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Autore: GoTommoGo    26/01/2013    1 recensioni
Una ragazza sedicenne italiana è costretta ad andare a vivere a Londra dal padre,da lei tanto odiato.Per fortuna ad alleviarle la sofferenza ci saranno 7 amici con cui legherà particolarmente
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi col secondo capitolo,era pronto da un po' ma ammetto di essere pigra e non avevo voglia di postarlo.Recensite vi prego,me ne basta una per andare avanti cc:


Cap 2

*Driiiiin* Nell'udire quel suono alzai il braccio e scaraventai la sveglia a terra,mentre Erika si metteva il cuscino sulla testa. Quella ragazza era molto divertente,alta come me,aveva i capelli neri come la pece,ma aveva detto che voleva farli viola e gli occhi azzurri ghiaccio, aveva sempre un adorabile sorriso stampato sul volto,sembrava spensierata.Erika era l'unica ragazza che alloggiava in quella casa ,fino al mio arrivo e non so proprio come faceva a sopportare quella capra di mio padre,anzi diceva che le stava pure simpatico,bha i misteri della vita.
Si spalanco la porta facendo prendere un mezzo infarto,era la compagna di mio padre Caterina,ci ordinava di alzarci se no avremmo fatto tardi per il primo giorno di scuola e la cosa mi stava indifferente,non avevo voglia di ricominciare. Io e Erika ci alzammo a sincrono con la voglia di un bradipo in letargo (?) e andammo di sotto a fare colazione.Mio padre era già andato al lavoro per fortuna,così non lo incontrai. Quella casa era così grande e strana,non piaceva per niente. Il fatto che mio padre non stesse più on mia madre mi andava più che bene,ma non mi piaceva che l'avesse sostituita così,è difficile da accettare e mi manca la mia migliore amica,quella donna che mi aveva cresciuta meglio di chiunque altro.
Ci avviammo per la scuola,io ero appena al terzo anno mentre Erika era già al quarto,molto probabilmente ci saremmo viste solo a pranzo,il che non mi piaceva già. 
La prima ora avevo scienze,un modo bellissimo per iniziare l'anno calcolando il mio odio verso quella materia,anzi il mio odio verso la scuola in generale,per fortuna la campanello suonò e io mi avviai verso il mio armadietto a vedere nuovamente l'orario.
Mi si avvicinò un ragazzo alto,moro,probabilmente del quarto anno,aveva un ciuffo alto almeno sei centimetri,era pieno di tatuaggi e puzzava un po' di fumo - ehi sei la nuova amica di Erika vero?- mi disse con un accento leggermente straniero,comunque sia annuì lievemente e lui mi sorrise -io sono Zayn,piacere-disse porgendomi la mano che afferrai - maa tu parli o devo pregarti in ginocchio per farmi dire ocme ti chiami?- aggiunse facendomi notare che non avevo ancora spiccicato parola,io abbassai lo sguardo arrossendo - A-annalisa-dissi balbettando ancora imbarazzata - Lo sapevo volevo solo sentire la tua voce,Erika dice che è molto bella,ed ha ragione-mi rispose il moro facendomi sorridere. Andammo avanti a parlare,mi raccontò un po' di lui,della loro vita di com'era Erika,dei loro amici,Niall il divoratore di cibo,quello che aveva fatto licenziare Harry dalla panetteria in cui lavorava per avergli mangiato tutto senza pagare,andavano al quarto e terzo anno.Poi c'era Liam il ragazzo di Erika,quello più dolce e sensibile,insomma il più normale se non fosse per la strana fobia che ha per i cucchiai,cosa per il quale Louis lo prende sempre in giro.Loro sono del quarto e quinto anno,e poi c'era Josh,bhe lui era,l'incompreso,se ne stava tutto il tempo con le sue bacchette a battere il ritmo da qualche parte o con qualche ragazza,anche lui del quinto anno.
Suonò di nuovo la campanella,era segno di tornare in classe,mi presi al solito il posto in fondo,e notai che vicino a me c'era un ricciolo che dormiva,lo fissai un po' ridendo poi guardai il libro,nel vano tentativo di capire che cosa stesse dicendo la prof e quando mi rivoltai lo vidiche mi guardava -ma tu sei la nuova???Annalisa,giusto?- feci cenno di sì con la testa,e lui mi fece un sorrisone a 360° mostrando le sue bellissime fossette e illuminando gli occhi smeraldo,lì capì che quel ragazzo probabilmente era Harry,poi continuò -ehi fra un po' suona ti va di venire a pranzo con noi?-
-Certo,sto morenod di fame- gli risposì mettendomi una mano sulla pancia.
Non stava andando poi tanto male,insomma avevo già tre nuovi amici  e sembrava andasserò ad aumentare.
Harry sembrava un tipo apposto,ok lo ammetto un po' provolone,ma che ci potevo fare ci sapeva fare con le ragazze e non era per niente brutto anzi.
Mentre facevamo la strada per la mensa,parlammo un po' e i confesso che era contento di non essere più l'unico di terza nel gruppo e che si sentiva piuttosto solo prima,tutti erano in classe insieme a parte lui,ora aveva qualcuno con cui sclerare in classe o al quale raccontare i sogni che fa durante inglese.
  
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