
**************
Era appena arrivata la mezza notte, James e Lily aspettavano Sirius e Remus da un po'. I due comparvero in pigiama e sorrisero.
<< Guardate la luna? Non è ancora piena, ci vuole un po'. >> disse Remus. Poi guardò fuori. Trattenne il fiato.
<< Un' Aquila! >> esclamò sorpreso. Un' aquila nera come la pece stava volando in picchiata verso qualcosa nel prato. Tutti i Malandrini e Lily si affacciarono. Chiunque avrebbe trovato anomala la cosa, ma loro capirono quasi subito. L'aquila era scesa in picchiata verso un cerbiatto dalle corna molto cresciute. Stavano giocando. Il cerbitto rincorreva l'aquila e saltava di tanto in tanto. L'aquila si alzava sempre più in alto quando il cerbiatto dagli occhi verdi arrivava sul punto di prenderla. Poi riscendeva e molto giocosamente picchiettava il muso al cerbiatto. 
Chiunque l'avrebbe trovato strano e poi se ne sarebbe andato come se niente fosse. Ma i Malandrini e Lily ci videro qualcosa di più. In quella scena vi era qualcosa d'immensamente puro. 
Il cerbiatto si fermò e così fece l'aquila. Poi si guardarono negli occhi. Come se stessero parlandosi mentalmente. Il cerbiatto si sistemò fiero. L'aquila annuì. E partirono. Chi correndo, chi volando. I due sparirono nella foresta e Lily, James e gli altri furono certi di aver sentito delle risate riecheggiare nella loro testa.
 
 
******ANGOLO MIO!*******
Chiedo scusa se il capitolo è corto, volevo mettere in chiaro delle cose su Harry e Draco xD 
*La scena in cui fanno amicizia l'ho presa da A Very Potter Sequel. Lo adoro e visto che lo avevo guardato prima di continuare a scrivere mi son detta "E perchè no?" spero vi piaccia. Per i soprannomi mi scuso per quello di Draco, non mi veniva altro in mente, se avete suggerimenti o se vi va bene ditemelo eh? Spero che vi piacciano i ricordi e il capirolo in se, dal prossimo farò in modo di farli più lunghi. 
Al prossimo capitolo gente!
Anna <3
  
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