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Autore: Louissbottom    28/01/2013    2 recensioni
Dal capitolo 5:
Louis: Ti prego, dimmi che non l'hai baciato!
Io: Perché dici così?
Louis: Altrimenti ho sprecato il mio tempo a venire qui.
Io: Mi dispiace, davvero.
Louis: Almeno sei sincera. Ti perdono solo perché quando è successo non ci conoscevamo.
Io: Ma siamo solo amici, non sarebbe potuta andare mai e poi mai oltre.
Louis: Ti credo. Adesso vado che domani dovrò alzarmi presto.
Dal capitolo 7:
Io: Se non viene lui io non ci vado!
Alessia: Determinata la ragazza.
In quel momento si avvicinò Louis a me.
Louis: Mi piacciono le ragazze determinate.
Io: Finalmente un ragazzo che ragiona!
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Buona lettura :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Louis: Amore, posso farti una domanda? –
 
Io: Quello che vuoi. –
 
Louis: Quando eravamo alla festa di Liam,
avevi vomitato per via della gravidanza, vero? –
 
Io: Sì, ma non lo sapevo ancora. –
 
Louis: E quando l’hai saputo, perché non me l’hai detto? –
 
Che domanda. E ora?
Cercai di guadagnare un po’ di tempo per cercare le parole giuste da dirgli.
Mi misi seduta sul letto a gambe incrociate, e cominciai a parlare. Louis mi imitò mettendosi nella mia stessa posizione.
 
Io: Ecco, Lou. Non so come dirtelo. Probabilmente ti incazzerai  e diventerò una ragazza madre.
Ma non voglio mentirti. Lo so, dovevo dirti tutto dall’inizio, ma.. –
 
Louis: Oh cazzo. – Disse portandosi una mano alla bocca.
 
Io: Cosa? –
 
Louis: Mi hai per caso tradito mentre stavamo insieme e quindi non eri sicura di chi fosse il figlio, non è così? –
 
Io: Che cazzo dici Lou, mi vergognerei di me stessa. –
 
Louis: E allora qual era il problema? –
 
Io: Avevo paura. So che potrebbe sembrare una cosa stupida, ma io avevo paura seriamente.
Paura che tu fossi troppo incazzato con me perché non ti avevo dato un’altra possibilità,
paura che mi avresti lasciata da sola e non avresti riconosciuto la piccola.
Così ho preferito non dirti niente, almeno non avrei saputo la tua risposta.. –
 
Louis: E quindi hai preferito scappare?
Scappare da me che ti amo più di quanto tu possa immaginare? –
 
Io: Scusa. –
 
Dissi mentre qualche lacrima cominciava a scendere sul mio viso.
Louis si avvicinò un po’ più a me e con il pollice della sua mano destra mi asciugò quella lacrima.
 
Louis: Dai, basta. Non fare così.
Adesso quello che importa è che io sono qui,
con te, con la nostra piccola e che vi amo da impazzire. –
 
Disse dandomi un leggero bacio sulle labbra.
 
Io: Mi dispiace. –
 
Non disse niente, si limitò ad abbracciarmi ed insieme ci distendemmo sul letto.
 
Louis: Amore? – Disse sussurrando.
 
Io: Tesoro. – Risposi a tono.
 
Louis: Sono contentissimo di averti ritrovata. –
 
Io: Io invece ci speravo. –
 
Detto questo, gli diedi un piccolo bacio e mi girai dalla parte opposta a lui.
Mi strinse in un abbraccio ed insieme ci addormentammo.
L’indomani mattina mi svegliai verso le dieci, e non trovando né Louis né la piccola, scesi in cucina.
 
Louis: Ehi, piccola. La mamma si è svegliata. – Le disse sussurrando.
 
Venne incontro a me e dopo avermi dato un bacio pieno d’amore, mi porse Hope.
 
Louis: Amore, la piccola aveva un po’ di fame, così l’ho fatta mangiare. –
 
Io: Cosa? Tu che fai il responsabile? No, questa devo segnarmela. –
 
Gli dissi ridendo.
 
Louis: Eddai, smettila. –
 
Io: Lou. – Divenni seria.
 
Louis: Dimmi amore. –
 
Io: Adesso che siamo un po’ più tranquilli, ti va se chiariamo le cose del passato? –
 
Louis: Certo amore. –
 
Andammo a sederci sul divano e cominciò a parlare.
 
Louis: Mi dispiace che tu l’abbia presa così male, lo sai come sono fatto, è il mio modo di scherzare. Scusami. –
 
Io: L’importante è che tu abbia capito l’errore. –
 
Louis: Certo, e me ne sono anche pentito. Ora, posso farti una domanda io? –
 
Io: Certo. – Chiesi curiosa.
 
Louis: Hai ogni ricordo di Hope di questi nove mesi, vero? –
 
Io: Certo. Tieni un secondo la piccola. –
 
Gliela porsi e salii in camera mia, dove presi una scatola con delle foto.
C’erano foto dell’ecografia di ogni mese, foto che ritraevano me con il pancione.
E poi c’era una foto che credo sia stata la più bella.
C’ero io, sdraiata sul divano, al settimo mese di gravidanza, il pc sul tavolino ed una canzone tagliata al pezzo dove canta Louis.
Dissi ad Hope che quello era suo padre, e appena finita quell’affermazione, la sentii muovere in movimenti molto delicati.
Il giorno prima il ginecologo mi aveva consigliato di far ascoltare al bimbo un po’ di musica, quindi non potei non farle ascoltare suo padre.
Mi emozionai moltissimo, infatti nella foto si possono benissimo vedere i miei occhi lucidi.
Scesi di sotto e porsi lo scatolo a Louis. La piccola dormiva, quindi Lou la mise nel cullino.
 
Louis: Cos’è? –
 
Disse guardando la scatola.
 
Io: Tutto quello che ti sei perso. Dal primo all’ultimo mese di gravidanza.
Stai attento che è tutto messo in ordine. –
 
Louis con le mani tremolanti prese in mano la scatola e l’aprì.
Cominciò a guardare tutte quelle foto con un sorriso di commozione provocato da ogni foto.
 
Louis: Amore, perché in questa foto piangi? –
 
Disse prendendo quella foto del settimo mese di gravidanza.
 
Io: Amore, qui c’è tutta la famiglia riunita.
Il ginecologo il giorno prima mi aveva consigliato di farle ascoltare un po’ di musica, così ho pensato
‘E perché non farle ascoltare suo padre?’
Infatti appena partì la musica, dissi ad Hope che colui che cantava era suo padre,
e lei dopo quelle parole si mise a fare dei movimenti che sembravano una ninna nanna. –
 
Louis: Oddio amore, sono troppo emozionato. Che canzone era? –
 
Io: La tua parte in ‘Moments’. –
 
Mi fissa e vedo scendere dal suo viso una lacrima con un sorriso.
 
Louis: Quando eravamo lontani cantavo sempre quel pezzo. Mi ricorda te. –
 
Io: Tu sei tutto quello che ho sempre desiderato. –
 
Dopo un po’ Hope si svegliò ed andai di sopra a cambiarla.
Sentii la porta del bagno aprirsi.
 
Io: Louis, chiudi subito, altrimenti esce l’aria calda e la piccola si raffredda. –
 
X: Oh, come si preoccupa per la sua piccola. –
 
No, non era assolutamente Louis.
Ma quella voce era molto familiare.
Non la sentivo da molto tempo.
Mi girai di scatto.
 
Io: Cazzo, Marco! –
 
Corsi ad abbracciarlo mentre Louis continuò a vestire Hope.
 
Io: Minchia, mi sei mancato un casino.
Come ho fatto tutto questo tempo senza di te? –
 
Marco: Tesoro, sempre più bella sei.
Sono felicissimo. Non immagini quanto.
Mi se mancata da morire. Ho una sorpresa per te. –
 
Io: C’è Salvo, vero? –
 
E dopo quella mia domanda vidi entrare Salvo dalla porta ed andai ad abbracciare pure lui.
 
Io: Mi sei mancato tantissimo anche tu. –
 
Salvo: Anche te sei mancata. –
 
Ed ecco che si sentì chiudere il portone e subito dopo arrivò Sofia a completare l’abbraccio di gruppo che avevamo creato io, Salvo e Marco.
Dopo che Hope fu pronta invitai i miei amici a scendere di sotto e a restare per il pranzo.
Chiamai anche il resto dei One Direction e facemmo un pranzo molto movimentato, direi.
Salvo e Marco si trovarono molto bene con i coglioni che avevo conosciuto non appena trasferitami a Londra.
Beh, ovvio, tutti gli amici coglioni me li ritrovo io.
Passammo il pomeriggio a ridere e scherzare,
ma soprattutto a raccontare a Salvo e Marco tutto quello che io e Sofia avevamo fatto durante la nostra assenza dall’Italia.
Arrivò la sera e suonarono al campanello. Eravamo tutti lì, non aspettavo ospiti. Andai ad aprire. Corsi ad abbracciarli.
Erano i miei genitori che, non appena venuti a conoscenza di essere diventati nonni,
presero il primo aereo che partiva per Londra e vennero a conoscere Hope.
Avevano affittato una stanza di un hotel lì vicino nonostante io gli avessi detto che potevano tranquillamente restare da noi, ma preferirono lasciarci soli.
Harry quella sera dormì a casa mia con Sofia, così che Salvo e Marco sarebbero stati ospiti a casa Direction.
Quella sera stessa Louis decise che un anno dopo mi avrebbe sposata, e ovviamente dopo aver accettato,
lo ringraziai dicendogli qualcosa che non avrei mai pensato di dire.
 
Io: Louis, ti amo da morire. Ed è per questo che io voglio invecchiare insieme a te e crescere tutti i figli che desidereremo avere. –
 
Louis: Io ti amo più della mia stessa vita. –
 
Continuammo a parlare decidendo, o almeno farci un’idea, dove avremmo dovuto festeggiare il nostro matrimonio.
Mi sembrava di stare in un film dove tutto quello che succede sembra più fantascienza che realtà.
Ma quella era la mia realtà, la nostra realtà ed ero sicura che non avrei desiderato altro. Cosa volevo di più?
Diciotto anni, una figlia bellissima da amare, e amare non sarebbe bastato, un ragazzo di ventun anni che mi amava così come lo amavo io,
che un anno dopo avrei pure sposato. I miei migliori amici che erano sempre disponibili con me. I miei genitori non discutevano più.
Era tutto perfetto. La cosa che era più perfetta era l’amore che provavo per Louis e per Hope.
Un amore che non sarebbe stato possibile misurare con le parole.
‘Love can’t be explained. Love can only live.’Ovvero, ‘L’amore non si spiega. L’amore può solo vivere.’
Una frase che mi aveva acompagnata da due anni a quella parte.
E che avevo capito il vero significato grazie a Louis. Colui che mi fece capire cosa vuol dire veramente amare.
 
Io: Amore, posso chiederti un favore? –
 
Louis: Tutto quello che vuoi. Ogni tuo desiderio è un ordine. –
 
Io: Prendi Hope e mettila qui vicino a noi. Voglio che stanotte dorma con noi. –
 
Senza farmi domande, la prese e fece come gli avevo chiesto qualche secondo prima.
 
Louis: E adesso? –
 
Io: Mettiti comodo e guardami negli occhi. –
 
Fece come dissi e mi fece un cenno come per chiedermi quello che avrebbe dovuto fare.
 
Io: Potresti cantarmi la tua parte in ‘Moments’? –
 
Sorrise, mi guardò e cominciò a cantare.
 
Louis: Hands are silent, voice is numb…-








Okay, ora piango. Sì, è finita. So già che mi mancherà questa FF.
Mi ero già ambientata alla casa di Chris.
Sì, ho immaginato come potrebbe essere **
e la immagino un po' così:



Sto sognando un po' troppo. LOL.
Adesso vado ad asciugarmi giusto qualche lacrima.
Spero abbiate gradito questa storia.
Grazie a chi ha messo tra preferiti/ricordate/seguite.
Grazie a chi ha recensito, dandomi utili consigli e voglia di continuare.
Grazie a te, lettore silenzioso, che hai fatto salire le visite.
Grazie a tutti.

Un bacio, Debora. ♥

http://twitter.com/Louissbottom


https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=sykstAslE40

   
 
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