‘Ciao sono Justin, Justin Bieber.’
 
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Oh cactus.
Ma che scherzo è questo?
O sto sognando o.. sto sognando.
Non è possibile che Justin Bieber sia qui, che sia lui quello con cui parlavo da tutto quel tempo..
Mi servono un paio di minuti per capire la situazione.
Mmm.. forse una bella rinfrescata potrà aiutarmi!
‘Oh merda!’ mi lanciai il bicchiere d’acqua in faccia., forse quello mi avrebbe servito per svegliarmi dal sogno.
‘Ma che fai, hei tutto a posto?’ si spaventò lui.
Nooo!
Non era un sogno era la realtà!
‘C-c-come? T-t-tutto a posto? Ehm.. sì sì.’ balbettai.
Ok, adesso mi ha preso per una psicopatica.
‘Mere, sono Justin, quello con cui hai scritto fino a ieri!’
‘No no non è possibile che tu sia quel Justin!’ non ci potevo ancora credere, ero allibita e, però, nello stesso tempo entusiasta.
‘So che può sembrare strano ma sono io, adesso però non trattarmi come quel Justin che conoscono tutti ma solo quel ragazzo con cui scrivevi.’
‘Io che non ti dovrei trattare come quel Justin? Ma stai scherzando spero?! Tu sei il mio idolo, sei quello che mi fa sorridere per le cazzate che fa, sei quello che mi fa emozionare con la sua musica, quello che mi fa star bene nonostante tutto e sei il mio sogno divenuto realtà. Non ci posso credere.’
Tutte quelle parole che aspettavo di dirgli da tanto tempo finalmente erano uscite.
‘Wow, non ti avevo mai sentita parlare così fino ad ora Mere, sei così dolce.’
I miei occhi si illuminarono ed ero rimasta quasi paralizzata.
 ‘Vieni è meglio non stare qui, è un po’ troppo affollato.’ disse tirandomi per un braccio e uscendo dal locale.
Arrivammo in spiaggia, per fortuna c’era pochissima gente.
‘Qui possiamo parlare senza essere disturbati.’ riprese sedendosi sulla sabbia.
‘Andiamo Mere parlami non restare imbambolata..’
Lo guardai sbalordita e dopo circa un minuto che lo fissavo insistentemente aprii bocca. ‘Adesso mi devi spiegare perché sei tu.. cioè spiegami perché mi conosci e tutto quanto!’
‘Allora, su Twitter mi sono creato un profilo falso per conoscere le beliebers senza che loro sapessero che fossi io, poi ti ho conosciuta e la storia la sai anche tu e adesso siamo qua. Non vedevo l’ora di vederti dal vivio!’ finì con un sorriso a 32000 denti.
‘Wow, non l’avrei mai detto..’
Meredith tu ci devi credere cazzo!
Ancora tu, stupida coscienza!
Gentile come al solito vedo. Ti svegli? E’ Justin Bieber, ce l’hai davanti agli occhi..
Mm.. hai ragione, devo reagire non posso continuare a comportarmi da zombie.
‘Dai ti ci abituerai, lo so anche io di essere molto bello ma non è colpa mia.’
‘Molto bello?’ lo guardai accigliata.
‘Perché non lo sono?’ fece il labbruccio da cucciolo.
‘No per niente.. tu sei molto di più, tu sei molto figo e molto stuprabile!’ saltai in piedi gridando con una faccia da aliena.
O santo cane in calore che se la fa con un panda mentre mangia il bambù l’ho detto ad alta voce.
Mere, sei un’imbecille.
‘Hei Justin chi è la tua amica?’
‘Justin facci fare un paio di foto!’
‘Justin!’
‘Justin!’
Oh merda.
P A P A R A Z Z I.
Urlando avevo attirato l’attenzione dei paparazzi e hanno riconosciuto Justin, sono un casino.
‘Mere andiamo prima che arrivino fin qui, seguimi!’ mi prese per mano e cominciammo a correre.
Arrivammo in un parcheggio, dei paparazzi neanche l’ombra, salimmo in un’ auto, credo la sua.
Lui accese il motore  e spinse violentemente sul pedale.
‘Dove stiamo andando?’ chiesi io.
‘Sorpresa.’ rispose con un sorrisetto malizioso.
Era da almeno dieci minuti che eravamo in macchina così accesi la radio.
C’era ‘Beauty and a beat’, che coincidenza, così cominciai a cantarla.
Cause all I need is a beauty and a beat 
Who can make my life complete 
It's all by you, when the music makes you move 
Baby do it like you do 
‘Hei sei brava a cantare!’
‘Diciamo che me la cavo.’ risposi facendo spallucce.
‘Modesta la ragazza.’
Poco dopo arrivammo a destinazione.
La macchina si fermò in mezzo al nulla, c’era soltanto una distesa d’erba.
Non è che magari questo non è Justin Bieber ed è un maniaco che mi vuole stuprare?
Justin scese dalla macchina e venne dalla mia parte per aprirmi la portiera e farmi scendere.
Gentiluomo.
‘Eccoci arrivati!’ urlò lui elettrizzato.
Non so cosa c’è di tanto entusiasmante, è come essere nel deserto.
Mi sto convincendo sempre di più che sia un maniaco, era meglio che facessi karate de bambina.
‘Beh e cosa si fa adesso, non vedo niente in giro, solo erba.’ risposi piuttosto annoiata tutto il contrario di lui.
‘Tu mettiti seduta buona lì e chiudi gli occhi, mi raccomando devono essere chiusi.’
‘Sì capitano!’. Mm la cosa si fa interessante.
Passarono circa tre minuti, ormai, da quanto tempo avevo tenuto gli occhi chiusi, ero diventata cieca, sicuro.  
‘Adesso puoi aprirli.’
Non ci posso credere, aveva preparato una coperta su cui aveva appoggiato piatti, bicchieri e un cestino da picnic.
Ma quanto può essere dolce?
‘Ma è bellissimo.’ risposi incredula.
‘Vieni ho portato anche i noodles, mi sono ricordato che mi avevi detto che è il tuo piatto giapponese preferito.’
 
Mangiammo tutto quello che c’era senza tralasciare neanche una briciola, sembravamo dei maiali lo ammetto. Mm chissà chi aveva cucinato, ah beh di sicuro non lui.
Salimmo in macchina che erano le otto di sera, eravamo rimasti tutto il tempo a parlare come due buoni amici, però io sentivo qualcosa di più dell’amicizia, mi è sempre piaciuto Justin ma adesso che lo vedevo dal vivo provavo una strana sensazione.
 
Justin’s POV.
Non vedevo l’ora di conoscerla, mi aveva già colpito la sua simpatia, la sua stupidità, la sua tenerezza già quando ci eravamo conosciuti su twitter ma adesso averla vista dal vivo mi ha fatto provare una strana sensazione, forse provo qualcosa per lei?
Meredith è una bravissima persona e non voglio rovinare il nostro legame per una mia attrazione, che forse è solo fisica perché a dirla tutta è proprio una figa bestiale; ma lasciamo stare, credo che essere amici sia meglio, non voglio complicare le cose.
 
Meredith’s POV.
Arrivammo a casa, scesi e mi accompagnò fino alla porta. ‘Mi sono divertito oggi, domani ci si può vedere di nuovo se vuoi, ti chiamo io.’ ‘Sì certo.. ehm.. allora a domani allora.’
Eravamo piuttosto imbarazzati, rimanemmo tre secondi senza parlare e dopo Justin mi salutò con un abbraccio.
Un abbraccio da amico, solamente da amico.
Quanto vorrei che fosse qualcosa di più.

Diario di un panda
PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI
PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI
 
VERAMENTE PERDONATEMI SONO UN DISASTRO, DOPO TUTTO QUESTO TEMPO VENGO QUI E AGGIORNO, MI DOVREI VERGOGNARE..
E’ passato tanto tempo perché nelle vacanze ero andata in montagna, poi è riniziata la scuola, poi non sapevo più cosa scrivere e infine come ciliegina sulla torta è morta mia nonna, quindi non è un bel periodo..
Però non mi sembrava opportuno lasciare la storia solo a due capitoli e quindi, per farmi perdonare, sempre se ce la faccio, aggiornerò il giorno stesso.
Parlando del capitolo non è che sia un granchè anzi diciamo la verità è una merda come gli altri lol.
Beh però rispetto agli altri capitoli questo è più lungo.. forse perchè ci ho scritto più cazzate.
No Elisa non ti sfottere. #sonounasfigata
Pppene racazzi recensite mi raccomando più di 10 parole vi plizzo.
Magari in futuro, quando la storia arriverà a 5 o 6 capitoli potrò mettere un’altra storia, però la farà sui One Direction che sono l’altro pezzo della mia fottuta vita.
Per chi vuole seguirmi su twitter sono @SheLovesAmerica per adesso non posso seguire nessuno perchè sono al massimo u.u
Ah dimenticavo, anche se non so fare i collegamenti perchè sono una buona a nulla, chi vuole sapere come sono Mere e Noah copiate questi link :')
Meredith: http://tinypic.com/view.php?pic=2rr18n8&s=6
Noah: http://tinypic.com/view.php?pic=jab1wo&s=6

Addio gente vi amoro.