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Autore: DumbledoreFan    20/08/2007    13 recensioni
“Un momento…se non ho cugini, questo vuol dire che io…” mi fermai un attimo, e fissai intensamente gli occhi smeraldini di Potter. “Che io sono l’ultima discendente diretta della famiglia Black…” continuai in un soffio. Il ragazzo annuì con il capo. Tornai a osservare il cerchiatto bruciacchiato dove doveva esserci la figura di mio padre. Sotto il suo nome c’era una targhetta vuota, e subito dopo una linea con un cerchietto e un’altra targhetta vuota, con l’eventuale posto per altre. Ci passai le dita sopra. Lì avrei dovuto esserci io. “Non credi che sia venuto il momento di aggiungere un nome lì?” mi fece inaspettatamente il moro.
La dinastia Black è conclusa perchè i due fratelli sono entrambi morti. Ma ne siamo proprio così sicuri?? Leggete e scoprirete che qualcuno aveva un segreto di cui nemmeno lui era a conoscenza...
Genere: Malinconico, Mistero, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi finalmente con il nuovo capitolo!! Mi scuso per il grande ritardo, ma prima sono partita per le vacanze, e poi sono praticamente caduta in depressione post-fine di Harry Potter, spero che sarete comprensivi e capirete. Bene, in questo capitolo finalmente la nostra Siria arriva a Hogwarts, ha il primo impatto con i luoghi che sono completamente nuovi, e viene smistata!Finalmente vi toglierete il dubbio (che secondo me non c'era, ma va beh!) Spero che sia valsa la pena aspettare!!Bacioni grandi grandi, e buona lettura!

Aprii svogliatamente gli occhi, le cui palpebre si erano fatte incredibilmente pesanti. Misi a fuoco il posto dove mi trovavo: ero in uno scompartimento del treno per Hogwarts, i due amici di Potter se n’erano andati a controllare il treno, e io mi ero appisolata sulla sua spalla…SULLA SUA SPALLA?! Mi scostai di botto, facendo prendere al moro un bello spavento.
“Ti sei svegliata, eh?!” fece sorridendo. Io mi strusciai gli occhi.
“Non volevo appoggiarmi a te…” precisai subito, mentre mi aggiustavo i capelli.
“E’ che ero stanca, visto che qualcuno stamattina mi ha buttato giù dal letto ad un’ora incivile…” continuai tagliente.
“Ora incivile!!! Erano le sette e mezzo, mica le quattro di mattina!!” ribattè, ma io lo fulminai con lo sguardo.
“Comunque non ti preoccupare…non mi davi noia…” disse tranquillo.
“Infatti io non mi preoccupo…” feci sarcastica, buttandomi all’indietro sul sedile, e posando lo sguardo sul paesaggio che scorreva veloce al di là del finestrino. Allungai i piedi e li poggiai sui sedili vuoti di fronte a me, sbadigliando. Mi voltai verso il ragazzo che mi sedeva accanto.
“Quanto manca?” chiesi un po’ troppo gentile.
“Non molto…credo che dovremmo cominciare a cambiarci…” rispose alzandosi e sporgendosi per prendere il baule. Io lo imitai, tirando fuori dalla mia valigia la divisa scolastica. In fine mi piazzai davanti al moro con aria minacciosa.
“Voltati, e non osare sbirciare mentre mi cambio altrimenti giuro che imprecherai contro il Signore Oscuro per non averti ucciso prima!” gli dissi torva e lui sembro leggermente spaventato mentre annuiva. Per sicurezza, con una mossa ripentina gli sfilai gli occhiali, almeno ero più sicura che anche se si fosse girato, non avrebbe visto nulla. Poi, con la velocità della luce mi cambiai, senza indossare però ne cravatta, ne tunica, che mettevano chiaramente in mostra lo stemma di Serpeverde. Preferivo indossarli quando avrei avuto la conferma ufficiale. Restituii gli occhiali a Potter, e mi voltai verso il finestrino, dandogli le spalle e permettendogli di cambiarsi. Guardai le colline dal manto smeraldino sfrecciare veloci sotto un cielo decisamente ombroso. Poi, lo sguardo mi cadde involontariamente sulla sinistra del finestrino, dove si vedeva il riflesso del ragazzo che si cambiava. Il suo fisico tonico era di nuovo in bella vista. Distolsi immediatamente gli occhi da lì, leggermente imbarazzata, e gli puntai per terra. Dannato Potter!
“Ho fatto…” disse Potter con voce atona, e io mi girai, sedendomi di nuovo. Passammo il resto del viaggio in una specie di silenzio che sembrava infastidire un po’ il ragazzo. Io ero immersa in una interessante lettura e non avevo nessuna intenzione di venirne fuori. Finalmente il treno si fermò e si sentì tutto il trambusto degli studenti che facevano per uscire. I due amici di Potter tornarono per riprendere i bagagli, io trascinai fuori dallo scompartimento il mio baule. Feci andare avanti Potter e lo seguii un po’ incerta. Usciti dal grande treno scarlatto, ci dirigemmo verso delle strane carrozze trainate dal niente. Mi guardavo quasi febbrilmente intorno, attirata da tutto quello che c’era, e che per me era nuovo e sconosciuto. Salii su quella strana carrozza nera insieme a Potter, e subito dopo ci alzammo in volo. Fra la familiare foschia che accompagnava da tempo l’atmosfera inglese, scorsi la grandiosa scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Un enorme castello che riportava alcuni tratti gotici, pieno di torri e torrette di varie grandezze, con grandi finestre delle quali molte illuminate, e dall’aria incredibilmente maestosa e imponente, era stanziato su una collina e sembrava vegliare su un grande lago scuro. Al cospetto di quest’ultimo c’era un grande parco, in cui si scorgeva un campo da Quidditch. Poco lontano dal parco, c’era una foresta incredibilmente inquietante. Quel panorama era infinitamente suggestivo e spettacolare.
“Bello, vero?” mi sussurrò Potter all’orecchio. Io mi girai e storsi la bocca.
“Favoloso” dissi inarcando le sopracciglia. In pochi minuti la carrozza atterrò davanti alla sontuosa entrata del castello. Scesi cominciando a guardarmi in torno sempre più curiosa, puntando gli occhi su tutto, annusando addirittuara l’aria che mi sembrava differente. Ad un certo punto, quando ebbi posato il baule, vidi una signora dall’aria austera e l’espressione rigida e severa avvicinarmisi impettita.
“Signorina Black?” mi fece quando mi fu davanti.
“In persona” risposi leggermente spocchiosa. Lei mi sguadrò dall’alto in basso per un attimo.
“Io sono la Professoressa McGrannitt, e la pregherei di seguirmi insieme ai ragazzi del primo anno, per spiegarle la formula di smistamento” disse fermamente, e senza aspettare nemmeno un mio cenno, s’incamminò verso una fredda scalinata di pietra. La seguii svogliatamente, ritrovandomi davanti un immenso portone di legno massiccio, e un gruppo abbondante di primini incredibilmente bassi. La Professoressa McGrannitt spiegò in come venivano suddivisi i ragazzi, e con che criterio. Spiegò delle quattro case e del Cappello Parlante. Poi si rivolse direttemente a me.
“Lei aspetterà appena fuori dalla Sala Grande, ed entrà dopo l’annuncio del Preside, per poi essere smistata, tutto chiaro?”
Io annuii distrattamente, tenendo la tunica in braccio e la cravatta in tasca. Non avrei dovuto aspettare ancora molto per indossarle. Finalmente!
I primini entrarono nella Sala Grande (che solo quando vidi mi resi conto che non ci poteva essere nome più azzeccato!) spaesati e leggermente intimoriti, mentre si guardavano in torno sconcertati e sorpresi. La cerimonia dello smistamento non fu molto lunga, e piano piano, tutti gli studenti del primo anno si erano adeguatamente posizionati al tavolo della propria casa, e io cominciai a fare capolino dal portone, essendomi stancata di stare lì a non fare niente. In quel momento Albus Silente si alzò dalla sua poltrona centrale.
“La cerimonia dello smistamento non è ancora terminata!Lo so che è dura aspettare oltre il nostro delizioso banchetto, ma dovrete tener duro ancora per poco!” esordì l’uomo dalla barba argentea sorridendo, e molti nella Sala annuirono e ridacchiarono.
“Quest’anno, tutti i ragazzi del sesto anno avranno una compagna in più…si è trasferita attualmente dalla Francia, e anche lei ora sarà adeguatamente smistata…prego, Signorina Black, entri pure…”
Dopo che Silente ebbe pronunciato il mio nome un incredibile vociare si alzò all’interno nella Sala, ma venne immediatamente zittito dalla mia entrata. Varcai la soglia della maestosa Sala Grande con portamento elegante e fiero, la testa alta e lo sguardo fisso davanti a me. Incrociai le braccia sotto il seno, mentre i miei passi rimbombavano gravi nel silenzio fatto di pensieri, riflessioni e curiosità. Gli occhi di tutti i presenti erano puntati su di me, ma questo non m’intimoriva per niente. Passai fra i due tavoli centrali, uno di questi era quello di Grifondoro, e appena incrociai il suo sguardo, Potter mi fece un sorriso che doveva essere incoraggiante. Io ricambiai con una specie di smorfia e continuai ad avviarmi verso uno sbagello di legno con sopra un cappello di feltro tutto rattoppato. Arrivata lì davanti mi fermai, fissando la Professoressa McGrannitt.
“Siria Black. Prego…” disse indicandomi lo sgabello, dopo averlo liberato. Io mi ci sedetti composta, con la schiena dritta e le braccia sempre conserte al petto. Solo ora ebbi una panoramica centrale della grandiosa Sala, ricolma di candele sospese e il cui soffitto rispecchiava il cielo che vi era all’esterno. Socchiusi appena gli occhi quando la Professoressa mi adagiò sul capo il vecchio cappello. Improvvisamente, sentii una vocina dentro la mia testa.
“Un’altra Black a quanto vedo…l’ultima Black…diamo un’occhiata alla tua mente…” disse il Cappello Parlante, e mi sentii incredibilmente a disagio.
“Hai un carattere incredibilmente forte, ma è solo una protezione per un grande dolore che porti dentro di te e una certa paura…sei incredibilmente orgogliosa, e sei presa da un grande moto di vendetta verso tuo padre…sei sicura di te, un po’ egoista, vuoi far vedere a tutti che sei degna del nome che porti e sei pronta a tutto per farlo…vedo anche grande determinazione e ambizione…beh, la casa più appropriata è sicuramente:” il Cappello Parlante smise di parlare nella mia testa e gridò a tutti.
“SERPEVERDE!”
Non potetti resistere nel tirare un sospiro di sollievo. Mi alzai con un peso in meno sullo stomaco e mi avviai verso il tavolo verde-argento, che stava vigorosamente applaudendo, con un ghigno soddisfatto stampato in volto. Ma non potetti fare a meno di sibilare a Potter, mentre gli passavo accanto: “Te l’avevo detto!”
Lui mi sorrise sbieco, ma non disse niente. Arrivata al tavolo feci una carrellata visiva di tutti i presenti, cercando di trovare un posto adatto in cui sedermi, ma ad un tratto vidi il ragazzo moro che stamattina mi aveva urtato con il baule, che mi faceva segno di sedersi accanto a lui, e visto che non avevo niente di meglio, m’infilai la tunica e mi sedetti vicino a lui.
“Beh, che dici se io e te ricominciamo da capo senza urtarci?!” fece il ragazzo sorridendo.
“Io sono Blaise Zabini, è un piacere averti fra noi…” disse prendendomi alla sprovvista la mano e sfiorandola con le labbra. Io ghignai appena.
“Questo lo dici tu, Zab…” proferì una vocetta acuta di fronte a me. Mi voltai verso la proprietaria di quella voce: era una brunetta formosa e snob, che mi guardava scettica. La guardai male.
“Lei è Pansy Parkinson…” disse Blaise lanciandole anche lui un’occhiataccia.
“Non ho bisogno che mi presenti, so farlo benissimo da sola!Piuttosto, qui ci sarebbe qualcuno che deve presentarsi accuratamente…” ribattè scandendo bene l’ultima parola. Io mi voltai verso il moretto.
“Mangia lo yogurt scaduto per colazione o è così acida di suo?” chiesi con noncuranza, mentre un’abbondante parte dei presenti si apriva in una leggera risatina. Pansy mi lanciò uno sguardo omicida.
“Purtroppo è così al naturale…” ridacchiò Zabini.
“Non ti sei ancora presentata, comunque…” ribattè la Parkinson.
“La McGrannit mi ha gia presentata…se tu eri troppo impegnata a smaltarti le unghie di quel pessimo rosa shocking, non è un mio problema…” risposi tagliente, mentre dalla tasca tiravo fuori la cravatta verde argento, e me la passavo dietro al collo. Intanto, le Serpi ridacchiarono di nuovo.
“Comunque sarò magnanima stasera…io sono Siria Black” dissi arrendevole alla fine, tentando di allacciarmi la cravatta.
“A questo c’eravamo arrivati tutti…ma dimmi, Siria, hai un cognome molto importante…di chi sei figlia?” chiese tagliente. Tra i presenti si era stanziato uno strano silenzio, che stonava con il chiacchiericcio che inondava la Sala dopo l’imminente comparsa del sontuoso banchetto. Io storsi la bocca in una tipica espressione Made-In-Black.
“Se vuoi sapere se discendo dalla Nobile e Antichissima Casata dei Black, la risposta è sì, Pansy…”
Lei continuò a squadrarmi sospettosa, ma quanti aprì bocca per ribattere, una ragazza bionda e affascinante al suo fianco l’ammutolì.
“Eddai Pansy, rilassati…è una Serpe, ha il veleno nelle vene, si vede…” disse, per poi rivolgersi a me con una specie di ghigno che doveva essere amichevole.
“Io sono Daphne Greengrass…” poi indicò alcuni compagni e me li presentò per ordine.
“Loro sono Theodore Nott, Millicent Bullstrode, Vincent Tiger, Gregory Goyle e…” si soffermò un attimo, finchè non sentii una voce familiare alla mia sinistra.
“Draco Malfoy”
Mi voltai di scatto, ritrovandomi davanti al ragazzo biondo che stamattina era insieme a Blaise. E dovevo ammettere che con la divisa stava ancora meglio. Gli feci un sorrisino incerto.
“Piacere” sibilai mentre tentavo invano di farmi il nodo alla cravatta. Blaise, che notò la mia difficoltà, si sporse su di me e prese entrambe le parti della cravatta, annodandola velocemente.
“A Beuxbaton non ce le avevate le cravatte?” chiese il moro con un sorriso divertito.
“No…sinceramente è la prima volta che prendo in mano una cravatta in tutta la mia vita…” dissi arricciando la bocca mentre osservavo il modo in cui mi faceva il nodo. Finito mi rivolse un altro sorriso. Io mormorai una specie di grazie e spostai l’attenzione su tutto il cibo che si era materializzato davanti a noi.
“Come mai ti sei trasferita in Inghilterra, Siria?” mi chiese d’un tratto Draco, e posai di nuovo lo sguardo sulla sua elegante figura.
“Una serie di circostanze improrogabili mi hanno portata ad approdare qui…” risposi vagamente mentre sentivo il suo sguardo farsi pesante su di me.
“Sei sempre così vaga?” mi domandò sarcastico. Io sorrisi.
“Più o meno…” ribattei servendomi alcune patate arrosto.
“Magari perché nasconde qualcosa…” azzardò acida Pansy Parkinson.
“Oh sì…” feci seria, sfidandola con lo sguardo.
“In realtà sono la figlia illegittima di Silente e la McGrannitt” sbottai sarcastica, provocando uno scroscio di risate. Io non feci una piega, e mi beccai l’occhiata furente della Parkinson. E’ una mia impressione, o a pelle non dovevo esserle tanto simpatica?!
“Pansy non ha tutti i torti, comunque…” disse all’improvviso il ragazzo che doveva essere Theodore Nott. Mi fissò negli occhi per qualche istante, con scetticismo.
“Sei purosangue?” mi chiese senza staccarmi gli occhi di dosso.
“Che razza di domande, certo che sono purosangue!” risposi un po’ seccata. Non sopportavo che mi facessero quella specie di terzo grado.
“E, come mai conosci Potter?” rincarò la dose Malfoy.
“Circostanze e obblighi in comune…niente di rilevante…” feci addentando una patata. Il biondo lanciò un’occhiata a Blaise, che fece spallucce e disse sarcastico.
“Le piace fare la misteriosa…”
Io non ribattei, tenendo lo sguardo fisso sul piatto.
“Ma se sei una Black, che ci facevi in Francia?” continuò Pansy imperterrita. A quel punto non mi trattenni più.
“Sentite, gradirei molto che la smettesse con questo interrogatorio. Odio le domande, e non c’è bisogno che me le porgiate!Se non siete d’accordo…non è un mio problema!” sbottai irritata. Blaise mi guardò inarcando i sopraccigli.
“Hai proprio un bel caratterino…” sentenziò ghignando. Io non seppi se prenderlo come un complimento o meno.
“Sai come si dice, Bla?” fece Draco, piegando le sue belle labbra in un sorriso divertito.
“Mai svegliare il Black che dorme!”


E Siria è ufficialmente una SERPEVERDE! E' vero, sarebbe stato divertente vedere la sua reazione nell'essere stata smistata a Grifondoro, ma lei è una Serpe a tutti gli effetti!!Non c'è nulla di dire!! In oltre, sono un po' di parte, visto che sono una Slytherin dichiarata e orgogliosa di esserlo! Per chi sperava nella coppia Siria/Harry gli dico di non disperare, perchè ci sarà qualche svolta interessante! Siria in questo chap conosce anche i suoi nuovi compagni di casa, un po' scettici e diffidenti, ma pur sempre i suoi nuovi compagni di casa, tra cui spicca il bello e dannato Draco (Dracucciolo per gli amici!) Malfoy...chissà che succederà!Hahaha me leggermente sadica...va beh, ringrazio tutti quelli che hanno letto e in anticipo quelli che recensiranno!!
E ora, i ringraziamenti singoli:

Per Cattiva_Dentro: Con quale coraggio potevo farla finire a Grifondoro?!?! SLYTHERIN RULES FOREVER!

Per Lucia: Ciao! E' vero, sarebbe stato mooolto divertente vedere come avrebbe reagito se fosse stata smistata tra i Grifoni, ma lei è troppo Serpe, e poi non ho avuto il coraggio! Grazie mille della recensione, son contenta che Sira ti piaccia! E spero che anche se è finita nella casa verde-argento, il chap ti sia piaciuto ugualmente! E non disperare per Siria/Harry!! Baci!

Per Soraya: Ciao dudì!! Eheheh son contenta che la storia ti piaccia, anche se in fondo la conosci tutta perchè te ne ho parlato!! Grazie del supporto con lo scrivere, e soprattutto quella che mi hai dato in questo momento difficile! Mi sarei suicidata se non avessi avuto te! Ti voglio un mondo di bene, per sempre!! E ricorda: IN LUST WE TRUST!

Per Kaileena1987: Ciao!! E' vero, sono sadica, ma non avrei mai potuta farla finire tra i Grifoni! Insomma, ho creato un personaggio del genere proprio per farla essere Serpeverde fino all'osso, come me d'altronde!Sei fortunata che anche io ami quella bastardissima casa, e non l'avrei potuta tradire per niente al mondo! Ti ringrazio molto per la recensione, e sono contenta che Siria ti piaccia, avevo molto paura che non piacesse come personaggio!! Bacioni, alla prossima!

Per M2: Ciao!Ti ho accontentato e l'ho mandata nella tua (come mia d'altronde) casa preferita!Grazie della recensione, son contentissima che Siria ti stia simpatica!! Bacioni alla prossima!

Per crilli: Ciao!Beh sì, lo devo ammettere, radcliffe mi fa schifo xD!!(battuta con ovvio sarcasmo! Come potrebbe farmi schifo quel bel pasticcino??) Va beh, starò più attenta agli errori di battitura, un piccolo problema per me, che scrivo super veloce, e di notte, quindi al buio!XD Grazie per il consiglio, baci!

Per INFINITY: Ciao! Prima di tutto, grazie mille per la recensione!! Il rapporto Harry-Siria è molto strano, ora che lei è stata smistata tra le Serpi (proprio non potevo metterla fra i Grifoni!) prenderà una piega ancora più particolari!Grazie ancora, bacioni e alla prossima!

Per Pyros Ikari: Hahaha ciao!! La tua recensione mi ha fatto molto ridere!!Non ti preoccupare, non sono una vampira, ma sono molto più produttiva di notte che di giorno, ieri ho avuto addirittura il coraggio di pubblicare all'una! Ma il peggio è una mia amica che mi ha recensito all'una e venti!! Hahaha comunque, non sai quanto sono felice che Siria ti piaccia così tanto, non è stato facile crearla!Ho sempre paura che mi prenda sfaccettature "Mary-Sue" e cerco in tutti i modi che non sia così. Anche il rapporto con Harry è proprio: devastante!Bacioni al prossimo chap!

Per dilly_23: Ciao!!Grazie mille per la recensione e per i complimenti, sono felice di constatare che anche questa mia storia ti piaccia! La scena di Harry che prende Siria dal letto è esilarente, quando la scrivevo avevo un sorrisone enorme stampato in faccia. Purtroppo le tue previsioni non sono state giuste, l'ho messa a Serpeverde con il nostra amato Dracucciolo...ma quant'è bello da uno a dieci, 100?!?! Va beh, non divaghiamo! Bacioni e alla prossima recensione!

Per Tribe: Ciao! Ti ringrazio per la recensione e son contenta che la storia ti piaccia! Baci e alla prossima!

Per Dark_Angel: Ciao bella!Grazie per la "prima" recensione, son contenta che l'evoluzione di questa storia ti piaccia!! Comunque hai ragione su Draco, non sverrei, anche io gli salterei addosso!! Hahaha e dopo sarebbe censura!! Va beh, non divaghiamo! Quando torni dalla vacanze leggi il chap, mi raccomando!! Bacioni tvttb!
   
 
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