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Autore: Directioner_xx    27/01/2013    6 recensioni
Mi chiamo Alexis Parker, ho 17 anni e la mia avventura è iniziata grazie ad uno strano oggetto, meglio definito come magico. Questa non è una storia comune alle altre, è la mia storia e vi assicuro che vi terrà con il fiato sospeso.
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Lo strano uomo, tira fuori dalla tasca un oggetto, un orologio tascabile precisamente.
- “Stai attenta a quello che farai… tutto dipende da questo. Il tuo futuro potrebbe cambiare, e il passato tornare al presente.”
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- "Che cosa mi stai nascondendo?"- sento la voce calda di Harry alle mie spalle.
- "Parte della mia vita..."- dico senza voltarmi per non incontrare i suoi occhi.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Come with me... traveling in time! 





PROLOGO.

Ed eccomi qui di fronte al ragazzo, di cui sono follemente innamorata, che mi sta chiedendo di spiegargli cosa sta succedendo.
Mi fissa quasi per tirarmi la verità via dagli occhi, ma è una storia troppo complicata e lunga da spiegare, e poi non sarebbe in grado di credere alle mie parole. Lo guardo cercando di trovare un po’ d’ordine nella mia testa e in un attimo quello che è accaduto in questi anni mi torna in mente.
Tutto è iniziato qualche anno fa, quando mi sono trasferita a Londra perché mio padre aveva ricevuto un’ottima offerta di lavoro.
Questa è la terza città che cambio. Sono nata a Londra e ci sono rimasta fino all’età di sei anni, poi io e i miei genitori ci siamo trasferiti in America, precisamente a New York, e adesso siamo di nuovo a Londra, dove alloggiamo dai miei parenti, la famiglia Payne. Dobbiamo trovare casa e quindi ci hanno ospitato per alcune settimane.
Vorrei tanto tornare in America, mi mancano i miei amici e soprattutto Fred, il mio ex ragazzo, che appena sono partita mi ha lasciata per paura della troppa distanza. Codardo, ecco come lo potevo definire.
Forse è vero, non è facile mantenere una relazione a distanza, ma poteva pure provarci. Se così fosse stato però non avrei conosciuto lui, il ragazzo di cui sono follemente innamorata e che non conosce il mio più grande segreto. Ah quasi dimenticavo, mi chiamo Alexis Parker, ho 17 anni e la mia avventura è iniziata grazie ad uno strano oggetto, meglio definito come magico. Questa non è una storia comune alle altre, è la mia storia e vi assicuro che vi terrà con il fiato sospeso.



Chapter one.

#INCONTRI…

Mi trovo davanti a una grande casa bianca a più piani, con un portone verde e le finestre coperte dalle tende. I miei genitori si avviano per il vialetto e io li seguo trascinando il mio trolley di contro voglia. Non volevo andare via da New York per lasciare i miei amici e il mio ragazzo, ma sapevo che era importante per mio padre e non ho avuto altra scelta.
Qualcuno apre la porta, è la zia che dopo averci salutato con un grandissimo sorriso ci fa entrare in casa. E’ rimasto tutto uguale dalla mia ultima visita di più o meno sette anni fa. Si è passato tantissimo tempo, ma il profumo e il calore che si percepiva lì dentro è sempre lo stesso. La zia e mia madre sono sorelle, e anche se erano molto distanti continuavano a sentirsi per e-mail o al telefono, così quando mia mamma le ha detto che ci saremmo trasferiti qui a Londra, la zia non ha esitato a proporci di andare a stare un po’ a casa sua.

Entro in salotto, dove ad attendermi c’è lo zio che mi accoglie con un grande abbraccio. E’ esattamente come lo ricordavo e credo che l’unica cosa positiva di questo viaggio è rivedere le persone che sono state costantemente presenti nella mia infanzia. Tutte apparte una!
- “Liam! Ti ricordi di Alexis?”- dice lo zio sorridendo. Ecco, lui... mio cugino. In un attimo mi passano per la testa tutte le torture che mi faceva da bambini: mi tirava i capelli, distruggeva le mie bambole e mi prendeva in giro con i suoi amici. Aveva una specie di comitiva, si chiamavano i “Bad Boy”, che fantasia, all’età di sei anni si credevano i padroni del mondo. Era formata da lui e altri due bambini di cui non ricordo i nomi.
- “Alexis? Sei davvero tu?”- risponde scendendo in fretta le scale per poi guardarmi con una faccia sconvolta.
- “Fino a prova contraria si, sono io!”- rispondo acidamente. Io e lui non abbiamo mai avuto un rapporto di “amicizia” degno di essere chiamato tale.
- “Quanto sei cambiata! Tirarti i capelli devo dire che ti ha fatto bene.”- dice guardandomi dalla testa ai piedi. Faccio un passo indietro e riprendo possesso del mio trolley, facendo un finto sorriso, quasi come una smorfia. Anche lui è cambiato e devo ammettere che si è fatto un bel ragazzo, ma sinceramente non mi importa molto di lui in questo momento, il mio pensiero fisso è quello di chiamare in America e sentire la voce di Fred.

I miei genitori iniziano a chiacchierare con gli zii e Liam mi accompagna in quella che sarebbe stata la mia camera per qualche settimana.
- “Da quanto tempo che non ci vediamo!”- dico a Liam per essere un tantino cortese, forse è cambiato non è più lo stesso bambino scortese di un tempo.
 - “Si Alexis, e devo dire che mi sei mancata davvero tanto...”- risponde continuando a camminare.
- “Davvero? Bhe anche tu mi sei mancato!”- rispondo sorridendo.
- “Si, giuro mi mancava prenderti in giro! Adesso che sei qui posso farmi due risate!”- ecco appunto, è sempre lo stesso, non è cambiato per niente -.-“
Trascino su per le scale la pensante valigia che ovviamente non ha preso Liam per aiutarmi e continuo a pensare che questo viaggio si rivelerà un completo disastro.
- “Questa è la tua stanza, se hai bisogno la mia è accanto.”- dice indicandomi una delle tante porte del corridoio e in un attimo sparisce. Entro nella stanza e osservo felice quello che ho intorno.
Questa è la stanza dove un tempo io, lui e la sua banda, giocavamo e dove trascorrevamo pomeriggi interi. Adesso ovviamente è munita di un letto e non ci sono giocattoli in giro, ma il ricordo è ancora fresco fra quelle pareti.

Prendo il cellulare dalla borsa e compongo il numero di Fred, il mio ragazzo o meglio ex ragazzo.
Nonostante tutto non voglio perdere i contatti e forse voglio trovare una soluzione per la nostra relazione.
Scendo al piano di sotto e vado in giardino camminando avanti e indietro, nell’attesa di sentire la sua voce.
- “Fred!!!”- dico con voce stridula appena non sento più gli squilli.
- “Emh… non sono Fred. Adesso è sotto la doccia.”- è una voce femminile, mai sentita prima.
- “Scusa chi sei tu?”- chiedo con il cuore che mi batte all’impazzata.
- “Io sono la sua ragazza!”- afferma con tono serio, poi sento un “amore” di sottofondo e chiudo in fretta la chiamata. Tutta la storia che le relazioni a distanza non funzionano è perché aveva un’altra. Wow! Inizio a piangere prendendomela con me stessa per il fatto di aver creduto come una scema a tutto quello che mi aveva detto e mi siedo a terra stringendo le gambe al petto per non far vedere a nessuno che sto piangendo.
- “Ehi, tutto ok?”- sento una voce calda e profonda. Sollevo la testa dalle mie gambe e mi ritrovo davanti un ragazzo dal viso familiare.


 

***
Ed ecco a voi il primo capitolo!!
Ci ho messo un pò a scrivere questa storia, che spero vi piacerà.
Ditemelo se non vi piace altrimenti non continuo.
Lasciate tante recensioni e ditemi cosa ne pensate :)
A presto :3

  
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