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Autore: Bale    31/01/2013    1 recensioni
"Sentiva ancora il respiro di Katherine sulla pelle.
Non aveva neanche fatto la doccia, come per paura di lavare via quei ricordi, quelle sensazioni.
Non voleva dimenticare, non poteva lasciare che lei uscisse completamente dalla sua vita"
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Katherine


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L’acqua calda sgorgava fuori dalla doccia emanando un leggero e dolce vapore.

Scivolava sul corpo nudo di Noah lavando via i brutti pensieri, i ricordi. Portava con sé la sua storia d’amore appena finita e lui non era del tutto sicuro di volerlo impedire.

Katherine lo aveva profondamente ferito. Era stata maligna, egoista, perfida.

Noah chiuse gli occhi e alzò la testa verso il getto d’acqua.

Sentì il viso bagnarsi e le sue lacrime si confusero con quelle gocce calde.

Per un attimo rivide il suo viso, quel viso tanto amato e tanto disprezzato e fu, improvvisamente, assalito dai ricordi.

Era cominciato tutto quattro anni prima.

Noah era un giovane di belle speranze, pieno di sogni nel cassetto e di progetti per il futuro.

Era entrato in un caffè senza neanche leggere il nome sull’insegna.

Era stato attirato dalla vetrina, dai cupcakes in bella mostra sul bancone, dalla torta di mele calda e fumante, dalle cameriere con grembiule e crestina ricamati a mano.

Si era messo in fila per ordinare un caffè da portare via. Sotto il braccio teneva il suo computer portatile. Sarebbe andato al parco a scrivere.

Si trattava del suo primo romanzo. Era un giovane ancora molto confuso e non sapeva proprio da dove avrebbe potuto cominciare.

Si era grattato la testa in cerca di un aiuto, un segno dal cielo ed era stato allora che l’aveva notata.

Una giovane donna con i capelli scuri era seduta ad un tavolino poco lontano da lui. Teneva tra le mani un libro e lo leggeva sorseggiando il suo caffè. La cosa che colpì Noah dritto al petto fu un minuscolo e meraviglioso dettaglio: la ragazza aveva messo un fiore tra le pagine. Era una rosa rossa, fresca.

Noah era rimasto lì a guardarla per quasi un’ora, poi era corso via senza neanche ordinare il caffè. Era andato dritto al parco e si era seduto sulla sua panchina preferita. All’ombra di un pino aveva iniziato a scrivere di getto. Le parole erano uscite dalla sua mente e dal suo cuore come un fiume in piena. Aveva scritto pensando a lei, alla donna misteriosa della caffetteria.

Alla fine si era ritrovato tra le mani il suo primo ed unico romanzo con una protagonista femminile. L’aveva chiamata Rachel e l’aveva descritta esattamente come la donna che l’aveva ispirato. Le aveva persino fatto indossare un maglione arancione, proprio come quello che aveva Katherine quando lui l’aveva vista per la prima volta.

Rachel era una ragazza semplice, comune, per certi versi anche un po’ banale. Se ne stava tutto il giorno seduta nella sua sala da the preferita a leggere libri e, di tanto in tanto, alzava lo sguardo verso la vetrina. Osservava la gente passare in strada e si lasciava andare alle riflessioni, ai sogni. Analizzava il mondo da lì, dal suo tavolino, con il suo libro in mano. Guardava il mondo attraverso una vetrina e non sempre le piaceva lo scorcio che quel suo amato posto le concedeva.

Noah aveva fatto i salti di gioia quando l’editore gli aveva comunicato che avrebbe pubblicato il suo libro. Si era sentito, all’improvviso, una persona diversa. Una persona di successo, una persona perfettamente in grado di raggiungere gli obiettivi che si prefigge, una persona in grado di realizzare i propri sogni.

Era corso in quella caffetteria, sperando di trovare quella donna.

Il suo cuore batteva forte e lui avrebbe di sicuro trovato il coraggio di avvicinarsi, di parlarle. Era quello il momento giusto.

Aveva corso a perdifiato per tutta Londra, ma ne era decisamente valsa la pena.

Lei, infatti, era proprio lì, seduta allo stesso tavolino di allora.

Teneva un libro tra le mani. Si trattava di un libro diverso, ma la rosa tra le pagine era la stessa. Aveva i petali secchi, ormai e le foglie erano accartocciate e raggrinzite. A lei, però, non importava.

Leggeva il suo libro con aria beata, noncurante di tutto ciò che accadeva all’esterno.

Noah era entrato nel locale ancora con il fiatone ed era andato dritto al suo tavolo.

-Salve-   le aveva detto con un sorriso. Teneva il suo manoscritto ben saldo sotto il braccio.

Lei, per un attimo, si era guardata intorno come se non fosse sicura del fatto che quell’uomo stava parlando proprio con lei.

-Posso sedermi?-   aveva insistito lui.

Lei aveva sorriso e con un cenno della mano lo aveva invitato ad accomodarsi.

Lo aveva fissato con aria confusa, ma curiosa di sapere ciò che aveva da dirle.

-Mi chiamo Noah-   aveva detto mentre le porgeva la mano sopra la sua tazza di caffè.

-Io sono Katherine-

Lei era sembrata spaesata. Lui aveva presto cancellato la confusione dalla sua mente raccontandole la sua storia.

Le aveva detto tutta la verità. Aveva raccontato di averla notata qualche mese prima seduta a quello stesso tavolo e che quella sola visione era bastata a dargli l’ispirazione necessaria per scrivere un libro. Le aveva persino detto che l’editore, non più di un’ora prima, aveva dato il via libera alla pubblicazione.

Lei aveva ascoltato con aria interessata, quasi affascinata. Le sue guance si erano colorate di rosso alla fine.

-Le spetterebbe una percentuale sulle vendite-   aveva scherzato lui.

Lei aveva riso. La sua risata era dolce, incantevole. Era calda come una carezza, piacevole come quella di un bambino.

Noah l’aveva guardata ridere. Era rimasto lì incantato per diversi istanti senza dire una parola. L’aveva accarezzata con lo sguardo, corteggiata con le parole. Non c’era stato bisogno di dire o fare nient’altro.

Alla fine aveva pagato il conto e se ne era andato via, ma entrambi sapevano che si sarebbero rivisti proprio in quello stesso posto, magari proprio l’indomani.

Noah uscì dalla doccia lasciandosi sfuggire un lamento.

L’acqua non aveva lavato via i suoi ricordi. Il cuore faceva ancora male.

   
 
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