Bingo, Smith sorrise per il colpo basso che gli era stato offerto su un piatto d’argento ed improvvisamente ricordò perché i rapporti con quell’uomo squinternato e un po’ pazzoide erano stati affidati a lui.
“Omofobo, maschilista, violento… ne vogliamo aggiungere altre sig. Rose. La sua posizione mi sembra già abbastanza precaria, senza contare che il disco, a sua detta del secolo, ha incassato meno di un terzo rispetto alle sue previsioni.” Smith con un gesto brusco tolse gli occhiali, scattò in piedi e poggiò le mani sulla scrivania, piegandosi quel tanto che bastava per giungere all’altezza degli occhi del suo interlocutore. È ora di tirare fuori le palle, pensò, concentrandosi nell’espressione più minacciosa che poteva.
“ Signor Rose le ricordo” sibilò suadente “ Che la Geffen a forza di dirlo, la fa veramente andare in pensione anticipatamente.”
Axl scattò in piedi e allargo le narici in un espressione omicida. Smith non indietreggio di un centimetro, non poteva perdere quella battaglia, non ora che aveva scommesso tutto su di lui.
Contro ogni previsione Axl mise una mano sulla porta e con sorriso vittorioso:
“Signor Smith. Accetto. Facciamo questa cosa, ma le assicuro che farò di tutto per rendere quest’esperienza