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Autore: MelindaBottino    28/01/2013    0 recensioni
Una ragazza di nome Sara, ha 14 anni vive in Italia a Roma,i suoi genitori si sono divorziati l'estate scorsa, perché il padre aveva tradito la madre. Dopo aver ricevuto una lettera dall'avvocato che diceva che la ragazza sarebbe spettata alla mamma di Sara,decide di trasferirsi a New York ma la ragazza non si trovò bene perché i compagni la prendevano in giro così per accontentare la figlia si trasferiscono a Londra dove Sara conoscerà una ragazza che sarà la sua migliore amica,un ragazzo che vorrà essere il suo fidanzato ma a causa dell'amica che lo voleva decide di trasferirsi per non soffrire d'amore,così si trasferiscono a Los Angeles doveva abita la cugina Isa.Sara incontrerà il suo vero amore ma a causa di un segreto di questo amore lei indaga su di lui ma non trova niente...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io sono Sara ho 14 anni ad ottobre ne compio 15,i miei genitori stanno divorziando,motivo perché mio padre è un BASTARDO,anzi tutti gli uomini lo sono,mettono le corna alla moglie e poi vogliono pure essere perdonati.Oggi è l'ultimo giorno di scuola,esco prima di scuola,a casa non c'era nessuno apro la porta e trovo una lettera,ero curiosa come al solito e per questo la apro.Era araba quella scrittura,forse era di un dottore ma non c'era nessuna sigla.Prendo gli occhiali da lettura anche se non li uso mai e comincio a leggere c'era scritto ''Cara signora Anna la informo che sua figlia la terrà lei il padre il signor Nino la potrà vedere solo con il consenso della ragazza,cordiali saluti l'avvocato'' benissimo adesso ero diventata un pacco.Appena torna mamma mi da un bacio sulla guancia e mi macchia con il suo rossetto,io non apro bocca poi lei mi guarda e mi dice:''Bhe...che succede come è andata a scuola?''io le rispondo come mio solito''Bene niente di che ci siamo messi a giocare a palla volo''lei annuisce poi vede la busta aperta e la legge.Sorride,sembrava felice di dover lasciare papà solo,forse è meglio così è stato crudele con mamma.Poi mi guarda e mi dice ''Bene piccola mia Roma è un bel posto ma ci sono troppi ricordi quindi ci trasferiamo a New York,quando eri piccola volevi sempre viaggiare e andare a vedere la statua della libertà''non ci credevo era arrivata a questo punto,non voleva proprio ricordarsi di papà,da una parte mi spiace eravamo una bellissima famiglia,da un'altra sono contenta così mamma potrà essere libera.Me ne vado in camera a preparare le valige ero super contenta di andarmene da lì perché non avevo amici.La parola AMICI è una cosa grossa perché la vera amicizia non è quella,che se tu sei popolare nella scuola io ti sono amica.Appena scendo vedo mio padre,piangeva,non l'avevo mai visto piangere,era la prima volta,stavo malissimo...sarebbe restato solo.Io lo guardo non so nemmeno che sguardo avevo ero triste e irritata allo stesso tempo,gli vado incontro e gli dico:''Papà mi spiace,ma non dovevi ferire la mamma''lo abbraccio mi faceva troppa pena.Lui mi guarda e non aveva più lo sguardo trise ma era arrabbiato poi rivolto verso mamma dice:''Bene hai messo anche Sara contro di me,ma brava'',la mamma non lo degna nemmeno di uno sguardo prende le valige,apre la porta e mette le valige in macchina poi io diedi un ultimo bacio a mio padre.Entrai in macchina e mi misi ad ascoltare la musica.Arrivati all'aereoporto vedo la zia Sissy,mi metto le mani tra i capelli o no lei sarebbe venuta con noi oddio,guardo mia madre,poi esco dalla macchina zia Sissy mi viene incontro,aveva un pancione,mi abbraccia io con  quel poco di voce che mi era rimasta le dico ''Zia così mi strozzi'',per fortuna mi molla e comincia a parlare con mamma ''Sorella cara stai facendo la cosa giusta,comunque la macchina la prendo io eccoti i soldi''mia madre sorride quindi voleva dire che zia Sissy non sarebbe venuta con noi.Involontariamente grido ''Evviva'',mia madre mi guarda e mi dice:''Perché esulti così tanto?''io dissi la prima cosa che mi venne in mente''Finalmente ti sbarazzi di quel rottame'',mia madre mi guarda storto, la capivo,la sua macchina era bellissima.Zia Sissy ci saluta,prendiamo le nostre valige e ci dirigiamo nell'aereoporto,mentre mia madre faceva la fila io mi misi seduta su una poltrona.Accanto a me si sedette un ragazzo che mi disse ''Ciao''nella mia mente mi dicevo*CHE COSA VUOLE QUESTO?*ma per fortuna non l'ho detto ad alta voce,dopo una lunga pausa gli rispondo ''Ehi...ciao''mi sorride e poi ricomincia a parlare''Dove vai?''io gli rispondo''Mi trasferisco a New York con mia madre''mi sorride,non mi dire che anche lui doveva andare lì.Mi guarda dalla testa i piedi,mi venne spontaneo chiedergli''E tu?Dove vai?''dopo avermi guardata mi dice:''Io vado a Milano''FIUU non andava a New York,poi gli chiedo''Come mai?Non sei un po' troppo giovane per viaggiare solo?''secondo me ha 16 anni non sembra tanto grande poi mi dice:''Bhe lì c'è mia madre,i miei genitori sono divorziati e poi io ho 15 anni non sono tanto piccolo''mi sbagliavo ha 15 anni.Poi si avvicina mia madre,ci sorride e si siede il più lontano da noi,strano non l'aveva mai fatto,poi gli dico ''Ma come ti trovi ad avere due genitori divorziati?''lui mi guarda incredulo poi mi risponde:''Bhe,è brutto perché devo viaggiare sempre,faccio due settimane con mamma e due con papà,ma scusa se te lo chiedo per caso i tuoi sono divorziati?''preferivo dirgli che non avevo un padre,ma volevo essere sincera così gli dico:''Sì,da poco,oggi è arrivata una lettera che diceva a chi sarei dovuta andare,ma tu perché fai così?''mi risponde frettolosamente''Io ho deciso così.Ciao il mio volo sta per partire.Ah comunque io sono Samuel''io gli rispondo:''Ciao Samuel,io sono Sara''avevamo i nomi che iniziavano con la stessa lettera.Poi mia madre mi chiama e mi dice:''Sara andiamo sta per partire anche il nostro volo''annuisco ero esausta.Entro nell'aereo,mi siedo su una poltrona e accanto a me si mette mamma,io mi addormento mentre mia madre comincia a fare le sue telefonate.Non so quanto tempo ho dormito ma eravamo già arrivati,che bello,avrei visto la statua della libertà,non ero più nella pelle.Mamma mi chiama e mi dice:''Sara,ho comprato una macchina e una villa con piscina''appena vedo la macchina rimango a bocca aperta,oddio non ci credo è una volvo bianca.Metto i bagagli dentro e poi apro la portiera del passeggero e mi accomodo,è super comoda,c'è anche il ton tom.Prima di uscire,mia madre mi fa chiudere gli occhi,appena li apro mi ritrovo difronte ad una villa bellissimissimissima,poi mamma mi dice''Piccola mia avrai anche le tue chiavi personali,eccole qua'' oh no stavo sognando *SVEGLIATI SARA SVEGLIATI*mi dicevo nella mia mente,non era un sogno era la realtà,ma se è un sogno voglio che non finisca mai.Sono le 20.00 avevo cambiato l'orario perché qui in america c'è il fuso orario in Italia sono le 8.00 di mattina.Visito tutta la casa era enorme,appena trovo la mia camera mi butto sul materasso,ho un letto enorme,ho un computer portatile,ho un bagno in camera,ma cosa è questo un albergo.Appena scendo in salotto, vedo mamma con una spece di cuccia e mi dice:''Sara la sorpresa non finisce quì''o no mi ha preso un cane*CALMA SARA NON URLARE SARA*sussuravo nella mia testa,prendo questa spece di cuccia la apro c'è un cane magnifico un barbocino bianco,il suo nome è STELLA oddio avevo sempre desiderato un cane e adesso il mio desiderio si è avverato.Ero stanchissima,mamma ha chiamato quello della pizzeria e ha preso due pizze una ai funghi per lei e una margherita per me,dopo aver finito di mangiare sono corsa in camera mia,mi misi sul letto e mi addormento in un sonno profondo.

  
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