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Autore: Kristeen Cullen    25/01/2013    12 recensioni
-Sei fidanzata?- Come? Ma che domanda è? Come faccio a stargli dietro?
-No,non lo sono Mr Grey.- e non intendo esserlo! Non per ora. Fruga nella sua tasca. E tira fuori un biglietto da visita. Me lo porge.
-Domani, chiamami a questo numero.-
-Perché?- Chiedo disorientata.
-Lei lo faccia.- metto giù Jules, che esce dalla porta ma sento Kate che la prende e prendono l’ascensore insieme. – Ok …-
Sorrido debolmente e mentre sto per uscire dalla porta Mr Grey mi afferra per una mano mi tira a se ed intreccia la sua mano tra i miei capelli. E mi bacia. Passionalmente.
Con la bocca scende sulla guancia e lascia teneri caldi e umidi baci per tutta la lunghezza fino ad arrivare al collo. Mi abbandono a quelle sensazioni che da un po’ mi sono sconosciute. Diciamo da tre anni … e mi lascio andare.
Ai suoi baci,abbracci e carezze. Mentre mi bacia il collo, si sposta verso il collo di dietro, scosta i capelli. Lo bacia, lo assaggia e lo succhia.
Sempre più forte. La parte più profonda di me freme.
“Dio! Mi ha fatto un succhiotto.”
-Domani, se non lo farai tu, ti chiamerò io ..-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

-Quale verità?-
-Lo vuoi veramente sapere?-
Annuisco.
-Sei sicura che dopo non scapperai via da me?-
Scappare via? E perché mai? Da me? Mr Grey non ti appartengo!
Annuisco. Lui sorride …
-E va bene … Andiamo in auto però …..-
Lo seguo fuori dall’ospedale, sempre mano nella mano, non mi lascia, e il mio cuore batte fortissimo.
Ci sediamo, su una panchina non poco lontana dal Seattle Hospital.
Mi avvicina a lui e inizia a carezzarmi il viso - Ti vedevo alla fermata tutte le mattine … -
Tutte le mattine?
 – Si … io abito poco distante dalla fermata dove sosti tu ad aspettare i mezzi pubblici, ma tu lo sai… L’Escala…- Sembra a disagio. Un giorno ho deciso di posteggiare e seguirti su quell’autobus che prendevi immancabilmente tutti i santi giorni tranne la domenica …-
Wow … era veramente informato! Spalancai leggermente la bocca.
-Volevo vederti più da vicino. Erano mesi che accostavo con l’auto e aspettavo finche l’autobus non fosse arrivato, e tu non sparivi insieme a lui. Ma non riuscivo mai a capire dove scendessi, quale fosse la tua fermata.-
-Me-mesi?-
Lui sorrise in senso di scuse.
-Si, saranno almeno tre mesi che … Che ti seguo, Anastasia. Un giorno presi coraggio, e salii su quell’autobus una fermata dopo la tua. Tu eri soprapensiero non mi avevi notato affatto. Sembravi … triste …   e nervosa. Tu ti sei voltata e hai chiesto la fermata. Io ho continuato a ‘osservarti’ di nascosto … Dalla mia auto come ho sempre fatto.-
Non sapevo se avessi dovuto avere paura o essere contenta di questa rivelazione. Visto che la mia mente mi  ha torturato, dal singolo momento in cui l’ho visto.
-Mi ha spiata?-
Sorride debolmente e abbassa gli occhi.
-Forse sarebbe meglio che io me ne vada …-
Faccio per alzarmi e lui mi mette una mano sul ginocchio per non farmi alzare.
-No aspetta!- disse allarmato – Voglio finire di raccontarti il resto …-
Annuisco delicatamente.
Dovrei scappare? Essere impaurita? Oddio mio .. ma io non lo sono, lui non … mi fa paura ..
-Così… ho cercato di.. capire e … quando ho scoperto che lavoravi alla sip io…. Ho deciso di comprarla.-
Per me? Hai fatto questo solo per me Grey?
-Ma per un altro po’ di tempo dovremo mantenere il silenzio, non potremo divulgare la voce. Anastasia io …. Sei tu la ragione per cui ho comprato la Sip ….-
-Io… non .. sto capendo più nulla …-
-È così credimi Ana, tu potrai non conoscermi ma io .. si e anche bene.-
-Come fa a dire che mi conosce bene?-
-Il tuo colore preferito è il viola, ami le lasagne e giocare con tua figlia, sei allergica ai ….-
-Basta! Questo è troppo! E ho seriamente paura!-
Mi scosto d’accanto a lui e mi alzo. –Non cercarmi più Grey!-
Mi volto e cerco con lo sguardo Taylor. Non lo trovo! Mi allarmo. Dove sono?!
-Dov’è la mia bambina?!- urlo voltandomi verso Christian.
-Calmati, sono in auto … Lascia almeno che … ti accompagni a casa …-
-Sai anche dove abito Grey?- abbassa gli occhi, uno sguardo colpevole. Dio!
-Questo è un si?-
- … Si ….-
Mi volto e con passo felino mi dirigo all’auto. Apro la portiera.
-Mr Taylor, per favore, mi ridia mia figlia-
Taylor le mette il cappottino e mi aiuta a farla scendere dall’auto. Christian a pochi passi da me guarda la scena impensierito.
La bimba vedendolo corre verso di lui. Tento di fermala – Jule, no!- lui la prende in braccio.
-Hei principessa …- carezza la sua guancia e la stringe forte. Non so cosa.
Ma qualcosa mi blocca, vorrei strappargliela dalle braccia, ma non ci riesco. Mi avvicino.
-Jule, vieni da me?- la bambina fa segno di no con la testa e so aggrappa al collo di Mr Grey.
-Jule! Per favore!-
-Ana …-
-Anastasia!-
- Anastasia … senti, permettimi di riaccompagnarti a casa, ma prima, dobbiamo tornare dentro! Devono darti dei punti.-
-Non morirò dissanguata! Voglio solo che tu stia lontano da me e mia figlia!-
Mette giù la bambina. E mi afferra per il braccio buono. Mi prende in braccio.
-Lasciami!! Lasciami andare!! La mia bambina!! Juleeees!-
Taylor la prende in braccio e ci segue. Entriamo dentro l’ospedale.
-Non aspetterò un minuto di più! Chiamatemi la dottoressa Grace Trevelyane!  Dovete mettere subito dei punti a questa donna prima che …-
-Prima di far cosa Christian?-
Entra in scena una donna con i capelli color miele, la faccia a cuore, è un espressione dolcissima.
-Mamma!-
Mamma??
-Volevo proprio te.-
-Che succede?-
Grey mi lascia il braccio – È ferita, ci vogliono dei punti, per favore, controllala tu.-
La dottoressa si avvicina a me.
-Oh … Vieni cara, ci penserò io a te.-
Mi immobilizzo e mi volto verso Jules. La dottoressa guarda suo figlio in modo colpevole, e la mia bambina.
-È quella… chi è?-
-Mia figlia Dottoressa Trevelyane.-
-Oh .. e tu sei … La fidanzata di mio figlio?-
-Cosa? No! Sono solamente … una dipendente ….-
-Ah … Beh … Taylor! Avvicinati.-
Taylor si avvicina con la mia piccola tra le braccia. –Christian, tu verrai con noi?
-Si- dice christian e nello stesso momento dalla mia bocca è uscito un no secco.
-Si o no?- ripete  la dottoressa. –Bene, Christian seguici … e tieni la bambina per favore, o l’affido a un infermiera?-
-No, ci penso io!-
-Perfetto, Mrs …?-
-Miss Steele …-
-Miss Steele, mi segua …-
Faccio come mi dice e vedo Christian seguirmi con la piccola, che sollievo!
Arriviamo davanti una stanza. –Christian, entra con noi ma resta a distanza. Fa in modo che la piccola non veda mi raccomando.-
 

Christian

Vederla li ferma, mentre mia madre la ricuce mi fa venire un magone allo stomaco.
Cerco di distrarre la piccola nel tentativo di distrarmi io stesso.
Ho sbagliato tutto con lei … non avrei mai dovuto dirle la verità. L’ho persa …
L’ho persa ancora prima di averla. Dopo un po’ mia madre ha terminato il suo lavoro.
-Bene .. il mio lavoro è finito. Tieni del ghiaccio sul braccio cara, ti darà sollievo.-
Mia madre si avvicina a me, scruta la bambina e mi osserva. La carezza.
 
Anastasia


Sorride e va via salutando il figlio con bacio affettuoso.
Resto immobile ancora indolenzita per via degli otto punti. Guardo Jules e Christian lui la fa giocare, e lei si diverte.
Non gioca così nemmeno con il padre … ride, è spensierata, e anche lui sembra felice.
Avrò sbagliato a sbraitare in quel modo? Mi sento in colpa, ma è pur vero che lui sa cose di me, che nemmeno mia madre sa.
Lo osservo. Anche lui alza lo sguardo.
-Beh, Mr Grey … Non aveva detto che voleva portarci a mangiare fuori?- dico il più dolce possibile. Lui si perde in un sorriso a 32 denti.
-Con molto piacere Miss Steele!-
   
 
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