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Autore: Spring Dania    14/08/2007    11 recensioni
Riprese il telefono e il giornale, poi digitò nuovamente il numero di Sakura e attese.
Il numero della persona chiamata potrebbe essere spento o non raggiungibile.
Sasuke cercò di mantenere la calma: magari le si era scaricato il telefono proprio mentre stava andando a cercarlo.
No.
Sakura non era esattamente il tipo che si faceva scaricare il cellulare giusto prima di un appuntamento con lui.
L’opzione chiamata era fallita perciò l’alternativa che gli restava era andare a cercarla.
Dove poteva trovarsi?
Hinata gli aveva detto che Sakura era uscita di casa per andare a cercare lui: questo significava che si era diretta specificatamente da casa sua in direzione dell’istituto.
Aspettò.
Il ragionamento di Sasuke non faceva una piega, sicuramente le cose erano andate in quel modo.

La storia di Naruto in un universo alternativo.
L'amore segreto per Naruto di una timida compagna di classe, Hinata, la serrata silenziosità di Sasuke e il suo irremovibile desiderio di vendetta.
Pairing: Naruto/Hinata, Sasuke/Sakura, Kakashi/Anko e molti altri.
Fanfiction ripresa dopo anni di pausa... perdonate perciò la differenza di stile tra inizio e fine.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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*Asdrel fa il suo ingresso con due scudi alle braccia* NON UCCIDETEMI VI PREGO! Sono alle prese con un trasloco che fa semplicemente paura ed in più si ci mette la famiglia e le vacanze estive in una casa in montagna dove non c’è internet -.- mi dispiace per la mia inattività… comunque ho sfornato questo capitolo nel giro di tre giorni, giusto il tempo in cui sono stata a casa (stasera torno il montagna e non so quando farò ritorno… >.<).

Buona lettura!

 

Capitolo 5

Un mondo folle

 

All around me are familiar faces,
worn out places, worn out faces…
Bright and early for their daily races
going nowhere, going nowhere…
Their tears are filling up their glasses
no expression, no expression…
Hide my head I want to drown my sorrow
no tomorrow, no tomorrow…

 

Mad World – Gary Jules (by Tears for Fears)

 

Tirò le tende, rendendosi conto che il cielo si era da poco oscurato e che la luce accesa della sua stanza attirava gli sguardi delle persone fuori.

Si passò una mano tra i capelli rosei e si guardò per un momento allo specchio, in cui risplendevano in particolare i suoi occhi verdi, come pozze d’acqua.

Si sedette alla sua scrivania e prese un libro poggiato accanto al mouse ottico del suo computer, sfogliandolo brevemente per poi sbuffare: non aveva alcuna voglia di leggere in quel momento, le sarebbe piaciuto di più stare con i suoi amici.

La cosa era alquanto improbabile, visto che sia Sasuke sia Naruto vivevano in un istituto per ragazzi orfani. Le sarebbe piaciuto parlare anche con qualche altro compagno di classe, persino con quella vacca di Ino.

Senza riflettere troppo, accese il computer e si connesse nel Messenger, per parlare con chi fosse stato disponibile. Effettivamente qualcuno c’era.

 

Bad as I wanna be scrive:

Ehi Sakura! Che fai?

Sakura - Uffa… non è giusto scrive:

Ciao Kiba! Niente, mi sto annoiando!

Bad as I wanna be scrive:

Capisco perfettamente… allora! Come va?

 

Sakura si alzò dalla sedia e guardò attraverso la persiana, oltre il vetro della finestra che dava sulla strada e, vedendo la gente che a quell’ora usciva di casa per andare a divertirsi, sospirò brevemente.

“Ogni tanto potrebbe andar meglio…”

 

Sakura - Uffa… non è giusto scrive:

Bene dai, tu?

Bad as I wanna be scrive:

Tutto a posto! Come ti sono sembrati Hatake e Morino?

Sakura - Uffa… non è giusto scrive:

Sinceramente? Due pazzi col botto…

Bad as I wanna be scrive:

Ahahahaha XD

 

“SAKURA!!! È PRONTO DA MANGIARE!”

La ragazza sbuffò e incessantemente prese a premere i tasti della tastiera.

 

Sakura - Uffa… non è giusto scrive:

Scusa Kiba, neanche il tempo di connettermi e devo già andare a mangiare, ci sentiamo o a limite ci vediamo domani a scuola… -.-

Bad as I wanna be scrive:

Non ti preoccupare! Ciao!

Sakura - Uffa… non è giusto scrive:

Ciao!

 

“INSOMMA SAKURA, SBRIGATI!”

“ARRIVO!!! NON C’È BISOGNO DI ARRABBIARSI!”

Spense il computer nervosamente e, dopo essere uscita dalla sua stanza, scese le scale per dirigersi nella sala da pranzo.

 

 

* * *

 

 

Le sue mani si mossero lungo i tasti del pianoforte con grande concentrazione: stava suonando un brano di corta durata intitolato Foot Tapper che però aveva la particolarità di essere molto movimentato.

Shino sistemò gli occhiali da sole sul naso. “Hinata, sei davvero brava.”

La ragazza dagli occhi color della neve allontanò le proprie mani dai tasti e, con voce dall’insicuro tono basso, alzò lievemente lo sguardo verso l’amico. “Come sono andata?”

“Bene Hinata, non c’è che dire, però…”

 

Però cosa..?

 

“Non te ne sarai accorta ma, quando suoni, trattieni il fiato.” Shino si alzò dalla poltrona poco distante e si avvicinò al pianoforte a coda del salone della villa degli Hyuuga. Si poggiò ad esso con una mano.

“Hai assunto un colorito verde da quando hai cominciato a suonare.”

Hinata emise un buffo suono tra uno sbuffo e una risatina sommessa. “Scusa…”

“Oh, non è con me che ti devi scusare.” Shino inarcò un sopracciglio. “Ma metti caso che in questo momento entrasse tuo cugino…”

Hinata abbassò lo sguardo: Neji, da quando era finita la scuola media, viveva con la sua famiglia e la cosa non la entusiasmava per niente; ne aveva parlato a Shino poiché conosceva Neji, famoso tra i campioni di Wing Tsun per il suo apparente talento naturale.

“Dai andiamo.” Shino prese il suo borsone e fece per dirigersi verso la porta del salone. “Manca poco all’allenamento.”

Arrivati nella palestra di Wing Tsun, Hinata si soffermò molto sul pensare che il mondo le andasse contro in qualsiasi circostanza, nonostante i suoi amici tentassero di aiutarla: la maestra aveva cominciato ad incitarla sin dal primo momento in cui aveva messo piede in quella palestra.

Shino la fissò per un attimo.

 

“Sembrano tutti un branco di idioti, non è vero ragazzi?”

“Guarda quello… è stato zitto tutto il tempo, non ha detto neanche una parola…”

“Sembra uno zombie effettivamente.”

“L’altra pivellina ha una faccia da funerale… è altamente improbabile che la prendano, vero ragazzi?”

“Io ti consiglierei di fare silenzio… se ci tieni veramente ad entrare a far parte di questa palestra…”

 

“Più veloce, Hinata.”

Hinata tentò di parare il colpo di Shino, mentre le parole della sua maestra la incitavano: se avesse dovuto considerare la leggenda sull’arte del Wing Tsun, avrebbe detto che Shino non era stato coerente.

Non era fisicamente debole, era semplicemente fortissimo.

Senza troppe cerimonie, egli bloccò un pugno della ragazza con la mano e l’altra con un teso movimento dell’altro braccio e, con un calcio ben assestato sul fianco, la fece cadere a terra.

Hinata abbassò lo sguardo mortificata ma vide la mano di Shino farsi avanti per aiutarla ad alzarsi. “Lo sai che non amo ripetermi… ma te l’ho già detto: devi essere più sicura.”

Poi guardò la maestra: il suo corrucciato volto dal colorito pallido era in competizione con la tuta bianca che indossava; l’unica cosa che spiccava in mezzo a quel bianco erano i suoi occhi rossi e il colorito del medesimo colore che avvolse le sue guance quando, nella palestra, entrò uno strano tipo con degli scuri capelli sparati leggermente verso l’alto e gli occhi neri; le sue basette scendevano verso il mento per unirsi in un bizzarro pizzetto ben elaborato.

“Che ci fai qui?!”

L’uomo sorrise brevemente e si appoggiò allo stipite della porta, mostrando quelle che sembravano delle armi foderate.

La maestra gli fece segno che poco dopo l’avrebbe raggiunto perché effettivamente la lezione si era appena conclusa.

“Va bene, ragazzi, ci vediamo tra due giorni.”

 

“Sei stato impeccabile come sempre, peccato che per colpa tua siamo arrivati con mezz’ora di ritardo!”

“Anko, se non la smetti non te lo do il passaggio per tornare casa.”

La donna si passò una mano tra i suoi scuri capelli sparati e fece una smorfia. “Va bene, va bene… Kakashi.”

Silenzio.

 

“Ciao HATAKE!” Anko fece un sorriso da un orecchio all’altro e si abbassò sulle ginocchia, per guardare meglio il ragazzo seduto all’ultimo banco della classe.

“Che vuoi, Anko?”

Anko fece uno sguardo deluso. “Stamattina ti sei alzato col piede sbagliato?”

Kakashi abbassò il libro e si guardò i piedi; poi alzò lo sguardo serissimo. “Che hanno di storto i miei piedi, me lo spieghi?”

Anko sbuffò. “Sei davvero di spirito, Hatake…”

“Ma perché non mi chiami mai col mio nome? Cos’ha di male il nome KAKASHI?”

“Il tuo nome ti fa assomigliare ad uno spaventapasseri più di quanto sei… meglio che ti chiami per cognome, quindi.”

“Ancora con questa storia?”

“Dovresti acconciarli meglio questi capelli, che poi sono sempre sparati da una parte, perché devi nascondere il tuo occhio rosso?”

“Perché è una cosa fin troppo preziosa perché io possa perderla mostrandola senza ritegno alle persone che mi stanno intorno.”

“Chi te l’ha donata l’ha fatto perché tu la sfruttassi. Non ti hanno mai insegnato che le cose preziose si condividono con gli amici?”

 

L’uomo si passò una mano sulla faccia e prese a fissare, con i suoi occhi dai diversi colori, la donna. “È un incubo o mi hai veramente chiamato per nome?”

“Non eri tu che volevi sempre essere chiamato per nome?”

“Si hai ragione, mi arrendo.” Kakashi sorrise lievemente quando incontrò gli occhi di Anko ma improvvisamente divenne serio. “Aspetta.”

“Che succede?”

“Guarda un po’ chi c’è laggiù…”

Anko lo fissò interrogativa per poi seguire la direzione dello sguardo dell’uomo dai capelli argentei. I suoi occhi divennero stralunati.

“Avevo ragione a dire che hanno una relazione, vero?”

“ASUMA! KURENAI!”

 

 

* * *

 

 

“Naruto, ti devo lasciare qui?”

Sasuke sfiorò il colletto della camicia bianca che indossava, sistemando lo zaino su una spalla, e vide il biondino tornare dal bar con in mano due enormi bicchieroni di caffé americano.

Naruto lo fissò per un momento e inarcò un sopracciglio. “Ma lo fai apposta!” guardò la sua semplice maglietta arancione a maniche lunghe e la felpa nera che indossava. “Poi non venirti a lamentare che Sakura ti viene costantemente dietro.” Gli porse il caffé e prese a bere il suo mentre camminavano.

“Che colpa ne ho io se tu non hai stile?”

Naruto fece una faccia rabbiosa. “Da quando in qua tu parli di stile?! Sei Sasuke o qualcun altro?!”

Sasuke stirò le labbra in un mezzo sorriso arrogante. “Sono sempre io, testa quadra.”

In poco tempo arrivarono presso la Leaf High School.

Intanto erano stati raggiunti da Sakura, Kiba, TenTen e Rock Lee e attesero qualche minuto nel cortile il suono della campanella

“Chissà che professori avremo oggi…” mormorò Naruto incerto.

“Oh, sta zitto che tu ieri ti sei guadagnato sin da subito la simpatia di Morino…” brontolò Kiba contrariato.

“EHI! Non sono l’unico che si è guadagnato la simpatia di un professore! Hatake faceva lo sguardo dolce a Sakura!”

Sakura trasalì e si buttò su Naruto. “COME HAI DETTO??!”

TenTen rise sommessamente mentre Rock Lee fissò la ragazza dai capelli rosa con gli occhi che brillavano.

Poco dopo giunse pure Shino, che fu raggiunto dal trio di Ino-Shika-Cho.

“Ho controllato l’orario.” Disse Ino affabile. “E ho visto che oggi avremo inglese… matematica… ed educazione fisica.”

Rock Lee e Sakura, nello stesso istante e inconsapevolmente, alzarono il pugno verso l’alto, esultando. “SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!”

Naruto, Sasuke, Kiba e TenTen li fissarono ammutoliti e straniti; loro in compenso si guardarono sbalorditi, anche se le conseguenti reazioni furono molto diverse.

“MA ALLORA LA PENSIAMO ALLO STESSO MODO!”

“NON CI CONTARE!” Sakura fissò inorridita il ragazzo che le rivolgeva uno sguardo straordinariamente perso.

Sasuke si mise una mano sugli occhi, imitato da TenTen. “Sono dei casi clinici…”

Passarono altri minuti; la cosa più strana che accadde, però, fu l’arrivo puntuale e preciso di un enorme fuoristrada nero e lucido, con i vetri a specchio, che in quel momento si era fermato davanti il cancello.

Naruto rimase scioccato dal mezzo di trasporto, così come tutti i presenti; solo Kiba e Shino apparvero per niente sorpresi ed in qualche modo attenti.

Lo sportello che dava sul marciapiede si aprì con lentezza indicibile, facendo sì che uscissero due personaggi di sesso differente, dall’espressione facciale molto diversa, così come l’andamento.

Il primo era rigido e composto e sul suo volto vigeva uno sguardo vigile e sprezzante: continuava a storcere il volto in un’orribile smorfia, come se avesse costantemente la puzza sotto il naso.

La seconda invece sembrava molto assorta nei suoi pensieri, cosicché tenne ininterrottamente basso lo sguardo, anche quando raggiunse i compagni di scuola che tanto la salutarono e che lei cercò di assecondare il più possibile.

Naruto fissò il ragazzo con aria contrariata per poi passare in rassegna alla ragazza, con preoccupazione.

Nessuno contò il numero di volte in cui i due ragazzi si presentarono con quell’aria di perfetto distacco dalla realtà, nessuno si soffermò sul numero di volte in cui i due non si rivolsero la parola o sul numero di volte in cui l’uno si soffermò nel parlare dell’altra in presenza di altre persone, nessuno osò violare l’atmosfera per giorni, settimane e forse mesi.

Nessuno, a parte Kiba e Shino, sapeva perché tutto questo accadesse. Ma una cosa era certa.

Neji e Hinata Hyuuga erano appena arrivati.

Si mostravano completamente fuori dal mondo e i loro occhi, dello stesso grigiore quasi bianco, sembravano fermare il passare del tempo, tempo che poi riprendeva a scorrere quando i due creavano un contatto con le persone che stavano loro intorno.

 

“Bene, oggi hai tu la prima ora.”

“Mentirei se non ti dicessi che sono curiosa.”

“Preparati, allora.”

Kurenai in risposta fissò il suo interlocutore per poi guardare l’orologio nervosamente.

“Che c’è, aspetti Asuma?”

“Ancora con questa storia?”

“Guarda che vi ho visti con i miei occhi l’altra sera e c’era anche Anko.”

“Si, purtroppo per me ho sentito i suoi toni soavi.” Kurenai fece una smorfia, sbuffando rumorosamente.

“Che c’è di male ad ammettere che state insieme?”

“NON stiamo insieme, ieri Asuma mi ha prestato delle armi bianche e ne ha approfittato per accompagnarmi a casa.”

“Si, va bene va bene.” Kakashi mise le mani dinanzi a se come per difendersi. “È proprio dietro di te.”

Kurenai arrossì lievemente e si voltò.

 

“Ti ringrazio tanto per le armi che mi hai prestato, Asuma.”

“Non c’è problema Kurenai, puoi tenerle quanto vuoi e, se ti fa piacere, ne ho di altre che ti potrebbero interessare… magari quando i tuoi allievi saranno ad un livello più alto.”

“È un pensiero molto gentile.” Kurenai sorrise grata.

“Scusa, fallo di nuovo.”

“Cosa?”

“Sorridi un’altra volta.”

“Cos’ha di strano il mio sorriso?”

“Oh, niente… è solo che mi piace molto il tuo sorriso.”

 

Asuma la spinse lungo il corridoio. “Sei tremendamente in ritardo!”

Kurenai lo fissò per un momento, poi si rese conto che aveva ragione e tornò alla realtà, camminando con grande fretta verso il corso F.

Aprì la porta e poggiò la borsa da lavoro con uno scatto nervoso sulla cattedra. “Buongiorno ragazzi, scusate il ritardo. Sono la professoressa Kurenai Yuhi, insegno inglese.” Fece una pausa. “Questo alle mie spalle è il professor Asuma Sarutobi, il vostro docente di matematica. È un piacere conoscervi.”

Disse tutte quelle parole senza neanche guardare in faccia i dodici studenti della classe ma, non appena si voltò, si rese conto che qualcuno avesse un volto noto.

“Maestra Kurenai…” mormorò Shino esterrefatto.

Hinata si sporse leggermente. “M-m-maestra…”

La classe fissò i due compagni e Naruto sembrava il più sorpreso di tutti.

Kiba rispose ai suoi dubbi. “È l’insegnante di Wing Tsun di Hinata e Shino…”

Naruto sgranò gli occhi e mosse un po’ il capo per guardare la compagna, giusto appena con la coda dell’occhio. “Hinata pratica Wing Tsun..?”

 

Eppure è più trasparente del vetro…

 

Naruto continuò a guardarla: era così diversa da Sakura… così riservata, così gentile, così dolce… Sakura in confronto a lei era decisamente un mostro.

Almeno, con lui era un mostro. Con Sasuke era tutta un’altra faccenda.

La professoressa Yuhi si mostrò subito un’ottima insegnante, molto diversa da Hatake e Morino e per questo meno imprevedibile.

Più imprevedibile fu l’insegnante che la seguì nell’ora successiva, che avevano già avuto il piacere di conoscere.

“Vediamo… siccome la professoressa Kurenai mi ha già presentato, forse è meglio cominciare ad introdurre una definizione di matematica.” Il professore Sarutobi si poggiò alla cattedra con andamento naturale. “Prima però vorrei chiedervi una cosa.”

“Cosa professore?” chiese Ino innocentemente.

“Sino ad ora cosa vi hanno sempre detto della matematica? C’è una frase comune in particolare…”

Sakura alzò la mano. “Che non è un’opinione.”

“SBAGLIATO! Lo è invece, a tutti gli effetti!”

Shikamaru, che sino a quel momento era stato poggiato al banco con aria annoiata, alzò lo sguardo scattando. “Come ha detto scusi? La matematica è un’opinione?!”

Asuma sorrise lievemente. “Noi tratteremo la matematica a questo modo… la matematica principalmente è lo studio degli enti numerici e geometrici e, oltretutto, viene applicata in materie scientifiche, come per esempio la fisica. A mio parere non è altro che un gioco.”

Le orecchie di Shikamaru erano più esterrefatte dell’espressione che dominava sul suo volto e su quello dei suoi compagni.

Istintivamente alzò la mano. “Intende anche lo shougi..?”

Il professore sorrise. “Credo che avrò a che fare con una bella classe.”

 

Kakashi si passò una mano sul volto, affacciato alla finestra della sala professori, per poi affondare la mano nella borsa da lavoro ed estrarne un libro.

“Leggi ancora Il paradiso della pomiciata?”

“Si, ti crea qualche problema?”

Anko fece una smorfia. “No sai com’è… ogni tanto potresti cambiar genere, mi stupisco sempre se penso al fatto che un filosofo come te sia capace di leggere questa roba.”

“Che vuoi farci se è il mio passatempo preferito?”

“Hai ragione, tutti hanno i propri passatempi.”

“E il tuo è quello di venire sempre da me?”

“No, ma sai com’è Kakashi…”

Quella rompiscatole aveva di nuovo detto il suo nome, per la seconda volta, dopo una vita che lo chiamava con l’appellativo di Hatake: l’uomo tese le orecchie e aspettò.

“…il mio passatempo preferito è mangiare dango.”

“E questo cosa c’entra?”

“C’entra che a pranzo verrai a mangiare con me. Bisogna lasciare Kurenai e Asuma da soli perché la loro relazione decolli.”

Kakashi decise di voltarsi e sul suo volto spiccava il suo classico sorriso stupido da vero idiota.

“Allora, ci stai Kakashi?” Anko gli tese la mano.

“Ci sto, Anko.”

 

Hayate Gekko entrò nella I^F tossendo rumorosamente.

Tutti si alzarono senza esitazione e il professore si presentò. “Buongiorno ragazzi.” tossì. “Sono il professore Hayate Gekko e insegno educazione fisica…”

Tutti presero a mormorare tra di loro entusiasti e il professore continuò a parlare.

“Oggi non farete pratica ma, poiché all’interno della scuola sono io ad occuparmi delle attività extrascolastiche…”

Tossì di nuovo.

Ino lo fissò inarcando un sopracciglio, Hinata si mise una mano sulla bocca.

“Molto bene …” Hayate farfugliò qualcosa a bassa voce. “Avete la possibilità di iscrivervi al circolo letterario del professore Morino… imparare a suonare uno strumento o entrare a far parte del coro della scuola…”

Un altro colpo di tosse.

“A seguire… il corso di primo soccorso della preside Tsunade curato dalla professoressa Shizune…”

“E l’attività sportiva?” chiese Rock Lee.

“In aggiunta ci sono le attività di pugilato, pallavolo, pallamano, calcio, basket e baseball…” non c’era niente da fare, il professor Gekko continuava a tossire.

“Ci sono domande?”

Sasuke alzò la mano. “Per iscriverci ad uno di questi corsi, cosa dobbiamo fare?”

“La settimana prossima mi darete i vostri nominativi e lì vi spiegherò tutto.”

Dopo questo, gli studenti dovettero ripetere per l’ennesima volta la loro presentazione all’insegnante ed erano già arrivati a Kiba quando qualcuno entrò nella classe senza nemmeno bussare.

La donna che aveva appena fatto il suo ingresso non stava parlando, stava semplicemente urlando.

“HAYATE!!! FERMO!!! COMUNICAZIONE URGENTE!!!”

Hayate tossì. “Ragazzi… salutate…”

“È la pazza furiosa che parlava con Hatake quando ci hanno smistati…” mormorò Kiba a Naruto, che rise sotto i baffi.

“Va tutto bene, Anko?”

La donna sembrò fissare le occhiaie di Hayate. “A dir la verità tu mi sembri messo peggio di me… comunque volevo dirti che c’è stato un cambiamento: nel settore artistico è stato aggiunto il corso di pittura che sarà curato da me. Quindi, ragazzi, prendete nota.”

TenTen alzò la mano. “Mi scusi, lei è la professoressa..?”

“Anko Mitarashi, sono la vostra insegnante di Disegno e Storia dell’Arte.” Anko sorrise parlando con un tono di voce alto e allegro. “E tengo molto a precisare che non tollero per niente chi parla, dorme o mangia durante le mie ore di lezione.” Detto questo scoccò uno sguardo inquisitorio a Naruto, Kiba, Shikamaru e Choji, che si ricomposero in poco tempo. “Avete capito bene..?”

Sembrò assumere un tono di voce ben peggiore da quello che aveva utilizzato il professor Hatake il giorno precedente, quando aveva dichiarato di detestarli.

“Comunque, forse è meglio fare qualche cambio di posto… che ne dici Hayate.”

“Se lo dici tu…”

“Mmh bene…” Anko prese a fissare la classe mentre tutti gli studenti erano terrorizzati di perdere il proprio fedele compagno di banco.

Sakura dentro di se sembrava una bestia.

 

SCORDATI DI PORTARMI VIA SASUKE!!!

 

“Bene… bene… bene…”

Silenzio.

“TU!” indicò Kiba. “Fai cambio con la signorina seduta nella tua stessa fila, forza!”

Naruto, che era poggiato al banco, alzò la testa e si voltò alla sua sinistra, sorridendo di contentezza. “Oh, che fortuna averti vicina!”

STONK!!!

Kiba non ebbe il tempo di prendere lo zaino che già si era schiantato sul banco vicino, imitato dall’insegnante di arte.

“MA CHE LE PRENDE?!”

“HINATA, FORZA SVEGLIATI! PROFESSORESSA! HA VISTO COS’HA FATTO?!”

 

And I find it kinda funny
I find it kinda sad,
the dreams in which I'm dying
are the best I've ever had…
I find it hard to tell you
I find it hard to take,
when people run in circles
It's a very, very mad world mad world…

 

Mad World – Gary Jules (by Tears for Fears)

 

 

L’angolo per i lettori:

Raga… è stata dura ma alla fine ce l’ho fatta… come promesso c’è stato un po’ di Asuma/Kurenai e di Kakashi/Anko… ^^

Ma passiamo ai commenti delle recensioni!

 

layla thepunkprincess: guarda un po’ cosa è successo a hinata! Poverina XD comunque sasuke è sempre sbruffone e per la tua gioia inserirò kin, dosu e zaku (anche a me piace tantissimo, poi nell’episodio 32 con choji!)

 

Rory_chan: ehilà ^^ praticamente io ho postato dopo due settimane esatte quindi mi tocca aspettarti solo per una settimana lol comunque la coppia Sasuke/Sakura per me sarà proprio fondamentale, ai mio parere sono proprio compatibili, hanno persino lo stesso taglio di capelli XD

 

Beckill: TESSSSSSSSSORINA ^^ vedo che in questo sito esistono persone che ascoltano musica decente ghghghghgh a me piace tanto il rock anche se qualche canzone “fuori-genere” come All Good Things non mi dispiace! Cmq… a proposito di Naruto e Hinata… sei scioccata vero?!

 

hina22688: è problematico, non mi andava di farli troppo piccoli sennò la storia durerebbe a vita! Anche perché l’ho già detto, oltre a “Pensieri pericolosi” ho in mente altri due seguiti, per seguire tutta la storia di Naruto. Comunque sono contenta che ti piaccia così tanto! ^^

 

Inu_Kagghy: GIOIA MIAAAA! Ti autorizzo categoricamente a utilizzare il tuo forcone, mi faccio schifo da sola! Comunque, Kakashi è semplicemente il mio mito, quindi per rappresentarlo ci metto sempre molto impegno! Ibiki è un tipo troppo affascinante e Gai oltre ad essere malato mentale è incredibilmente amorevole! Poi in “Konoha Middle School” mi fa semplicemente morire… “Corriamo verso il tramonto!” XDDDDDDDDDDD

Ho introdotto Anko, Kurenai, Asuma e Hayate!

 

bambi88: ciao Roberta! Comunque avrai letto che ho intenzione di seguire tutta la storia di Naruto, quindi ci saranno anche i fratelli della sabbia! (SHIKA DEVE STARE CON TEMARI!)

 

hinata_chan: mi dispiace che non ti piacciano questi pairing! Anche se credo che per Ino e Sakura non ci saranno solo Sasuke e Choji… voglio dire… in un futuro prossimo… hai presente quello strano tipo chiamato “Sai” e quell’altro essere chiamato “Rock Lee”? certo… Rock Lee non potrà stare con Sakura… ma ci sarà un attimo di Sakura/Rock Lee! Io mister sopracciglio lo vedo più con TenTen, c’è un episodio non ancora uscito in Italia dove si vede chiaramente! Va bene, smetto…

 

mimi_chan92: hai sentito la mia mancanza?! Amorina… t_t e io che sono stata così assente, maledetta montagna… al di là di questo… rock lee è semplicemente un mito… e… non credi che naruto si stia dando da fare?! ^^

 

sasusaku: che entusiasmo… ^________^ tenterò di aggiornare, internet permettendo, non ti assicuro niente!

 

Kowalski: una nuova fan! Se c’è Temari deve per forza esserci Gaara! Una cosa che mi piace di Gaara è la grande somiglianza che ha con Naruto, devo creare qualcosa per mostrare questa somiglianza in questa AU ^^ mi inventerò qualcosa, promesso!

 

vampirosolitario91: e ce n’è un’altra! ^^ mmh non ti assicuro niente per sasuke, anche se il mio obiettivo, diversamente dal suo, sarà di mantenere i legami dei personaggi principali, da un punto di vista interiore, purtroppo mi sono ripromessa e ho promesso agli altri lettori di seguire al 99% la storia originale.

Un baci8

 

 

Aggiornerò appena possibile e devo tutti i miei ringraziamenti a bambi88, crazykikka, Felicia91, Joy Wyatt, tak10 e vampirosolitario91 per avermi aggiunta tra i preferiti. ;)

Un bacio a tutti, Asdrel

   
 
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