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Capitolo 1

 

Andy scattò all’improvviso sulla sedia, aprendo gli occhi e osservando il ragazzo che le si era seduto affianco.
“Che cazzo vuoi?!” aveva urlato poi, rischiando di farsi sentire dal professore di filosofia, che per quanto centenario, era una vecchia volpe.
“Bella accoglienza!” rispose alzando le sopracciglia Zayn, posizionando il suo astuccio e il quaderno sul banco, con noncuranza.
“Ci sono tanti posti, vattene!”
“Non voglio farlo.”, lui l’aveva liquidata con una risposta evidente, e lei si era girata consapevole che non avrebbe proferito parola per il resto dell’ora, anche se non parlare più con lui era una terribile agonia, e le riusciva abbastanza bene, fin quando fosse ad almeno dieci metri di distanza. Non erano così vicini da quando… Beh, questa è un’altra storia.

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Louis entrò in classe, e si ripromise che non avrebbe più fatto ritardo, sia perché ricevere un altro ritardo sarebbe stato eccessivo, sia perché non c’erano più posti liberi. Continuò a guardarsi intorno, alla ricerca di un banco libero che doveva per forza esserci, e lo trovò. Ultimo banco, vicino alla finesta, accanto a ‘quella nuova’. Sbuffò frustrato e si avviò vicino a quella ragazza così strana, che scostò un po’ il banco appena Louis si sedette.
“Ho la lebbra per caso?” Le disse poi, alzando le mani con le sopracciglia aggrottate, ma come previsto, lei non rispose. Perché? Perché quella ragazza non rispondeva mai a nessuno, perché stava sempre da sola? Certo non si poteva dire che era brutta, lunghi capelli marroni e occhi come il ghiaccio, mai un sorriso, mai uno sguardo. Sembrava proprio priva di emozioni. Ma era realmente così?
“Hai una penna per caso?” Louis insisteva, voleva parlarle, voleva sentire almeno una volta la sua voce, ma ancora una volta il suo tentativo fallì, la ragazza annuì spostando una penna verso il banco del ragazzo, attenta però a non sfiorargli nemmeno la mano.

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“Abbassa la cresta, idiota!” Le aveva poi detto la ragazza sul lettino d’ospedale, fissando sempre lo stesso punto e questo irritava sempre di più Harry.
“Abbassa la cresta?! Neanche mi conosci! Va’ a quel paese, ed evita di rivolgerti in questo modo a me!” Troppo sicuro di sé, troppo concentrato su se stesso.
“Io mi rivolgo a chiunque come mi pare, porto rispetto a chi me ne porta!” La ragazza stavolta alzò un po’ il tono della voce, ma rimanendo impassibile di corpo e di sguardo.
“Almeno avresti la decenza di guardare in faccia le persone quando parli!” Non era possibile, stava litigando con una ragazza conosciuta da due minuti perché era troppo nervoso, ma non aveva intenzione di scusarsi.
“Non cambierebbe nulla.” La ragazza si ricompose, abbassando il tono di voce.
“Cosa?” Harry pareva aver sentito male, ma…
“Non ci vedo, sono cieca.” Lei chiuse poi gli occhi, stendendosi sul lettino sentendosi terribilmente a disagio.
“Io… Scusa… Davvero, non volevo, ritiro tutto, non volevo farti sentire così…” Ed ecco la botta finale che fece girare dall’altro lato la ragazza, che trattenendo le lacrime, rispose con voce fioca. “Credi che la tua compassione invece mi faccia sentire meglio? Non ce la faccio, scusami.” La ragazza si alzò dal lettino, premette il pulsante per chiamare l’infermiera e si alzò dal letto, prendendo e tastando il bastone di metallo che si aprì di scatto, giusto in tempo per l’entrata dell’infermiera.
“Vorrei cambiare stanza, non credo sia il mio posto.” Disse poi, tastando con bastone la sua valigia.

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Jess ancora non poteva crederci. Liam Payne. In punizione con lei. E per giunta l’aveva fatto apposta. Sì, doveva averlo fatto per forza apposta, non c’era altra spiegazione logica, l’aveva fatto per stare con lei, o almeno Jess cercava di auto convincersi di questo. Si recò a passi leggeri verso la presidenza, sapendo che lui era dietro di lei, ma nessuno dei due parlava. Poi, però, finalmente Liam disse qualcosa. “Ciao! Io sono Liam!” Oh, ma Jess lo sapeva benissimo chi era.
“Jess!” Non riuscì a dirgli altro, era completamente andata. Letteralmente.
“Ti vedo spesso per i corridoi!” Aggiunse poi lui, dandole evidentemente a parlare.
“Oh si, spesso anche io, vedo te e il tuo amico Zayn…” Abbassò lo sguardo pronunciando le ultime parole, sperando che lui avesse capito.
“E’ un coglione. Letteralmente. Ha davvero esagerato con la tua amica Candy.”
Andy. Si chiamava Andy. ‘Non è come Zayn’ si ripeteva in testa Jess, sapendo però che lui era perfettamente come lui.





llllook at me now
ciao ragazze! ho aggiornato dopo un bel po', ma sinceramente ci ho messo un po' a decidere i volti delle protagoniste e finalmente li ho trovati! ahahaha! vi lascio alla volta immaginazione, chi scegliereste come vostra Andy, Edie, Claire (Harry's girl), Jess, Eva (Niall's girl)? ditemelo con una recensione e io vi dirò se avete indovinato ahahaha un bacio!