Ciao! Questa volta mi troverete sia qui
su, che giù. Volevo solo avvertirvi che il rating di questo capitolo è ROSSO, e per questo
motivo mi vergogno un po’. Però leggete, e poi fatemi sapere.. ci vediamo giù! :)
Mary
Go Round.
(5)
I
really love you.
Quando Lily uscì dalla stanza della
figlia, notò che Conor era ancora seduto ad aspettare che qualcuno gli si
avvicinasse. Decise di informarlo delle condizioni di Mary, d'altronde se lui
non fosse arrivato in tempo, sua figlia sarebbe morta dissanguata. Gli si
avvicinò, e quando il ragazzo alzò lo sguardo su di lei, vide nei suoi occhi
arrossati tristezza e pentimento.
"Dimmi che sta bene, ti prego.", disse il biondo con un filo di voce.
"Si, per fortuna sta bene.", Lily tranquillizzò il ragazzo.
Dopo vari minuti di silenzio, Conor decise di chiedere alla sua ex suocera il
motivo della loro presenza lì a Manchester.
"Non devo dirtelo io.", rispose la donna. "E' qualcosa che deve
dirti Mary, perciò vai e ascolta cosa ha da dirti."
Lily si pentì di aver fatto ciò che sua figlia le aveva chiesto gentilmente di
fare, ma voleva più di ogni altra cosa che sua figlia ritornasse a sorridere. E
se il modo era quello, avrebbe fatto di tutto.
Quando Conor entrò nella stanza di Mary,
il cuore gli salì in gola.
Stava osservando la sua piccola, si stava beando di nuovo della sua bellezza.
La mora dormiva dolcemente, e molto silenziosamente Conor le si avvicinò
lasciandole un fugace bacio sulle labbra rosee. Vedendo che Mary stava per
svegliarsi, cercò di allontanarsi dal
suo viso. Ma qualcosa lo trattenne.
Una mano gli si posò sulla nuca, trattenendolo vicino al viso della ragazza.
Mary aprì di scatto gli occhi, trovandosi due iridi azzurre incastrate alle sue
nocciola.
"Ancora, per favore.", sorrise la ragazza, illuminando il cuore del
biondo, il quale non ci pensò due volte per avventarsi sulle labbra della sua
donna, baciandole con desiderio. Conor posò delicatamente le mani sul volto
della ragazza, che si tirò su a sedere senza staccarsi dalle labbra del biondo.
Mary attirò contro di sè il ragazzo, che prese ad accarezzarle le guance. Il
biondo fece scontrare le loro lingue, che presero a danzare insieme. Quando
Mary si staccò per riprendere fiato, Conor le stampò un altro bacio sulle
labbra, sorridendo per poi abbracciarla.
"Mi hai fatto prendere un colpo, prima.", soffiò tra i suoi capelli,
inalando l'odore di vaniglia che emanavano.
"Scusa. Avrei voluto farti una sorpresa bella, ma a quanto pare ho
rovinato tutto. Però la sorpresa te l'ho fatta comunque.", disse
scoppiando a ridere. Conor si fece trasportare dalla sua risata, sorridendole.
"Si, ma perchè sei venuta qua a Manchester?", chiese facendo arrestare
la risata della ragazza.
"Per vederti, e per parlarti.", rispose la mora, rabbuiandosi.
"Cosa devi dirmi di così importante?", chiese Conor curioso.
"Non importa. Ora voglio solo stare con te.", sorrise la mora,
decidendo di rimandare il confronto a quando avrebbe dovuto andar via da
Manchester.
Conor attirò la sua piccola a sè, abbracciandola forte per non farsela scappare
ancora una volta.
"Quanto tempo rimani?", chiese allontanandosi di qualche centimentro
dalla ragazza.
"Un paio di giorni, e poi ritorno a Londra.", rispose atona.
"Vorrei passare questi due giorni insieme a te, se sei d'accordo.",
propose il biondo.
"E i tuoi impegni?"
"Al diavolo, tu sei più importante.". Sorpresa, la mora alzò lo
sguardo su di lui, cercando di capire se mentiva o meno.
"Ok, quindi rimarrai qui in ospedale?"
"Certo che no! Tu non rimarrai qui, tornerai in albergo con me!",
disse entusiasta.
"Si, certo.."
"Sono o non sono Conor Maynard?", disse uscendo dalla stanza per
avviarsi dal medico. La mora sorrise.
Quando Conor uscì dalla stanza, dopo
circa un'ora, sia Lily che Travis saltarono dalle sedie su cui erano seduti.
Entrambi si incamminarono verso il ragazzo, che sorrideva felice, per
chiedergli cosa fosse successo. Lui li informò sulla loro decisione e Lily, senza
accorgersene abbracciò il ragazzo, ringraziandolo.
Quando la donna se ne rese conto, si ricompose sorridendo imbarazzata, mentre
Conor le regalò un sorriso dolce.
Il pomeriggio dello stesso giorno, Mary
tornò in albergo, felice di non dover stare rinchiusa in una specie di carcere.
Conor si comportò come un vero gentiluomo, invitandola a cena la sera stessa.
La mora si sentì talmente felice, che si vergognò dei suoi stati d'animo.
Sembrava fosse tornata di nuovo alle prime armi, quando ancora non sapeva di
cosa fosse l'amore.
"Mamma, stasera Conor mi ha invitata a cena nel ristorante
dell'albergo.", disse non appena uscì dal bagno avvolta in un'asciugamano.
"Ok.", si limitò a rispondere Lily, contraria a tutto ciò che la
figlia aveva intenzione di fare.
"Tu cosa farai?", chiese cercando di continuare a conversare con la
madre.
"Non lo so."
"Mi fai salire i nervi quando mi rispondi a monosillabi!", sbottò la
ragazza.
"Come dovrei risponderti?"
"Lascia stare.", disse rintanandosi di nuovo in bagno dopo aver preso
l'intimo e il vestito che avrebbe indossato quella sera. Ne uscì dopo un'ora e
mezza, vestita e truccata di tutto punto.
Conor l'aspettava alle otto nella sala da pranzo, ma se fosse arrivata mezz'ora
prima non avrebbe fatto molta differenza. Così, decise di scendere e di
avviarsi verso la sala. Quando arrivò, gli occhi subito le si illuminarono:
Conor era seduto ad un tavolo, e parlava gesticolando da solo. Sorrise alla
scena, e si avviò verso il tavolo, cogliendolo di sorpresa alle spalle.
Il biondo si voltò, e ammirò in tutta la sua bellezza la ragazza che una volta
era stata sua. La prese per mano, intrecciando le loro dita e dandole un
leggero bacio a stampo, che lei prolungò fino a farlo diventare un dolce lungo
bacio.
Quando si staccarono, la fece accomodare, sorridendole come un ebete.
"Sei bellissima.", affermò, e notò che in pochi istanti le gote di
Mary si colorarono di un leggero color porpora.
"Grazie, anche tu lo sei.", rispose imbarazzata.
Mangiarono tranquillamente, ricordando i
bei momenti passati insieme, e quando Conor iniziò a fare progetti di vita
futura insieme, Mary si sentì in colpa.
Finito di mangiare anche il dessert, Conor fece una proposta alquanto
inaspettata a Mary.
"Ehi,sai..mi chiedevo..", iniziò, ma puntualmente venne interrotto
dalla sua piccola, che come sempre capì.
"Si, dappertutto con te.", disse.
Conor l'attirò a sè, baciandola
dolcemente, per poi guidarla verso la sua stanza.
All'uscio della porta, entrambi si guardarono intensamente.
Mary lo voleva. Conor la voleva. Entrambi volevano la stessa cosa.
La ragazza aprì la porta, trascinandosi dietro il biondo. Si voltò verso di
lui, e prese a baciarlo con passione ed impeto.
Mary cominciò a slacciargli la camicia, mentre Conor le tirava giù la zip del
vestito. Lui si tolse autonomamente i calzoni, mentre lei si sfilava via le
calze. Rimasero in intimo, e con un tonfo caddero insieme sul morbido letto,
senza mai smettere di baciarsi. Conor le accarezzò la schiena, slacciandole il
reggiseno, mentre lei si beava sotto il suo tocco. Il biondo si staccò dalle
labbra della mora, lasciandole baci umidi sul collo, sulle spalle, sulla gola.
Le baciò i seni, succhiandole rumorosamente un capezzolo, facendola gemere.
Passò successivamente a lasciare dei baci sul ventre piatto delle ragazza,
arrivando poi a scontrarsi con l'elastico delle mutandine. Ci giocò un poco,
per poi sfilargliele via velocemente. Le lasciò un bacio sul pube, per poi
ritornare sulle sue labbra. La ragazza intrecciò le mani fra i capelli del
biondo, ancora scossa dal piacere che le avevano provocato quei piccoli baci.
Sentendo l'eccitazione del biondo sulla coscia esser trattenuta dai boxer,
sorrise. Ribaltò la situazione, metendosi a cavalcioni su di lui. Gli baciò
ancora una volta le labbra, per poi percorrere con una scia di baci, lo stesso
percorso fatto da lui su di lei. Si fermò anche lei all'orlo dei boxer, ma a
differenza del biondo, lei glieli sfilò subito via. Appena Mary prese il suo
membro fra le mani, accarezandolo, Conor cominciò a gemere.
"M-Mary!", urlò quando venne dopo un paio di minuti. La mora sorrise,
baciandogli la bocca. Il ragazzo ribaltò nuovamente la situazione, poggiandosi
sui gomiti per non pesarle. La baciò di nuovo, per poi staccarsi. Mary
protestò, ma sentendo poi Conor prenderle un braccio, rimase immobile. Il
biondo le lasciò dei baci dolci sui tagli, e su di essi soffiò una frase che
colpì la ragazza.
"Non
farlo più, io ti amo."
Quasi
di colpo, Conor alzò lo sguardo e incastrò i suoi occhi con quelli di lei. Così
facendo, Mary potè davvero capire che non mentiva. L'amava davvero.
Lentamente, il ragazzo si riposizionò su di lei, intrecciando le loro dita.
La penetrò lentamente, cominciando poi a dare delle spinte più forti, fino a
che non la sentì urlare dal piacere. Le baciò la bocca, e nel bacio la sentì
sorridere. Sorrise a sua volta, perchè sapeva che d'ora in poi nessuno avrebbe
potuto separarlo da lei. Da quella ragazza che lo faceva stare bene.
Quando entrambi giunsero al culmine, Conor rotolò al fianco della mora,
circondandole la vita con un braccio. Mary si accoccolò fra le braccia del suo
uomo, respirando il loro profumo.
"Ti amo, Mary.", sussurrò il biondo fra i suoi capelli, lasciandole
un bacio sull'orecchio.
"Ti amo anche io, Conor.", rispose, per poi addormentarsi beata.
My Space:
Ciaoo! Avete letto,
eh?! Io mi vergogno troppo, non potete neanche immaginarvi. Fa schifo, eh?! Si.
Si, fa schifo, mi rispondo da sola, perché è vero. E accetterò chiunque lo dica
o abbia da farmi qualche critica! Me lo merito.
Coomunque, ho visto che non ce la facciamo ad arrivare a 3 recensioni, ma non fa
niente. Vi adoro comunque, perché so che magari alcune di voi hanno paura di esprimere
il loro parere. Ma tranquille, non vi mangio mica! A me fa piacere sapere e conoscere
i pareri altrui, perciò non fatevi scrupolo! ;)
Dopo questo capitolo, non so quando arriverà il prossimo, però spero di farcela
presto! Ce la metterò tuttaa! PER VOI!♥
Io me ne vado, lasciando
a voi il parere.
Vi adoroo,
Marialuisa ♥