Sin [Peccato]
“E’ un peccato” urlava una voce nella sua testa, nonostante
l’esilio dalla corte e il nuovo matrimonio di suo marito.
“E’ un peccato” sussurrò con l’ultima traccia di lucidità prima
di sfiorare nuovamente le labbra dell’uomo che aveva di fronte.
“Che cosa è un peccato?” chiese Tommaso Moro guardandola con
occhi pieni di devozione e desiderio.
Caterina non rispose, ma lui sapeva. Sapeva cosa lei stava
pensando, perché la sua coscienza gli stava dicendo la stessa identica cosa.
“Che cosa è peccato?” chiese nuovamente “Guardare voi, la
donna migliore del mondo, così triste, senza dire o fare nulla? Cosa è peccato,
volerti fare sentire amata? Desiderarti, amarti? Se nego il mio amore per voi è
anche questo peccato… Dovete solo scegliere il peccato di cui volete
macchiarvi… E io ho scelto, Caterina” terminò, chiamandola per nome.
Lei lo fissò, senza parlare. Neppure la sua coscienza stava
parlando.
E scelse anche lei. E lo baciò di nuovo.