Sono in un parco giochi con mia madre, strano. Lei odia i parchi giochi.
Meglio non pensarci, divertiamoci.
Mi guardo intorno e vedo una ruota panoramica che gira pigra, lenta e senza luci; un ponte vecchio che sta cadendo a pezzi ed una piscina con al centro un gioco in stile Takeshi's Castle: due aste di gomma poste una in verticale a reggere l'altra in orizzontale, che gira. Attira subito la mia attenzione e corro a guardarlo. Attraverso la strada sotto il ponte, dove l'acqua esce dalla piscina; qui vedo almeno un centinaio di piccoli uccelini azzurri, alcuni appoggiati al ponte, altri a terra stesi, a pancia all'aria, senza vita. Mi chiedo cosa ci sia che non va e vedo un clown in lontananza. "Probabilmente lavora qui!" e corro a chiedergli spiegazioni. Perdo mia madre tra la folla, ma non m'importa. La prima cosa adesso è capire perché quegli uccellini sono morti.
Mi avvicino all'uomo e sto per porgli la mia domanda, quando si gira e mi guarda... Posso specchiarmi nei suoi occhi color rosso vermiglio e nei suoi denti che sfoggia nel sorriso che va da un orecchio all'altro, malvagio. Allora ho un'intuizione e guardo verso l'attrazione principale del parco... Non posso crederci! Scoppio in lacrime... Sopra quella trappola mortale sono sospesi Bill e Saul, i miei migliori amici. Il gioco è rimanere sulla giostra il maggior tempo possibile mentre gira e cercare di spingere l'altro in acqua. Cadranno inevitabilmente entrambi nel veleno che stanno sorvolando. Inizio a urlare, ma dalla mia gola esce un sussurro. Sono accecata dalle lacrime e voglio solo che scendano da lì sopra. Come faccio? Sono in trappola! Come farò a vivere senza di loro?
Guardo nell'acqua, sperando di scorgere uan via di fuga per le persone più importanti per me e vedo ciò che mi lascia impietrita per almeno dieci minuti: quello che era il corpo di mia madre senza vestiti e i lunghi capelli neri, strappati dalla sua cute, che galleggiano ognuno per conto suo in quella fogna maledetta. Perché nessuno se ne accorge? Perché nessuno ferma quella tortura?
Guardo nell'acqua, sperando di scorgere uan via di fuga per le persone più importanti per me e vedo ciò che mi lascia impietrita per almeno dieci minuti: quello che era il corpo di mia madre senza vestiti e i lunghi capelli neri, strappati dalla sua cute, che galleggiano ognuno per conto suo in quella fogna maledetta. Perché nessuno se ne accorge? Perché nessuno ferma quella tortura?
"Nicoleeeeeeeeeeeeeee!"
Chi è che mi chiama?
"Nicoleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee"
La voce proviene da molto lontano e guardandomi intorno vedo solo folla, l'aria inizia a mancarmi... Eppure non soffro d'asma!
Sto per svenire, sto per svenire, rischio di affogare nelle mie stesse lacrime, non vedo nulla!
"Nicoleeeeee"
"Chi seii?!?"
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"Nicole, alzati, è tardi. Devi andare a scuola"
"Mamma?"
"Che c'è?"
"Ti voglio bene"