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Autore: SasuLOveNaru    29/01/2013    1 recensioni
Purtroppo se in questi giorni non avete trovato questo racconto in principio è colpa mia, troppi errori ortografici. ma ora che è stato corretto, spero che vi piaccia.
Preso dal testo:
…:”Dottore, come sta?”
Dot:”mi spiace dirlo ma, la situazione è critica”
…:”come critica, ci avevano assicurato che stava migliorando. Com'è possibile!?”
Dot:”dagli esami fatti, sembrava anche a noi che le cure che gli stavamo facendo funzionassero, ma ora sembra che il corpo li stia rigettando, inoltre...
Spero di avervi incuriosito. buona lettura e a presto.
Genere: Generale, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ringrazio Soru Evans per aver recensito i miei capitoli. buona lettura, sperando vivemente che ti piaccia anche questo pezzo.


Non era mai successo, ma ora, tutte le volte che doveva pensare a qualcosa, nella mente gli apparivano solo le immagini del suo migliore amico.

Se invece doveva preparare qualcosa da mangiare, inevitabilmente oltre a preparare la sua ciotola di ramen, preparava anche un'insalata di pomodori e quando se ne accorgeva, immediatamente urlava perchè era impossibile che anche in ambito culinario doveva venirgli in mente lui.

Poi, erano un paio di settimane che faceva sogni a luci rosse, con protagonisti lui e Sasuke, svegliandosi alla mattina in uno stato pietoso. Ed anche li urlava e cercava di calmarsi sotto litri e litri di acqua fredda.

Poi non parliamo del vestiario. Sembrava che anche i colori si siano messi d'accordo per farlo impazzire, infatti oltre all'arancione che indossava abitudinariamente, metteva qualche abbigliamento di colore scuro come il nero o il blu notte, colori che per altro detestava.

Però alla fine, decise di dare retta al proprio cuore e di accettare i sentimenti che per troppo tempo erano rimasti nascosti in lui.

Sapeva che era molto sbagliato per la società innamorarsi di uno dello stesso sesso, ma era successo. Ed ora che lo aveva anche ammesso non avrebbe cambiato per nulla al mondo il suo stile di vita. Sperava solo che Sasuke non se ne accorgesse.

 

Speranza vana.

 

Da molto tempo ormai il ragazzo moro si era accorto dello strano comportamento dell'amico, avrebbe voluto indagare ma lasciò perdere, perchè era sicuro che se si trattava di una cosa molto importante sapeva che gli e ne avrebbe parlato.

Quando poi lo vide comportarsi come al solito, dimenticò quel periodo.

 

Ma si sa che quando il destino si muove, niente e nessuno riesce a smuoverlo nel combinare il suo piano.

 

Successe una settimana prima di San Valentino.

 

Essendo rappresentante di classe, era obbligato a fermarsi a scuola dopo le lezioni. Di norma finivano due ore dopo che tutti gli alunni erano andati già a casa ma quel giorno finirono mezzora prima.

Così, dopo aver messo a posto i documenti che poi il giorno dopo avrebbe distribuito in classe, si avvio verso la sua aula dove avrebbe recuperato la cartella.

Tutto tranquillo, aprì lentamente la porta ma non si aspetto allo spettacolo che gli si parò davanti.

Il sole stava già calando e alcuni raggi ancora indietro stavano illuminando di arancione l'aula. Nessuno vi era presente tranne per due figure.

La prima, un giovane ragazzo dai biondi capelli stava beatamente dormendo sul suo banco, mentre la seconda, una ragazza dai lunghi capelli neri facendo attenzione a non svegliarlo, lo stava baciando.

Il bacio sarebbe durato molto a lungo se la ragazza non si fosse accorto della figura che stava ferma sulla porta dell'aula.

Immediatamente si stacco e prima di andarsene via, mando uno sguardo freddo verso il ragazzo in piedi e uno pieno di sentimento al bel l'addormentato.

Non sapeva il perchè ma una grande gelosia nacque in lui.

La scena che aveva assistito lo aveva lasciato interdetto.

Rimase un'altro po' in piedi, poi lentamente si avvicinò al suo amico.

Lo scosse un po' ma lui non si svegliò, anzi cambio persino posizione della testa.

Ora poteva vedere chiaramente il viso del biondino ed una strana sensazione si impadronì di lui.

Vederlo vulnerabile ed indifeso mando il suo cuore a battere a mille.

Vederlo così rilassato lo portò a sorridere dolcemente e quando con lo sguardo andò dagli occhi chiusi fino alle labbra rosse come ciliegie, l'istinto di toccarle con le sue si fecce prepotentemente avanti.

Sapeva da tempo di essere bisessuale, ma non ne aveva fatto parola con nessuno, non l'aveva detto neanche al proprietarie di quelle labbra rosse.

Sapeva di voler bene al ragazzo ma non aveva mai pensato che un giorno si sarebbe innamorato di lui.

Così, senza indugiare ancora, con il batticuore, poggiò delicatamente le labbra su quelle dell'altro.

Voleva che il tempo si fermasse in quell'istante ma non poteva permettersi che l'altro scoprisse il suo segreto. Così, usci dalla classe per poi ritornare con un secchiello di acqua fredda.

Lo osservò per un ultima volta e poi gli butto addosso l'acqua.

 

Il biondino si svegliò urlando ed una volta che capì chi fosse stato a svegliarlo, si arrabbio per poi ridere assieme all'altro.

 

Entrambi i ragazzi decisero che il giorno dopo, il giorno di San Valentino avrebbero confessato l'amore che provavano per l'altro.

 

Naruto aveva scoperto per caso che Sasuke detestava i dolci ma sapeva anche che adorava i pomodori, quindi andò in cerca di un regalo che gli avrebbe ricordato lui.

Sasuke invece sapeva che Naruto adorava da matti i dolci ma non voleva essere come le altre ragazze, così cerco di organizzare qualcosa che lo avrebbe lasciato a bocca aperta.

 

Il giorno dopo, tutte le ragazze della scuola erano in attesa dell'arrivo di Sasuke per potergli consegnare i loro cioccolati a forma di cuore.

Ma quel giorno, non si fece vivo.

Naruto, già pronto a dargli il regalo, quando seppe che quel giorno non sarebbe andato a scuola, si fece triste. Neppure i suoi due amici riuscirono a farlo sorridere.

Passo così tutte le ore e alla fine stanco e deluso andò a casa, incurante di quello che sarebbe successo da li a pochi minuti.

Mogio mogio, aprì la porta di casa, sapeva di non trovarci i genitori perchè erano andati a farsi un viaggio.

Senza accendere la luce dell'ingresso, si diresse verso la cucina per prendere una bottiglia d'acqua ma non riuscì ad accendere la luce che questa si accese all'improvviso.

I suoi occhi si sbarrarono. Davanti a lui stava il ragazzo dei suoi sogni che gli sorrideva dolcemente.

Immediatamente si diede un pizzicotto per vedere se era reale, quando senti il dolore, capì che era veramente lì. Così senza pensare a niente, gli corse incontro e lo abbracciò, rischiando di farlo cadere.

Quando si accorse che stava abbracciando il suo amore proibito, diventò tutto rosso e si staccò subito dall'altro.

 

Nar:-c-che c-ci fai q-qui-i ?- chiese cercando di calmare la tremarella e la paura che gli era nata.

Sas:...- non sapeva che dire. Però fece una cosa davvero coraggiosa. Non era bravo con le parole ma se la cavava benissimo con i fatti.

 

Il moro si avvicinò lentamente all'altro che per paura di essere picchiato si era allontanato per finire poi contro il frigo.

Una mano chiara si era avvicinata al suo volto e lo aveva alzato per far in modo che i loro sguardi si agganciassero tra di loro.

Il biondo chiuse gli occhi per il pugno che pensava di ricevere ma li spalancò subito dopo quando capi che qualcosa gli si era poggiato sulle labbra.

Non fu un pugno a ricevere ma un dolce bacio dalla persona che più amava al mondo.

 

Sas:-Buon San Valentino, dobe!- disse dopo che si allontanò da quelle dolci labbra assaggiate per la seconda volta.

 

Naruto non riuscì a capire più niente.

 

Nar:-p-perchè?- chiese solo mentre delle piccole lacrime iniziavano a cadergli. Non voleva illudersi. Non voleva pensare al vero motivo perchè poi se scopriva che era tutto falso avrebbe sofferto il doppio.

Ma il suo cuore scoppio di felicità quando l'altro gli rispose con due semplici parole.

Sas:-Ti amo!-

Nar:-a-anch'io- riusci a dire solo, perchè poi l'altro gli si era ributtato addosso e lo stava ribaciando con tutta la passione che riuscita a tirare fuori.

Dimentichi dei regali che entrambi avevano fatto all'altro, si diressero, senza staccarsi verso la stanza del biondino dove, quella sera stessa, consumarono con ardore tutto l'amore che provarono per l'altro.

  
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