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Autore: Sallivergron    28/01/2013    2 recensioni
Per la prima volta nella loro queste due complete sconosciute si stavano lasciando alle spalle i problemi, prendendosi un po’ di tempo per se stesse. Nessuno sapeva cosa avessero in mente. Quella sarebbe stata un’avventura per tutti e chi lo sa, magari non avrebbero incontrato solo persone nuove in una città nuova.
Questa storia è ispirata al film "L'amore non va in vacanza" i personaggi principali sono: Naya Rivera e Dianna Agron, i secondari: Mark Salling, Chord Overstreet, Chris Colfer, Darren Criss, Lea Michele e Cory Monteith
Natale si avvicina ed io comincio ad avvertirlo, così ho deciso di avvantaggiarmi e cominciare a scrivere la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chord Overstreet, Chris Colfer, Dianna Agron, Mark Salling, Naya Rivera
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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11

Un'altra mattina cominciava in Inghilterra. Naya si svegliò tra le braccia di Mark. Si accorse che erano avvinghiati. Lui la teneva stretta a se e questo la fece sorridere. Non voleva lasciarla andare. Alla donna mancava la sensazione di svegliarsi tutte le mattine avendo un uomo nel letto, le mancava sentirsi amata, protetta, le mancava sentirsi la importante per qualcuno. Certo sapeva di essere importante per Chris, ma non era la stessa cosa. Lei aveva bisogno di un uomo e quell'uomo era Mark. Lui era tutto quello che desiderava. Era un uomo affascinante, interessante, divertente e umile, un uomo buono, con un cuore grande, disposto ad amarla incondizionatamente e a renderla felice. 
Si girò verso di lui e gli diede un bacio sulla guancia, dopodiché cercò di sottrarsi alla sua presa per poter preparare la colazione per lui e le bambine. Ma Mark non la voleva mollare, strinse ancora di più la presa e la portò più vicina a se stesso. 
-Mark devo preparare la colazione- sussurrò lei silenziosamente all'orecchio del suo uomo che lentamente aprì gli occhi e la guardò per un po'. -Che c'è?- chiese Naya non capendo perché la fissasse.
-Come fai ad essere così bella anche appena sveglia?- domandò l'uomo mettendo un braccio sotto la sua testa e guardando la ragazza che rise e si alzò. 
Giunta in cucina, la mora cominciò a preparare la colazione. Qualche minuto dopo, si sentì tirare la maglia che indossava come pigiama. Guardò in basso e vide Melissa che con una mano le stringeva l'indumento e con l'altra si stropicciava un occhio mentre sbadigliava. La donna sorrise intenerita da quella piccoletta che le faceva troppa tenerezza. 
-Naya stai preparando la colazione?- chiese guardandola e la donna annuì sorridente, poi la prese in braccio e la fece sedere sul bancone della cucina. -Ti posso aiutare?- domandò. 
-Certo- rispose la donna sorridendo e lasciando che la piccola le desse una mano. Erano davvero in sintonia, se fosse entrato uno sconosciuto all'improvviso e le avesse viste, sicuramente avrebbe pensato che fossero mamma e figlia. 
-Mettiamo un po' di musica?- domandò la piccolina e Naya, rendendosi conto che era una bella idea, acconsentì. Cominciarono a ballare e a cucinare. Era una scena davvero molto tenera. Melissa che preparava l'impasto delle frittelle e muoveva il cucchiaio a ritmo di musica e Naya che cucinava le uova canticchiando la canzone. Ad un certo punto andò dalla piccolina, la prese per le mani e cominciarono a ballare nel bel mezzo della stanza. Svegliata dal rumore, la piccola Becca andò da loro per vedere cosa successe. Non appena entrò, la latina coinvolse anche lei nella danza. Si divertirono davvero molto. Anche Mark, svegliato dalla musica giunse in cucina, ma non si fece notare. Si appoggiò al muro  e guardò compiaciuto la scena. Vedere le sue figlie di nuovo felici era la cosa che più desiderava, ma vedere le sue figlie che andavano d'accordo con la donna che amava era un sogno.  In quel momento più che mai capì che non poteva perdere Naya. Le vacanze erano quasi giunte al termine e lui non sapeva ancora cosa fare. Non poteva lasciarla partire, ma allo stesso tempo non poteva impedirle di continuare la sua brillante carriera per amor suo. Ma cosa avrebbe potuto fare? Avrebbe voluto raggiungerla ad L.A. ma aveva due bambine a cui badare e non gli sembrava la scelta più adatta. 
 
Nel frattempo ad L.A. Dianna, Chord, Darren e Lea aspettavano l'arrivo di Chris e Cory per la cena. La biondina era davvero curiosa di conoscere il fratellastro dell'attore dopo la brutta figura che aveva fatto credendo che fosse il suo fidanzato. Da come ne parlava il ragazzo con gli occhi azzurri, Cory era un bell'uomo, molto alto e davvero, davvero tenero. Era il tipico gigante buono. 
Il campanello suonò e Chord andò ad aprire la porta, mentre Darren assieme a Lea, si occupava di sistemare le ultime decorazioni della tavola, i segna posti. 
-Sono arrivati!- esclamò il biondo attirando l'attenzione di tutti e spingendoli a raggiungerlo nel soggiorno. Dianna fu la prima ad arrivare assieme a Darren, mentre Lea era impegnata a decidere dove sedersi. I due si presentarono allo sconosciuto e cominciarono subito una conversazione con lui. 
Lea arrivò poco dopo. Quando vide Cory rimase senza parole, il che era strano considerato che era una delle ragazzi più loquaci sulla faccia della terra. Quell'uomo era davvero molto, ma molto affascinante. Aveva quei capelli castani perfettamente pettinati, quegli occhi dal taglio particolare che non lo rendevano uguale a tutti gli altri e poi quella voce calda che face venire i brividi alla moretta non appena questi le si avvicinò e si presentò. Le strinse la mano con una delicatezza insolita per un ragazzo. Aveva dei modi molto educati e soprattutto a differenza degli altri uomini, il signor Monteith non le guardava di continuo il seno e questo le piaceva un sacco. Cominciarono a parlare del più e del meno per cercare di non crare imbarazzanti silenzi. Si accorse subito che non solo era l'uomo più bello che avesse visto sulla faccia della terra, ma era davvero molto interessante. E poi il suo sguardo, il suo sguardo era qualcosa di estremamente sexy nonostante la sua aria da bambinone impacciato. 
La cena stava per cominciare, così Lea sgattaiolò in cucina prima che arrivassero gli altri e si sedette accanto al posto di Cory. Quando gli altri arrivarono, la trovarono già al sup posto. Starniti si andarono ad accomodare. La mora cominciò a parlare con il nuovo arrivato. 
-Ehm Lea- cominciò a dire Darren, seduto accanto a Chris
-Zitto Darren, non vedi che sto avendo una conversazione con Cory- lo zittì lei
-Ma Lea- continuò il moretto
-Che diavolo c'è?- chiese lei girandosi verso il cugino
-Lea hai dimenticato qui il tuo segna posto!- rispose innocentemente il ragazzo.
Dianna scoppiò a ridere. Guardò l'amica che era diventata tutta rossa per l'imbarazzo. Cory era divertito dalla situazione. 
-Scusate!- disse la moretta alzandosi e andando al piano superiore. Il gigante buono la seguì. 
-Ehi!- disse accarezzandole un braccio e guardandola
-Che figura! Mi dispiace!- esclamò lei
-Ma figuarati! Non c'è niente di cui essere in imbarazzo. Sai speravo di essere seduto accanto a te- affermò lui. Lei sorrise. -Ti va di tornare di là?- domandò porgendole il braccio come un cavaliere.
-Con piacere!- rispose lei, e insieme tornarono dagli altri.





L'angolo della scrittrice di Fabiana
Ragazzi mi dispiace tantissimo per il ritardo, non riesco ad essere mai puntuale porca miseria. Detto questo spero che recensirete e mi scuso con voi per la lunghezza di questo capitolo, so che è davvero molto breve, putroppo non ho avuto molto tempo da dedicare alla scrittura e questo è quello che la mia mente ha prodotto. Ancora perdono e vi prometto che dalla prossima settimana, essendo più libera dagli impegni scolastici sarò più presente. 
Un bacio

Fabiana
  
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