Capitolo quindicesimo.
Preparava tutto con grande cura.
Maneggiava ogni singolo pezzo del piano
con l'amore di una mamma
che prepara il corredino del figlio
che sta per nascere.
Un figlio che si ama già, che già si cura.
Un amore lontano che si tramuta nella perfezione.
In questo caso, il suo, era la perfezione di un omicidio.
Maneggiava e stava attento a non sbagliare,
perché arrivato al punto dov'era
non poteva permettersi neanche un errore.
Era il punto più alto della sua vendetta.
Finalmente la vittima doveva morire
per un motivo più serio di quel suo semplice dolore,
finalmente qualcuno si meritava di fare quella fine.
Spense la luce, chiuse la porta e andò a dormire.
La mattina gli si presentò come tutte le altre,
lontano dal luogo dove celava la sua pazzia,
lontano dalla porta che aveva chiuso la sera prima,
era una persona normale.
Come tutti i criminali, no?
Saluta,
compra il giornale,
fa colazione al bar,
aiuta le vecchiette,
partecipa alle riunioni condominiali.
Nessuno poteva immaginare,
nessuno.
Forse, tanti anni prima, neanche lui
si sarebbe immaginato di finire così.
Ma era passato tanto tempo,
erano successe tante cose.
E poi era stato tradito.
Tradito da una cosa bella,
era vero,
ma era un tradimento.
E chi l'aveva tradito
neanche sapeva,
neanche poteva immaginare
quanto la gioia sarebbe diventata dolore.
Come era successo a lui.
Sarebbe stato tutto diverso dagli altri omicidi,
per lui e per la vittima,
per ogni dettaglio che,
questa volta,
non doveva essere lasciato al caso.
Soffriva a pensarci,
ma doveva essere fatto.
A tarda sera tornò nella stanza.
Ricominciò a programmare,
studiare,
creare,
ideare.
Il piano era quasi perfetto,
anche se sapeva,
per esperienza,
che poteva
andare tutto storto.
Soprattutto in quel caso,
quando cuore e vendetta
si scontravano,
quando aveva più paura lui
di quanta ne avrebbe avuta la vittima.
Respirò a fondo prima di spuntare
le caselle del piano e andare a riposare.
Riposare l'ultima volta prima del giorno X.
Poi lo fece e uscì.
Così in ansia,
non si accorse neanche del ciondolo con la C attaccata
che gli cadde dalle tasche.
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Non uccidetemi, vi prego...
;Sunny.