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Autore: Silvar tales    29/01/2013    5 recensioni
Una raccolta di 7 flash-fic 500 parole/disomogenee dedicate al Marionettista.
♥ ~ Il Labirinto
♥ ~ La Libertà
♥ ~ Il Nereide
♥ ~ L'Immortale
♥ ~ Il Cimone
♥ ~ Il Mito
♥ ~ L'Impasto
[Questa raccolta di flashfic si è classificata terza a parimerito al "Seven Weeks 3 - Winter Edition" indetto da Shark Attack]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Akasuna no Sasori | Coppie: Sasori/Deidara
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Il Nereide

Con questa flashfic ho ottenuto [5] punti per un totale di [16] punti nella sfida
- Partecipante al contest "Seven Weeks 3 - Winter Edition" indetto da Shark Attack sul forum di efp -

turno: 3
personaggio base: Sasori
personaggio aggiunto: Hidan
prompt: Gioielli


Nick autrice: Silvar tales (Deidaradanna93)
Titolo: Il Nereide
Introduzione: Un rauco e antico ruggito si propagò nella valle, scosse le cime degli abeti ed echeggiò fin sulle alture.
Un ruggito accompagnato dalle grida atterrite di quelle misere anime paragonabili a chicchi di neve in balia della tempesta.

Ma tra la confusione e la fuga generale, tra la disperazione che imperversava, due figure fredde e statuarie spiccavano rette in piedi, con sufficiente aria nei polmoni e fermezza nei loro cuori.
Genere: Fantasy.
Personaggi: Sasori, Hidan.
Contesto: Nessun contesto
Rating: giallo
Avvertimenti: AU, flashfic.


Le fiamme mangiavano la pietra della cittadina come fosse stata paglia.
La gente fuggiva con il terrore stampato negli occhi, madri urlavano disperate nel tentativo di ritrovare i loro figli, persino i guerrieri chinavano la testa alla morte, preferendo la fuga alla battaglia.
Quale nemico più terribile di un’armata, di un arcaico stregone, di un conquistatore sanguinario poteva incutere un simile terrore?
Un rauco e antico ruggito si propagò nella valle, scosse le cime degli abeti ed echeggiò fin sulle alture. Un ruggito accompagnato dalle grida di quelle misere anime paragonabili a chicchi di neve in balia della tempesta.
Ma tra la confusione e la fuga generale, tra la disperazione che imperversava, due figure fredde e statuarie spiccavano rette in piedi, con sufficiente aria nei polmoni e fermezza nei loro cuori. Due guerrieri che non fuggivano, anzi, si preparavano ad affrontare a viso aperto l’antica minaccia.
Sasori accarezzò l’elsa della propria spada, gettando un’occhiata al suo compagno attraverso lo scarso spiraglio che gli concedeva l’elmo.
Hidan sghignazzò nervoso, sciogliendo le dita e la lingua, pronto ad usare al momento giusto l’incantamento più opportuno.
Il freddo invernale tormentava loro le caviglie e le braccia nude, ma entrambi erano abituati a condizioni climatiche ben più estreme. Inoltre presto il gelo non sarebbe più stato un problema.

Finalmente vedevano in faccia il loro nemico.
Con un agghiacciante ruggito e un terribile rumore di macerie e ossa rotte, il muso squamoso di Dawaav emerse dalle nuvole.
Hidan sbuffò, non riuscendo ad evitare una prima vampata di calore. Imprecando, tolse immediatamente l’elmo divenuto rovente, e lo gettò a terra fra la neve. Sasori invece si era astutamente riparato dietro un masso, sfuggendo dalla vista dell’Elder.
«Ora Guerriero di Nerea, finiscilo!»
Con pochi balzi, il giovane combattente raggiunse la coda del drago. E una volta raggiunta la coda, la testa  diveniva solo la vetta di una montagna da scalare.
La spada scivolò senza difficoltà tra le squame della bestia, recidendone all’istante i condotti vitali.
Un mugghio lamentoso diede a Sasori la conferma di aver centrato l’obiettivo.
Guardò lo stregone dal dorso imponente di una Dawaav in fin di vita,  non riuscendo a trattenere un sorriso trionfante.
Aveva regalato ad Arcadia un’altra stagione di serenità.


*



«Fra tutti gli Elder avidi di oro, questo era sicuramente uno dei più ingordi!» Commentò sbalordito Hidan, non appena misero piede nella caverna di Dawaav. Era il premio che spettava loro per aver assopito l’ennesimo Elder che minacciava Arcos, avere il privilegio di violare il bottino dei draghi, famosi per la loro avidità di ricchezze auree.
«Metti giù quei gingilli, Hidan», lo rimproverò stancamente il Nereide, «sai benissimo cosa stiamo cercando».
Hidan volse uno sguardo euforico e scoraggiato alla montagna d’oro e di gioielli che li circondava, e intanto pensava a quell’unica gemma, lunga come la coda di un passero. Quella gemma che avrebbe ricostruito la corona di Manta, che avrebbe resuscitato la stirpe di Medula, che avrebbe ridato ad Arcos la sua regina.
«Ci vorrebbero anni per cercare a dovere in mezzo a questi preziosi», si lamentò Hidan, calciando con svogliatezza un mucchio di pasticche d’oro e pietre colorate.
«Sasori, mi stai ascoltando?»
No, Sasori non lo ascoltava più. Fra le mani stringeva una goccia rossa, uno specchio nel quale si riflettevano la sua incredulità e il suo batticuore.
«La Sangue di Drago».

Forse il futuro di Arcos non era del tutto perduto.


~ ♥

Silvar Tales con “Il Labirinto”

☑ Originalità
☑ Grammatica
☑ IC Personaggio Base
☑ IC Personaggio Aggiunto
☑Uso del Prompt
☑Gradimento personale (ho voglia di sapere come continua!) 
-☑Bonus/Malus (ultima nel turno precedente)

Totale: 5 punti




   
 
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