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Autore: Denebula    26/01/2013    1 recensioni
In passato,molte altre persone erano rimaste intrappolate in quel maledetto mondo parallelo popolato da quadri;e la storia parlerà del destino futuro di una di queste.
Genere: Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6-I rimpianti del Cuore

Amy rimase stesa a terra e accoccolata su se stessa per molto tempo. Garry si appoggiò con la schiena al muro,sotto il grande quadro. Si sentiva il rumore delle onde e spesso dell’acqua usciva dal quadro e inondava una parte della stanza. Il quadro era vivo ma non malvagio. Il ragazzo la guardava quasi provando pietà verso di lei e le si sedette di fianco. Lo spirito non piangeva più ma rimaneva in silenzio,gli occhi aperti:persi. Fissava un punto vuoto dello spazio in maniera frustrante e il ragazzo,col passare del tempo,si sentiva sempre più debole e triste. Si scostò per vedere la sua faccia e vide due splendidi occhi blu vuoti:senza nessuna espressione o segno vitale. Non voleva parlarle ma sentiva che non poteva rimanere in silenzio.
-Perché ti manca l’oceano?-le chiese infine.
Lei non mosse un ciglio. Garry capì che in qualche modo aveva ferito i suoi sentimenti. Si scusò per averlo fatto ma lei non dava ancora nessuna risposta. Sembrava una statua. Un onda più potente uscì dal quadro e bagnò i due ragazzi. Garry era completamente zuppo d’acqua mentre lo spirito rimase come prima. L’acqua era gelida. Garry starnutì:rischiava di beccarsi un raffreddore. All’improvviso la ragazza alzò lentamente la mano destra verso lui e,ruotandola,asciugò completamente il ragazzo. Il suo viso comunque non mutò espressione. Quando Garry fu completamente asciutto lei rimise la mano tra le gambe e non si mosse più.
-Grazie mille.-le disse. Silenzio tombale.
“Riposati.”le disse la ragazza nel pensiero. “Ti farà bene.”
-Ma io non sono stanco.
“Non c’è bisogno di essere stanchi per stendersi a terra.” Garry obbedì e si stese vicino a lei. Garry la guardò negli occhi ma lei sembrava non vederlo.
“Grazie per avermi parlato.” Le disse Garry. Lei mosse gli occhi verso di lui e li richiuse lentamente in segno di ringraziamento. Dopo qualche ora Amy si fece coraggio e l’unica cosa che riuscì a dire fu:
-È strano.
-Cosa?-le chiese il ragazzo contentissimo nel sentire la voce della ragazza riecheggiare nella stanza.
-Che tu non provi frustrazione.-gli rispose. Garry si sentì di nuovo il sangue scorrergli ghiacciato nelle vene.
-E perché dovrei provarne?!?-le chiese perplesso.
-Perché tutti derivano dall’Oceano….e dall’Universo.
In effetti,quello che diceva era la verità. La vita è nata in acqua e tutti noi abbiamo dentro,anche se in minuscole porzioni,polvere stellare. Garry confermò la sua teoria.
-Provi frustrazione..-ruppe il ghiaccio lui.-perché ti mancano?
Amy non rispose più. Garry si sentiva in ansia,temeva che la durissima situazione di poche ore fa si ripetesse.
-Non l’ho mai raccontato a nessuno.-disse ad un certo punto Amy con voce flebile.-Mi prometti che manterrai questo segreto?-Garry annuì delicatamente.
-Io non ho mai avuto una casa. Una famiglia. Degli amici. Sono sempre stata sola nella vita. Le uniche volte in cui sono stata felice e in compagnia sono quando guardo il mare o il cielo. Loro sono mia Madre e mio Padre. La mia famiglia. E io voglio tornare da loro. Mi capisci,vero?
Garry non aveva mai sentito parole simili. La guardò negli occhi a lungo.
-Si,ti capisco. Da piccolo anch’io non ho avuto molti amici e adesso che sono all’università sono completamente solo.
Amy chiese a che facoltà il ragazzo andasse.
-Lettere.-arrossì. Si vergognava di dire a qualcun altro quello che voleva fare quando sarebbe entrato nel mondo del lavoro. Temeva che l’avessero preso in giro.
-E cosa vuoi fare da grande?-gli chiese la ragazza.
-…..-diventò completamente rosso. Non rispose. Lo spirito rise e lo tranquillizzò dicendo che lei avrebbe accettato qualsiasi cosa lui dicesse.
-…Voglio insegnare Storia e Filosofia al triennio delle superiori. Ora riderai.
-Invece no!-si mise seduta Amy.-Non avevo mai conosciuto nessuno con questo obbiettivo…insomma,come te. Almeno tu un posto ce lo avrai.
Garry riprese il suo colorito d’altronde dentro fosse molto emozionato.
-Io sono musicista sai? Ho sempre adorato la musica. Nel profondo del cuore. Io giravo il mondo e quindi non potevo avere un posto fisso,così facevo Filosofia in strada,come gli antichi greci…solo che nessuno mi sentiva o mi prendeva per pazza.
Garry le sorrise,disse che a lui piacevano cose alternative,ma comunque importanti.
-Rimpiango quei giorni:quando avrei potuto fare di più e cambiare il mio paese in meglio;anzi,forse l’intero mondo.
Garry si sedette di fronte a lei e anche se non si potevano toccare,le prese delicatamente la mano. Lei lo guardò quasi spaurita.
-Ti prometto che sosterrò sempre i tuoi ideali,visto che credo anch’io che si possa cambiare il mondo in meglio. E appena usciremo da qui…-distolse lo sguardo da lei. Non continuò la frase.
-Si?-gli chiese curiosa Amy.
-È una sorpresa.-le ammiccò Garry.
“Perché non ti ho incontrato prima?” pensò la ragazza mentre sorrideva armoniosamente.

  
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