"Il corpo di Vivian era fasciato da un lungo abito nero come la morte che ondeggiava nel vuoto della sua vita. La sua pelle pallida fungeva da luce in quel tunnel buio nel quale si trovava. E cadeva,le ossa si spezzavano,e quel 'craccrac' era l'unico suono che si sentisse nell'aria. Non respirava,le vene cominciavano a formarsi intorno al corpo che cercava di ribellarsi dinanzi a quella morte prematura. Ma non ci riusciva. E sprofondava in quel bagno di sangue,con il vestito nero che ormai non ondeggiava più. E le sue labbra rosso sangue facevano spazio al nulla." Un movimento,delle braccia che la sostenevano,e Vivian spalancò gli occhi. Si ritrovò abbracciata a Jake,che la fissava preoccupato. -hey tranquilla,era solo un incubo,stai tranquilla.- le sorrise accarezzandole la fronte sudata,per poi schiarirsi la voce,rompendo quel momento perfetto e rassicurante. -comunque,è il tuo turno,miss. Smith ti sta aspettando.- sussurrò il ragazzo scostandosi,ed in un secondo Vivian si trovò spoglia di quella sicurezza. S'incamminò con le cambe tremanti,percorse il corridoio spoglio per poi trovarsi davanti alla stanza della psicologa. Bussò ed una signora sulla quarantina le sorrise amichevolmente,facendola accomodare. -bene,come va oggi?- le chiese ritornando nella sua espressione ristrettamente professionale. Vivian non sapeva cosa dire,un groppo le salì in gola,lasciando che si sfogasse in lacrime.  E quelle gocce salate le rigavano il volto,lasciando dei solchi trasparenti. -bene,puoi anche saltare questa seduta,ci rivedremo domani tesoro. - le disse cordialmente miss. Smith,accompagnandola all'uscita. Mentre stava per aprire la porta,una figura familiare le si fermò davanti,sorridendole. -Mitchie!- Esclamò esasperata,scoppiando in un sorriso fra le lacrime scintillanti. Ella abbracciò Vivian,benchè si conoscessero solo da un giorno. -ti và di venire a fare una passeggiata in giardino?- le chiese la ragazza dolcemente,accarezzandole i capelli. -certo,lasciami solo vestire- sussurrò l'altra,asciugandosi le lacrime che poco prima avevano formato un ruscello d'emozioni. Infilò un maglione di suo padre,lungo fino alle ginocchia,per poi lasciare tutta la tristezza che improvvisamente l'affliggeva in quella camera che ormai divideva con lui,con Jake.