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Autore: 1dscarredme    30/01/2013    2 recensioni
Traduzione di Sleepyhead di nonsense http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=8599&ageconsent=ok&warning=4
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte, sognai di fare sesso, il brutto, con un certo componente di una boyband dai capelli castani.
E fu splendido, se v’interessa.
 Non sto dicendo che improvvisamente ho una massiccia cotta per Liam Payne. Quest’ultimo, ho deciso che è un giovane uomo fin troppo affascinante che non merita altro che il rapporto più perfetto. Che ha già, ne sono sicura.
E io? Sono quanto più che lontana dall'essere in grado di offrire ciò.
Non che accetterebbe. Okay.
Liam Payne e io condividemmo una conversazione e mezzo insieme e stiamo già programmando l’anniversario del nostro migliore amico. Ho bisogno di fare un respiro profondo.
Un passo indietro.
Ho bisogno di tornare a dormire.
La mia mancanza di una bella nottata di sonno mi sta veramente dando alla testa.
Ma, purtroppo, è piuttosto impossibile, visto che accanto a me Astrid sta scrivendo sul suo fottuto Macbook estremamente luminoso, mentre Reed sta guardando qualche film stupido con il volume fottutamente alto, e Winnie si sta asciugando i capelli nel fottuto bagno con la cazzo di porta aperta.
Figli di puttana.
"Voglio dormire," gemetti, ribaltando il volto, che era contro il cuscino, e scalciando in aria in lieve segno di capriccio.
Lieve, perché non avete ancora visto niente.
"Allora dormi" rispose Astrid sordamente, cliccando sulla tastiera. Clic. Clic. Clic. Così antipatico. Ancora più odioso? Che si è già arricciata i suoi perfetti capelli ramati. Lei insiste nel dire che sono orribili, quando in realtà ha i capelli più belli che abbia mai visto.
Non ha alcuna decenza?
Non sapeva che i miei sentimenti sono ovviamente feriti dal fatto che lei sia così splendida alle nove del mattino, mentre sembro essere stata tirata su dalle fogne?
"Lo farei se potessi," gemetti più forte, prendendo a pugni il letto. "Ma non posso. Quindi non lo farò. "
"Intelligente” Reed morse la fine di una liquirizia, senza lasciare che i suoi occhi lasciassero lo schermo del televisore.
Stronza.
"Vi odio tutte".
"Ti vogliamo bene anche noi, Sutton" ridacchiò Astrid, questa volta cliccando sul mouse fa un suono altrettanto forte. Clic. Clic. Clic.
Maledizione.
Correzione: Odio tutto.
Con un grugnito infastidito, mi buttai giù dal letto. Winnie stava finendo in bagno e io avevo seriamente bisogno di una doccia. Erano passati più di due giorni dall'ultima volta che pulì il mio corpo dalla sporcizia che avevo accumulato. E i miei capelli. Dio mio. I miei capelli erano disgustosi. Io ero disgustosa
"Oi, lasciami la doccia." Sospirai, scivolando oltre Winnie nel bagno minuscolo.
Lei mi guardò, "Dammi solo un paio di minuti."
In punta di piedi, ripresi a piagnucolare, "Ma tu mi hai svegliato e quindi devi lasciarmi."
Dopo qualche minuto di litigio, finii sotto la doccia.
Ah, che sollievo.
C'è qualcosa in una doccia calda che mi fa cantare a squarciagola qualsiasi canzone ci sia nella mia testa. Non so se è perché non c'è nient’altro da fare oltre a insaponare il o perché l'acustica di una doccia è davvero di altissimo livello. In entrambi i casi, quando sono sotto la doccia, aspettatevi le grida melodiche di una stonata diciottenne.
"Qualche richiesta?" Urlai, lasciando che il flusso di acqua calda su di me mi bruciasse la pelle. A mio modesto parere, la doccia non va mai abbastanza bene a meno che l'acqua sia bollente e mi sia procuratao un’ustione di primo grado.
"Sì, niente!" gridò Winnie da dentro la stanza da bagno, ovviamente standosi ancora preparando. "Davvero Sutton, ti prego non cantare.."
"That’s what makes you beautiful!" cantai ad alta voce, afferrando lo shampoo e versandone una generosa quantità sul mio palmo.
Cosa c’è? I miei capelli sono molto lunghi. Devono essere belli puliti.
"Oh, no!"
"Who says, who says you’re not perfect?"
"Le mie povere orecchie!"
"My mind is warrior, my heart is a foreigner.."
"Non farmi venire lì dentro!" strillò Reed. Ero stupita dal fatto di poterla sentire da dentro la doccia.
La ragazza ha dei bei polmoni.
"Turn around, bright eyes!"
Sorridendo, sapevo di aver vinto. E 'vero, nessuno si incasini con Sutton Lark!
Mi hanno svegliato? Le torturo con la mia voce . E 'proprio il sistema che ho capito.
Finii di fare la doccia in pace, senza preoccuparmi di cantare più come avevo cominciato visto che avevo shampoo e balsamo e sapone in bocca.
Mi avvolsi l’asciugamano intorno per poi passeggiare nella stanza. Come se l'avessero previsto, Reed, Winnie e Astrid mi squadrarono collettivamente. "Oi, grazie!" dissi fingendo di prenderlo. "Salverò quegli sguardi amabili per dopo. Siete le più dolci. "
"Vaffanculo Sutton, sei così dannatamente fastidiosa!" piagnucolò Reed, roteando gli occhi.
"Ehi, non avreste dovuto fare così tanto rumore e svegliarmi."
"Beh, tu non dovresti avere sempre tanto sonno."
"Lo sai che ho un problema medicoprovai. (Non è vero.) (Mi piace dormire.)
"Zitte voi due." Rimproverò Astrid.
"Scusa." Noi in coro.
Con un sospiro, mi spostai verso la valigia che avevo a malincuore trascinato nella stanza ieri sera dopo il concerto. Ero esausta e sopraffatta dall’incontro coi ragazzi, cosa che faticai a rientrare senza addormentarmi per la strada. E poi, naturalmente, le ragazze dovevano sapere cos’era successo, cos’aveva detto Liam e il perchè del segno rosso sul mio polpaccio.
Bailey impazzì, di nuovo. Ve lo dirò, mia nipote, è pazza. Non sto scherzando.
Prendendo dalla valigia il mio outfit per la giornata (pantaloni azzurri, una corta t-shirt bianca e il mio sexy completino intimo rosso, nonché il mio preferito), feci un altro grande sospiro.
"Ehi, la vuoi smettere?" Winnie scattò.
"Scusa, sono stanca." sospirai di nuovo, lasciando cadere l'asciugamano standomene lì in piedi come mamma mi ha fatto. Nessuna delle ragazze trasalì minimamente.
Wow, ci sentiamo molto a nostro agio.
Mi stavo infilando le mutande e chiusi il reggiseno quando un pensiero mi venne in mente. "Avete visto il mio cellulare?"
"L’abbiamo messo in corridoio, come punizione per la tua mancanza di doti canore". Disse Reed freddamente, afferrando la lima per unghie dal comodino e nel suo classico atteggiamento sono-troppo-fica cominciò a limare come se non ci fosse cosa più importante.
La fissai "Non si può mettere il mio cellulare nella hall, qualcuno lo potrebbe rubare!"
"E 'un rischio che siamo disposte a correre" Astrid si strinse nelle spalle.
Stupida rossa, lei e la sua stupida maleducazione. Le avrebbe fatto piacere se avessi preso il suo computer, l’avessi messo in corridoio e l’avessi informata venti minuti dopo? Che cosa crudele sarebbe.
Astrid molto probabilmente avrebbe un attacco d’ansia, però. E la cosa positiva è che sono una persona troppo buona anche solo per provarci.
Sono così fortunate ad avere a che fare con me.
"Bene," mi lamentai, fulminandole con lo sguardo e dirigendomi verso la porta. "Ma io stasera indosserò il vestito nero di Winnie in cambio. "
"Ehi, io non c’entro! Sono innocente! "gridò Winnie dalla scrivania dov’era seduta, capelli perfettamente raddrizzati e trucco meticolosamente messo. Winnie non ha mai smesso di stupirmi e mai lo farà.
"Avresti dovuto fermarle!" agitai il dito verso di lei prima di spalancare la porta e sbirciare fuori. Non c'era nulla sul pavimento, niente cellulare, niente di niente, a parte il piatto del servizio in camera che Astrid doveva avere ordinato. "Ehi, non c'è niente qui. Dove hai detto che hai messo.."
Ma prima che potessi finire la domanda, sentii un paio di mani spingermi fuori dalla porta.
Senza niente indosso, se non il mio reggiseno striminzito di pizzo rosso e le mie mutandine.
"Molto divertente, ragazze!" Gridai, voltandomi a battere sulla porta chiusa. "Scherzi a parte, esilarante. Ora fatemi entrare "
Dall’interno sentivo ridacchiare la velenosa Reed. "Niente da fare, Sutton. Questo è quello che si ottiene. "
“Che cosa ho fatto questa volta?" Piagnucolai, battendo i pugni contro la porta e sentendomi estremamente a disagio. Ora non fraintendetemi, io sono per le passeggiate in biancheria sexy, e se opportuno, anche il mio vestito di compleanno più bello.
Ma nel corridoio di un hotel molto famoso?
Non. È. Bello.
Puttane.
"Devo anche dirtelo?" Reed ridacchiò, colpendo la porta.
Misi il broncio, sporgendo il labbro inferiore e la faccia da cucciolo di cane meglio che potevo. "Oh, andiamo Reed, lo sai che avevo buone intenzioni. Abbiamo riso molto sta mattina, no? "
"Ti dirò, io sto ridendo abbastanza adesso." Aggiunse Astrid seccamente.
Puttane.
"Ugh, fammi entrare!" sono abbastanza sicura che, se qualcuno passa e mi vede, le uccido. Prendo un machete e sventro le loro interiora e poi le do in pasto a un paio di cani rabbiosi ai quali non piace nemmeno la carne di adolescenti. Gliela faccio vedere.
Le risatine cessarono. Sospirai, colpendo la porta ancora una volta prima di realizzare che non mi avrebbero lasciato entrare per almeno venti minuti buoni. Perché mi è capitato di giocare fare questo scherzo a una Reed molto ubriaca e rimase fuori solo per cinque minuti.
E se conosco le strategie di vendetta di Reed, le piace di infliggere il massimo dolore.
È una subdola bastarda.
"Stiamo tornando a dormire Sut, quindi ti sarei grata se smettessi di battere sulla porta".
"Sì, alcuni di noi stanno cercando di chiudere occhio."
"Vaffanculo ragazze!" Gemetti, girandomi per appoggiare la schiena contro la porta.
Ricordatetemi di farmi qualche nuovi amici. Sapevo che mi sarei dovuta vestire nella mia stanza. Delle belle notti di sonno e non sarei stata chiusa fuori in mutande.
Passarono alcuni minuti e iniziai a divertirmi contando le piastrelle sul soffitto.
Ma persi il conto facilmente.
La mia mente non riesce a rimanere concentrata per più di trenta secondi, lo giuro.
Con un sospiro, mi scivolai lungo il muro, atterrando con il culo con un grande tonfo e sentendo il fresco del pavimento del corridoio. Bello, così ora oltre ad essere in mutande, avevo anche freddo.
Splendido.
La sonnolenza mi colpì di nuovo. Lo faceva sempre, mi colpiva nelle situazioni peggiori. Potrei addormentarmi ovunque, in un incontro molto importante, in fila da Starbucks, qualunque luogo, dormo.
E così, nonostante la mia evidente mancanza di decenza, mi appisolai.
(Sperando in più sogni sexy su uno degli uomini sexy  per cui ho lavorato ... (No, non Bobby. Ew.)
"Beh ciao".
Arrossii immediatamente, usando le mie mani per coprirmi il corpo, prima di aprire solo un occhio.
Maledizione, Harry Styles.
"Ciao," dissi goffamente, alzandomi in piedi, per qualche ragione, anche se avrei messo ulteriormente in mostra il mio corpo. Impressionante, grande piano di Sutton. Tu sì che sei inteligente.
Harry Styles, noto anche come il pervertito di One Direction, vestito con una maglietta bianca con lo scollo a V e dei pantaloni scuri abbassati al livello dei fianchi. I miei occhi partendo da terra, percorsero le sue gambe, il suo busto, fino ad arrivare ai suoi scintillanti occhi verdi.
I quali mi stavano fissando come se fossi stata la cena.
Maledizione.
"Sono, uh, chiusa fuori." Spiegai in fretta, incrociando le braccia sul petto.
"Sei sexy come non so cosa." Sbottò Harry, gli occhi che andavano su e giù come avevo appena fatto io.
A parte che è diverso perché lui era vestito a mio contrario.
"Sono-uh"
"Sei una ballerina?"
"Sono-uh"
"Sembri una ballerina. Scommetto che riesci a contorcere tutto quel corpicino. "
Arrossii, sentendomi leggermente turbata e anche un po' lusingata allo stesso tempo.
Harry si rese conto delle sue goffe parole e arrossii anche lui, strofinandosi goffamente il capo. "Oi, scusa. Um ... "
E così ci siamo ritrovati. Lui, ovviamente, non si ricordava di avermi incontrato il giorno prima. Era un po' occupato con il suo cellulare e io indossavo qualche indumento in più quel giorno. E io, col culo praticamente nudo e che desiderano per l'amore di Dio di non aver avuto un debole per la sexy lingerie rossa.
"Che ne dici se ti prendo dei vestiti?" offrì timidamente, incontrando i miei occhi. Potrei dire che non guardare lo stava praticamente uccidendo.
Dovetti dargli un po’ di credito, "Ehm, sì, sarebbe fantastico. Le mie amiche non sembrano avere intenzione di lasciarmi rientrare presto. "
Harry guardò verso la porta prima di annuire. "Anche loro ballerine?"
"Sì", risposi distrattamente. "Oh aspetta, no, non sono-"
“Ecco”, ancora una volta, tagliato dall’affascinante Harry Styles. Ha mai lasciato una donna finire una frase? Dio mio.
A dire il vero. Non importa. Non sono arrabbiata.
Perché si era appena tolto la maglietta e me la stava porgendo. "Ecco, non voglio che tu cammini per l'hotel solamente in mutande. Questo è riservato solo per gli spettatori speciali. "
Speciali. Gli spettatori?
Presi volentieri la t-shirt e feci del mio meglio per non sentirmi ancora più turbata da Harry Styles. Non ero nemmeno il suo tipo, da quello che sapevo. Gli piacevano le donne più vecchie di lui. Non una ragazza della sua età. Ma credo di essere una donna con delle belle tette e un corpo mozzafiato, quindi..
Sono il tipo di tutti.
La sua t-shirt odorava di dopobarba e arance. Era così morbida contro la mia pelle nuda e la sensazione di avere essere coperta era un sollievo immediato.
Gli porsi un sorriso a trentadue denti "Grazie. Uhm, non c'è bisogno di darmi altri vestiti, ho la tua ... ehm ... t-shirt. "
"No, non è un problema. Preferirei non lasciarti qui da sola. Inoltre, lavori al tour. Ci saremmo dovuti incontrare ormai. "Con un sorriso impertinente, Harry mi tese la mano affinché lo seguissi.
E così non ebbi scelta.
Non che mi lamentassi, perché il mio Dio, se Harry Styles a torso nudo ti invita ad andare con lui nella sua camera d'albergo, smetti di fare qualsiasi fottuta cosa tu stia facendo e segui l'uomo a Narnia.
E questo è quanto.
Il solito, battutine e un’imbarazzante conversazione ebbero luogo mentre Harry mi guidava attraverso il corridoio. Sorrise educatamente e chiacchierando facilmente con me che davo stupide risposte alle sue domande ("Tricheco! Adoro queste cose!"). Lui era affascinante, per non dire altro.
E io ero Sutton.
"Eccoci qui," Harry sorrise, fermandosi davanti all’ultima stanza del corridoio. Mi concesse un premiato sorriso prima di far scorrere la chiave della camera e aprendo la porta magica. Mi condusse dentro, accendendo la luce e diceva: "Sentiti libera di metterti comoda. Ti troverò un paio di miei pantaloni della tuta. "
"Grazie," avvolsi le braccia intorno al petto, muovendomi all'interno attentamente.
Ero stata nelle stanze di ragazzi prima, molte volte in quella del mio ex fidanzato Ari, a dire il vero, ma a camminare nella camera d'albergo di una popstar di fama internazionale? Nuova esperienza. E stavo impazzendo, cazzo.
Harry aveva camere multiple, a partire da un foyer e una sorta di cucina prima di sfrecciare nella camera da letto e in bagno.
"Qui, vieni dentro" Harry si mosse per la stanza, camminando verso la zona letto. Annuii, seguendolo rapidamente e cercando di non calpestare una delle milioni di t-shirt che erano state gettate sul pavimento. Harry era disordinato.
Vi dico.
Una volta dentro la camera da letto, notai il letto di dimensioni da re e comodissimo. Mi lasciai cadere su di esso mentre Harry si spostava verso l'altro lato della stanza. "Allora, da quanto tempo balli?”
"Ho una confessione da fare" sospirai mentre Harry tirò fuori un paio di pantaloni della tuta dalla sua valigia e le gettò nella mia direzione. "Non sono una ballerina. In realtà sono un assistente personale. Per le assistenti personali. Non esattamente glamour, eh? "
"Oh!" Harry rise, e sembrava che stesse realizzando tutto. "Sei Sutton, vero?"
"Sì," risposi goffamente, alzandomi in piedi e tirando sul i pantaloni. "Ciao."
Fischiò producendo un suono del tipo che-vergogna. Scosse la testa, "Fanculo Zayn."
"Cosa?"
"Fanculo Zayn per averti già prenotata, amore."
Harry strizzò l'occhio, il tipo di occhiolino che mi fece sciogliere in un mucchio di Sutton fusa. Ma riuscii a trattenermi perché la mia mente era attualmente altrove.
Cioè il fatto che Zayn Malik mi abbia prenotata.
Me.
Sutton Lark. Zayn Malik ha prenotato me, Sutton Lark.
Dio santo.
"Oh."
Oh? Tutto quello che potevo dire era oh?
Harry si limitò a sorridere, sedendosi sul letto. I suoi occhi viaggiarono sul mio corpo ancora una volta, le fossette che saltavano fuori solo per dire ciao. Accidenti a lui. "I miei vestiti ti stanno bene."
"Grazie," riuscii a rispondere, facendo un passo indietro per sbirciare nello specchio.
Che cosa stava dicendo, sembrava che avessi appena lottato contro un orso di 130 chili!
I miei capelli erano ricci, sul mio viso non c’era neanche un po’ di trucco che alle adolescenti piace mettere quando è in compagnia di un ragazzo carino, e i suoi vestiti mi erano enormi. Stavo annegando.
"Scherzi a parte," Harry rise, notando il mio shock. "Sei bellissima".
Ma prima che potessi rispondere, la porta si aprì. E il resto dei ragazzi entrò.
Si fermarono, scioccati dal fatto che ero lì con i vestiti di Harry e che Harry era sdraiato sul letto come se fosse pronto per una sorta lap dance.
"Le mi amiche mi hanno chiuso fuori dalla stanza con addosso solo la biancheria!" Sbottai, gettando le mie mani in aria quando notai che Zayn stava entrando nella stanza, mani ficcate nelle tasche dei suoi pantaloni e capelli perfettamente acconciati in un ciuffo. Dio, Signore, Gesù.
"Dannazione, mi perdo sempre le belle cose!" gridò Louis, gettandosi su Harry e fingendo di baciandolo.
Zayn rise, gli occhi guizzanti di me. "Come va, Sutton?"
Svengo. "Alla grande, a parte per il fatto che sto indossando gli abiti di Harry e sono chiusa fuori dalla mia stanza."
"Vengo a prendere una nuova chiave con voi alla reception!" si offrì Niall, che aveva un sandwich di tacchino in una mano e una bottiglia d'acqua nell'altra. Ero letteralmente ipnotizzata dai suoi begli occhi azzurri e dal suo sorriso contagioso.
"Oh mio Dio, sarebbe perfetto." sbottai, avvolgendo nuovamente le braccia intorno al mio petto. "Ho davvero bisogno di prepararmi per la giornata. Grande signing, vero ragazzi? "
"La più folle", Zayn sorrise, con gli occhi lampeggianti verso di me e che scannerizzavano i vestiti di Harry. O meglio, il mio corpo. Sigh. "Siamo eccitatissimi. Sarà folle! "
"Festa!" gridò Niall, lanciando il pugno con il panino tacchino in aria.
"Ehi, stai attento con quello!" urlò Harry, spingendosi giù dal letto e tenendo le mani sotto il panino. "Non voglio il tu cibo su tutto il pavimento."
"Le cameriere ripuliranno," dichiarò Niall, boccone di cibo come al solito. "Questo è il loro compito, giusto?"
"Non voglio che debbano togliere tacchino ammuffito dal tappeto," Harry alzò gli occhi, poi prese a pugni il ragazzo irlandese nello stomaco giocosamente. Dopo di che è esplose l'ennesima rissa finta. Questi ragazzi erano pazzi.
Zayn doveva aver notato i miei occhi spalancati, perché scivolò via venendo nella mia direzione. Senti il mio cuore battere a mille, la mia pelle scoppiò in calore mentre i suoi occhi d'oro incrociarono i miei. Sorrise gentilmente. "Stai davvero bene coi vestiti di Harry", sorrise, mentre uscimmo fuori dalla portata dell'udito di Louis, Niall e Harry.
"Grazie. Anche tu. " arrossii, poi balbettai. "Voglio dire, stai bene coi tuoi vestiti. Non di Harry. Beh, sono sicuro staresti bene anche con quelli di Harry, ma non indossi i vestiti di Harry quindi "
"Ho capito," Zayn rise. "Grazie."
Dio, sexy e dolce? Che altro? Ha un pene aromatizzato alla Nutella?
Troppo?
Immediatamente cercai di mettere a freno i pensieri perversi nella mia testa. "Avete fatto uno spettacolo incredibili ieri sera. Avete spaccato, davvero. "
"Sì? Sono abbastanza spompo questa mattina. Spero di poter rimanere sveglio per la signing. La folla è stata fantastica ieri. "
"E' quello che ha detto Bailey. Non saprei, visto che mi hanno mandato nella zona infermeria." Borbottai, aggrottando la fronte.
"E’ lì che stai?" Zayn chiese, alzando le sopracciglia. "Non dovresti sederti lì, me ne occuperò io".
"Oh," mormorai, scuotendo la testa. "Non è necessario. Va bene, davvero. A me e alle ragazze e non dispiace. "
"Sciocchezze," Zayn si scrollò di dosso, sollevando una mano per grattarsi la nuca. "Non è un problema. Inoltre, mi piacerebbe che una bella ragazza fosse sotto al palco. Qualcuno a cui cantare, sai? "
"Credo di sì," sorrisi.
Il modo in cui mi guardava, verso il basso attraverso le ciglia. Dio mio.
Avremmo scopato di certo.
La porta si spalancò di nuovo e un impazzito Liam Payne fece irruzione. Indossava solo una t-shirt e pantaloncini da basket e sembrava che fosse appena tornato dall’inferno. "Oh ragazzi," sospirò subito, lasciando che la porta si chiudesse dietro di lui.
"Che c'è Li?" chiese Louis, alzando la testa dal caos e guardando con uno sguardo preoccupato . "Sembri stressato."
"Oh, ciao Sutton." Liam annuì verso di me, sorridendo. Sorrisi di rimando. "E' solo che ho appena passato l'ultima ora cercando di trovare Bobby."
"Oh, l'hai trovato?" Chiese Harry. "Ho davvero bisogno di un dentifricio nuovo visto che Louis ha versato il mio nella vasca da bagno."
Liam annuì: "Beh, si potrebbe dire che l'ho trovato."
"Che cosa vuol dire?" chiesi, corrugando la fronte.
Liam sorrise, rivolgendosi a me, "Sia Bobby che Tabs stanno male perché hanno mangiato dei gamberetti. Hanno bisogno che tu e le ragazze diate una mano a gestire la signing. "
Battei le palpebre, "Liam, cos’hai detto?"
Con una risatina, Louis si alzò e si diresse verso di me, gettandomi il suo braccio sulle spalle. «Beh, io dico che questa sarà LA signing, non credete ragazzi?"
Ignorando i cenni collettivi dei cinque ragazzi davanti a me, mi sentii rivoltare lo stomaco. Flip, flop. Su, giù. Nodi che si intrecciavano.
Perché?
Perché sono Sutton Lark.
E sono capace di fare un cazzo.
"Stai bene, Sutton?" Chiese Niall, un pezzo di tacchino che gli cadeva dalla bocca.
Io annuii freneticamente, "Uhm, sì! Sto bene. Solo, sai ... la pianificazione. Tutti i tipi di pianificazione. Sono così dannatamente eccitati! Ah! Fan pazze! Come a me! "
Harry mi guardò dall'altra parte della stanza, un lecca-lecca appeso alla bocca, "Oi, ragazzi! Credo che sia impazzita".
Mi sembra giusto.
   
 
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