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Autore: Ginny    21/08/2007    3 recensioni
Una ragazza alla ricerca di un passato che non può più ricordare.
Un susseguirsi di flashback interminabile, la paura di scoprire troppo, la voglia di andare avanti in una vita che non sarebbe dovuta essere la sua.
Perché è stata costretta a questa vita?? Da chi??
Ma soprattutto, prima o poi tutto finirà?
A VOLTE RITORNANO:
Ch. 29:
“La vita è lotta e opposizione.
Polemos è padre di tutte le cose, di tutti i re.
Senza guerra non c’è pace.
Senza morte non c’è vita.
Un essere eterno non potrà mai vivere veramente,[…] mentre noi, poveri umani, noi sì che sappiamo vivere fino in fondo ogni istante di vita, noi che temiamo più di ogni altra cosa la morte.”
Genere: Generale, Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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17° Chap

Eccomi eccomi eccomi eccomiiii!!! Felici eh? E’ stata una faticaccia scrivere questo capitolo intricato… mamma mia… scusate per il ritardo, ma fra i vari weekend fuori città non ho fatto altro che fare e disfare valige…ah, già… mi dispiace se vi lascerò con il fiato sospeso XDDD

Rec:

Gio93: Sì, logico che ho postato senza dirti niente. Tu non ti sei fatta viva! Va bhe, hai capito cos’hanno gli occhi di Gin? *-* forse tu potresti arrivarci, ma non dirmi niente come recensione, non vorrei che ci beccassi e si distruggerebbe la suspence. . . grazie come sempre per la rec! Baci ^-^

_Ellis_: Eh, si scoprirà presto! E sarà una questione abbastanza complicata! XD mi sono fatta perdonare vero? ^__^ con la scena di Kakashi mi è tornata l’allegria XD e non ti preoccupare, ho aggiornato, vedi?

Ora ti lascio leggere con calma e serenità! Alla prossima!

Irene Adler: E chi non vorrebbe stare al posto di Gin? ù_ù . . . tutte le grandi fan di Kakashi, almeno! Se sei tanto curiosa non ti faccio perdere tempo! Fai scorrere la pagina verso il basso e leggiti il chap! Bye!

Isatachi: Non ti fare problemi, dopo tutto per Ginny non è stato tanto male dormire assieme a Kakashi, te lo dico io… Il suo unico problema è la timidezza…XDD Per la faccenda degli occhi di Gin, bhe, continua a seguirmi e lo scoprirai! *me bastarda ]XD* bye!

_Eleuthera_: Davvero ti attira di più il SasuGin come pairing? Wow, e io che non pensavo che fosse una gran coppia… comunque ce ne saranno molti altri di accenni a coppie. E ripeto, MOLTI. Per la storia di Gaara, bhe, non ci ho ancora pensato se farlo comparire durante la seconda prova… ci farò un pensierino. S…Sempai? Chi, io? Comunque sì, devi assolutamente schiavizzarlo quel tecnico lì ù_ù anche io sento la mancanza delle chiacchierate! ç___ç ora ti lascio leggere. E’ finalmente arrivato il capitolo delle scoperte. *_* leggi, leggi cara mia… bye!

Bebyangeldark: Uh! Chi non sogna di dormire con Kakashi? XD comunque grazie per la recensione, mi ha fatto mucho piacere! Bye!

Ed ora, cari lettori e lettrici assetati di sapere, ecco a voi IL DICIASSETTESIMO CAPITOLO!

 


A
lla Scoperta Del Passato


Capitolo 17: Orochimaru?!

Con un movimento improvviso schivo uno shuriken, ne afferro un paio dalla mia sacca e li lancio a casaccio verso il luogo di provenienza della prima stellina ninja.

Sento una specie di gemito e scatto verso il luogo colpito, come se improvvisamente l’olfatto non avesse più importanza per me. Ora l’udito e la vista sono gli unici sensi estremamente sensibili.

Salto tra i cespugli avvistando la ragazzina che si tiene un braccio. La atterro, bloccandola per i polsi a terra. Comincio a respirare affannosamente. Tsé, questa ragazzina mi ha dato un po’ di filo da torcere.

-Allora, chi di voi ha il rotolo originale?- Le chiedo, senza darle la possibilità di muoversi.

La ragazza, forse un po’ più alta di me ma estremamente più gracile, mi guarda negli occhi con determinazione senza aprire bocca.

-Oh, dannazione, e io che speravo di finirla qui per non farvi del male…- Mi lamento io, estraendo velocemente un kunai dal porta-oggetti lasciandole un braccio libero. Lei mi afferra il polso con la mano libera.

Decisa ad usare la stessa tecnica della scossa elettrica di poco fa, concentro il chakra e il colpo va a segno, riuscendo a liberarmi dalla stretta.

Mi alzo massaggiandomi il polso rosso. Dannata ragazzina…

E le tiro un forte calcio nonostante sia già KO.

Scuoto la testa perplessa, chiudendo gli occhi. Li riapro ancora confusa.

Ma che diavolo mi succede? Perché diavolo l’ho colpita?

Ancora titubante mi guardo le mani e gli occhi mi tornano a bruciare.

Senza controllarmi porto le mani agli occhi strofinandomeli.

Dannazione, che dolore…

Sento in lontananza il fruscio dell’acqua del fiume che attraversa la foresta.

Mi chino su di lei e frugo nel suo porta-oggetti con la vista annebbiata.

Eccolo qui. Il rotolo della terra che mi serviva.

Il più velocemente possibile mi dirigo verso il fiume con l’intento di sciacquarmi il viso. Man mano che il tempo passa però, il dolore scompare sempre di più e, arrivata al torrente, non ho quasi più bisogno dell’acqua.

Per sicurezza mi chino sull’argine specchiandomi sulla superficie trasparente.

Come in un istante mi pare di scorgere nel mio riflesso degli occhi rossi dall’ombra maligna, subito sostituti dalle mie solite iridi ambrate.

Alzo il volto stupita, per poi calarlo di nuovo sul liquido dai riverberi azzurri.

Sarà stata un’illusione ottica…solo un’illusione ottica…

Prendo un po’ d’acqua tra le mani e me la spruzzo sul viso.

Questo dannato posto, nonostante mi faccia sentire a mio agio, sta cominciando a preoccuparmi. E ho un brutto presentimento che mi stringe lo stomaco.

Mi guardo di nuovo attraverso le increspature del torrente e mi spingo in piedi. Guardo attorno a me con circospezione.

Sono in una posizione troppo scoperta. Devo muovermi.

 

* * *

 

Ok, ora mi sento meglio.

L’aria fresca che si respira correndo è un toccasana per l’agitazione.

Ora, però, dato che ho raggiunto il mio obbiettivo principale, devo raggiungere Naruto, Sakura e Sasuke. I nostri cancelli erano molto distanti e di sicuro loro si saranno spostati verso il centro del campo, quindi ci metterò più del previsto a raggiungerli.

E’ da venti minuti circa che corro alla stessa velocità, evitando previdentemente di avvicinarmi a nemici, e se non vengo interrotta tra poco più di cinque minuti dovrei percepire il loro odore…

Mi blocco, nascondendomi dietro ad una radice gigante.

Mi è sembrato di sentire un flebile cambiamento di odore…

Mi guardo attorno con cautela cercando nemici. Niente.

E se mi avessero avvistato? Accidenti. Non posso perdere tempo adesso.

Fa lo stesso, io continuo. Nel caso di attacco cercherò di fare in meno tempo possibile.

Quindi, continuo a saltare da un ramo all’altro, dopo essere salita in alto per proteggermi dalla vista dei possibili nemici in agguato. Anche se devo stare sull’attenti anche qui. Gli insetti giganti vivono sugli alberi.

E non vorrei proprio fare strani incontri a riguardo.

Sotto il mio naso passano velocemente miriadi di odori, che però non hanno niente a che fare con gli uomini. Bestie, insetti, fiori, piante…sangue.

L’aria mi scombina i capelli facendoli volare di qua e di là fuori dalla coda che mi ero fatta prima di iniziare la prova.

Improvvisamente scoppia, a 10 o 20 metri da me, qualcosa che produce un’immensa quantità di fumo. Ma niente fiamme.

-Cosa diavolo…?- Sussurro, prendendo a correre verso la direzione dell’esplosione.

Odore di rettile. Odore di genin. Odore di…

-SASUKE!- Urlo, senza pensare alle conseguenze. Poco più in là scorgo Sakura, e Naruto svenuto, attaccato con un kunai ad un albero gigante. –Che sta…?- Non finisco la frase che incrocio lo sguardo di un uomo. Una donna. Quello che è!

Il coprifronte del villaggio dell’erba. I capelli lunghi, lisci. Un’uniforme color panna, forse appena un po’ più scura.

Gli occhi neri, profondi, terribilmente maligni.

Come quel riflesso nell’acqua…maligno…

-Gin, porta via Naruto e Sakura. Ci penso io, non immischiarti.- Dice Sasuke con determinazione, gli Sharingan risplendenti al posto delle solite iridi scure.

…un illusione ottica…

Tentenno un po’. Non posso lasciare Sasuke da solo. NON POSSO. L’ho promesso a Kakashi, e NON POSSO tirarmi indietro.

-Porterò al sicuro Sakura e Naruto. Ma poi tornerò. Non ti lascio qui da solo!- Esclamo, decisa più che mai a non ascoltare qualunque protesta dell’Uchiha.

Faccio un balzo verso il corpo di Naruto, concentrando il Chakra sotto le piante dei piedi per aderire alla corteccia dell’albero. Tolgo il Kunai e mi carico il biondino sulle spalle, anche se con fatica.

Con un altro salto, passando accanto al nemico ed incrociando di nuovo il suo sguardo malizioso, arrivo accanto a Sakura.

-Forza, seguimi.- Esclamo, senza distogliere lo sguardo dagli occhi dello sconosciuto.

-Ma… Sasuke…-

-Niente ma, dannazione! Sono preoccupata io più di te, porco cane!-

Giro finalmente il viso verso Sakura, per scoccargli un’occhiata che non ammette obbiezioni.

In pochi secondi mi ritrovo a correre verso un luogo lontano un po’ dalla battaglia.

Forza amico, resisti! Resisti!

Avvisto un piccolo antro tra le radici di un albero e mi fermo.

-Ora tu resta qui a fare la guardia a Naruto. Io vado ad aiutare Sasuke. Prega che non succeda niente…- Finisco per sussurrare. Forse più a me che a lei.

Poi ritorno sui miei passi.

Con un salto ogni tre rami mi ritrovo di fronte alla battaglia. Sembra che Sasuke se la stia cavando bene…

Però non conterei molto sul fatto che riesca a battere quell’essere…

-Gin! Non intrometterti per nessun motivo, te lo ripeto! Lo sconfiggerò io! Io e soltanto io! Capito?!- Mi urla da lontano.

-Se ti capitasse qualcosa non me lo perdonerei! Interverrò appena ti vedrò in difficoltà. Punto e basta.- Grido, scambiando uno sguardo con lui.

Un sussurro indistinguibile esce dalle labbra del nemico, accompagnamento da un sorrisetto divertito. E poi scatta, verso Sasuke.

Seguire i loro movimenti mi si presenta difficile da tanto sono veloci. Riesco a malapena ad individuare gli attacchi corpo a corpo!

Un pugno.

Un calcio.

Un salto.

Poi di nuovo il bruciore agli occhi. Li serro, come per tenerli al sicuro da ciò che mi accade attorno, ma il dolore non sembra voler cessare.

Cerco a tastoni il tronco dell’albero su cui sono, senza riuscire a vedere niente. Sento un piede scivolare sulla superficie ruvida del ramo e un attimo dopo mi ritrovo a sedere, con una mano sugli occhi e il fondoschiena dolorante.

Sento solo i rumori della battaglia. Esplosioni vicine, seguite da ventate di aria calda. Passi quasi non udibili tutt’attorno a me. Un susseguirsi di respiri affannosi. Odore di bruciato.

Apro gli occhi di scatto, nonostante il dolore sia ancora molto percettibile. L’uomo dalla lingua lunga sembra intrappolato ad un albero, legato da fili trasparenti, tenuti tesi dalle dita di Sasuke. Uno strano luccichio passa nelle sue iridi scure. Forse compiacimento.

Con i fili ancora attorcigliati alle dita, compone una successione complicata di sigilli. Dove li ho già visti?

Mi appoggio con le mani al ramo per sporgermi un po’ verso di loro.

Un’enorme ondata di fiamme viene scagliata fuori dalla bocca di Sasuke, prendendo la traiettoria dei fili e colpendo in pieno l’avversario con violenza.

E’ finita?

Non lo so proprio. Mi gratto il collo distrattamente, mentre l’aria calda mi investe in pieno costringendomi a serrare gli occhi di nuovo.

L’aria sembra bruciarmi la pelle. E’ per questo che odio il caldo!

Mi rialzo in piedi sulla corteccia ricoperta di muschio umido del ramo e riapro le palpebre, con preoccupazione.

L’esplosione ha spazzato via l’intera chioma dell’albero e il cielo rosa del tramonto si staglia poco più in alto di noi. Soltanto delle piccole nuvole rosate lo solcano con negligenza.

Riporto lo sguardo a Sasuke, che, chinato su se stesso, sembra sul punto di cadere a terra sfinito.

-Sasuke!- Lo chiamo.

Faccio per raggiungerlo con un salto ma, improvvisamente, il rumore di fili spezzati riportano con terrore il mio sguardo all’albero carbonizzato.

Dove, con la calma più assoluta, la sagoma quasi inalterata del nemico congiunge le mani usando la tecnica della paralisi sull’Uchiha.

-No!- Grido io, saltando da un ramo all’altro per raggiungere il ragazzo.

Ma se mi mettessi nella traiettoria della tecnica anche io verrei paralizzata! Dannazione!

Mi fermo a pochi metri da Sasuke e guardo con astio in direzione dell’uomo.

Un lembo di pelle sciolta gli scende sul volto scoprendo un altro occhio non suo. Cosa diavolo è quel…quell’individuo?

Sotto l’impulso dell’odio gli rivolgo la domanda in un grido, attirando la sua attenzione. E lui, con un gesto fluido, si toglie una ciocca di capelli neri dal nuovo occhio e sorride malizioso.

-Che c’è, forse non ti ricordi più di me, Ginny-chan? Oh, già, tu hai perso la memoria…- Dice, con il tono di chi la sa lunga.

Stringo i pugni.

COME DIAVOLO MI CONOSCE?! PERCHÈ SA IL MIO NOME?! DIAVOLO…

-Chi…TI HO CHIESTO CHI SEI!- Esclamo, un po’ su di giri. Non capisco… è tutto così confuso!

-A quanto pare non ricordi niente…Vorrà dire che tenterò di rinfrescarti un po’ la memoria…- Dice, sorridendo malignamente, mentre la voce da donna comincia a sfumare in una voce più profonda. Più sibilante.

 

“Ehi piccola, che ci fai qui tutta sola?”

“Uh?”

“Ti ho chiesto che ci fai qui da sola…”

“Ah… bhe, mi sono allontanata un po’ dal villaggio, perché a casa mia non c’era più nessuno…”

“Più nessuno?”

“Già…sono scomparsi tutti…”

 

La voce di quel ricordo…E’ la stessa… La stessa di questo tipo! Oh, per tutti i Kami!

-Il mio nome è Orochimaru. Ma a te piaceva chiamarmi Orochimaru-sensei, se non erro.-

S…sensei? NO! E’…E’ tutto un errore! Non è possibile!

Gli occhi mi si spalancano a sentire quelle parole, dette con tanta semplicità.

Sen…sei…

-Ti sbagli. E’ impossibile! E’ impossibile!- Ripeto, scuotendo la testa.

Lui ghigna, togliendosi dalla faccia quell’ultimo brandello di pelle bruciata, scoprendo un viso latteo, dai lineamenti lineari.

Gli occhi si bloccano a fissarlo, come fosse un’opera d’arte appesa ad un muro. Una tela dai colori contrastanti, bianco e nero, viola e giallo.

Ricordo quello sguardo.

Ricordo quel viso.

E’…è…

-No!- Esclamo, ricadendo sulle ginocchia con la testa tra le mani. –No! Basta!-

Immagini si susseguono nel mio subconscio senza sosta. Discorso. Sorrisi finti. Parole rassicuranti. Lacrime. Occhi gialli. Occhi rossi. Occhi azzurri. Il loro susseguirsi in un vortice.

Aiuto…aiuto…

Le tempie mi pulsano. Gli occhi lottano contro me stessa per piangere. Voglio che tutto questo finisca!

Perché?! Perché tutto questo doveva accadere a me?!

-Che c’è? La tecnica della memoria sta perdendo colpi?- La sua voce mi colpisce le orecchie come un grosso martello che colpisce l’incudine.

-Stai zitto! Stai zitto!- Esclamo con tutta la voce possibile.

Non voglio ascoltare quella dannata voce! No. Non voglio!

-Prima di continuare con te devo prima finire con Sasuke. Non ci vorrà molto.-

Spalanco gli occhi appena in tempo per vedere il suo collo allungarsi a dismisura verso Sasuke.

-No! Sasuke!- Cerco di dire, ma le parole mi muoiono in bocca non producendo alcun suono. Tendo il braccio verso di lui come se potessi veramente proteggerlo da tanta distanza.

Dannazione! Dannazione!

La distanza tra loro si accorcia e io non… perché non mi muovo?!

Perché non ci riesco?!

Forza! Forza!

E’ un istante. Il viso di Orochimaru arriva di fronte a Sasuke, immobilizzato.

Lo morde al collo, e il moretto cade a terra, gemendo.

Lo avevo promesso a Kakashi! Glielo avevo promesso! Non sono neanche capace di mantenere una promessa!! Che tu sia maledetto Orochimaru!

-Non mi importa.- Sussurro. –Non mi importa niente.-

Ora, Orochimaru… conoscerai la mia ira.
   
 
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