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Autore: Directioner_xx    29/01/2013    4 recensioni
Mi chiamo Alexis Parker, ho 17 anni e la mia avventura è iniziata grazie ad uno strano oggetto, meglio definito come magico. Questa non è una storia comune alle altre, è la mia storia e vi assicuro che vi terrà con il fiato sospeso.
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Lo strano uomo, tira fuori dalla tasca un oggetto, un orologio tascabile precisamente.
- “Stai attenta a quello che farai… tutto dipende da questo. Il tuo futuro potrebbe cambiare, e il passato tornare al presente.”
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- "Che cosa mi stai nascondendo?"- sento la voce calda di Harry alle mie spalle.
- "Parte della mia vita..."- dico senza voltarmi per non incontrare i suoi occhi.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chapter two.

#Stanezze.





 

Osservo la sagoma davanti a me. E’ un ragazzo dal viso familiare. Porta una polo blu con sopra un giacchino grigio, un paio di jeans e delle supra blu che spiccano tra il verde del giardino. Sollevo lo sguardo e cerco di ricordare di chi si tratta ma niente.
- “Emh… si è tutto ok.”- rispondo tornando ad abbassare lo guardo. D’un tratto sento un tonfo e mi ritrovo accanto questo strano ragazzo che continua a sorridermi.
- “Sono venuto qui per Liam e invece trovo una bella ragazza in giardino tutta sola a piangere!”- continua sorridendomi.
- “Non vorrei essere sgarbata ne tanto meno mostrarmi intontita, ma mi sembra di conoscerti solo che non mi ricordo di te… è possibile??”- affermo cercando di riformulare la domanda nella mia testa visto che il ragazzo mi guarda con una faccia strana.
- “Piacere Niall Horan!”- dice porgendomi la mano. La afferro e sento la sua stretta forte. Adesso mi ricordo di lui!!! Niall è uno dei bambini che faceva parte della banda di Liam. Il biondino “so tutto io”!!
- “Mi ricordo di te! E comunque il gelato non va sulla pizza come dicevi tu! Ho provato anni fa con delle mie amiche e sono stata male per una settimana.”- si lo so, sono stata una cretina, ma Niall lo diceva convinto che era una cosa buona e durante un pigiama party ho costretto le mie amiche a provare e questo esperimento è stato il risultato di una settimana di nausea.
- “Aspetta, aspetta! Tu sei Alexis????”- chiede guardandomi anche lui con una faccia sconvolta.
- “Ma sembro un alieno?? Fatemi capire!!”- ok, questa frase non ha senso ma volevo dirla ahahhaha :’D
- “Wow! Sei cambiata e anche tanto. Se ti avessi incontrata per strada non ti avrei di certo riconosciuta, e comunque per il gelato, avevo cinque anni quando ho provato questo esperimento e non credevo che l’avresti fatto veramente!”- dice scoppiando a ridere, poi si ferma e mi osserva ancora: “Ehi non cambiamo discorso, perché piangevi?”
- “E’ una storia lunga e non la vado di certo a raccontare a te!”- dico con tono ovvio. Il biondino mi guarda con espressione delusa, si alza da terra e si volta per andare via, poi si ferma e prima di sparire dalla mia vista dice: “E’ stato un piacere rivederti! E comunque volevo essere solo gentile, sono cambiato!”
Sorrido e mi alzo anche io prendendo la decisione di dimenticare Fred una volta per tutte.

Salgo in camera e mi cambio, indossando qualcosa di più comodo per uscire a fare una passeggiata.
Afferro la borsa ed esco da casa dirigendomi verso il centro di Londra. Forse uscire da sola non è stata una buona idea visto che non ricordo bene le strade ma voglio stare un po’ da sola per fare mente locale di non essere più a NY.

Mentre cammino per le strade della mia città natale, mi imbatto in una fiera e inizio a girare per queste piccole bancarelle alla ricerca di qualcosa di utile o carino.
Mentre sto attenta a trovare un bel braccialetto, vado a sbattere contro un ragazzo\ albero. Dico albero perché è davvero molto alto!
- “Scusami…”- dico allontanandomi in fretta da quel corpo caldo.
- “Stai attenta a dove metti i piedi bella fanciulla.”- sollevo lo sguardo e mi perdo negli occhi di questo ragazzo, verdi come quei prati che si vedono nei film. Mi fissa anche lui, non i miei occhi ma qualcos’altro.
- “Si certo… ciao.”- brutto maniaco! I ragazzi londinesi sono tutti così scorbutici e anche maniaci???
Faccio per andarmene ma lui mi ferma e con un sorriso a 32 denti mi dice: “Ti va di prendere un caffè?”
Ma anche no! Che sfacciataggine, dopo che guarda le mie curve pensa pure di invitarmi a bere un caffè!
- “No guarda, ho altro di più importante da fare!”- mi volto e vado via accelerando il passo per evitare che mi fermasse nuovamente.

Il sole inizia a tramontare e le persone vanno via, lasciando me e qualche altro ragazzino alla ricerca di qualcosa che ci possa rallegrare quel poco che rimane di quella giornata.
- “Ehi tu!!”- sento bisbigliare e curiosa mi volto. Un anziano uomo, di carnagione scura e coperto da uno strano velo, mi fa segno di avvicinarmi a lui. Faccio finta di niente e mi allontano, ma il vecchietto continua a seguirmi così mi fermo.
- “Mi dica…”- rispondo cordialmente indossando il giacchino che tengo sulle spalle, visto che l’aria d’un tratto è diventata più fresca. Londra è una città fredda e nonostante fosse solo metà settembre ancora i raggi del sole riuscivano a riscaldare il mio corpo.
- “Bella ragazza… io devo andare via, ti lascio un oggetto preziosissimo che apparteneva ai miei avi!”- c’è giusto a me il vecchietto doveva fermare, deve essere sicuramente pazzo!
- “Emh… mi stanno chiamando al cellulare, devo rispondere!”- invento una scusa prendendo il cellulare dalla tasca.
- “So che non ti sta chiamando nessuno… io l’ho visto!”- che ha visto? Da quando i vecchietti sanno usare il cellulare??? Nel frattempo lo strano uomo, tira fuori dalla tasca un oggetto, un orologio tascabile precisamente.
- “E con questo cosa dovrei fare? Ce l’ho già un orologio!”- dico mostrando il mio orologio al polso.
L’uomo non si da pace e mi stringe il polso per poi poggiare con delicatezza sul palmo della mia mano questo orologio.
- “Stai attenta a quello che farai… tutto dipende da questo. Il tuo futuro potrebbe cambiare, e il passato tornare al presente.”- detto questo abbasso lo sguardo per osservare l’oggetto e quando sto per fare una domanda sollevo il viso e rimango stupita nel vedere che il vecchietto è andato via. Da quando le persone anziane sanno correre veloci???
Torno a guardare il palmo della mia mano e senza farci troppo caso lascio cadere l’orologio nella borsa e poi mi incammino per tornare a casa.

- “Dove sei stata??? Ci siamo preoccupati!!! Sono le otto di sera!!”- neanche il tempo di arrivare a casa che tutti mi sommergono di domande. Ma cavolo ho quasi 18 anni, sono matura e responsabile e so quello che faccio!
- “Sono andata a fare un giro a Londra.”- rispondo con tutta tranquillità.
- “Siamo appena arrivati e mi costringi già a metterti in punizione?”- dice mio padre infuriato, nel frattempo Liam se la ride seduto sul divano. La mamma e gli zii acconsentono alla punizione di mio padre e dopo essermi beccata una settimana senza computer e cellulare, salgo in camera mia e mi butto sul letto stremata.
Prendo la borsa e tiro fuori quell’orologio che mi aveva messo nei guai. Lo osservo per poi lanciarlo per terra con tutta la forza che ho e poco dopo mi addormento risvegliandomi in un posto strano ma familiare.


 

***
Hellooo!!! Ecco a voi il secondo capitolo :3
Che ne pensate??
Niall è entrato in scena, mancano gli altri 3 con le vere e proprie presentazioni!
Lo strano vecchietto ha messo nei guai Alexis, ma è molto importante
questo orologio nella storia!
Passiamo ai ringraziamenti:
in due giorni ho avuto 724 visite *-*
Vi amo giuro!!
Grazie a tutte coloro che hanno messo la storia nelle
preferite, seguite e ricordate.
Mi dileguo a presto!!! *-*

Su twitter: @_ehytommo

  
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