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Autore: M A D N E S S    30/01/2013    0 recensioni
Cosa succede quando una nazione (Astrid- Fem norvegia) oltre a sopportare un problema d'amore, deve sopportare di punto in bianco una gravidanza?
leggete e guardate cosa succederà!
Personaggi:Astrid(Fem norway) Mathias(Denmark) Jan(olanda)
Personaggi secondari: Tino (finlandia) Arthur(inghilterra) Emil ( islanda)
Coppie: Dennor- accenni a Netnor
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Astrid guardava le goccioline di pioggia cadere dalle nuvole, per fine poggiarsi sul finestrino dell’automobile. Tutto in torno a lei sembrava che avesse preso un colore grigio chiaro, un colore triste. Tutto si era fatto così serio e cupo all’improvviso? come se ci fosse un lutto generale…

Il giovane ragazzo, puntò lo sguardo sulla sorella, soprattutto sul ventre leggermente gonfio.
-Hai mal di testa? Vuoi qualcosa da mangiare?-
La ragazza sbuffo rumorosamente, tornando nel mondo reale, e voltarsi verso il fratello
-No emil! È la quinta volta che me lo chiedi!-
- sono solo preoccupato per te… i meeting sono troppo stressanti, era meglio se rimanevi a casa.-
Astrid buttò la testa all’indietro, poggiandola sul sedile in pelle nera e lucida. – ho dei doveri in quanto nazione, non posso mancare a un meeting dell’ONU.-
Il povero Emil rimase in silenzio, infondo era pur sempre sua sorella maggiore, con più esperienza rispetto a lui. Ma di certo l’islandese non era preoccupato dello stress fisico della Norvegia, ma per quello psicologico.

L’auto si fermò davanti al grande palazzo del meeting, Emil, da gentiluomo qual era, aiutò la sorellona a scendere dal veicolo. Astrid fece  due respiri profondi.

Sii forte, sii forte!

Camminarono lentamente sottobraccio. –Nor… sicura di star bene?-

Calmati, cammina, e soprattutto , sii forte…

-si.. ho solo le gambe un po’ pesanti..-
Emil aprì il grande portone in vetro del palazzo. Nella hall c’era un grande via vai di gente, nazione e i loro capi che discutevano o chiacchieravano da buoni amici in tante lingue diverse.
Attraversavano la grande sala, fino ad arrivare alla stanza 3C delle conferenze. Entrarono, e subito i due fratelli si ritrovarono davanti, un Tino abbastanza felice.

 – Moi moi ragazzi! Come state?-
Astrid distolse lo sguardo, non rispondendo alla domanda del finlandese.
-… bene.. Invece tu?- Disse Emil cercando di coprire quel silenzio imbarazzante.

All’improvviso il discorso dei due ragazzi, sfumò dalle orecchie della Norvegia, la sua mente chi sa dov’era , lo stomaco che gridava vendetta contro di lei, e le gambe che la tradivano. Il bambino o il nervosismo?
Una voce irritante e familiare, una voce così fastidiosa e calda allo stesso tempo, gli rimbombò nelle orecchie.
- Norge!! Che bello rivederti!- La povera ragazza spalancò gli occhi, mentre un danese eccitato e felice l’abbracciava

''- Devi andare via, ora-
Mathias spalanco gli occhi, non credendo alle parole della ragazza, rimase in piedi davanti a lei senza dire una parola.
-Non hai sentito idiota? Devi andartene via!-''

La ragazza diede un sonoro pugno nello stomaco del danese, il quale subito indietreggiò, massaggiandosi il punto colpito.
-sempre fine come al solito Norge, ma forse è per questo che ti amo ahahahahaha!-

''-Perché Astrid? Dimmi almeno perché non mi vuoi più vedere?-
Perché? Perché?! Forse perché non ti amo più?O forse perché ti amo troppo…
Ti amo così tanto che forse meriteresti qualcuno migliore di me?
perché sei così idiota?''

Il cuore della ragazza iniziò a battere come un tamburo, in quel momento sarà diventata rossa, oppure avrà sempre la solita espressione apatica…
- Che c’è? Hai perso la parola?- disse Mathias gongolando davanti hai sui occhi.
- STAI ZITTO IDIOTA! OGGI NON E’ GIORNATA QUINDI  NON ROMPERMI I COGLIONI!-

''Astrid aprì la porta di casa, indicando l’uscita al danese.
- ok… se è questo che vuoi farò come dici…- disse prendendo sotto braccio il giacchetto, ed avvicinandosi alla porta.
- Però non mi importa se non mi ami più… io continuerò a farlo, e non mi importa di quanti schiaffi mi darai.. ogni giorno ti dirò cosa provo per te…-''

-Ok! Ok! Però calmati Norge, oggi sei più nervosetta del solito, sai?-pigolo, avvicinandosi ancora di più alla ragazza.
-Non mi toccare.- disse Astrid con un tono freddo, tenendo lo sguardo davanti a se, come per ignorare il danese.
- Ma non ti ho neanche sfiorato!-
-NON MI IMPORTA , NON DEVI TOCCARMI!-

Denmark, perché sei così fastidioso? Non vedi che ho altro che non mi sento bene? Perché non mi lasci in pace… o almeno stai zitto per qualche minuto?

-Vedo che qualcuno oggi è di buon umore oggi…- e come il coniglio sbuca dal cilindro del mago, ecco che Jan compare alle spalle della ragazza.
-Non ti ci mettere anche tu , ti prego!- supplicò la ragazza, in una piena crisi di nervi , mentre con una  mano si teneva il ventre
 L’Olandese tolse la pipa dalla bocca, poggiandola nella tasca del giaccone.
-Lo sai bene che in luoghi pubblici non si fuma, vecchio drogato!- disse Danimarca, poggiando una mano sulla spalla di Jan.
- Se tu non perdessi tempo ad importunare le povere fanciulle, ti accorgeresti che è spenta!- fece notare L’olandese, mentre con un colpo , tolse la mano dalla sua spalla.

Perché all’improvviso tutto è così sfocato? Perché mi fa male lo stomaco? Voi due idioti non vedete che sto male?
Che strano adesso tutto si è fatto buio… chi ha spento le luci della stanza?





ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutti (Di nuovo) eccomi qui con il secondo capitolo ^_^
in realtà era già pronto da qualche giorno ma con la scuola ecc.. non ho avuto tempo per pubblicarlo (Sob sob)
Spero vi sia piaciuto ,e che recensite.
P.S. se trovate errori fatemelo sapere! Così correggo <3

  
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