Ormai anche quel giorno era finito e non vedevo l’ora che arrivasse domani, amo comprare regali e vedere il viso dei miei amici illuminarsi e sorridere davanti a quello che gli ho fatto io... un’unica soddisfazione. La mattina seguente arrivò in fretta e verso le 8.30 io ero già sveglia e, senza farmi troppo riguardo, andai a svegliare Megan:”svegliati dormigliona! Non farmi perdere troppo tempo altrimenti ti faccio alzare con le brutte maniere!” dissi con tono un po’ alto. Lei subito spalancò di scatto gli occhi marroni scuro e, dandomi un’occhiata, si coprì la faccia con il cuscino e tutte le lenzuola felpate sopra. A quella reazione non pensai due volte a darle fastidio a modo mio, anche perché l’avevo avvertita.
“mi costringi allora...!” dissi con un sorrisetto malizioso stampato in faccia, mentre pensavo in tutti i modi come fare per farle muovere il culo dal letto. Così corsi ad aprire le finestre, spalancandole. In quell’istante un’ondata di aria gelida mi colpì in faccia e sul collo appena scollato, facendomi provare una sensazione di brividi in tutto il corpo e mi venne una leggera pelle d’oca. Lei, essendo sotto le coperte non si preoccupò minimamente di quello che stavo facendo, così presi le sue coperte e gliele tirai via mettendole ai piedi del letto; Megan tirò un urlo per il freddo e iniziai a tirarle alcune cucinate in faccia, per vedere se si spronava da lì.
“mamma che rompi coglio...”
“te l’avevo detto... adesso alzati che mentre ti vesti preparo la colazione...” la interruppi.
Guardandomi ancora un po’ assonnata mi accennò un leggero ‘sì’ con la testa.
Mentre si cambiava molto, molto lentamente, pensavo a cosa farle per regalo; in quel momento non avevo idee, così decisi di pensarci al momento. Intanto non mi restava che preparare la colazione: fette biscottate con marmellata di frutti di bosco, una delle mie preferite, sperando che le sarebbe piaciuta, altrimenti la colazione se la preparava da sola. Mi misi a mangiare senza lei, così quando sarebbe uscita dal bagno per venire in cucina, io le avrei preso il posto, uno dei miei tanti pensieri complicati. Appena la chiamai, Megan uscì dal bagno sempre lenta come un bradipo e si sedette sul tavolo, come ovviamente tutti fanno, per iniziare a mangiare guardando la TV, su Play.me. Intanto io ero andata in bagno per cambiarmi e presi dall’armadio: maglia bianca, un cardigan color panna con scollo a ‘V’, dei pantaloni marroncini e le mie amate Nike Blazer grigie. Ovvio, non poteva che mancare il trucco: matita nera, tanto da fare lo sguardo un po’ più profondo, l’immancabile mascara, fondotinta e blush... dopo quest’ultimo ero perfetta a parer mio. Uscita dal bagno, iniziai a mettermi il giubbino nuovo marrone e la mia sciarpa grigia preferita e altrettanto fece Megan. Stavo per uscire di casa quando dissi a Meg:”ho l’impressione di dimenticarmi qualcosa... ma non so cosa”
Guardandomi in modo strano mi rispose:”boh... se non ti ricordi è perché non è importante la cosa...” miss gentilezza... in quel momento mi si accese la lampadina:”il profumo!”
Alzando gli occhi al cielo lei mi fece spazio per entrare e corsi immediatamente in bagno, aprii la boccetta e mi spruzzai il profumo al latte 4/5 volte. Andai nuovamente de Megan che mi disse:” hai dimenticato altro adsso?”
Pensandoci su 5 secondi risposi:”ah, sì! La borsa e i soldi... e il cellulare.”
“muoviti!” ecco, questa fu la sua risposta.
Finalmente riuscimmo a chiudere la porta dell’hotel una volta per tutte e lasciammo le chiavi al signore della hall. Niente scuole, niente compiti, niente di niente, solo shopping con un’amica, questa era la giornata di oggi... arrivate con un taxi in centro a Milano, ci fondammo subito nel primo negozio davanti a noi. Mentre stavamo guardando i vari articoli, chiesi a Megan:”e tu cosa vorresti per Natale? Continuo a chiederti consigli su cosa fare per regalo agli altri e non mi sono mai posta questa domanda per te fino a stamattina..!” le dissi facendo uno dei miei sorrisi. Con un po’ di titubanza mi rispose diventando leggermente rossa:”ehmmm... penso di chiederti troppo! Mi dai libera scelta e io è da tanto tempo che vorrei realizzare questo mio sogno...”
Un po’ sorpresa dissi:”cioè?”
“vorrei andare a Londra! Amo quel posto solo dalle sue fotografie...”
Buttai subito lo sguardo a terra sgranando gli occhi senza farmi notare da lei e mi dissi, tra me e me:’quando mai glielo ho chiesto! Oddio! E come cavolo faccio a pagarle i biglietti di andata e ritorno?! O le prendevo solo il biglietto di andata e ciao ciao oppure... beh, in fondo esistevano i miei genitori e avrei potuto fare come la stanza dell’hotel!... beh, ci avrei pensato su un po’ in questi giorni.’ “ooooh! Bella come idea! Sarebbe bello andarci insieme!” quest’ultima fu la mia risposta, una risposta che aveva senso solo nei miei sogni d’altro canto...
Sviando un po’ la situazione, comprai maglie in un negozio e delle collane che non costassero troppo dall’altro; io e Meg entravamo ed uscivamo da tutti i negozi che ci capitavano sotto mano. Erano circa le tre e mezzo quando mi ritrovai più di quattro borse per mano e chiesi a Megan se voleva andare a prendere qualcosa al bar; una bella cioccolata calda non mi avrebbe fatto altro che piacere con tutto quel freddo. Così entrammo in un bar e bevemmo la cioccolata e dopo aver pagato tornammo al freddo dell’inverno. Decidemmo di fare un ultimo giro per il centro e mentre ero ferma a guardare il Duomo, una persona mi venne addosso facendomi cadere le borse con i regali dentro. Mi girai di scatto per vedere chi era stato:”ehi! Stai più atten... TU?!?!” sgranai gli occhi e spalancai la bocca incredula.
Come poteva essere qui?!