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Autore: Miss Black Eyes    27/01/2013    1 recensioni
La mia mente volò tra le nuvole e iniziai a fantasticare su di lui... volevo a tutti i costi rivederlo e non sapevo come fare...
Ero disperata, io volevo e dovevo rincontralo, avevo bisogno di lui per stare bene, era la mia unica fonte di felicità e dovevo riaverlo, a qualunque costo!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fan fiction The Wanted
 
Capitolo 8
 
---Nathan---
Intanto mentre aiutavo Tom a sistemare la sua stanza gli raccontai del mio angelo…
Passammo il pomeriggio davanti a pc, televisione, play e ancora pc, play pausa cena, play televisione; era davvero bello avere una amico in casa e lo sarebbe stato anche con 4 però mi spaventava la cosa.
La mattina seguente mi sveglia presto e io e Tom ci sentivamo delle donnine di casa.
Dopo una giornata molto pesante a fare pulizie, preparare le stanze per i ragazzi e rendere il resto della casa a prova di Max e Jay, mi rilassai sul divano mentre Tom giocava alla play.
Iniziai a diventare agitato.
I ragazzi sarebbero arrivati a breve e non sarei riuscito a frenare il l’istinto animale di Max.
<< Nervoso? >> mi chiese Tom vedendomi muovere morbosamente i piedi.
<< Si ho paura che mi distruggano la casa e che io la distrugga con loro! >> mi morsi un labbro.
<< Secondo me dovresti preoccuparti più di Max che di Jay, insomma lui è un bravo ragazzo >> disse mettendo in pausa e girandosi verso di me.
<< Jay è un bravo ragazzo finché non tocca alcol! >> dissi alzandomi in piedi.
<< Tranquillo, si comporteranno bene >> e mi sorrise. 
Dopo mezzora per prepararmi psicologicamente all’arrivo delle belve feroci sentii bussare alla porta.
<< Non possono essere loro! >> disse Tom.
<< Infatti non saranno loro, è troppo presto! >> mi avviai alla porta e quando l’aprii e tutto d’un tratto mi ritrovai ricoperto di neve, solo un cretino come Max poteva fare una cosa del genere.
<< Ciao Max >> dissi scocciato e anche stupito del fatto che fossero arrivati così presto e che già la partenza era stata ‘’fantastica’’.
Tom venne alla porta aiutandomi a scrollare la neve dai capelli.
<< Ehi amici! >> gridò lui entrando e sporcando tutta la casa.
<< Ehi Nathan, mi sembri un pupazzo di neve! >> disse Jay ridendo e prendendo le sue valige.
<< Ciao Jay >> sta volta la mia voce era più cantilenante.
Appena tutti si salutarono e io mi cambiai, cenammo con un arrosto preparato da Tom e poi brindammo alla nostra unione.
Iniziammo a divertirci come al solito: c’era chi balla va ubriaco, Max, chi faceva battute orribili, Tom, chi rideva, piangeva e picchiava un cuscino tutto allo stesso tempo, Jay e poi c’ero io che dopo circa una bottiglia di vodka e una di birra inizia a dare di matto, cantammo canzoni senza senso e i vicini bussarono tre volte per richiamarci, ricordo poche cose di quella notte, dovevo essere stato sobrio poche ore.
I ricordi erano dei piccoli flashback appannati e nebbiosi e anche se mi sforzavo non riuscivo a vedere nulla.
Un dolce raggio di sole mi stava riscaldando la guancia destra, non riuscivo ad aprire gli occhi, mi veniva da vomitare e la testa mi faceva malissimo, era il tipico dopo sbronza, quindi rimasi altri dieci minuti con gli occhi chiusi e poi li aprii…
Aprendo gli occhi mi resi conto che, oltre ad aver dormito in soggiorno, eravamo in delle stranissime posizioni: c’era Jay in posizione fetale con il dito in bocca sul tappeto, Max con la testa sul pavimento e le gambe accavallate sul divano e poi c’era Tom sdraiato sul divano a modi morto con al posto dei fiori tra le mani, un bicchiere di spumante.
Io forse ero l’unico normale, si fa per dire, avevo la testa sul divano e i piedi a terra.
La voglia di fargli uno scherzo era molto invitante, così tanto che mi diede la forza di alzarmi.
Così senza farmi sentire andai a prendere l’iPhone e feci una bella foto da usare in caso di ricatto, poi sempre in silenzio andai a prendere la tromba dello stadio e… 3… 2… 1… BOOOM
Tutti si alzarono di soprassalto e fecero delle facce stranissime, io non riuscivo più a smettere di ridere.
<< No dico ma non hai un cazzo da fare tu la mattina? >> disse, con una voce rauca e con tutta la finezza di un marinaio, Max.
<< No! Niente, se non svegliare voi! >> e continuai a ridere, tutti si erano alzati, non proprio tutti Jay era ancora che si succhiava il pollice sul tappeto, così per traumatizzarlo, prima gli feci una bella foto ricordo e poi gli suonai la tromba vicino alle orecchie.
Quando si sveglio iniziò a rincorrermi per tutta la casa finché non mi prese e con un cuscino me le diede di santa ragione, io intanto continuavo imperterrito a ridere.
Quando ci vestimmo, tutti andarono nelle loro stanza e iniziarono a disfare i bagagli.
Io presi il mio iPhone e vidi un sacco di notifiche su twitter: avevo pubblicato tantissime foto e non ricordavo nessuno di quei momenti immortalati, ce n’erano di diverse ma la mia preferita era quella dove come protagonista vedeva Max con una bottiglia in mano che cercava di mettere lo spumante in bocca ma era troppo ubriaco e l’unica cosa che assaggiava quello spumante era la sua maglia, nello sfondo c’era Tom che giocava a testa in giù alla play e gli pendeva qualcosa dalla bocca  di fianco a lui c’era Jay che parlava o gridava contro un cuscino, era davvero da ridere!
Mentre vedevo le strane e divertenti foto pensai a cosa dovessi mettermi questa sera per la festa a casa di Siva, non avevo neanche un idea!
L’unica cosa da fare era andare al centro commerciale e fare shopping.
I ragazzi scesero e dopo aver commentato tutte le foto e aver sistemato la casa andammo al mc e pranzammo.
Eravamo seduti e poi Max, come suo solito, si alzò ‘’infastidendo’’ due ragazze sedute al tavolo difronte. Erano abbastanza carine: una bionda dagli occhi bruni, e l’altra mora dagli occhi cielo, stranamente il mio istinto animale nei confronti di qualsiasi ragazza si era quasi totalmente annullato e l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era il sorriso di Angel.
<< Salve belle signore! >> disse lui sedendosi di fianco a loro, lo vedevo così morto di sesso che mi faceva quasi pena.
<< Si?! >> risposero in coro sarcastiche e poco toccate, di sicuro non lo conoscevano o comunque non cedevano al suo atteggiamento da farfallone.
<< Come mai due belle ragazze come voi sono sedute da sole? >> la solita frase da allupato che tenta un approccio; mi faceva molto ridere la sua faccia anche perché notava che il suo “sguardo sexy” stranamente non funzionava e cercava di fare altre facce che lo rendevano solo ridicolo.
<< Mangiamo! >> rispose la bionda divertita. L’altra guardava sfuggente Jay e lui invece la fissava mangiandosela con gli occhi!
<< Come vi chiamate? >> chiese da ‘’bravo’’ ragazzo Max.
<< Giulie e Sydney >> sorrisero, forse gli interessava.
<< Io sono Max e… >> lo interruppero.
<< Sappiamo chi siete! Anche se non siamo due vostre fan sfegatate! >> disse la bionda sempre sorridente.
<< Vi va di unirvi a noi? >> chiese Jay avvicinandosi e lanciando un sorriso dolce alla mora.
<< Si! Ci piacerebbe molto >> rispose Giulie.
Quando finimmo di pranzare, subito dopo Giulie e Max se ne andarono e li seguirono anche Jay e Sydney.
Io e Tom andammo a fare shopping e poi tornammo a casa per preparaci.
Avevo una semplice camicia nera e dei jeans blu intenso e poi uno dei miei soliti cappellini.
Tom aveva una maglia attillata e dei pantaloni neri; Jay e Max non erano ancora tornati così gli mandai un messaggio, ci saremmo visti li.
Prima di andare a casa di Siva dovevamo passare a prendere April, la fidanzata di Tom, April è la mia migliore amica, è una persona splendida oltre che bellissima: ha gli occhi blu e i capelli lunghi e biondi, è perfetta ma ovviamente io posso pensare a le come la mia sorella più grande.
Arrivammo a casa di Siva e suonammo il campanello…

Ciao a tutti! SCUSATE il ritardo, spero possiate perdonarmi! SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE!!! spero che questo capitolo vi piaccia :)
il grande momento si avvicina *--* non vedo l'ora di farvi leggere il loro incontro! 
un bacio An

  
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