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Autore: _LittleDancer_98    27/01/2013    1 recensioni
Ehi ehi ehi bella gente...
E' la seconda FF che scrivo e pubblico,la prima bheee non è stata del tutto soddisfacente,ma in questa metterò l'anima perchè ne sono pienamente orgogliosa e convinta...
Che altro dire? Buona lettura...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce iniziava a trasparire da dietro le tende della finestra di camera mia,qualche raggio iniziò ad abbagliare il mio viso fino a svegliarmi del tutto.

Ecco che incominciava di nuovo la settimana,aveva ragione Daisy..il sabato e la domenica passano troppo velocmente!

Iniziai a stropicciare gli occhi e sbadigliai,nonostante tutto ero ancora assonnata.

Iniziai a togliere le coperte,mi sedetti sul letto e infiliai le ciabatte...

Mi soffermai a guardare il sole che sorgeva da uno spazio della finestra.

Che spettacolo meraviglioso,riflettei.

Mi alzai lentamente e,continuando a sbadigliare,mi avvicinai allo specchio per vedere lo stato in cui mi trovavo,inutile dire che con i capelli scompigliati ed il trucco sbavato della sera prima avrei spaventato chiunque.

Decisi di correre in bagno a sciaquarmi il viso per risvegliarmi del tutto.

Dopo ciò presi la borsa con i trucchi e cercai di struccarmi.

*Oh no,che ore saranno?* La mia solita sbadataggine mi ha portato,inconsciamente,a non notare l’orario. Corsi fuori dal bagno e mi buttai sul letto.

Erano le 7 e,fortunatamente,ero in perfetto orario..

Misi una maglia addosso e decisi di scendere a fare colazione,è risaputo che la colazione è il pasto più importante della giornata e mi darà la carica per affrontare 5 ore di scuola..

Uscii fuori dalla camera e la chiusi a chiave. In casa siamo solo io e mamma,perchè papà è sempre a lavoro,però è risaputo che le mamme sono le più curiose,quindi meglio prevenire..

Scesi il primo gradino quando..

Etciù Etciù!

Iniziai a starnutire.. Come è possibile?Non ho mai avuto il raffreddore..che strano! Iniziai a riflettere...

Feci per poggiare il piede sullo scalino successivo,ma accolta ancora nei pensieri,poggiai male il piede e scivolai di schiena per tutta la scalinata.

La mia solita fortuna,pensai fra me e me...

La schiena mi faceva malissimo,avevo preso proprio una bella botta!

Ovviamente,il tonfo causato dalla mia goffaggine,aveva fatto preoccupare mia madre che,immediatamente,era corsa di fianco alle scale.

<< Tutto bene? >> mi chiese mia madre in preda al panico

<< Si,sto ben...Etciù >> uffa,di nuovo,pensavo di essermene liberata

<< Ma cara,avrai mica il raffreddore? >>

<< Mannò mamma,non preoccuparti,sarà allergia.. >>

Le mentii,dovevo ancora capire da dove proveniva quello strano raffreddore ed era inutile farla preoccupare per nulla.

Detto ciò mia madre si calmò e mi aiutò a rialzarmi.

Entrai frettolosamente in cucina per fare colazione,non avevo molta fame,infatti,presi solo un pò di pane tostato con marmellata alla pesca.

Risalii le scale e mi rifugiai in camera mia per vestirmi.

Nel frattempo si erano già fatte le 7,30 e alle 8 sarei dovuta essere in classe..

Ce la farò? mi chiesi aprendo l’armadio

Etciù! Questo suono mi stava dando sui nervi e in più mi sentivo un piccolo straccio usato.Che brutta situazione. Sfortunatamente non potevo fare molte assenze a scuola,avrei rischiato di essere bocciata.

Presi un fazzoletto e iniziai a soffiarmi il naso.

Dopo 10 minuti a fissare il vuoto nel mio armadio trovai l’ispirazione.

Decisi di indossare un top rosso con le maniche a tre quarti,un cardigan nero con la bandiera dell’inghilterra per non prendere freddo e rischiare di ammalarmi,un jeans stretto azzurro e le mie fidate blazer rosse.

Scesi molto piano le scale.

Misi gli ultimi libri in cartella e la poggiai sulla poltrona all’entrata.

Risalii in camera per finirmi di preparare.

Era tardissimo e dovevo sbrigarmi.

Aggiustai i capelli e feci una bella treccia a spina di pesce,che mi aveva insegnato la mia migliore amica Daisy,all’inizio ero molto impacciata ma dopo vari mesi ci ho fatto l’abitudine.

Misi un filo di matita,il mascara e finalmente ero pronta.

Sull’uscio della porta di camera mia mi ricordai di aver dimenticato due cose fondamentali: la collana dell’infinito con scritto “Forever Directioner” e il mio diario,il quale portavo sempre con me.

Si,sono una Directioner e ne vado fiera.

Apparte il loro aspetto fisico,li amo perchè grazie a loro,alle loro canzoni ho riscoperto il vero senso della vita,mi hanno aiutato a sconfiggere tutte le mie paure,ad andare avanti e non abbattermi a causa dei giudizi delle persone.

Le persone possono essere cattive e senza cuore,non pensano a quanto una persona possa aver sofferto,si basano unicamente sulle loro convinzioni.

Ho passato momenti veramente brutti: ci fu un periodo in cui iniziai a farmi del male inconsciamente,non me ne rendevo conto,sapevo solo che mi faceva stare bene,ma non era così.

Era diventato più forte di me. Non riuscivo a trovare una via d’uscita,quel qualcosa che mi avrebbe fatto superare tutto sempre col sorriso.

Solo dopo vari mesi,Josh,Daisy e loro mi aiutarono,con difficoltà,a superarlo..gli unici che c’erano sempre,che mi sostenevano sempre,anche nel torto!

Adesso posso dire di aver ritrovato “la mia pace interiore”!

Etciù,Etciù..eccoli ancora,non ce la faccio più!

Mi distolsi dai miei pensieri e scesi le scale,presi la borsa e mi avviai verso la porta di casa.

<< Mamma,io vado a scuola,è già tardi...Etciù >> dissi a mia madre che mi ascoltava dalla cucina

<< Ok,sicura di stare bene? >> mi chiese a sua volta

<< Certo >> dissi prendendo un fazzoletto dal pacchetto che avevo in tasca

Uscii e chiusi la porta alle mie spalle.

Presi il mio I-Pod e iniziai ad ascoltare Summer Love,quella canzone...quanti ricordi!

Iniziarono a scendere le lacrime.

Iniziai a camminare,ero a pochi metri dalla scuola quando il raffreddore si fece sempre più forte,non riuscivo più a smettere di starnutire.

Dovetti sedermi su di una panchina a poca distanza dal punto in cui mi ritrovavo perchè vedevo tutte le immagini che si muovevano,avevo la vista offuscata e non riuscivo a rimanere in piedi senza oscillare.

Ero veramente spaventata.

Iniziai a chiedermi cosa mi stesse succedendo,tutto questo non era normale!

Iniziai a notare un’immagine dinnanzi a me,ma chi poteva mai essere? Ormai era tardi,tutti erano a scuola..

<< Melody?Sei tu?Ti senti bene? >> mi domandò una voce familiare

<< J..Josh? Etciù >> chiesi

<< Ti sei presa un bel raffreddore a quanto vedo >> ridacchiò

<< Non c’è niente da ridere >> gli risposi

Riaprii del tutto gli occhi lentamente e,appoggiandomi a lui,mi alzai in piedi.

Erano quasi le 8.

<< Josh,che ci fai ancora qui? >>

<< Ho fatto tardi,stavo andando a scuola! >> mi disse

Menomale che esiste lui,senza non saprei come vivere...E’ il mio migliore amico,c’è sempre stato e sempre ci sarà,gli voglio un mondo infinito di bene.

Non so come faccia,ma arriva sempre al momento giusto! E’ il mio orsetto..

<< Ti prego,andiamo insieme? >> gli chiesi

<< No,non stai bene,ti riporto a casa >> disse per poi avvicinarsi

<< NO,JOSH,ANDIAMO A SCUOLA! >> gli urlai contro

All’inizio era titubante,ma poi acconsentì alla mia richiesta e insieme arrivammo a scuola.

Erano le 8 e 5 minuti quando varcammo il cancello di scuola,ma fortunatamente la professoressa era in ritardo.

Non avevo mai corso così tanto.

Entrammo subito in classe.

Ebbene si,Josh era stato bocciato l’anno scorso,ragion per cui adesso eravamo in classe insieme.

Non era stata colpa sua,era bravissimo a scuola,come lo è ora d’altronde,lo incastrarono.

Dei ragazzi fecero uno scherzo al preside e incolparono lui perciò venne bocciato. Lui non si oppose perchè era comunque felice di venire in classe con me.

Mi sedetti velocemente al mio banco e,dopo pochi istanti,la professoressa di storia entrò in classe.

Era risaputo che la prof.Smith era una donna ansiosa,precisa e molto severa,soprattutto con me.

Era una donna di media statura con in capelli rossi e ricci ed un naso spaventoso.

Faceva ridere perchè era leggermente grassottella e certe volte non entrava nella sedia e doveva spiegare all’impiedi.

La cosa che più odiavo di lei? Il fatto che ogni volta che pronunciava la p sputacchiava. E’ una cosa che detesto. Non è una cosa bella a cui assistere,di sicuro.

Etciù,ed ecco che gli starnuti ricominciarono,non mi sentivo affatto bene.

La professoressa iniziò a spiegare e passò un’interminabile ora. Passati 5 minuti,però,iniziò ad in interrogare.

<< Chi ha intenzione di farsi interrogare? >> chiese alla classe,ma nessuno ebbe il coraggio di alzare la mano

Tutti la temevano.

*Ti prego non chiamarmi,ti prego non chiamarmi* pregai nella mia mente...

Il naso iniziò a formicolare,me lo sentivo,stavo per starnutire,ma non potevo,avrei fatto una figuraccia perchè c’era un silenzio tombale in classe.

Troppo tardi perchè..

Etciù,Etciù,Etciù! Ecco come rovinare il silenzio e fare brutta figura,di questo sono la regina assoluta...

Presi il fazzoletto e iniziai a soffiarmi il naso nel modo più silenzioso possibile.

Sentii Josh che ridacchiava. Mi girai e gli lanciai un’occhiataccia.

<< Ah,è così ha voglia di scherzare signorina Callagan? >> mi chiese la professoressa

<< Ma veramente io...Etciù >> tentai di rispondere

<< Si muova,venga qui,è interrogata! >> urlò

Mi alzai lentamente dalla mia sedia,presi il quaderno e mi avvicinai alla cattedra.

La professoressa mi squadrò da testa a piedi ed iniziò a sfogliare con accuratezza tutto il mio quaderno di storia.

Chiuse lentamente il mio quaderno e parlò:

<< Bene,mi parli un pò della seconda guerra mondiale >> ed ecco che due piccoli sputi arrivarono sulla mia maglietta nuova..

Che schifo pensai,ma non lo diedi a vedere,non potevo permettermi un altro brutto voto,altrimenti addio estate!

Iniziai a spiegarle tutto il paragrafo per filo e per segno senza omettere nemmeno un particolare.

Ero fiera di me!

La professoressa diede uno sguardo al registro,poi disse:

<< Cara Melody,ho notato che hai studiato per oggi vorrei metterti 7 e farti recuperare il 5 dell’ultima volta,ma vorrei farti un’ultima domanda >>

<< Certo prof. >> le risposi cortesemente e sperando di ricevere una domanda facile

Iniziai a ripassare in mente tutto il programma,soprattutto le cose che non ricordavo perfettamente.

Poi la fatidica domanda arrivò:

<< Riguarda quello studiato in passato,sai dirmi qualcosa su Napoleone Bonaparte? >>

SI! riflettei,era uno degli argomenti che preferivo in assoluto,grazie prof!

Stavo per rispondere quando il naso ricominciò a formicolare,sembrava stessi per starnutire,ma non fu così,sentivo la stessa sensazione di poche ore prima..

La testa cominciava a far male,vedevo tutto sfocato e la stanza cominciava a ruotare intorno a me,le gambe oscillavano,non riuscivo più a sostenermi in piedi,sentivo che stavo per..per..cadere!

Bum! Caddi a terra battendo forte la testa e svenni di colpo.

Le ultime cose che riuscii a percettire furono le parole della mia professoressa e la corsa di Josh che stava correndo dal suo posto per vedere come stavo.

Tutto troppo tardi!

                                                                                                                                                                                                -----------------------------SPAZIO AUTRICE:
EI BELLA GENTE COME BUTTA?
ok torniamo seri,sono spiacente di avervi fatto aspettare a lungo
tra la scuola,la danza e i compiti non ho avuto tempo
SCUSATEMI <3
Fatemi però sapere che ne pensate eh? ahahah :
)

  
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