Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
Segui la storia  |       
Autore: mlousty    26/01/2013    3 recensioni
Scappare.
Tutto ciò che sapeva fare, era scappare. Scappare dal bene, scappare dal male. Sempre e solo scappare. Ma non c'era mai via d'uscita.
Ogni uomo, davanti a delle difficoltà, si tirava indietro. E lui aveva fatto lo stesso.
Non sapeva affrontare, come la stagrande maggioranza delle persone, le difficoltà e gli ostacoli che gli si presentavano davanti.
Ma poi c'era sempre qualcuno a fare la differenza. C'erano quegli uomini che facevano delle difficoltà e degli ostacoli la loro forza. Grazie alle difficili scelte si rafforzavano, e ne uscivano più forti di prima.
Ma lui no. Lui non ci era riuscito e forse non ci sarebbe riuscito mai.
Continuava a scappare, sempre.
--
Mary avrebbe solamente voluto indietro la propria felicità. Avrebbe voluto tornare indietro e non averlo lasciato andare.
Conor avrebbe voluto ritornare indietro e non lasciare la sua ragione di vita. Avrebbe voluto non esser stato così tanto sciocco da averla lasciata andare.
Entrambi volevano non esser dimenticati.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
5-mary go round

 

Ciao! Questa volta mi troverete sia qui su, che giù. Volevo solo avvertirvi che il rating di questo capitolo è ROSSO, e per questo motivo mi vergogno un po’. Però leggete, e poi fatemi sapere.. ci vediamo giù! :)

 

 

 

 

Mary Go Round.
(5)

I really love you.

 

 

 

 

Quando Lily uscì dalla stanza della figlia, notò che Conor era ancora seduto ad aspettare che qualcuno gli si avvicinasse. Decise di informarlo delle condizioni di Mary, d'altronde se lui non fosse arrivato in tempo, sua figlia sarebbe morta dissanguata. Gli si avvicinò, e quando il ragazzo alzò lo sguardo su di lei, vide nei suoi occhi arrossati tristezza e pentimento.
"Dimmi che sta bene, ti prego.", disse il biondo con un filo di voce.
"Si, per fortuna sta bene.", Lily tranquillizzò il ragazzo.
Dopo vari minuti di silenzio, Conor decise di chiedere alla sua ex suocera il motivo della loro presenza lì a Manchester.
"Non devo dirtelo io.", rispose la donna. "E' qualcosa che deve dirti Mary, perciò vai e ascolta cosa ha da dirti."
Lily si pentì di aver fatto ciò che sua figlia le aveva chiesto gentilmente di fare, ma voleva più di ogni altra cosa che sua figlia ritornasse a sorridere. E se il modo era quello, avrebbe fatto di tutto.

 

Quando Conor entrò nella stanza di Mary, il cuore gli salì in gola.
Stava osservando la sua piccola, si stava beando di nuovo della sua bellezza.
La mora dormiva dolcemente, e molto silenziosamente Conor le si avvicinò lasciandole un fugace bacio sulle labbra rosee. Vedendo che Mary stava per svegliarsi, cercò di allontanarsi  dal suo viso. Ma qualcosa lo trattenne.
Una mano gli si posò sulla nuca, trattenendolo vicino al viso della ragazza.
Mary aprì di scatto gli occhi, trovandosi due iridi azzurre incastrate alle sue nocciola.
"Ancora, per favore.", sorrise la ragazza, illuminando il cuore del biondo, il quale non ci pensò due volte per avventarsi sulle labbra della sua donna, baciandole con desiderio. Conor posò delicatamente le mani sul volto della ragazza, che si tirò su a sedere senza staccarsi dalle labbra del biondo. Mary attirò contro di sè il ragazzo, che prese ad accarezzarle le guance. Il biondo fece scontrare le loro lingue, che presero a danzare insieme. Quando Mary si staccò per riprendere fiato, Conor le stampò un altro bacio sulle labbra, sorridendo per poi abbracciarla.
"Mi hai fatto prendere un colpo, prima.", soffiò tra i suoi capelli, inalando l'odore di vaniglia che emanavano.
"Scusa. Avrei voluto farti una sorpresa bella, ma a quanto pare ho rovinato tutto. Però la sorpresa te l'ho fatta comunque.", disse scoppiando a ridere. Conor si fece trasportare dalla sua risata, sorridendole.
"Si, ma perchè sei venuta qua a Manchester?", chiese facendo arrestare la risata della ragazza.
"Per vederti, e per parlarti.", rispose la mora, rabbuiandosi.
"Cosa devi dirmi di così importante?", chiese Conor curioso.
"Non importa. Ora voglio solo stare con te.", sorrise la mora, decidendo di rimandare il confronto a quando avrebbe dovuto andar via da Manchester.
Conor attirò la sua piccola a sè, abbracciandola forte per non farsela scappare ancora una volta.
"Quanto tempo rimani?", chiese allontanandosi di qualche centimentro dalla ragazza.
"Un paio di giorni, e poi ritorno a Londra.", rispose atona.
"Vorrei passare questi due giorni insieme a te, se sei d'accordo.", propose il biondo.
"E i tuoi impegni?"
"Al diavolo, tu sei più importante.". Sorpresa, la mora alzò lo sguardo su di lui, cercando di capire se mentiva o meno.
"Ok, quindi rimarrai qui in ospedale?"
"Certo che no! Tu non rimarrai qui, tornerai in albergo con me!", disse entusiasta.
"Si, certo.."
"Sono o non sono Conor Maynard?", disse uscendo dalla stanza per avviarsi dal medico. La mora sorrise.

Quando Conor uscì dalla stanza, dopo circa un'ora, sia Lily che Travis saltarono dalle sedie su cui erano seduti. Entrambi si incamminarono verso il ragazzo, che sorrideva felice, per chiedergli cosa fosse successo. Lui li informò sulla loro decisione e Lily, senza accorgersene abbracciò il ragazzo, ringraziandolo.
Quando la donna se ne rese conto, si ricompose sorridendo imbarazzata, mentre Conor le regalò un sorriso dolce.

 

Il pomeriggio dello stesso giorno, Mary tornò in albergo, felice di non dover stare rinchiusa in una specie di carcere. Conor si comportò come un vero gentiluomo, invitandola a cena la sera stessa. La mora si sentì talmente felice, che si vergognò dei suoi stati d'animo. Sembrava fosse tornata di nuovo alle prime armi, quando ancora non sapeva di cosa fosse l'amore.
"Mamma, stasera Conor mi ha invitata a cena nel ristorante dell'albergo.", disse non appena uscì dal bagno avvolta in un'asciugamano.
"Ok.", si limitò a rispondere Lily, contraria a tutto ciò che la figlia aveva intenzione di fare.
"Tu cosa farai?", chiese cercando di continuare a conversare con la madre.
"Non lo so."
"Mi fai salire i nervi quando mi rispondi a monosillabi!", sbottò la ragazza.
"Come dovrei risponderti?"
"Lascia stare.", disse rintanandosi di nuovo in bagno dopo aver preso l'intimo e il vestito che avrebbe indossato quella sera. Ne uscì dopo un'ora e mezza, vestita e truccata di tutto punto.
Conor l'aspettava alle otto nella sala da pranzo, ma se fosse arrivata mezz'ora prima non avrebbe fatto molta differenza. Così, decise di scendere e di avviarsi verso la sala. Quando arrivò, gli occhi subito le si illuminarono: Conor era seduto ad un tavolo, e parlava gesticolando da solo. Sorrise alla scena, e si avviò verso il tavolo, cogliendolo di sorpresa alle spalle.
Il biondo si voltò, e ammirò in tutta la sua bellezza la ragazza che una volta era stata sua. La prese per mano, intrecciando le loro dita e dandole un leggero bacio a stampo, che lei prolungò fino a farlo diventare un dolce lungo bacio.
Quando si staccarono, la fece accomodare, sorridendole come un ebete.
"Sei bellissima.", affermò, e notò che in pochi istanti le gote di Mary si colorarono di un leggero color porpora.
"Grazie, anche tu lo sei.", rispose imbarazzata.

Mangiarono tranquillamente, ricordando i bei momenti passati insieme, e quando Conor iniziò a fare progetti di vita futura insieme, Mary si sentì in colpa.
Finito di mangiare anche il dessert, Conor fece una proposta alquanto inaspettata a Mary.
"Ehi,sai..mi chiedevo..", iniziò, ma puntualmente venne interrotto dalla sua piccola, che come sempre capì.
"Si, dappertutto con te.", disse.
 Conor l'attirò a sè, baciandola dolcemente, per poi guidarla verso la sua stanza.
All'uscio della porta, entrambi si guardarono intensamente.
Mary lo voleva. Conor la voleva. Entrambi volevano la stessa cosa.
La ragazza aprì la porta, trascinandosi dietro il biondo. Si voltò verso di lui, e prese a baciarlo con passione ed impeto.
Mary cominciò a slacciargli la camicia, mentre Conor le tirava giù la zip del vestito. Lui si tolse autonomamente i calzoni, mentre lei si sfilava via le calze. Rimasero in intimo, e con un tonfo caddero insieme sul morbido letto, senza mai smettere di baciarsi. Conor le accarezzò la schiena, slacciandole il reggiseno, mentre lei si beava sotto il suo tocco. Il biondo si staccò dalle labbra della mora, lasciandole baci umidi sul collo, sulle spalle, sulla gola. Le baciò i seni, succhiandole rumorosamente un capezzolo, facendola gemere. Passò successivamente a lasciare dei baci sul ventre piatto delle ragazza, arrivando poi a scontrarsi con l'elastico delle mutandine. Ci giocò un poco, per poi sfilargliele via velocemente. Le lasciò un bacio sul pube, per poi ritornare sulle sue labbra. La ragazza intrecciò le mani fra i capelli del biondo, ancora scossa dal piacere che le avevano provocato quei piccoli baci. Sentendo l'eccitazione del biondo sulla coscia esser trattenuta dai boxer, sorrise. Ribaltò la situazione, metendosi a cavalcioni su di lui. Gli baciò ancora una volta le labbra, per poi percorrere con una scia di baci, lo stesso percorso fatto da lui su di lei. Si fermò anche lei all'orlo dei boxer, ma a differenza del biondo, lei glieli sfilò subito via. Appena Mary prese il suo membro fra le mani, accarezandolo, Conor cominciò a gemere.
"M-Mary!", urlò quando venne dopo un paio di minuti. La mora sorrise, baciandogli la bocca. Il ragazzo ribaltò nuovamente la situazione, poggiandosi sui gomiti per non pesarle. La baciò di nuovo, per poi staccarsi. Mary protestò, ma sentendo poi Conor prenderle un braccio, rimase immobile. Il biondo le lasciò dei baci dolci sui tagli, e su di essi soffiò una frase che colpì la ragazza.
"Non farlo più, io ti amo."
Quasi di colpo, Conor alzò lo sguardo e incastrò i suoi occhi con quelli di lei. Così facendo, Mary potè davvero capire che non mentiva. L'amava davvero.
Lentamente, il ragazzo si riposizionò su di lei, intrecciando le loro dita.
La penetrò lentamente, cominciando poi a dare delle spinte più forti, fino a che non la sentì urlare dal piacere. Le baciò la bocca, e nel bacio la sentì sorridere. Sorrise a sua volta, perchè sapeva che d'ora in poi nessuno avrebbe potuto separarlo da lei. Da quella ragazza che lo faceva stare bene.
Quando entrambi giunsero al culmine, Conor rotolò al fianco della mora, circondandole la vita con un braccio. Mary si accoccolò fra le braccia del suo uomo, respirando il loro profumo.
"Ti amo, Mary.", sussurrò il biondo fra i suoi capelli, lasciandole un bacio sull'orecchio.
"Ti amo anche io, Conor.", rispose, per poi addormentarsi beata.

 

 

 

 

 

My Space:

Ciaoo! Avete letto, eh?! Io mi vergogno troppo, non potete neanche immaginarvi. Fa schifo, eh?! Si. Si, fa schifo, mi rispondo da sola, perché è vero. E accetterò chiunque lo dica o abbia da farmi qualche critica! Me lo merito.
Coomunque, ho visto che non ce la facciamo ad arrivare a 3 recensioni, ma non fa niente. Vi adoro comunque, perché so che magari alcune di voi hanno paura di esprimere il loro parere. Ma tranquille, non vi mangio mica! A me fa piacere sapere e conoscere i pareri altrui, perciò non fatevi scrupolo! ;)
Dopo questo capitolo, non so quando arriverà il prossimo, però spero di farcela presto! Ce la metterò tuttaa! PER VOI!♥

Io me ne vado, lasciando a voi il parere.

Vi adoroo,
Marialuisa ♥

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard / Vai alla pagina dell'autore: mlousty