Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Bale    26/01/2013    1 recensioni
"Sentiva ancora il respiro di Katherine sulla pelle.
Non aveva neanche fatto la doccia, come per paura di lavare via quei ricordi, quelle sensazioni.
Non voleva dimenticare, non poteva lasciare che lei uscisse completamente dalla sua vita"
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A









L’aeroporto era pieno come sempre, ma lei sapeva come muoversi.

Raggiunse ben presto l’uscita che cercava e si sedette accanto ad una coppia di tedeschi ad attendere l’uomo che le era stato affidato.

Estrasse dalla borsetta il suo specchietto e controllò che fosse tutto in ordine.

Era impeccabile ed elegante come sempre. Sul suo volto non c’era l’ombra di un sorriso, la sua espressione era del tutto professionale.

Accavallò le gambe e portò lo sguardo davanti a sé.

Non doveva mancare molto all’atterraggio. Lei, previdente com’era, ara arrivata con una buona mezz’ora di anticipo. Aveva sorseggiato una tazza di caffè in un bar al secondo piano, sfogliando distrattamente l’ultimo libro di Noah Gallagher.

Parlava di un uomo che aveva perso suo padre e analizzava a fondo il rapporto tra i due.

Era una trama abbastanza commovente, un libro ben scritto.

Per un attimo quella donna di ferro si era sentita toccata nel profondo dalle parole sulla copertina:



“La vita vera è quella che respiriamo dopo aver corso a perdifiato su un prato fiorito, con il fiatone, con il sapore della primavera in bocca, con la luce dell’amore negli occhi”
 


All’improvviso aveva sentito tutto il peso della sua vita sulle spalle. Aveva pensato alla sua infanzia, alla sua adolescenza e, per un attimo, le era parso di non aver mai vissuto a pieno.

Aveva sempre fatto ciò che i suoi genitori avrebbero voluto che facesse, non aveva mai fatto ciò che loro non volevano che lei facesse.

Non era mai andata a ballare, non aveva mai cantato una canzone d’amore a squarciagola guidando da sola in macchina, non aveva mai amato veramente.

Aveva sinceramente sperato che quello che il signor Gallagher aveva scritto in quel libro non fosse vero, si era augurata in cuor suo che l’amore non fosse realmente l’unica cosa in grado di permetterci di vivere pienamente la nostra vita.

Aveva chiuso il libro, facendo riecheggiare il tonfo lungo le scale e il corridoio dei ristoranti. Aveva finito con calma il suo caffè e si era avviata verso l’uscita dalla quale avrebbe visto sbucare l’autore che stava aspettando.

Allungò le gambe in cerca di una posizione più comoda, mentre la coppia di tedeschi accanto a lei iniziava a litigare ad alta voce.

Lei li ignorò. Afferrò di nuovo il libro che aveva portato con sé e sbirciò la foto sul retro.

L’uomo che stava aspettando era sicuramente un tipo di bella presenza. Un po’ trasandato, certo, ma i veri artisti lo sono sempre.

Sorrideva, dal retro della copertina, in maniera timida. Il suo sguardo diceva quasi: “Comprate il mio libro, non ve ne pentirete”

Ripose il volume nella borsa e si alzò per avvicinarsi all’uscita.

Presto quell’uomo sarebbe comparso, presto ci avrebbe parlato, lo avrebbe accompagnato in albergo. All’improvviso si rese conto di detestarlo. Come poteva un uomo sostenere che solo amando si può vivere realmente? Che presunzione! Cosa ne sapeva lui della vita vera? Era giovane, inesperto, e probabilmente non aveva dovuto fare chissà quali sacrifici per arrivare dov’era. Aveva un conto in banca cospicuo, non rischiava certo di non riuscire ad arrivare a fine mese. Cosa poteva saperne dei veri problemi della vita?

All’improvviso un uomo alto, con la barba incolta e un borsone appeso alla spalla destra le comparve davanti.

Lei si era persa per un attimo nei suoi pensieri, era stata così occupata a detestarlo da non accorgersi che i passeggeri del suo volo si stavano riversando nell’aeroporto.

-Lei è la signorina Ranieri?-   disse sorridendo. Aveva lo stesso sorriso della foto sulla copertina del libro.

-Molto perspicace, signor Gallagher-   rispose lei in un perfetto inglese.

Si avvicinò a lui con fare professionale e fece per prendergli il borsone.

-Vuole scherzare?-   disse lui scansandosi   -Non potrei mai farmi portare il bagaglio da una signora-

Lei colse la sua galanteria, ma non si fece abbindolare. Era solo uno stupido ragazzetto pieno di sé, nient’altro.

-Bene, allora mi segua. L’auto è nel parcheggio-   disse avviandosi verso l’uscita.

-Possiamo parlare in italiano. Lo conosco, l’ho studiato-   disse faticando a starle dietro.

Non le aveva fatto una bella impressione quella donna. Era fredda, distaccata. Non gli aveva neanche chiesto se il viaggio era andato bene.

Fece un balzo per raggiungerla e, una volta al suo fianco, le chiese in quale albergo avrebbe alloggiato.

-Non si preoccupi, è un hotel a cinque stelle-   rispose lei in italiano   -Non è lontano dalla libreria in cui la ospiteranno domani. Ad ogni modo, mi occuperò io dei suoi spostamenti-

Noah non fece altre domande. Si limitò a seguirla come un cagnolino fino al parcheggio sotterraneo.

Raggiunsero una berlina nera, parcheggiata poco lontano dall’uscita. Lei aprì il cofano con un tasto del telecomando e finse di aiutarlo a riporre il borsone.

-Ha portato poca roba-   disse senza guardarlo negli occhi.

-Non dovrò trattenermi molto-   rispose lui, cercando sempre di essere cordiale e di buona compagnia.

Salirono in auto senza dire altro e partirono alla volta di Roma e delle sue meraviglie.

Anche se il suo soggiorno in Italia non era cominciato proprio nel migliore dei modi, Noah sospirò e si abbandonò alla musica della radio. Sarebbe andato tutto bene, lo sentiva.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Bale