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Autore: CowgirlSara    16/08/2007    6 recensioni
Forse non è la solita storia vacanziera, o forse sì. È una storia dove Bill trova la ragazza e Tom (forse) no. È una fanfic dove Tom si trucca e Bill… anche, sennò non sarebbe lui. È il racconto di una vacanza conquistata con l’inganno e che, per questo, non può finire bene. Forse è solo il gioco estivo di un’autrice annoiata, che si è divertita a scrivere più di quanto voglia ammettere…
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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summer game - 5
Ok, è ufficiale, sono stata risucchiata dal tunnel Tokio Hotel! Martedì ho comprato Scream. Se esiste un gruppo di sostegno, io ne ho bisogno… Intendiamoci, a parte gli scherzi, ormai sono troppo vecchia per fare la fan sfegatata (del resto non l’ho fatta nemmeno quando avevo l’età…), però la loro musica non mi dispiace e sono dei soggetti ideali per le ff. Sono piuttosto eclettica nei gusti, ascolto di tutto, quindi per me non è troppo vergognoso apprezzare anche loro… Fine dello sfogo, scusatemi fin da ora.

Torniamo alla storia che è la cosa importante. Questo sarà il penultimo capitolo e riserverà qualche sorpresa (lo spero…). Come nota iniziale vi segnalo una piccola particolarità dei dialoghi: ci sono delle parti in cui i personaggi parleranno in tedesco e in italiano, per facilitare la comprensione, ho pensato di mettere in grassetto le frasi intese in italiano (capirete leggendo); magari non era nemmeno necessario, però ho pensato che fosse educato, se non altro.

Le altre eventuali note e i ringraziamenti a fine capitolo!

Sperando nella vostra comprensione per i miei recenti problemi di dipendenza, vi auguro buona lettura!


5 – NON PUÒ ANDARE SEMPRE BENE

Frenzy, quando si alzò quella mattina, aveva ancora sulle labbra un largo sorriso. Ripensò alla serata sulla spiaggia, ai baci di Bill, alle risate, alla luna, alla sabbia tra i vestiti. Era felice. Le venne da ridere, ripensando a quando sua madre li aveva sorpresi a scambiarsi un ultimo bacio davanti alla porta di casa ed aveva preso Bill per una ragazza. Per poco non le era venuto un colpo e quando aveva capito che, invece, si trattava di un maschio, era stata quasi contenta che sua figlia fosse lì, a scambiarsi effusioni sul portone.
Ridendo con leggerezza, la ragazza si alzò dal letto ed andò a farsi la doccia. Era un po’ stanca, perché era rincasata tardi, ma la contentezza per questo nuovo, dolce amore estivo, la sollevava quasi da terra. Chissà cosa avrebbe detto Babi, sapendo che aveva baciato Bill Kaulitz!
La ragazza scese le scale canticchiando «Hungry heart», ma quando raggiunse il pianterreno vide una valigia rosa vicino alla porta di casa. Chi era arrivato? Non ricordava che aspettassero visite…
Stava ancora danzando intorno a quel dubbio, quando fu investita da qualcuno che profumava molto di vaniglia e fragola. Impossibile scambiarla per un’altra.
“Ciao Frenzy!” Gridò l’altra ragazza, strizzandola in un abbraccio doloroso.
“Ba… Babi…” Balbettò l’altra senza quasi respiro. “Che ci fai qui?!” Chiese quindi all’amica.
“Ma come, Puccyna?!” Esclamò delusa la ragazza appena arrivata, Frenzy roteò gli occhi, odiava essere chiamata a quel modo. “Non ti ricordavi che dovevo venire e restare fino a sabato prossimo? Ah, sei cattiva! Quel ragazzo della spiaggia ti ha fritto il cervello!” Aggiunse, facendo gli occhioni luccicosi stile Sailor Moon piangente. “Ti perdono solo perché lo hai fatto per amore!” Frenzy sbuffò, mentre l’altra si dirigeva saltellando verso la sua valigia. “Guarda cosa ho trovato in un mercatino l’altro giorno! Un bikini con reggiseno a triangolo coi teschi!”
Frenzy alzò gli occhi al cielo, scuotendo il capo. La sua amica era sempre stata logorroica e troppo entusiasta. E poi questa fissa per i teschi! Eccola lì, che frugava in valigia, tutta perfetta, col suo trucco stile Avril e i capelli mesciati. Le voleva bene, ma a volte era una palla, coi suoi dischi che dovevi amare per forza e i suoi discutibili gusti nell’abbigliamento.
“Oh, meno male!” Esclamò Barbara. “Credevo di aver dimenticato il cd dei Tokio!” Aggiunse, stringendosi al petto il prezioso disco.
Quella frase accese una lampadina nella testa di Frenzy. Guardò l’orologio, erano quasi le undici e lei aveva un appuntamento con Bill proprio per quell’ora! Sarebbe venuto a prenderla per andare a mangiare in spiaggia assieme! Oddio, non poteva permettere che entrasse in casa sua con Babi in giro, sarebbe successo un casino epocale!
“Dov’è mia madre?” Domandò Frenzy all’amica, che era ancora piegata sulla valigia.
“È uscita qualche minuto fa, per andare a fare la spesa.” Le rispose Babi alzandosi. “Io vado in bagno a cambiarmi, così mi porti a conoscere il tuo ragazzo!” Aggiunse poi, tutta allegra, prendendo il suo costume coi teschi.
“Oh, oddio!” Esclamò l’altra rimasta sola, mettendosi le mani nei capelli. “Devo chiamarlo subito! Ma dove cazzo è il telefono!” Continuò agitata, prima di ricordarsi che il cellulare l’aveva lasciato in camera. Corse di sopra.

“Pronto?” Rispose una voce svogliata dall’altra parte.
“Bill?” Chiese speranzosa Frenzy.
“No, sono Tom, quel rincoglionito di mio fratello ha lasciato il telefono a casa.” Spiegò il chitarrista, con il tono di uno che, mentre ti parla, si sta scapperando le dita dei piedi.
“Oh, merda! Merdamerdamerda!” Ribatté la ragazza incazzata.
“Ma sei Frenzy?” Le domandò allora lui, riconoscendola.
“Sì!” Rispose lei. “Tom, è successo un casino, dov’è tuo fratello?”
“Beh, per quello che ne so, stava venendo da te…” Fece il ragazzo un po’ perplesso. “Ma che cosa è successo?”
“È arrivata la mia amica Babi, è una vostra fan, una vera fanatica, sa tutto, anche quante volte andate al bagno, lo riconoscerà subito!” Spiegò lei con urgenza.
“Ma porca puttana!” Imprecò Tom. “Che facciamo?” Chiese preoccupato.
“Non lo puoi fermare, che so, corrergli dietro?” Propose poco convinta la ragazza.
“No!” Rispose lui immediato. “È uscito da quasi dieci minuti, ormai sarà lì…”
Al piano di sotto, nel frattempo, Babi era uscita dal bagno, con indosso il suo costume coi teschi ed un paio di short in jeans scuro. Il campanello suonò proprio in quel momento.
“Frenzy, suonano.” Annunciò la ragazzina, ma l’amica e padrona di casa non rispose. “Frenzy!” Chiamò ancora, ma non ricevette risposte “…mah, dove sarà finita!” Esclamò infine, decidendosi ad andare ad aprire. “Sì?” Fece, tirando la porta.
Babi sollevò gli occhi, mentre apriva il portone e si trovò davanti un ragazzo. Capelli lunghi, occhiali da sole, maglietta nera e jeans corti strappati. Lo squadrò dall’alto in basso e viceversa, spalancando, via via, occhi e bocca, finché lui non si tolse gli occhiali. E lei, nonostante l’assenza di trucco, lo riconobbe in modo definitivo.
“Ahhhhhh!” Urlò Barbara, saltando sul posto e poi partendo di corsa verso l’interno della casa. Bill fece un’espressione incredula e spaventata.
Frenzy sentì il grido e scrollò sconsolata il capo, intuendo immediatamente cosa era successo, poi riportò il telefono vicino all’orecchio. “Troppo tardi, Tom…” Mormorò poi.
“Cazzo…” Disse solo il chitarrista, mentre la ragazza scendeva le scale e trovava Bill ancora allibito sulla porta.
“Ma chi è quella?” Domandò attonito il cantante, indicando la fuggiasca con gli occhiali che aveva in mano. Frenzy lo raggiunse scuotendo la testa.
“È la mia amica Barbara, sei uno dei suoi idoli…” Spiegò rammaricata lei.
Lui spalancò gli occhi allarmato. “Fai finta di non avermi visto.” Le disse subito. “Dille che ha avuto un’allucinazione, che non sono mai stato qui!”
“Ma non dire cazzate!” Replicò Frenzy. “Non ci crederebbe mai, sarebbe capace di trascinarmi in giro a cercarti per il resto della vita!”
“Ma perché non mi hai avvertito?!” Le chiese agitato Bill, che tendeva già molto all’isteria.
“Chi credi che stessi chiamando?” Fece lei retorica, mostrandogli il cellulare. “Hai lasciato il telefono a casa, genio!”
“Oh, merda…” Commentò lui, rendendosi conto di avere davvero le tasche vuote.  
“Merda è proprio la parola giusta…” Intervenne Tom dal cellulare ancora aperto.
“Che facciamo, ora?” Domandò la ragazza, riportandosi il telefono all’orecchio, mentre Bill si tormentava il piercing con i denti, appoggiato allo stipite con aria infelice.
“Ora vengo lì e vediamo.” Dichiarò Tom.
“Ma ti sembra il caso?” Ribatté Frenzy, preoccupata di non peggiorare la situazione.
“Arrivo.” Sentenziò il chitarrista senza ascoltarla, quindi chiuse la chiamata.
Ahhhhhhhhhhhhhh!” Gridava, nel frattempo, Babi ripassandogli davanti. “Devo chiamare la Pamy, la Chiara!
No!” Intervenne Frenzy, fermandola. “Non puoi chiamare nessuno!” Le ordinò.
“Che succede?” Fece Bill interdetto, a causa del fatto che non capiva l’italiano.
Allora lo scrivo sul forum!” Proclamò Barbara, ferma davanti all’altra ragazza, con le mani sui fianchi.
“Il forum?!” Questo lo capì anche il cantante. “Vuole mettere la notizia su un forum?! Non può assolutamente farlo!”
Frenzy osservò per un attimo il ragazzo, poi tornò a girarsi verso l’amica. “Ragiona, Babi, non lo puoi fare! Pensa a Bill e Tom, scateneresti un casino e loro sarebbero costretti a fuggire via!
L’amica la osservò con un broncetto infantile. “Ho capito, ma però… non è giusto, ecco!” E scappò di nuovo all’interno della casa urlando.
“Mi dispiace davvero…” Si rammaricò Frenzy, con espressione seria, avvicinandosi al ragazzo.
“Fa niente…” Rispose Bill con un sorriso mesto, poi allungò una mano e le scostò i capelli dalla tempia, sistemandoli dietro l’orecchio, con delicatezza. La ragazza, allora, si avvicinò e gli circondò la vita con un braccio, posando il capo sulla sua spalla.
Barbara, in quel momento, gli passò di nuovo davanti urlando, ma stavolta si fermò, vedendoli abbracciati e gridò ancora di più, come l’ultimo falco pellegrino prima dell’estinzione, stringendo i pugni e battendo anche i piedi. Loro due spalancarono gli occhi e si staccarono un po’.
Non lo toccare, sai!” Ordinò Babi all’amica che, giustamente allarmata dal tono, si scostò subito da Bill alzando le mani.
Lui, che ovviamente non capiva nulla di ciò che diceva Babi, le guardava alternativamente con sguardo preoccupato e interrogativo.
“Che cosa dice?” Chiese, infatti, il ragazzo.
“Dice che non devo toccarti.” Gli spiegò Frenzy.
“E perché?” Fece lui perplesso.
Lui è mioooooooo!” Gridò Barbara nel frattempo, aveva la faccia tutta rossa e respirava in modo pesante. L’amica cominciava a preoccuparsi.
“Beh?” Insisté Bill.
“Pare che tu sia suo…” Tradusse Frenzy, aggrottando allarmata la fronte.
“Ehhh?!” Esclamò il cantante. “Ma se non la conosco neanche!”
Dimmi che non lo hai baciato! Dimmelo!” Urlò Babi, rivolta all’amica, con espressione arrabbiata.
Frenzy era combattuta tra il rispondere per le rime all’assurda scenata della ragazza e lo spiegare a Bill quello che stava succedendo. Il cantante aveva un’espressione tra l’interrogativo e l’incazzato. Gli eventi stavano precipitando.
L’hai baciato?” Chiese ancora Babi, avvicinandosi minacciosa.
L’ho baciato sì!” Rispose finalmente Frenzy, ribattendo a tono.
Ahhhh! Traditrice! Non ti piacciono nemmeno i Tokio Hotel, non ne hai il diritto!” Replicò incazzatissima l’altra.
Ma che discorsi del cazzo!” Sbottò Frenzy, con le mani sui fianchi; ormai, era diventata una discussione a due, Bill le guardava incredulo, senza capire una mazza. “Non c’entra un cavolo il suo gruppo, a me piace lui e lo bacio quanto mi pare!
“Ergh!” Ringhiò Babi, avventandosi contro di lei, che si spostò indietro, schiacciando il povero Bill contro il mobile dell’ingresso. Per fortuna, suonò il campanello.
Tom, quando gli fu aperta la porta, si trovò davanti un groviglio di braccia umane, nel piccolo ingresso della casa. Suo fratello era seduto in modo scomposto su un mobiletto, Frenzy era davanti a lui, sporta verso la porta per aprire e un’altra ragazza era slanciata contro di lei, sembrava volesse colpirla. Il chitarrista spalanco gli occhi.
“Giusto in tempo, eh?” Disse, con uno dei suoi sorrisetti malandrini.
“Ahhhhh!” Gridò ancora Babi, scappando all’interno della casa; tutti la guardarono attoniti.
“Ecco che ricomincia!” Commentò spazientito Bill. “Ma come si deve fare per farla smettere? Le devo tirare un pugno?”
Tom ridacchiò. “Tu che tiri un pugno, ahahah! Ma per favore!” Il fratello lo guardò malissimo.
“Sì, ma non è a te che hanno sfondato il cranio a forza di urlare!” Esclamò poi, incrociando le braccia. Si sentivano, in sottofondo, i singhiozzi di Babi dal salotto.
“Ma si può sapere il problema qual è?” S’informò allora Tom, rivolgendosi a Frenzy.
“È incazzata con me perché ho baciato Bill.” Rispose lei. “Dice che siccome non sono una fan dei Tokio Hotel non ho il diritto di farlo.”
“Di questo discutevate, prima?” Fece Bill incredulo, la ragazza annuì.
“Beh, non ha tutti i torti…” Commentò il gemello con aria saccente.
“Tom, per favore!” Lo riproverò il cantante, roteando gli occhi.
“Se il problema è questo, ad ogni modo…” Riprese il chitarrista. “…don’t worry, ci penso io.”
Bill sgranò gli occhioni scuri, preoccupato. “Tomi, che cosa hai in testa?”
“Tranquillo, fratellino.” Fece l’altro con aria furba. “Conosci qualcuno che ci sa fare più di me con le ragazze?” Domandò poi, retorico.
Bill scrollò il capo, rassegnato; quando Tom si metteva a fare il seduttore non c’era verso di fargli cambiare idea. In quanto a testardaggine erano proprio gemelli.
“Vieni te, Lostintraslation.” Continuò il chitarrista, prendendo per mano Frenzy e trascinandola in salotto. “Qui c’è da fare un intervento d’emergenza!”

I due ragazzi si diressero in salotto, mentre Bill restava nell’ingresso, appoggiato allo stipite. Babi singhiozzava sul divano, in una posa sostenuta, abbracciando un cuscino. Frenzy e Tom si sedettero sul tavolino di legno davanti a lei.
Babi…” La chiamò l’amica con delicatezza.
Con te non ci parlo!” Ribatté l’altra, girando sdegnosamente il capo dall’altra parte.
Ma Tom, qui…” Continuò però Frenzy, indicando il ragazzo. “…vuole dirti una cosa ed ha bisogno di me.
Tom?” Fece Babi, guardando il chitarrista; lui annuì sorridendo e lei sospirò.
“Dille…” Esordì il ragazzo, guardando Babi, ma rivolgendosi a Frenzy. “…che se lei vuole, possiamo fare uno scambio.” Lei tradusse e l’amica annuì. “Tu hai baciato Bill, se io bacio lei dovremmo essere pari.” Propose con un sorriso sornione; Frenzy lo guardò stupita, prima di tradurre.
“Lo sapevo.” Commentava, nel frattempo, Bill dalla sua posizione vicino alla porta. “L’hai adocchiata subito, eh?” Gli rispose solo un’alzatina di sopracciglia del gemello.
Babi, nel frattempo, ascoltava la traduzione di Frenzy e lanciava occhiate incredule a Tom, che sorrideva tranquillo.
Lo farebbe davvero?” Chiese infine la ragazza, stupita.
Temo di sì…” Rispose in un sussurrò rassegnata l’amica, mentre Bill scuoteva il capo.
Ci sto!” Esclamò allora Babi, mollando il cuscino. Frenzy annuì a Tom, il quale comprese immediatamente che la sua proposta era stata accettata.
Frenzy, a quel punto, si alzò e tornò da Bill, mentre Tom andava coraggiosamente incontro al terribile sacrificio che gli era stato richiesto. La ragazza guardò il cantante, si sorrisero, pronti ad assistere alla scena.
Il chitarrista sorrise a Babi, che, ormai in piedi davanti a lui, deglutì. Tom, consapevole di essere stato dotato dalla natura di uno sguardo particolarmente languido e sensuale, se ne approfittò bellamente, come suo solito, poi sfiorò la guancia della ragazza con un dito e lei si sciolse. Le prese, infine, il viso tra le mani e la baciò. Frenzy alzò gli occhi al cielo, mentre Bill si stringeva nelle spalle, abituato alle scene da seduttore di suo fratello.
Finì che Tom riuscì a strappare ad una sognante Babi un accordo degno della migliore diplomazia mondiale: se la ragazza non avesse spifferato ai quattro venti della loro presenza lì, sarebbe stata la sua “ragazza” fino alla fine della reciproca vacanza.  E poi convinse sua madre a fare una grigliata in giardino per festeggiare. Tutto ciò sotto gli sguardi increduli e rassegnati di Bill e Frenzy.

La grigliata fu organizzata per quella stessa sera, sul grande terrazzo di casa Weber. Mangiarono e bevvero molto. L’atmosfera era rilassata e tranquilla. Dopo cena fu anche messa su un po’ di musica.
Franz era seduto attorno alla tavola, con Fiorella sulle ginocchia. Katy si districava abilmente tra Gus e Georg. Sabine e Anne ridevano alle battute dei figli, bevendo vino. Tom stava sul dondolo con Babi appiccicata al fianco destro, come un tralcio d’edera ad un muro. Frenzy era, invece, seduta alla sua sinistra, sempre sull’ampio dondolo. Bill era su un lettino insieme a Gitta; cantavano e facevano gli scemi. Entrambi indossavano dei boa di piume: rosa per lei e nero per lui.
Bill, perfettamente truccato, coi capelli sparati, indossava una maglietta nera con maniche e colletto bianchi e i soliti jeans corti strappati. Gitta aveva un caftano arancio, fermato sui fianchi da una mega cintura intrecciata e piena di ninnoli tintinnati e un paio di collant blu tagliati sotto il ginocchio. Tom, invece, aveva un paio di bermuda, come suo solito troppo grandi, che gli arrivavano tranquillamente ai polpacci, color caki, e una maglietta blu con scritte indefinite. Cappellino e dreads al vento. Gli altri erano in versione più o meno balneare: calzoncini e magliette, per lo più, tranne le mamme. Abito di lino rosa per Sabine e gonna nera di pizzo, lunga fino ai piedi, con top verde per Anne.  
Il cantante, mentre era impegnato in una delirante versione di «Because the night», in duetto con Gitta, ogni tanto osservava Frenzy, che aveva sempre gli occhi su di lui. Era davvero carina, quella sera, con una passata che le teneva indietro i capelli sulla fronte, la maglietta rossa di Che Guevara e i bermuda neri. Sorrideva contenta e, ogni tanto, canticchiava.
Tutti sembravano molto rilassati e ridevano di gusto alle scene divistiche di Bill e della truccatrice, che, tra i boa di piume e i versi che facevano, sembravano un vero spettacolo di cabaret.
Frenzy stava seguendo il finale della canzone, quando qualcosa si appoggiò sulla sua spalla. Si girò e vide Tom sorriderle con aria innocente.
“Frenzy, senti.” Esordì il ragazzo, lei annuì, invitandolo a proseguire. “Se mio fratello decide di cambiare definitivamente sponda…”
“Immagino tu ti riferisca alla sponda sessuale…” Lui annuì.
“Esatto.” Confermò Tom. “Insomma, se facesse il salto, tienimi presente, dopo tutto sono il gemello, quindi se ti piace il genere…”
“Tranquillo, Tom, mi ricorderò di te.” Lo rassicurò ironica la ragazza.
“Brava.” Fece lui, cercando di sottrarsi all’abbraccio di Babi. “Mi fai uno squillo e io ci sono.”
“Ok…” Annuì lei, sorridendo sarcastica. “Ma non è Babi la tua ragazza?”
“Beh, è una cosa provvisoria…” Rispose il chitarrista. “Per quanto sia piacevole avere una tipa disponibile e che non capisce un cazzo di quello che le dico, la tua amica è una gran piattola…”
Non è carinissimo, quando mi chiama così?!” Intervenne entusiasta Babi, in italiano, sporgendosi verso Frenzy. “È un nomignolo adorabile, non trovi?
Oh, sì, adorabile…” Confermò poco convita l’amica, che poi tornò a guardare Tom. “Tu sei… non farmi dire nulla, che è meglio…” Lui rise.
“Tomi, la smetti di circuire la mia ragazza, per favore?!” Affermò, in quel momento, Bill, mentre giocherellava col boa di piume, steso sul lettino come una principessa egiziana.
“Perché, sennò che mi fai?” Ribatté provocatorio il fratello, allungando un braccio sulle spalle di Frenzy, che rideva.
“Vediamo un po’…” Fece riflessivo Bill, poi, repentinamente, si tolse una ciabatta e la lanciò contro il gemello. Tom, però riuscì a scansarla, così l’infradito finì sotto al terrazzo, sul prato.
“Ah ah ah, non mi hai preso, ah ah ah!” Canticchiò il fratello, facendogli anche un’abbondante linguaccia.
“Ah, fanculo!” Imprecò Bill, alzandosi. “Ora dovrò andare a prenderla!” Aggiunse, dirigendosi verso l’interno. “Tienimi questo, cara.” Ordinò a Frenzy con tono teatrale, passandole vicino e lanciandole con eleganza il boa di piume. La ragazza rise di cuore.
“Lo adoro!” Proclamò entusiasta, seguendolo con gli occhi.
“Non lo dire a voce alta, è già abbastanza montato…” Sussurrò Tom al suo orecchio.
“Crepa!” Gli augurò il fratello che ovviamente l’aveva sentito. Tutti scoppiarono a ridere.
Bill scese velocemente al piano di sotto e si diresse sul lato del giardino dove era caduta la sua ciabatta. Stava per infilarsi l’infradito traditrice, quando gli squillò il cellulare.
La sua suoneria, di solito, era  «Stairway to heaven», ma c’era una persona che si era meritata un altro tipo di squillo… L’inquietante musica del film «Lo squalo» si levava minacciosa dal suo costoso telefono. Il cantante fissò allarmato il display, poi alzò lo sguardo verso la terrazza, da dove Tom, Gus e Georg, sentita la telefonata arrivare, lo osservavano con espressioni inquiete. Sapevano bene di chi si trattava, in quanto tutti avevano adottato quella suoneria per la stessa persona.
“E rispondi!” L’incitò il fratello con un gesto brusco.
“Pr… pronto?” Fece timoroso Bill, dopo aver attivato la comunicazione.
“Ti faccio solo una domanda, Bill Kaulitz, e vedi di rispondere bene…” Esordì una voce minacciosa dall’altra parte. “Io sono a Rimini, ma voi… DOVE CAZZO SIETE?!?!”

“Allora, com’è andata?” Domandò timidamente Gustav.
I ragazzi, dopo quell’improvvisa telefonata, erano scesi per raggiungere Bill; adesso erano fuori dal cancello della villetta, sul marciapiede. Georg era seduto sul muretto e fumava distrattamente, mentre Bill, in piedi, prendeva boccate nervose di fumo, stringendosi il torace con l’altro braccio. Tom aveva appena spento la sigaretta, pestandola con violenza.
“David è arrivato a Rimini, ha trovato i ragazzi del servizio di guardia, le fans fuori dall’albergo, la vostra roba, ma non il gruppo.” Spiegò Bill, muovendosi nervosamente.
“E ora?” Fece Georg, alzando gli occhi.
“E ora è incazzato come una biscia tasmana che non va di corpo da tre mesi.” Affermò Tom. “Siamo nella merda, ragazzi.” Aggiunse, senza accorgersi dello sguardo del fratello.
“Ma non doveva restare a Milano fino a martedì?” Chiese Gustav.
“Il fatto è che ha ottenuto un paio di date in più, dopodomani dobbiamo essere a Roma.” Rispose Bill, che era stato investito dalle informazioni filtrate tra le grida di David. “Domattina viene qui…” Annunciò poi, sconsolato.
“La vacanza è finita.” Commentò secco Georg, alzandosi.
“Voi che cosa avevate intenzione di fare, stasera? Di tornare a Rimini?” Domandò Tom a lui e Gustav.
“Beh, a dire il vero volevamo tirare mattina con voi due e le ragazze.” Replicò il batterista. “Il piano era questo.”
“Già.” Confermò il bassista annuendo.
“Tutto è saltato, a questo punto…” Fece Tom.
“Lo sapevo che finiva così!” Esclamò a quel punto Bill, interrompendo il fratello. “Mi sono fatto convincere a fare questa cosa e ora è un casino!”
Tom spalancò gli occhi incredulo. “No, no, no, aspetta un attimo!” Sbottò, avvicinandosi al gemello con l’indice alzato. “Come hai detto?”
“Mi hai convinto a venire qui all’insaputa di David!” Replicò il cantante.
“Io non ti ho convinto a fare un bel cazzo di niente, se ti ricordi bene…” Ribatté minaccioso Tom. “Pensaci, eravamo appena arrivati a Rimini e tu ti sei ricordato che gli zii avevano la casa qui, così io ho detto che sarebbe stato bello passare un po’ di tempo in pace con la nostra famiglia e TU hai risposto che ti sarebbe piaciuto, così, quando ho proposto di venirci davvero ha detto subito di sì!” Raccontò quindi, continuando a fendere l’aria con l’indice.
“Ho detto di sì, ma sapevo che ci saremmo messi in un casino assurdo!” Protestò Bill.
“No, scordatelo!” Proclamò il fratello, provocando un’occhiata interrogativa di tutti gli altri. “Io non mi prendo la responsabilità di questa cosa!”
“Tu non ti prendi mai la responsabilità di niente, Tom!” Replicò il cantante, gettando il mozzicone.
“Eri d’accordo, grandissimo stronzo!” Reagì l’altro, afferrandolo per il collo della maglietta. “Devi smetterla di fare quello virtuoso, hai colpa quanto me!”
“Ragazzi…” Tentò d’intervenire Gustav, vedendo la piega che stava prendendo la faccenda.
Gli altri, nel frattempo, assistevano alla scena da lontano, più precisamente dal terrazzo. Quando le voci si alzarono e la conversazione divenne concitata, Anne lasciò la sedia, pronta a scendere per riportare alla ragione i suoi figli. Di solito il suo intervento non serviva, Bill e Tom sapevano gestire le proprie discussioni abbastanza bene, fin dalla tenera età, ma sembrava che la cosa stesse degenerando. Frenzy, sempre seduta sul dondolo accanto a Babi, ascoltava le voci che venivano dalla strada; lei, ogni tanto, qualche parola la capiva, e questo la faceva preoccupare, dato che non erano proprio epiteti gentili… Il battibecco andò avanti un buon quarto d’ora.
“Se insisti su questa posizione, io, con te, non ci discuto più!” Affermò, infine, un adirato Tom, incrociando le braccia e dando le spalle al fratello. Era riuscito, almeno, a non mettergli le mani addosso.
“Bene.” Acconsentì un isterico Bill, con un gesto definitivo delle mani. “Nemmeno io ho più nulla da dirti, vattene affanculo, Tom!” Aggiunse, poi girò i tacchi e fece per andarsene.
“No, è meglio se ci vai tu, magari scopri anche che ti piace!” Replicò velenoso il fratello; Bill si girò, fulminandolo con gli occhi.
“Sei una merda, Tom, non voglio averci niente a che fare con te!” Ribatté poi, dandogli le spalle.
“Come desidera Vossignoria!” Sfotté l’altro, facendogli un’ironica riverenza, poi l’imitò, andando però dall’altra parte.
Georg e Gustav, rimasti soli, si guardarono in faccia perplessi, mentre i gemelli si allontanavano in direzioni opposte. Entrambi sapevano che quando i Kaulitz avevano di queste discussioni, era meglio starne fuori. Gus sbuffò e Georg roteò gli occhi. Adesso c’era da dare spiegazioni agli altri.

CONTINUA

Ehhh, sì, ho fatto litigare i nostri piccini! Penso che più due persone si conoscono a fondo, più tremende possono diventare le discussioni. E loro due hanno l’aria di conoscersi bene (non vedeteci allusioni, vi prego! Aborro il twincest!). Al prossimo capitolo per il finale!
Aspetto le vostre recensioni!

Ringraziamenti:
Elychan – ma davvero ti sei sconvolta? Bill è così carino vestito da Madonna, mi basta chiudere gli occhi per vederlo… Wolf è irrecuperabile, punto. La coppietta l’adoro!
lucilla_bella – addirittura mi sposeresti?! Oddio… Beh, l’associazione Bill-Madonna è stata praticamente automatica! Eheheh, Mathilda! Vabbè. Sperò che mi adorerai anche dopo aver fatto litigare i gemelli… Grazie, cmq, sei troppo gentile.
RubyChubb – beh, la festa sarebbe ganza, ma pure io sono una che si vergogna… grazie del commento!
Gufo – boh, non so se Bill sarebbe così irriconoscibile, almeno da vicino, dato che ha sempre quel qualcosa di irrimediabilmente… billoso. Di certo, sono sicura che più di un ragazzo potrebbe rimanerne decisamente turbato… Sono contenta di averti fatto ridere!  
Judeau – anche se non ho idea di quando potrai leggere questi nuovi capitoli, sono felice che hai apprezzato quelli precedenti. Grazie per i complimenti, che mi fanno tantissimo piacere (oddio, spero che ora non mi schiferai per aver comprato il disco…). Visto che il boa è tornato? Eheheh! Mi piace far fare la diva a Bill, è così da lui, mi viene naturale quando lo descrivo. E mi piace anche, nonostante il suo atteggiamento, fargli avere questa storia con Frenzy. Grazie ancora, sei davvero troppo gentile.
dark lady – no, dai, povero Billino! Hai ragione, al mare s’increspano i capelli, ma è un dramma! Immagino ci sia già una schiera di volontarie armate di piastra e pronte a lisciargli anche i peli delle gambe…Ah, mi piace tanto scrivere i dialoghi tra i gemelli! Vedrete, vedrete!

Un grazie anche a chi legge soltanto e a quelli che commenteranno in ritardo, perché, beati loro, sono in vacanza. Un bacio grande a tutti! Alla prossima!

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