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Autore: milly92    19/08/2007    2 recensioni
Poi… Nello stesso istante, pronunciarono “Expelliarmus!” puntandosi le bacchette contro e qualcosa accadde. La terra iniziò a tremare, l’aria si fece gelida, come se ci fossero in giro dei Dissennatori, e…. “Aaaaaaahhhhhhhh!”. Si guardarono. E scoprirono l’orribile verità. Hermione aveva urlato con la voce di Pansy e Pansy con la sua. Hermione indossava un vestito nero, e Pansy un vestito rosa sgargiante. Hermione aveva le unghie dipinte di nero e verde, Pansy di rosa. Hermione aveva i capelli lisci, Pansy li aveva ricci… Hermione aveva davanti a sé una sua copia ed anche Pansy. E l’orribile verità venne a galla. Si erano scambiate di corpo. Poco lontano, si udì un fruscio tra i cespugli e l’ultima ciocca di capelli biondi che aveva visto l’accaduto se ne ritornò alla festa. Questa è la mia prima fan fic! Immaginate cosa potrebbe succedere se Hermione e Pansy Parkinson si scambiassero di corpo con tutte le conseguenze, tra cui una Hermione innamorata di Draco? Riusciranno a resistere nel corpo dell'altra? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Romantico, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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cap14

Capitolo quattordici- La bella addormentata si risveglia

Sono qui, da sola. Deve essere molto tardi. Scambite. Tsk. E’ facile dare un nome a queste cose, ma non sanno davvero come sto. Io li posso sentire. Sento i loro commenti, le loro voci… Solo che non ho la forza di reagire, come se il posto dove mi trovo ora è più appagante della mia vita. Qui non ho problemi, non devo dare retta a nessuno, non c’è nessun biondino a tormentare la mia vita… L’ho sentito mentre mi stringeva la mano. Ma non ce l’ho fatta. E’ più forte di me, non ce la faccio a risvegliarmi… eppure vorrei… Cosa voglio? Non lo nemmeno io. Tutta questa storia è assurda. Forse se non fosse successo nulla quel maledetto 31 luglio, ora sarei più felice. Non lo so. So solo che anche se mi svegliassi non ce la farei a continuare a vivere con questo groppo sullo stomaco. Questo groppo causato da tutto quello che vorrei dirgli, che potrebbe risolversi con quelle due parole… Io gliele ho già dette… Ora tocca  a lui… Lo farà? IO, Hermione Jane Granger ridotta in queste condizioni per il ragazzo che mi ha sempre snobbato… Che strana la vita… Si, la vita… Devo farcela, la vita è un dono troppo prezioso per sprecarla… Ma non ce la faccio….

 

 

I giorni passavano lentamente, gravidi di attesa. Harry e gli altri passavano le giornate tra lo studio e la preoccupazione. Hermione non dava segni di vita, e i medici si rifiutavano di dare qualsiasi giudizio; avevano il permesso di andare al San Mungo solo durante i finesettimana, e gli altri cinque giorni della settimana li trascorrevano tra le lezioni, le preoccupazioni, e gli sguardi di tutti, compresi gli insegnanti. Addirittura la McGranitt alla fine della sua lezione del mercoledì fermò Pansy.

“Signorina Parkinson? Venga un attimo qui prima di andare, le devo parlare.”

Pansy rimase sbalordita. Era sicura che le avrebbe parlato della sua relazione con Robert, che di sicuro non approvava. Negli ultimi giorni se li vedeva abbracciati per i corridoi storceva il naso e a stento li salutava. Così decise di partire in quarta.

“Professoressa, io voglio davvero bene a suo nipote, non…”

“Parkinson, ma cosa dici. Non voglio farti nessuna ramanzina, sebbene sarei molto più contenta se mio nipote uscisse con ragazze che non frequentassero Hogwarts. Volevo chiederti come sta la signorina Granger.”

Pansy parve sollevata. “Oh, come sempre, professoressa. Le cose non sono cambiate, ma noi continuiamo a sperare. “

La McGranitt le regalò uno dei suoi rarissimi sorrisi. “Bene, allora. Arrivederci”.

“Buona giornata”. Pansy si avviò verso la Sala Grande per il pranzo, pensierosa. Certo che Robert era stato proprio una sorpresa. Solo un mese prima di conoscerlo aveva accettato la proposta di matrimonio di Draco… era giovane, dopotutto, e le cose cambiano a quell’età. Così aveva imparato la lezione:  nel caso remoto che Robert le avesse chiesto di sposarla su quattro piedi, sapeva cosa rispondere. Ma la cosa più tragica era stata dire ai suoi dello scambio di corpi permanente e che si era lasciata con Draco.

Ormai Hermione era in ospedale da un mese. L’ultima domenica di novembre Harry, Ginny Ron e Pansy non poterono andarla a trovare a causa di una valanga di compiti per il giorno dopo, ma Draco non si arrese e si decise ad andare lo stesso in ospedale.

“Draco, scusa, come farai domani?” chiese Pansy, con il sopracciglio levato.

“Oh, me li passerete voi” rispose il ragazzo noncurante, prima di avviarsi verso il camino della Sala comune dove avrebbe preso la Metropolvere.

Pansy fece per ribattere, ma Ginny la trattenne. “Insomma, potrebbe decidersi proprio oggi!” bisbigliò.

“Oh, Draco, vengo con te” si offrì Robert, seguendolo.

“Ok” rispose il biondo indifferente.

 

Ormai conoscevano il San Mungo a memoria. Hermione era sempre lì, con vicino i suoi genitori. Appena li videro gli diedero il cambio, con un sorriso forzato.

“Ciao Hermione” la salutò Robert.

“Ciao, angelo mio” sussurrò Draco, arrossendo appena.

Robert capì la situazione perché inventò di andare a prendere una tazza di caffè, che aveva preso a scuola solo mezz’ora prima, e si allontanò.

Un po’ più sollevato, Draco le si sedette vicino e, come di consueto, prese la sua mano tra le sue.  Ma all’improvviso sentì qualcosa scattare dentro di lui, tutto quello che si teneva dentro da giorni parve chiedere di uscire. E così iniziò a parlare come un fiume in piena.

“Sei sempre più bella, ogni giorno che passa. Sai, stanotte ti ho sognata. Ma avevi le tue sembianza, non quelle di Pansy. Non parlavi, mi guardavi e mi sorridevi. Hermione, insomma, dovevi essere in pericolo mortale per farmi decidere a parlare”.

 

Eccolo, è qui vicino a me. Lo sento. Sta pronunciando frasi bellissime, che nessuno mi aveva mai detto. Ho tanta voglia di sorridere, di abbracciarlo. Ancora ce la faccio, sono divisa in due, e prevale la parte che mi dice che qui si sta meglio… no, ce la devo fare, voglio guardarlo negli occhi! Non voglio morire… No… Ce la devo fare diamine…! La sua voce mi giunge melodiosa, come il più romantico tra i suoni esistenti in natura, più bella di un “Eccezionale” gracchiato dal professor Vitius… Dai, Hermione, hai fatto tante cose nella tua vita… Non fermarti… Ce la devo fare…

 

“Sai, ci ho riflettuto molto durante questo mese. Mattina e sera. Insomma, cosa me ne frega? Io ho paura di mio padre, ma lui non è nessuno rispetto alla morte! Tu puoi andartene da un momento all’altro, ed io che giustificazione potrò mai avere per perdonarmi questo terribile errore? Avere paura di mio padre? No. Lui non è nessuno. Ricordi cosa ti dissi, una volta? Perderei il mio sangue puro per te. Ed è vero. Hermione, non mi abbandonare… Io sarò al tuo fianco, perché… perché ti amo”.

 

Ecco. Me lo ha detto. Non ci posso credere. All’improvviso sento una forza enorme dentro di me, vedo una luce dorata… sento ritornarmi la volontà! Sono libera di fare quello che voglio! Mi ama! E’ una sensazione bellissima… Mano a mano la mia libertà di reagire torna… Sento la mia mano muoversi…

Draco sentì la stretta di Hermione. Il suo cuore accellerò all’improvviso. Forse aveva immaginato. Poi… Poi vide Hermione muovere il capo, e sussurrare un debole: “Draco…”. Era senza parole. Non sapeva cosa fare. La ragazza continuava a muoversi, addirittura aprì gli occhi, regalandogli uno sguardo pieno d’amore.

“Anche io ti amo”, e strinse la sua mano ancora più forte. Dopo lo shock iniziale, il ragazzo sorrise come nessuno lo aveva mai visto sorridere, le fece cenno di zittire ed uscì a chiamare i Guaritori.

Appena varcò la soglia della porta, vide Robert. Lo abbracciò, e urlò: “si è svegliata! E’ sveglia! Chiama i guaritori, presto! E’ sveglia! E’ viva!”

Robert era incredulo. “Oh Dio! Corro a chiamarli!”e corse all’impazzata per il corridoio.

 

“Ragazzi, è guarita! Hermione si è risvegliata!” urlarono i due ragazzi due ore dopo per tutta la Sala d’Ingresso, dove stavano i loro amici.

Harry, Ginny, Ron e Pansy si guardarono, e si abbracciarono per la gioia, saltando come pazzi.

Il resto della scuola, avendo udito, si unì ai festeggiamenti generali, anche persone come Lavanda Brown, ancora memore del litigio avuto in settembre, si aprirono a malincuore in un sorriso, quando, ancora inviperita, un mese prima aveva commentato con un soddisfatto: “Ben le sta!”.

“Cos’è questo chiasso?” chiese con disapprovazione la professoressa McGranitt, sbucando fuori dalla Sala Grande.

“Professoressa, Hermione si è svegliata!” urlarono tutti in coro.

La McGranitt rimase immobile, poi fece: “Davvero? Oh, wow! Cioè… ragazzi, smettetela e tornate nei vostri dormitori! Oh Dio, sta bene, grazie al cielo…”

Quando poi i ragazzi seppero il motivo per cui Hermione si era svegliata, rimasero ammaliati.

“Così, si fa… Draco!” esultò Harry, dandogli un amichevole pacca sulla spalla.

“Grazie Harry. Solo che non posso più farle visita, perché il Guaritore ha detto che potrebbe causarle un altro shock! Quindi mi sa che la rivedrò tra un mese” aggiunse, rattristito.

“Dai, Draco, l’importante è che ora sa i tuoi sentimenti e che non li negherai più” lo consolò Ginny, sorridente. 

Per la prima volta Draco le sorrise. “Come se non ti avessi sentita stamattina, quando hai fermato Pansy”.

“Herm è la mia migliore amica! E voglio che sia felice, anche se con te. Ma dopotutto ho cambiato un po’ idea sul tuo conto… Mi hai stupita… E come fai mezzo passo falso…!” aggiunse falsamente minacciosa, facendo ridere tutti.

Ormai le cose si erano quasi risolte, tranne per il fatto che le due ragazze erano ancora intrappolate perennemente nel corpo dell’altra.

 

“Allora, quanto le ci vorrà per guarire completamente?” chiese il signor Granger mentre la moglie piangeva ancora per la gioia.

“Un mese. Dobbiamo accertarci che stia davvero bene, tra un paio di settimane la potremo rispedire a casa. Ha bisogno di riposo. Dopo le vacanze natalizie potrà anche tornare a scuola, con ancora le sembianze della compagna ovviamente”.

“Ma ci sarà un ballo a scuola a  fine mese! Non può parteciparvi?” chiese la madre, contenta che sua figlia fosse guarita ed ora disposta a farle fare tutto quello che avrebbe potuto rischiare di non fare più.

“Penso di sì, se andrà tutto bene” rispose il Guaritore prima di congedarsi.

 

Il giorno dopo, i ragazzi ebbero il permesso di andare a trovare la loro amica; all’improvviso i corridoi del San Mungo parvero più allegri del solito, quasi accettabili, addirittura.

Quando entrarono, vi trovarono una sorpresa. Tiffany era lì, e le due ragazze stavano parlando animatamente. Si bloccarono all’entrata. Poi Hermione li vide. Anche se aveva ancora un colorito pallido e le ombre scure sotto gli occhi, il suo sorriso ripagava il tutto. Anche Tiffany sorrideva.

“Ragazzi! Che bello vedervi…! Venite qui, fatevi abbracciare!” era radiosa.

Uno ad uno, la salutarono e la abbracciarono, facendo qualche commento.

“Vi chiedo una cosa: perdonate Tiffany. Ci siamo chiarite, è tutto ok” disse, scambiando uno sguardo d’intesa con la bionda, che parve molto sollevata.

“Ok, ok, ma mi sa che devi delle scuse anche a me!” dichiarò Pansy.

Tiffany arrossì.

“Certo! Insomma, credevo che fosse chiaro… In questo caso… Scusami Pansy!”

Si strinsero la mano, dopodiché l’atmosfera fu molto più leggera.

“Ho saputo che non posso vedere Draco finché non sarò completamente guarita…” mormorò Hermione poco dopo, dopo essersi raccontati un po’ tutto quello che era successo durante la sua “assenza”.

“Dai, bella addormentata, resisterai, e lo vedrai al ballo, come in tutte le favole…!” sghignazzò Ron, e gli altri annuirono ridendo.

“Sapete, tra due settimane tornerò a casa. Passerò le vacanze lì.” Li informò la riccia.

“Ah! Lo sai, Silente ha spostato il ballo al primo gennaio proprio per te, quindi fai in modo di esserci!” disse Ginny.

“Si, il dottore ha detto che forse posso venirci, ma… Pansy, volevo chiederti una cosa…”

“Dimmi”

“Ti andrebbe di passare le vacanze a casa mia? Sai, potremmo passare un po’ di tempo insieme… Poi andremo insieme al ballo… Sempre se non hai impegni con Robert, ovviamente…”

Pansy rimase sbalordita e sorrise come una bambina. “Certo che mi va!”

“Ok, allora è deciso! Ragazzi, ma aspetto anche una vostra visita ogni tanto…!” aggiunse.

 

Ad Hogwarts il famoso principe che aveva salvato la bella addormentata era nei pressi del lago. Si sentiva più felice che mai. Era libero, si sentiva leggero come una piuma. Pieno solo di amore, che per tanti anni aveva ignorato… “Ma ora posso recuperare…” si disse. Dopotutto, la sua favola era appena iniziata.

 

E un altro capitolo è terminato… Non so se essere soddisfatta o triste perché mi sono affezionata a questa storia… ! Voglio annunciarvi che avevo sbagliato nel precedente capitolo, ora ne mancano due per la fine della storia! Passo subito ai ringraziamenti!

X ladimarie: Hai visto, Herm ce l’ha fatta! Aspetto con ansia un tuo giudizio!

X Gaia: Ecco, ho aggiornato il prima possibile! Mi dispiace prima a me che stia già terminando questa ff, ma tornerò subito appena terminata questa  con un paio di one shot che ho già scritto e una nuova ff di 5- 6 capitoli… Contenta? J Mi dispiace ma non torneranno indietro nel tempo! Grazie mille per la recensione, fammi sapere cosa ne pensi di questo cap!

X malfy: Grazie per i complimenti! Hai visto, non devi più essere dispiaciuta per Tiffany, hanno fatto pace! Fammi sapere cosa ne pensi di questo nuovo cap, e ancora grazie!

X Liuzza: si, Draco è stato dolcissimo! Mi dispiace, ma la risposta l’avrai nel prossimo capitolo! Recensisci anche questo cap, se ti va! Grazie mille.

X Cattiva_Dentro: All’inizio nemmeno io me lo immaginavo così dolce, però poi mi sono abituata! E’ che mi piace vederlo così romantico sotto la sua maschera da duro!in fondo anche lui ha un cuore! Grazie per la recensione!

Terminati i ringraziamenti… Che dire, spero vi piaccia questo capitolo, l’ho scritto con il cuore, mi sentivo felice quando ho scritto il risveglio di Herm! Mi sa che mi sto affezionando troppo… Sigh… Al prossimo capitolo! ^_^ milly92.

  
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