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Autore: angelad    26/01/2013    7 recensioni
"....Mi sto rigirando nel letto da ore ormai. Non riesco ad addormentarmi ed ho una paura matta di svegliarti...."
Stana non riesce proprio a dormire....
Piccola Stanathan....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Paure e desideri 2

Mi sto rigirando nel letto da ore ormai. Non riesco ad addormentarmi ed ho una paura matta di svegliarti.

Oggi è stata una giornata lunga sul lavoro, tutti mi sembravano troppo noiosi e puntigliosi. Non andava mai bene nulla, qualunque cosa facessi sembrava dovessi necessariamente scontentare qualcuno. Forse non è del tutto vero, ma a me sembrava così e ciò non ha giovato per nulla il mio umore.

Lo ammetto in questi giorni sono stanca ed irritabile, non sono di compagnia e devo stare attenta a non addormentarmi dove mi poso. È questa la grande contraddizione di questi ultimi giorni: di giorno passerei la mia giornata a dormire sul divano dello studio, mentre di notte non riesco a prendere sonno e giro irrequieta per tutta la casa.

Sì, sono inquieta, l’unico che riesce sempre a calmarmi, sei tu. Oggi, con una delicatezza straordinaria, mi hai preso sottobraccio e mi hai accompagnato fuori dal set quando hai notato che stavo per esplodere. Mi hai accarezzato la guancia non appena siamo spariti alla vista degli altri e mi hai stretto a te.

Dio quanto sto bene nelle tua braccia, oggi pomeriggio come adesso. Sai sempre di cosa ho bisogno, di come trattarmi per far sparire le mie malinconie ed i miei guai anche in giorni come questo, quando sono intrattabile che neanch’io quasi mi sopporto. Io non sono così, sono sempre quella allegra e disponibile con tutti. Di certo non sono la musona della situazione. Cosa mi sta succedendo?

Alla fine delle riprese, quando stavo per tornarmene a casa da sola, mi hai raggiunto e mi hai convinto a fare una passeggiata sulla spiaggia con te. Hai lasciato la macchina nel tuo parcheggio privato, hai sbattuto la mia giacca e la mia borsa sui sedili posteriori e, dopo avermi preso per mano, mi hai condotto su quel manto delicato color dell’oro. Abbiamo passeggiato mano nella mano per molto tempo, restando in assoluto silenzio, mentre le onde col loro dolce rumore ci offrivano una specie di sottofondo musicale.

Io non avevo voglia di parlare, tu, forse, non sapevi come intavolare il discorso.

Ad un tratto, però, hai rotto il silenzio: “E’ per colpa del nostro segreto?”.

Io stavo perdendomi ad osservare il sole tramontare lungo l’orizzonte del mare e non ho afferrato al volo la tua domanda: “Cosa?” ti ho risposto stupita.

Tu mi hai girato verso di te e mi hai costretto a fissarti negli occhi. Hai posato le tue mani sul mio viso e hai sussurrato: “Non ti ho mai visto così. Sei nervosa, sei scontrosa. Sembri infastidita da qualcosa.. è per colpa del nostro segreto? Per me possiamo urlarlo al mondo intero che stiamo insieme. Non mi importa se ci saranno ripercussioni al lavoro, se dovremo subire le conseguenze delle nostre azioni. Se questa menzogna sta diventando troppo pesante da sostenere, ti prego dillo e cerchiamo di porci rimedio. Voglio rivedere il tuo bel sorriso, non quel muso lungo. Farei qualsiasi cosa per vederti felice, lo sai. Anzi, quasi quasi ti bacio qui, davanti all’oceano Pacifico e spero che qualche paparazzo ci immortali. Almeno intasiamo Twitter e Facebook e la facciamo finita!”.

Mi estorci una risata e i miei occhi si illuminano.

Tu sembri un poco più sollevato, ma io, in quel momento, mi sono sentita piccola piccola. Davvero sono così cambiata in questi ultimi giorni?

Mi sono affrettata a risponderti: “Sta tranquillo tesoro, va tutto bene. Non è colpa del nostro segreto, non preoccuparti. Mi piace averti solo per me e, quando i tempi saranno maturi, diremo la verità a tutti. Non è il caso che mi baci proprio qui sai quanto tengo alla nostra privacy. Recupereremo il tempo perduto a casa”.

Ti guardo e capisco che le mie parole non ti hanno rassicurato del tutto. Cercò di essere più convincente: “Amore sono solo molto stanca, davvero. Non so bene perché, ma basta un nulla per lasciarmi senza energie. Tu, però, non devi angosciarti più del necessario, promesso? Se questa sensazione di malessere generale che ho addosso non dovesse passarmi, ti prometto solennemente che mi rivolgerò ad un medico. Probabilmente ho solo bisogno di riposo. Grazie a Dio è arrivato il weekend e  così potrò rilassarmi..”.

Hai sorriso e mi hai detto: “Ok, se lo dici tu. Però stanotte permettimi di rimanere con te. So che non dovevamo passare il weekend insieme, ma il mio impegno è stato annullato e mi sentirei più felice se potessi passare questi giorni con te. Non ho nessuna voglia di stare solo”.

Ho capito perfettamente che mi stai mentendo. Il tuo impegno non si è annullato da solo, sei strato tu a farlo.  E lo sai anche tu, ma vuoi restare con me perché non ti fidi a lasciarmi sola. Qualcosa non ti convince.

In fondo hai ragione, io non ti ho detto tutta la verità.

Perché non la so nemmeno io. Non ancora almeno.

La mia, però, non è solo stanchezza.

Non voglio tirarti in ballo finchè non sarò sicura dei miei sospetti, perché se avessi ragione, la nostre vite sarebbero destinate a cambiare profondamente.

Ora stai dormendo attaccato a me e sembri un bambino. I tuoi lineamenti sono così rilassati e sei così bello e così tenero da mozzare il fiato.

Quando mi sono innamorata di te?

Forse da sempre, dal primo giorno in cui ti ho visto, ma non me ne ero mai resa conto finchè non ti sei stato tu a farti avanti.

Continuo a fissarti, ma il sonno non mi è proprio amico questa notte, così mi alzo e vado in cucina. Mi preparo l’ennesima tisana rilassante della giornata e, mentre il bollitore si scalda a contatto col fuoco, guardo fuori dalla finestra.

È una splendida notte stellata. Tutto è pacifico e sereno, non c’è nemmeno una bava d’aria.

Solo dentro di me sferza un uragano impetuoso. Perché in fondo so benissimo cosa c’è che non va, cosa mi turba. Una domanda che mi martella in testa da più di una settimana. Non sono ancora pronta, però, a conoscerne la risposta.

Il suono del bollitore mi distoglie dai miei pensieri. Verso l’acqua calda nella tazza e ci infilo dentro la bustina ad infusione. Sto cercando di evitare il caffè, so che potrebbe farmi male, così mi sono quasi votata al the, io che sono caffeina dipendente.

Mi siedo, prendo lo zucchero dalla mensola e ne lascio cadere un cucchiaino nel liquido caldo. Mescolo con velocità, ma dopo qualche minuto continuo a fissare la tazza senza aver bevuto un goccio.

Improvvisamente alzò lo sguardo dal vuoto e decido: devo sapere.

Adesso, non posso aspettare un minuto di più.

Corro accanto al divano dove ho lanciato distrattamente la mia borsa quando siamo tornati dalla nostra passeggiata. La apro con impeto ed afferro un piccolo pacchettino che ho acquistato questa mattina in una farmacia prima di arrivare agli studios.

Faccio un profondo respiro e vado nel bagno.

Dopo qualche istante sono in attesa.

Devo solo aspettare qualche minuto.

Minuti che mi sembrano un’eternità.

Non riesco a stare ferma, cammino da una parte all’altra della stanza.  Mi passo ripetutamente una mano tra i capelli e mi accarezzo la fronte.

In questo momento sto realizzando che, in realtà, l’unico sentimento che ho provato in questi giorni è la paura. Per questo sono così strana, così diversa dal solito.

Ho una paura folle per il risultato di questo test, di entrambe le possibili risposte.

Perché se fosse negativo, la mia vita non subirebbe nessun cambiamento importante e potrei continuare la mia solita routine, ma sarei molto delusa, perché in fondo non desidero altro..

Se fosse positivo, invece, starei aspettando un bambino dall’uomo che amo. Sarei felice, anzi estasiata. Un dubbio, però, mi tormenta.. Sarò una brava mamma? Saprò dare al mio bambino tutto l’amore di cui ha bisogno oppure non riuscirò a capire le sue necessità?

Di certo farei del mio meglio, donerei alla mia creatura tutto l’amore che possiedo nell’anima. Probabilmente sarei disposta a combattere contro il mondo intero se solo me lo chiedesse.

Mi rendo conto che se qualcuno sentisse i miei pensieri in questo momento mi prenderebbe per pazza, ma non posso farci niente. Sono un fiume in piena di emozioni contrastanti. Sarà colpa degli ormoni?

Improvvisamente il fatidico momento arriva.

Mi avvicino allo stick e lo prendo tra le mani. Chiudo gli occhi e mi soffermo a respirare un secondo prima di scoprire cosa il futuro mi riserva.

Durante quel breve respiro che sfiora l’eternità, realizzo che non ho bisogno di leggere nulla:  io conosco già la risposta.

Nel mio inconscio l’ho sempre saputo. Mia madre aveva ragione, una donna lo SA quando accade ed è una sensazione magica, unica ed indescrivibile.

Infatti quando apro gli occhi e vedo la tanto agognata risposta una lacrima attraversa il mio viso, colando lentamente sulle guance, mentre le mie mani scivolando dolcemente verso il mio ventre. Devo donare la prima carezza di una lunga serie al mio bambino, a quel figlio inaspettato che mi cresce nella pancia.

Avevo ragione: aspetto un bambino.

Sono assolutamente sotto choc in senso positivo. Sono solo assolutamente e inequivocabilmente al settimo cielo.

Sto per diventare madre, ancora non ci credo.

Le mie paure si sono sciolte come neve al sole.  

Mentre cerco di ritornare un poco in me, sento un respiro dolce alle mie spalle e le tue mani posarsi sulle mie. Ti vedo con la coda dell’occhio dietro di me quando mi posi un leggero bacio sulla guancia.

Mi sussurri all’orecchio: “Credo di dover disdire tutti i miei impegni di marzo del prossimo anno. Ho fatto due calcoli e il nostro amatissimo erede dovrebbe nascere in quel periodo, giusto? Sono quasi sicuro che questo “guaio” lo abbiamo combinato la sera del nostro arrivo in Italia, quando siamo scappati da tutto e da tutti e ci siamo concessi quella meravigliosa vacanza”.

Scoppio a ridere: “Quando ti sei svegliato?”, dico girandomi per poterti guardare negli occhi.

“Da un po’. Eri talmente su di giri che hai dimenticato il bollitore sul fuoco e sembrava di avere in casa una locomotiva a vapore! Così ho raggiunto la cucina per vedere cosa stava succedendo e mi sono accorto che eri nascosta in bagno. Ti ho osservato per un po’ ed ero proprio dietro di te quando hai letto il risultato di quel test, ma non te ne sei accorta, eri totalmente in un’altra dimensione..”.

Come ho fatto a non vederti?

Divento rossa come un peperone e, preso il coraggio a due mani, ti chiedo: “Cosa stai provando? Sei felice?”

Mi doni uno dei tuoi sorrisi mozzafiato: “E me lo domandi? La donna che amo sta per donarmi il regalo più grande che qualunque uomo possa desiderare e mi chiedi se sono felice? Come  posso non esserlo? Ok ammetto che sono sempre stato un latin lover e ho cambiato moltissime donne nella mia vita, non sono esattamente il prototipo del padre di famiglia, ma tu mi hai cambiato. Questo bambino è fortunato ad averti come madre, ma  io lo sono ancora di più”.

Come una stupida ti chiedo: “Perché scusa?”.

Mi accarezzi dolcemente il viso, mentre le tue mani mi cingono la vita da dietro e mi spingi verso di te, serrandomi in una dolce morsa: “Perché ho l’onore di essere il padre di tuo figlio! Sei una donna assolutamente speciale e io sono orgoglioso che tu abbia scelto me tra tutti gli uomini del creato, perché sei quella giusta”.

Se possibile arrossisco ancora di più. Nessuno mi aveva mai fatto un complimento simile, in questo momento mi sento davvero la donna più importante del pianeta.

Non riesco a risponderti nulla, nessuna mia possibile frase riuscirebbe ad esprimere appieno ciò che provo nell’anima. Niente sarebbe paragonabile all’intensità delle tue parole.

Mi limito ad accarezzarti dolcemente una guancia e a sorriderti. Devo avere un’espressione assolutamente da cretina, infatti scoppi a ridere e mi attiri verso di te stringendomi  in un tenero abbraccio chiudendo le tue forti braccia contro la mia schiena.

“Sono riuscito a farti rimanere senza parole? Una missione impossibile! Tu non stai mai zitta e ferma un attimo!”. Mi accarezzi i capelli lentamente come se mi stessi cullando.

Le tue dolci parole continuano a risuonarmi nella testa, ma ti sbagli. Quella baciata dalla vita sono io. Da bambina, quando mi soffermavo a pensare come sarebbe potuto essere il futuro padre dei miei figli, avevo mille richieste e mille desideri che ritenevo impossibili da ritrovare in un unico uomo. Mi divertivo a navigare nella fantasia. Mai avrei immaginato che la realtà mi riservasse di meglio, di molto meglio.

Finalmente rido anch’io: “Goditi il momento, perché è solo uno choc momentaneo! Rimpiangerai il mio mutismo”.

Le nostre risate si mescolano insieme e formano un suono meraviglioso. Chissà se il nostro piccolino può sentirle, se capisce quanto è già amato. Avrà due genitori pazzi, specialmente la mamma, ma si troverà bene con noi, ne sono certa.

Mi stacchi da te e mi fai indietreggiare un poco. Intrecci le tue dita con le mie e mi fai fare una piroetta su me stessa. Senza scollare nemmeno un istante lo sguardo dal mio corpo esclami: “Oh sì, sarai sicuramente la mamma più bella e più fantastica dell’intera galassia!”.

Mi avvicino ed incastono i miei occhi con i tuoi. Lo so che il verde dei miei occhi ha un effetto magnetico su di te, è una delle poche caratteristiche che hai in comune col tuo personaggio. In questo momento ti ho paralizzato, ma non mi importa. Voglio che tu possa leggere nella mia anima attraverso il suo specchio la totale veridicità di quello che sto per dire: “No Nate, TU sarai il papà migliore del mondo. Ti amo”.

Questa volta sei tu a restare senza parole e non sai fare altro che appoggiare le tue mani sul mio viso e ci baciamo  con l’intensità che solo noi sappiamo avere. Quando ci stacchiamo ogni centimetro dei nostri corpi trasuda amore.

“Ora andiamo a dormire. Tu devi riposare, anzi voi dovete riposare. Non voglio che vi affatichiate..”.

Oh no, non inizierai a preoccuparti per me già da adesso? Sono solo incinta, mica sono malata!

Escogito un piano geniale: ti interrompo e cerco di modificare la mia voce per assomigliare ad un bimbo.

“Papà non preoccuparti noi stiamo bene. La mamma è in ottima forma, va alla grande. Dovrai accontentare ogni sua voglia o capriccio, quindi posso darti un consiglio? Mi sembra un tipo vulcanico, non limitarla troppo o esploderà.. non sarebbe bello per te..”.

Scoppi a ridere e poi ti inginocchi per parlare con la mia pancia: “Sta tranquillo piccolo, lo so. La lascerò libera, ma la terrò d’occhio. Per esempio si può scordare di partecipare a tutte quelle gare di sport iper dinamici che conosce solo lei. Per un po’ di mesi dovrà starsene buona, senza sovraccaricarsi per il tuo bene, ma specialmente per il suo!. Dici che ce la farò a convincerla?”.

Resto per un attimo zitta, poi capisco che hai ragione e allora ti rispondo: “Sì, credo che tu ci possa riuscire”.

Fai finta d’asciugarti la fronte dal sudore: “Meno male! Pensavo fosse più complicato!”.

Appoggio le mie mani tra i tuoi capelli, sei così tenero in questo momento che ti stringerei come un orsacchiotto!

Decido di tornare me stessa ed esclamo: “Cosa state facendo voi due?”.

Alzi lo sguardo e rispondi: “Niente, stavo solo chiacchierando con mio figlio! Sei gelosa?”.

“Beh un po’ sì, mi sento esclusa” faccio finta di piagnucolare.

Mi prendi in braccio a tradimento e non faccio quasi in tempo ad far passare le braccia dietro al tuo collo che tu mi baci di nuovo con la stessa passione di poco fa. Quanto mi piace quando sei così romantico..

“Mi sono fatto perdonare?”.

“Assolutamente”.

“Poi non puoi essere gelosa. Tu puoi chiacchierare con lui ogni volta che vuoi, io mi devo accontentare, quindi..”.

Esci dal bagno e ti dirigi verso la mia camera da letto. Mi stringo contro il tuo corpo, appoggio la testa dentro l’incavo della tua spalla e mi inebrio del tuo profumo.

Ti ho già detto che ti amo? Forse, ma non lo farò mai abbastanza.

Mi adagi sul letto dolcemente e ti stendi accanto a me.

Mi guardi con uno sguardo così intenso e seducente che io mi sento nuda, penso che tu possa leggere nei miei pensieri e nella mia anima in ogni secondo e non mi dispiace.

Mi accarezzi di nuovo, baci la mia pancia e concludi: “Adesso però cerchiamo di dormire mammina, domani sarà sicuramente un giorno importante, dobbiamo incominciare a pensare alla sua cameretta e tante altre cose..”.

Mi accoccolo contro di te e ti stringo forte. Hai ragione da domani tutto andrà per il meglio, perché saremo una famiglia.

“Ti amo” sussurro, e mentre Morfeo  mi avvolge del suo favoloso riposo,  non riesco ad udire la tua risposta.

Ma so che ami anche tu, tanto.

E, permettetemelo, ma ruberò una battuta al mio personaggio, mi sembra il momento giusto.

I just want you, always.

  
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