come nella scena a rallentatore di un film,
scorgo il tuo volto
che sfiora il suo.
Un semplice bacio,
labbra su labbra,
corpi avvinghiati.
Veleno mi scorre,
distolto lo sguardo,
il mio corpo trema
in quest'aria di primo autunno.
Sono persa nei suoni
di auto in corsa,
vociare vivace,
passi sconosciuti.
Tutto è svanito,
c'è solo il ricordo
di quella ragazza senza nome,
capelli rossi come i miei e viso di bimba,
che guardava te,
che abbracciava te,
che baciava te:
il mio sogno disperatamente agognato,
che ora va ad infrangersi
sulle mie labbra mute
e i miei occhi di falsa indifferenza.
Note.
Ho scritto questa poesia nell'ottobre dell'anno scorso, volevo pubblicarla subito e... sì, siamo quasi a febbraio, ormai.xD
Pubblicherò un secondo capitolo per la prossima e ultima poesia. A presto!