Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Morgana_94    28/01/2013    7 recensioni
..Gli occhi azzurri del mostro avevano una strana luce, cosa che fece spaventare ulteriolmente la piccola che ormai tremava da capo a piedi. Perché quel mostro cercava lei? E perché aveva picchiato i suoi fratelli?
-Ciao Adrianne..-
Adrianne deglutì, con le mani torturava il peluche e trovò la forza di rispondere.
-Vattene via! Cosa hai fatto ai miei fratelli?- rispose la piccola, con gli occhi pieni di lacrime.
-Tranquilla si riprenderanno presto, ma tu adesso vieni con me!-
-Mai!- urlò la bimba uscendo dal suo piccolo nascondiglio. I suoi fratelli si stavano svegliando, ma il mostro riuscì a prenderla.
-No! Adrianne!- urlò il maggiore dei fratelli.
-Damon! Salvami! Fratellone!- urlò dimenandosi tra le braccia del mostro.
Damon/nuovo personaggio
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Adrianne 1

Cause we belong togher

2. Ferite aperte

L'ansia era troppa, perfino per lui. Lui, che non gli era mai importato di niente e di nessuno, lui che era così egoista e che pensava solo al suo benessere infischiandosene completamente degli altri. Adesso era ansioso per la sua principessa. Sperava di vederla e di stringerla ancora tra le sue braccia, e avrebbe giurato di proteggerla come non era stato in grado di fare dieci anni prima. Anche Stefan era teso ed impaziente, le loro vite erano diventate vuote da quando quell'adorabile peste aveva lasciato la casa.

-Siamo arrivati..-mormorò il più giovane, notando l'edificio. Damon accostò l'auto e senza neanche preoccuparsi di parcheggiarla bene, scese e si fiondò verso l'ingresso. I due, entrarono in segreteria, senza neanche bussare. La donna che stava seduta alla scrivania, ridusse gli occhi a due fessure, serrando le mascelle. Non era una suora, era vestita con un semplice completo di giacca e gonna verde militare.

-Buongiorno. In cosa posso aiutarvi?- chiese svogliatamente e chiaramente infastidita.

-Vogliamo sapere se Adrianne Salvatore si trova qui-

La donna inarcò un sopracciglio e guardò Damon abbassando leggermente gli occhiali da vista.

-Voi siete?-

-I fratelli-

La donna non ci credette e mandò via i due. -Spiacente non posso dare questa informazione-

Damon alzò gli occhi al Cielo e raggiunse con aria minacciosa la donna in poche falcate. Perdendo la pazienza usò il soggiogamento, così la donna iniziò a sfogliare vari registri.

-Adrianne Salvatore...è stata adottata ben sei anni fa!- esclamò la donna.

I fratelli si guardarono in faccia visibilmente sollevati. La loro sorellina era viva!

-Da chi? E dove è stata portata?- chiese Stefan.

-Adam e Mery Rosewood. Mystic Fall's-

-Mystic Fall's?- esclamarono i fratelli sconvolti. Senza nemmeno salutare uscirono dal collegio. Adrianne era stata portata a Mystic Fall's, buffo il destino. Damon e Stefan, lasciarono Mystic Fall's la loro terra d'origine per lasciarsi alle spalle il passato. A Mystic Fall's iniziò tutto. Lì diventarono vampiri. La cittadina che avevano lasciato a causa dello sgretolamento del loro rapporto fraterno, quella crepa durò per più di un secolo, poi arrivò Adrianne e le cose cambiarono. Tuttavia sarebbero tornati a riprendersela.

-Forza fratellino si torna a casa-


-Sia lodato il Cielo! Anche questa triste giornata scolastica è giunta al termine!- esclamò Adrianne uscendo da scuola. Bonnie ridacchiò leggermente alle parole dell'amica, sfiorò leggermente la sua spalla e avvertì una strana sensazione, non sapeva decifrarla. Non era sgradevole o negativa, era strana e...forte. Tuttavia non disse nulla per non spaventare l'amica.

-Sì però ci hanno lasciato una valanga di compiti..- continuò la ragazza con un espressione contrariata.

-Ciao zuccherino!-

A quell'appellativo, Adrianne si voltò infastidita, per quale motivo il suo ragazzo doveva chiamarla con quel dannato nomignolo davanti a tutti e per di più in un momento di crisi?

-Logan! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così!- sussurrò per non farsi sentire dagli altri. -E poi..ti avevo detto che con te non avrei parlato per almeno una settimana!-

Logan alzò gli occhi al Cielo esasperato dall'ostinazione della sua ragazza. Sorridendo si avvicinò di più a lei, cercando di scioglierla ma otteneva quasi sempre l'effetto contrario. Adrianne, quella volta era davvero incazzata, del resto aveva le sue buone ragioni. Logan era sempre stato un ragazzo a cui piaceva corteggiare tante donne contemporaneamente, e questo ad Adrianne non stava bene, non poteva fare la figura del pupazzo in ogni occasione, sinceramente si stava stancando.

-Logan, sono seria- disse allontanandolo -Non posso perdonarti sempre! Io tengo a te..ma ho anche una dignità. Non puoi stare con me e nel frattempo fare il cascamorto con le altre...-

Logan non rispose e si limitò a fissarla negli occhi. -Pensaci ok?- gli disse Adrianne tirando Bonnie verso la macchina. Ancora una volta Bonnie ebbe quella sensazione.



Adrianne rientrò in casa sbattendo la porta. Nonostante tutto era fiera di se stessa, stava con Logan da circa nove mesi, anche se lo conosceva da tanto e in quell'arco di tempo lei non gli aveva mai detto nulla per il suo sconsiderato comportamento, ma adesso si era stufata,  era sempre stata una ragazza forte e non poteva screditarsi per una cotta. La ragazza non era innamorata, era semplicemente attratta, ancora non aveva conosciuto l'amore né aveva ansia di conoscerlo davvero, forse sarebbe arrivato anche il suo momento, un giorno.

Adrianne entrò in cucina e trovò Adam seduto, intento a leggere alcune carte.

-Ciao!- brontolò sedendosi di fronte a lui tenendosi la testa con entrambe le mani.

L'uomo alzò immediatamente lo sguardo. -Cosa è successo?-

-Niente è tutto ok. Volevo chiederti un favore però- rispose facendosi seria.

Adam posò immediatamente le carte sul tavolo e si affrettò a rispondere.

-Tutto quello che vuoi!- Adrianne sorrise.

-Sai...vorrei..cercare nuovamente i miei fratelli-

Adam sgranò gli occhi e serrò la mascella talmente forte, che la ragazza notò tutti i muscoli dell'uomo irrigidirsi, sembrava contrariato dalla sua richiesta, era da un po' che ci faceva caso: ogni qualvolta che Adrianne usciva l'argomento dei fratelli, Adam si incavolava oppure inventava scuse per non parlare. Adrianne non capiva il motivo di questo strano comportamento, avrebbe dovuto capire che lei non avrebbe mai smesso di cercarli perché Stefan e Damon erano stati la sua prima vera famiglia.

-Adrianne, ho provato a cercarli, ma non li ho trovati..è inutile te l'ho già detto- mormorò l'uomo, da sotto al tavolo strinse i pugni talmente forti, senza farsi vedere dalla ragazza. Lui non aveva mai cercato Damon e Stefan Salvatore, non avrebbe cercato due individui che forse avrebbero portato via la sua Adrianne.

-Ma..- tentò di protestare la ragazza.

-Niente ma! Loro forse ti hanno mai cercata? No. Se non ti avessimo presa noi al collegio, saresti ancora lì Adrianne- disse l'uomo duramente. -E con la tecnologia di oggi non è difficile trovare le persone!-Adrianne abbassò lo sguardo, il suo patrigno si sbagliava, Damon e Stefan non l'avevano abbandonata. Lei lo sentiva, presto li avrebbe rivisti ma aveva la sensazione che Adam non avrebbe mosso un dito per far accadere tutto ciò.

-Io, vado in camera mia- esclamò in tono freddo uscendo velocemente dalla cucina. Adam, imprecò tra i denti, Adrianne non era stupida avrebbe capito che qualcosa non andava, lui però non avrebbe permesso di farsi portare via la ragazza, Adrianne era solo sua e presto l'avrebbe avuta. Non sapeva come fosse iniziata quella dannata ossessione, sapeva solamente che un bel giorno di qualche mese prima si ritrovò a desiderarla ardentemente, la cosa che lo faceva scandalizzare era che non si vergognava più di ciò che provava.


Quanto le mancavano gli sguardi rassicuranti di Stefan, i suoi occhi verdi che trasmettevano dolcezza, lui che metteva fine ai suoi piccoli e innocenti battibecchi con Damon. Ricordava perfettamente le allegre giornate che passava in loro compagnia, con loro raramente i suoi occhi versavano lacrime. Stefan era molto più permissivo a differenza di Damon, la lasciava giocare con gli altri bambini della sua età e quando non voleva studiare e Damon non era in casa riusciva a farla franca. Con Damon però, non era la stessa cosa. Lui non era così permissivo, non riusciva mai a fargliela sotto il naso, solo quando finì al collegio capì che per lei Damon simboleggiava protezione, ecco perché era “severo” con lei, aveva paura che le capitasse qualcosa, e quel qualcosa aveva il nome: Klaus.

Adrianne aveva sempre avuto una preferenza segreta verso Damon, era il suo eroe: forte, bello e coraggioso, quando era in sua compagnia si sentiva una principessa perché lui nonostante il suo carattere un po' burbero la faceva sentire tale.

Una sera, un forte temporale si abbatteva sulla città di Atlanta, i lampi erano talmente forti che illuminavano tutta la casa e il rumore dei tuoni era davvero spaventoso. Adrianne tremava, lei aveva paura dei temporali,provò a coprirsi con le coperte fino alla testa ma era tutto inutile, la paura era troppa. Lentamente e con le lacrime agli occhi, scese dal lettino e uscì dalla sua stanza, rimase ferma sulla soglia della porta, pensando che il temporale fosse finito visto che si sentiva solo il rumore della pioggia che batteva forte sulle finestre, ma all'improvviso ci fu un altro tuono e la bambina corse verso la camera di Damon.

-Damon!- urlò spaventata. Il vampiro immediatamente si mise a sedere, aveva paura che fosse successo qualcosa alla sorellina,vedendola lì davanti al suo letto impaurita e con le lacrime che scendevano lungo le sue graziose guance.

-Adrianne che succede?-

La bambina non parlò. Si vergognava troppo, aveva sei anni suo fratello le diceva che era troppo grande per aver paura dei temporali, ma lei non poteva farci nulla. All'ennesimo tuono la bambina corse verso il letto abbracciando il vampiro. Damon, capì che non era successo nulla di grave e sorrise intenerito a quella visione.

-Hai paura?- le chiese dolcemente mentre le alzava il viso, Adrianne annuì lentamente.

-Per sta notte dormirai qui. Ma non prenderci l'abitudine, scricciolo- disse scherzosamente. La bambina sorrise e si addormentò cullata dalle forti braccia del fratello.


Quanto le mancavano! Loro erano la sua famiglia...ma ripensando alle parole due di Adam, il suo stomaco si contraeva in una stretta ferrea e dolorosa. Davvero Damon e Stefan non l'avevano mai cercata? Era assolutamente impossibile, si stavano quasi facendo ammazzare per lei...

La ragazza era sicura che presto li avrebbe rivisti e non li avrebbe più lasciati.

In quel momento Adam entrò nella sua stanza, con sguardo pentito. L'uomo era stato troppo duro con lei, ma doveva far credere alla ragazza che quei dannati ragazzi se ne sarebbero fregati e che non l'avrebbero mai cercata, ma capì che quella non era una giusta tattica.

-Mi dispiace Adrianne...io non volevo ferirti..- mormorò sedendosi sul lettino dove la ragazza era seduta a gambe incrociate.

-E' solo che non voglio che tu soffra. Non lo meriti..sai che per te farei qualsiasi cosa..-

La rabbia passò presto e Adrianne sorrise. -Tranquillo è tutto ok- Adam sorrise e abbracciò la figliastra, inspirò il suo profumo e socchiuse gli occhi mentre la stringeva un po' troppo forte.



Finalmente erano arrivati a Mystic Fall's, vedere nuovamente quei posti era strano e doloroso. Lì i fratelli Salvatore avevano rischiato di odiarsi fino alle fine dei loro giorni, lì per colpa di una donna avevano rotto il loro rapporto fraterno, fortunatamente grazie ad Adrianne erano riusciti a superare il loro rancore e adesso erano tornati ad essere dei veri fratelli.

Per Damon era ancora più difficile, lui aveva sofferto realmente perché l'amore che aveva provato per quella maledetta vampira era stato reale, solo per Stefan non lo era perché lui era stato soggiogato, all'epoca Damon doveva ammettere che era molto più debole del fratello. E si ripromise di non fare mai più lo stesso errore. Non avrebbe mai più donato il suo cuore a nessuna donna, non avrebbe più provato amore per nessuna perché l'amore faceva schifo.

-Siamo arrivati- sentenziò Stefan guardando il paesaggio fuori dal finestrino.

-Ma va? Non me ne ero accorto- rispose Damon infastidito. Stefan alzò gli occhi al Cielo, sapeva che tornare lì non avrebbe fatto bene a suo fratello, ma Adrianne era la loro priorità.

-Senti Damon...-

-No. No. So cosa vuoi dire. Sto bene. Assolutamente bene- lo interruppe il fratello, ma il tono rabbioso con cui lo disse, dimostrava il contrario. La ferita era ancora aperta.

Buona sera ^^ 

 Ecco qui il secondo capitolo, forse risulterà noioso ma voglio fare le cose con calma, non voglio essere troppo precipitosa =)
Una piccola nota: Katherine Pierce non ha il volto di Nina Dobrev, cioè non c'è nessun doppleganger. La storia però è uguale e Kath è sempre la stessa solo che non è uguale ad Elena =)
Piccola domanda: che ne pensate di Victoria Justice? Nella mia testa si avvicina molto alla descrizione di Adrianne...se avete altre idee potete dirmele =)
Ringrazio tutte le persone che hanno recensito la storia non pensavo che sarebbe piaciuta a molte =)
Baci Morgana <3


  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Morgana_94