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Autore: Luce87    29/01/2013    3 recensioni
Ritroviamo la nostra coppia dopo alcuni anni dalla battaglia contro i Volturi. Vivono tranquilli e spensierati, Bella però, ha qualcosa che non va. Cosa c'entra in tutto questo un ragazzo dagli occhi color cielo, di nome Alan? E se Bella si fosse pentita di alcune scelte? Se si presentasse un nuovo nemico? Una storia che vi terrà con il fiato sospeso, piena d'amore, segreti e battaglie!
CONTINUO DE "ALL'INTERNO DELLA STORIA"
Non è necessario leggere All'interno della storia 1 per capirci, ma aiuterebbe, altrimenti potete chiedermi direttamente a me info! Spero vi piaccia! Fatemi sapere ^_^
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Eccomi qui, buongiorno a tutti! Sono in ritardo di qualche giorno, mia culpa, ho preso la febbre e stare davanti al pc diveniva una tortura per la mia testa! Oggi va un ppo' meglio, ma non so se mi muovo da casa! Comunque, eccomi qui con il capitolo 13, non è molto lungo, ma spero vi piaccia ugualmente! Volevo ringraziare, come sempre le meraviglie che hanno recensito il capitolo scorso; danybor e deba . Mi riempite di felicità! Un grazie va anche a tutti quelli che hanno inserito questa storia in una delle liste, mi fa davvero piacere, spero di non deludervi! Ora vi lascio alla lettura e mi dileguo! A prestissimo! Un bacione




13


 

Avevo la testa che mi girava, mi mossi leggermente per toccarmi la fronte ed aprire gli occhi...che cos'era successo?

 

- Finalmente ti sei svegliata Isa!-

 

Mi guardai un po' in giro e vidi seduta sul mio letto, proprio accanto a me, la mia migliore amica

 

- Lofo...ma per quanto ho dormito?-

 

- Qualche ora...-

 

- Non immagini che sogni strani che ho fatto...ho sognato che avevo urlato talmente forte d'aver causato l'esplosione dei vetri di casa...è stato pazzesco...-

 

- Isa....non è stato un sogno....-

 

- Come prego?-

 

- Voglio dire...è successo sul serio....-

 

- Stai scherzando vero? Non è divertente Vale!-

 

Mi alzai dal letto toccandomi nuovamente la testa che mi sembrava pulsare, pronta a scoppiarmi...Mi sorprese vedere la mia amica alzarsi di colpo e guardarmi severa

 

- Non stavo per niente scherzando Isa! E vorrei sapere cosa diavolo ti prende! Io forse non capisco e non posso davvero sapere cosa tu stia provando, ma tu non stai facendo nulla per ricordare! Tutti stanno cercando di non opprimerti troppo, e tu che combini? Voglio dire, vuoi mandare a rotoli la tua vita perfetta per caso?...-

 

- Ma si può sapere di cosa tu stia parlando? Non sto mandando a rotoli proprio nulla! Poi solo perché c'è stato quasi un bacio con un ragazzo che potrebbe piacermi? Da quando tu non approvi una cosa simile? Non sei sempre stata tu quella che diceva che mi sarei dovuta innamorare? Ed ora perché tu e tutti quanti reagite in questa maniera? Non sono libera di scegliere per la mia vita? Non sono più la ragazzina di diciassette anni, Valentina! Potrebbe sembrare, ma non è così! E sai cosa ti dico di più? Che hai ragione, gli atri ed anche tu, non sapete cosa io stia provando! Come posso mandare a rotoli la mia vita perfetta, quando non ricordo neppure d'averla? Non credi possibile che mi sia stata data una seconda possibilità? Non credi che se non ricordo il mio passato forse significa che non c'è nulla di così importante da ricordare? O che forse io stessa non voglio ricordare? Chissà come, mi sono proprio scordata gli ultimi anni, proprio da quando io son venuta qui! Cosa c'è di così sbagliato se ho provato qualcosa? Magari Alan non è la persona giusta per me? Pensi questo? Può essere, ma mi auguro che prima o poi arrivi quella persona, e spero vivamente che Edward e i Cullen non si comportino come dei pazzi, e che tu mi appoggi, come ho sempre fatto io con te, e come tu molto tempo fa facevi con me!-

 

Forse mi ero sfogata abbastanza, perché vidi Lofo guardarmi senza parole, ed allora concretizzai d'averla ferita, avevo detto troppo, e di certo non se lo meritava. Mi era sempre stata vicina...ed io ora? Che avevo fatto per ringraziarla? Gli avevo detto cose tremende, causandole gli occhi lucidi...Allungai leggermente un braccio, ma la vidi voltarmi le spalle e senza dire una parola uscire dalla stanza e chiudere dietro di se la porta lasciandomi sola. Mi avvicinai alla porta, ed appoggiai le mani sulla scrivania, a quel punto non so che mi prese, ma con uno scatto d'ira scaraventai a terra tutto ciò c'era sopra. Avevo bisogno di un po' d'aria...d'andare via...

Senza pensarci aprì la porta della mia stanza e scesi le scale, arrivai in soggiorno e vidi tutti girarsi per guardarmi, ma non avevo proprio nessuna voglia di parlare con nessuno. I miei occhi si posarono sulle vetrate, erano intatte...possibile che le avessero già cambiate? Ma la domanda giusta che dovevo pormi era, le avevo davvero rotte? Mi girai di scatto ed uscì fuori, senza dire una parola...Forse credevano che volessi fare due passi, perché nessuno mi seguì. Ma anziché fare due passi mi diressi al box sotterraneo, fu incredibile quello che vidi, c'erano numerose e costosissime auto. Fui colpita da un'auto verde smeraldo, guardai attentamente e vidi che c'era scritto nella parte posteriore Spyder, e nell'angolo c'era una R ed un 8...I miei occhi si posarono sull'interno, c'erano le chiavi inserite, ma chi era il folle? Ok, era in garage, al sicuro, ma insomma addirittura con le chiavi attaccate! Andai verso la portiera del guidatore e l'aprì, per sedermi...che spettacolo di macchina...inclinai leggermente la testa, e rimasi scioccata ulteriormente! C'era un portachiavi nel mazzo, sembrava una piastra in argento, la girai e vidi che al di sopra c'era una mini dedica incisa

 

Auguri Bella...

so che non hai bisogno della macchina per spostarti

ma la sensazione del vento è magnifica

 

Quella macchina era mia? Mi era stata regalata? Era a dir poco incredibile! Mi guardai in giro per vedere se ci fosse qualcosa di mio, ma sembrava proprio di no. Quando abbassai il parasole vidi un mini telecomando piatto, e a quel punto la mia curiosità fu troppo forte, perché non resistetti a premerlo! Sussultai quando davanti a me il box si stava aprendo...A quel punto mi venne un'idea sicuramente poco saggia e sana, e sorrisi...che male mi avrebbe fatto? Senza pensarci accesi l'auto, il motore ruggì immediatamente, come se fosse felice che qualcuno l'avesse risvegliato dopo lungo tempo.

 

- Non mi ricordo di saper guidare...ma con una macchina del genere potrei fare di tutto reputo!-

 

Ormai avevo deciso...e senza pensarci uscì dal garage...peccato che tutti avessero probabilmente sentito il rombo del motore, perché passando davanti all'ingresso vidi tutti precipitarsi fuori. Senza dargli il tempo di raggiungermi accelerai e li guardai sparire dal mio specchietto retrovisore. Era buio, non mi ero accorta che fosse già sera, o forse non mi ero troppo preoccupata dell'orario, ma in fondo che problema c'era?

La macchina filava che era una bellezza, ed io guidavo divinamente! In breve tempo fui in una specie di autostrada, direzione...indefinita. Non c'era nessuno in giro, era ben diverso da Milano! Accelerai maggiormente, e vidi il tachimetro arrivare ai 170 km/h in un batter d'occhio, certo era elettrizzante, ma forse anche pericoloso! Decisi di rallentare, ed incominciai a guardarmi in giro, c'erano indicazioni stradali per città a me totalmente sconosciute, e con nomi davvero assurdi...Belfair, Doscovery Bay, Eldon...mi stavo incocciando a chiedere chi fosse stato a decidere il nome di quei poveri paesi. Dopo un po' vidi altri cartelli, Port Angeles, bé, questo era carino come nome. In breve tempo vidi l'uscita La Push, ma la cosa che mi colpì era il cartello che indicava l'uscita successiva...Forks. Improvvisamente mi venne in mente Edward e quello che mi aveva svelato, mi aveva detto che io ero comparsa la prima volta proprio a Forks! Decisi che non sarebbe stato male farci un salto, chissà che la memoria decidesse di tornare. Percorsi un tratto di strada dove sembrava ci fossero solamente alberi nei paraggi, ma dove avevo vissuto? In lontananza incominciai a vedere delle case, allora viveva qualcuno lì. Decisi di proseguire, e cercare più o meno il centro di quella cittadina. Nelle strade non c'era anima viva! Improvvisamente la mia attenzione fu catturata da un cartello dove c'era scritto High School Forks. Decisi di fermarmi un momento nel parcheggio di quella scuola, in fin dei conti avevo frequentato quell'istituto, certo non lo ricordavo, ma lo avevo fatto, così mi era stato detto per lo meno. Spensi il motore dell'auto e scesi, sembrava davvero un posto accogliente, così mi allontanai dalla macchina per avvicinarmi a curiosare. Mi fermai davanti all'entrata per poi fare i pochi scalini che conducevano alle porte d'ingresso, provai a guardare attraverso il vetro, ma era piuttosto buio...così avvicinai le mani appoggiandole sul vetro per osservare meglio, ma sobbalzai quando vidi che la porta era aperta! Ma che diavolo ci faceva aperta quella porta? Mi guardai dietro le spalle, poi a destra e sinistra, per vedere se ci fosse stato qualcuno...ma era un deserto. Che male avrei causato entrando? Con un po' di timore iniziale aprì la porta e sgattaiolai all'interno. Era buio, ma dalle finestre filtrava abbastanza luce notturna per permettermi di camminare senza sbattere contro qualcosa. Arrivai davanti una bacheca, c'era una scritta che al primo impatto non riuscì a leggere, ma forse poi i miei occhi si abituarono

 

Gli studenti di ieri, oggi!

 

Certo era una strana frase...Guardai dentro la bacheca, c'erano varie foto con al di sotto una didascalia. La mia attenzione si posò sulle foto più recenti. Abigale Griffin era divenuta un poliziotto, Janel Russell un'insegnante...bé che dire, complimenti! Andai avanti e vidi un'altra foto che ritraeva una ragazza ed un ragazzo, Angela Weber ed Eric Yorkie divenuti entrambi giornalisti. Mi stavo chiedendo se qualcuno di loro li avessi conosciuti, sorrisi triste e lasciai la bacheca. Camminai per un po' nei corridoi, arrivai persino in palestra, una palestra a dir poco enorme con il pavimento in parquet, decisi di tornare indietro. Poco dopo arrivai invece in quella che doveva essere la mensa, decisi d'entrare, i tavoli erano occupati da numerose sedie vuote, certo vista così era a di poco tetra. Decisi di sedermi, mi guardai un po' in giro, ma non c'era nulla in quel posto che mi ricordasse qualcosa...la cosa m'irritò parecchio. Mi alzai dirigendomi dove c'erano i vassoi, e senza motivo guardai indietro, verso un tavolo precisamente, abbastanza lontano e isolato, ed improvvisamente come un fulmine a ciel sereno mi passò davanti un'immagine, di due occhi dorati e profondi in cui mi sembrava di perdermi...Com'era arrivata, quell'immagine svanì, lasciandomi rintontita, scossi il capo..possibile che fosse un ricordo? Girai totalmente il mio corpo e camminai in direzione di quel tavolo, e mi sedetti su una di quelle sedie, era davvero una strana sensazione, ma non c'era dubbio, non poteva che essere un ricordo! Sorrisi a quell'idea. Mi alzai per uscire dalla mensa, lanciando un'ultima occhiata verso quel tavolo...decisi che era giunto il momento d'uscire dall'istituto. Scesi le scale e mi guardai ancora una volta indietro con rammarico, la mia macchina mi attendeva proprio davanti a me, ma non so per quale motivo andai verso la mia sinistra, dove c'erano altri parcheggi. Improvvisamente mi bloccai...c'era qualcosa che non andava...una strana sensazione...un piccolo brivido freddo mi percorse la schiena. Cercai di scacciare quella sensazione sgradevole chiudendo gli occhi, ma fu alquanto strana come cosa, perché mi sembrò di sentire in lontananza lo stridio di pneumatici...Varie immagini mi passarono nuovamente davanti...c'ero io, proprio davanti alla scuola, di fianco ad una macchina argentata...poi una frase

 

*****

 

- Visto? Ci stanno guardando tutti...ma non sono così male i loro pensieri. Incomincio ad entrare, ci vediamo a lezione...-

 

***

 

Ma cosa significava? E perché io mi sentivo felice per quelle parole senza significato? Ma poi altre immagini attraversarono la mia mente...una macchina...una macchina che aveva preso male una curva...e si stava dirigendo proprio verso di me...poi il nulla. Quella macchina mi era venuta addosso! Improvvisamente mi ritrovai in una casa....davanti a me c'erano delle figure...io in piedi...

 

*****

 

- Perché lo avete fatto?-

 

Chiesi...ma a chi?

 

- Stavi morendo...-

 

Cosa? Stavo morendo? Perché? A causa dell'incidente?

 

- Ma io sono morta-

 

***

 

Improvvisamente riaprì gli occhi cercando di sfuggire da quelle immagini terrificanti, da quella frase terrificante..ma cosa volevo dire? Perché avevo detto ciò? Perché affermare che io ero morta? Com'era possibile? No, era impossibile una cosa simile...eppure...com'era possibile salvarsi da un'incidente simile? Nulla era sensato...cedetti sulle ginocchia prendendomi la testa fra le mani...oddio, ma era vero? Ma se fosse stato vero perché io esistevo ancora? Era uno strano e spaventoso scherzo del destino? Era inverosimile...ma cosa c'era semplicemente in me di normale? Io che vivevo in un'altra dimensione? Io che realmente avrei dovuto avere ventotto anni ed invece ne dimostrano diciassette? Improvvisamente mi venne in mente una strana idea...e se fosse che io ero davvero morta? Esattamente quel giorno, il giorno dell'incidente...e per qualche ragione però mi fossi ritrovata nuovamente...viva? No....non lo ero...eppure ero tornata ad esistere! Ma se così fosse, era possibile che fosse quella la causa della mia eterna giovinezza? Non c'era nulla di speciale in me, ero solamente rimasta bloccata in quell'attimo...non centravano le mie capacità...

Com'era possibile che fossi davvero morta? Mi alzai per correre e chiudermi in macchina, come se volessi scappare da quella verità assurda...Dai miei occhi incominciarono a scendere numerose lacrime, che sembravano ghiacciate...Ma perché piangere? In fin dei conti non è mica vero che tutto ha un inizio ed una fine? Certo lo sapevo che valeva anche per la mia vita, ma di certo non mi sarei mai aspettata una rivelazione simile...Ora il silenzio in macchina era rotto solo dai miei singhiozzi, mentre tutte le mie speranze stavano venendo risucchiate...ma forse io non avevo mai sperato a nulla, avevo preferito sempre vivere alla giornata...Ma ormai perché rimuginarci sopra? Che speranze avrei potuto mai avere adesso, che amori avrei mai potuto vivere? Che famiglia mai mi sarei potuta costruire? Tutto si stava dissolvendo proprio davanti ai miei occhi...le lacrime mi annebbiavano la vista...Se avessi avuto ora i miei ricordi nelle mani li avrei strappati in tanti pezzi per farli divenire cenere, non avrei mai voluto viverli! Ed ora? Già, ora ero nel caos più totale, mi era crollato tutto addosso...

Improvvisamente mi tornò in mente nuovamente quel piccolo dialogo...cosa significava " perché lo avete fatto?"...fatto cosa? Cos'è che mi avevano fatto? Più cercavo di capirlo e più non riuscivo ad arrivare ad una conclusione...cosa poteva mai significare? Forse che non sarei dovuta ritornare dalla morte? Possibile che io vivessi con i Cullen perché noi tutti avevamo un segreto da mantenere? In fin dei conti Edward stesso mi aveva detto d'avere più di cent'anni....forse anche lui era morto proprio come me? Forse tutti loro lo erano? Mi dovevano dare una spiegazione...come avevano potuto tenermi nascosta una cosa simile? Accesi con foga la mia auto ed uscì dal parcheggio facendo una sgommata, in pochi minuti ero già in autostrada per tornare a casa. Ora non importava se il tachimetro segnava 170, 180 km/h..che importava, se in fin dei conti ero già morta? Ora potevo anche capire il motivo per cui Edward proprio quel pomeriggio sembrava indifferente ad un ipotetico incidente, e come lui anche Alice e Jasper, non avevano detto una parola...solo io mi ero lamentata, solo io, perché ero l'unica a non sapere la verità! Mi avevano mentito! Omesso certi dettagli così fondamentali...ed anche la mia migliore amica! Accelerai maggiormente, ed i cartelli che poche ore prima avevo letto tranquillamente sfrecciavano dietro di me senza possedere una vera sagoma...arrivai all'uscita di Neah Bay e sterzai per imboccarla...il motore della mia auto, infuriato quanto me, poteva a dir poco svegliare l'intero vicinato, ma la cosa non mi importava particolarmente, il mio obbiettivo era far arrivare alle loro orecchie quel ruggito. Ormai mancava poco, vidi in lontananza quella villa fatta di vetro con le luci ancora accese, non potevano non aver notato il mio rientro...non so cosa mi prese ma accelerai maggiormente, per poi inchiodare di colpo e sterzare a pochi centimetri dall'entrata. Strinsi con violenza il volante prima d'uscire dalla macchina, non dovetti lottare nemmeno contro la cintura perché non l'avevo neppure inserita. Sbattei violentemente la portiera, che la sentii scricchiolare...ma in fin dei conti era solo un giocattolo. Corsi sugli scalini spalancando la porta, e richiuderla con ancora più violenza della portiera dell'auto..per quanto m'importasse poteva anche demolirsi la casa! Naturalmente tutti si girarono nella mia direzione...ero immobile ad osservarli, quando Alice si alzò in piedi per venire da me...

 

- Bella, eravamo così in pensiero!-

 

Stava venendo dritta da me a braccia aperte...ma di certo quella era l'ultima cosa che volevo....

 

- Non provare a toccarmi...-

 

Lo dissi piano, ma lo sentì, perché si fermò immediatamente...Mi guardava senza capire...ma come poteva capire? Vidi tutti alzarsi...

- Bellina, che è successo?-

 

Il sorriso di Emmett mi fece trasalire maggiormente...e senza pensarci, avendo ancora le chiavi dell'auto in mano, glie le scagliai con violenza addosso, sotto lo sguardo impietrito di tutti. Mi sorprese il fatto che le afferrò senza alcun sforzo...ma perché stupirmi? Cosa poteva stupirmi ancor di più della mia morte?

 

- Diamine Bella, ma che ti prende?-

 

Guardai Eleazar con disprezzo, lui cosa centrava? Cosa voleva da me? Era anche lui come tutti gli altri, un mostro? Non c'era dubbio, sembravano tutti così perfetti...

 

- Allora?-

 

- Perché non te ne torni da dove sei venuto Eleazar?-

 

- Isa...ma cosa...-

 

- E tu Valentina...proprio da te non me lo aspettavo di certo....-

 

- Di cosa stai parlando?-

 

Com'era possibile che facessero finta di nulla ancora adesso?

 

- Sto parlando degli avvenimenti di undici anni fa! Come avete potuto mentirmi!-

 

- Bella...-

 

- Stai zitto Edward! Non voglio più sentire le vostre stronzate! Le vostre bugie! PERCHE' NON MI AVETE DETTO CHE IO UNDICI ANNI FA SONO MORTA! COME AVETE POTUTO OMETTERMI QUESTO PARTICOLARE?-

 

Vidi Edward indietreggiare alle mie parole...quella poteva essere solo la conferma. Vidi tutti guardarsi leggermente...

 

- CHI E' STATO? VOGLIO SAPERE CHI MI HA CONDANNATA E NON INTENDO DIRE CHE VOGLIO SAPERE CHI ERA ALLA GUIDA DI QUALLA MALEDETTA MACCHINA CHE MI HA UCCISA! MA CHI HA SCELTO AL POSTO MIO DI FARMI VIVERE QUESTA NON VITA! COME VI SIETE PERMESSI DI GIOCARE CON ME IN QUESTA MANIERA!? PERCHE'!!!!-

 

Non avevo più fiato, e i miei occhi si riempirono nuovamente di lacrime...

 

- Come avete potuto? Perché continuare ad esistere se in realtà la tua anima ti ha abbandonato? Se non posso divenire adulta, fare il lavoro che desideravo, amare, avere una famiglia, dei figli....MAGARI VOI LO AVETE ACCETTATO, MA IO NON POSSO ACCETTARLO! COSA SAREMMO, COSA SIETE!? DEI MOSTRI!-

 

Senza preavviso Eleazar a quel punto si avvicinò a me e mi diede uno schiaffo...lasciando me e tutti senza parole


 

 

   
 
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