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Autore: Denebula    31/01/2013    1 recensioni
Amy ormai è morta e Garry rimane solo. La sua vita resterà com'era prima o cambierà?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Il futuro di Garry (Parte 3)

Garry era davvero indeciso tra i due contratti di lavoro che gli avevano offerto ma alla fine decise di andare con la Wiener per suonare di persona a Vienna per il Concerto di Capodanno.  Quello stesso giorno prenotò l’aereo per l’Europa ma non poté portare con sé Catherine,così le diede una copia delle chiavi di casa. Per tutta l’estate si esercitò con la Philarmoniker facendosi nuovi amici e dedicandosi anche allo studio del violoncello:il suo secondo strumento. Arrivò di nuovo Natale e il primo gennaio si faceva sempre più vicino. Garry ritornò a Tokyo per passare le feste con la sua famiglia e con quella di Ib. Il 31 dicembre ripartì per Vienna e fece parte alla prova generale. La notte era così emozionato che non riuscì a chiudere occhio;solo poche ore prima che il concerto iniziasse lui si rese conto di quanto il tutto era così tremendamente solenne: il teatro si affacciava su uno splendido prato e dentro era tutto d’oro;il palco era addobbato con bellissimi fiori provenienti da San Remo e dietro le quinte era così tutto estremamente organizzato nei minimi dettagli. Dopo qualche minuto arrivarono le televisioni europee e statunitensi.
“Questo non me lo aspettavo!”pensò. Non era la prima volta che andava in tv ma le telecamere non erano mai state così tante. Il primo pubblico prese posto e Garry era ad un passo dall’oblio. Contemporaneamente,a New York e a Tokyo i televisori si stavano accendendo per accogliere a braccia aperte il ragazzo. I suoi amici gli augurarono la buona fortuna e lui ricambiò.
-Ma soprattutto,-disse un suo amico.-la cosa importante è divertirsi!
-Sicuro,ma la cosa PIÙ importante è mettere dentro la musica tutta l’anima.
L’amico gli diede una pacca sulla schiena e disse che non aveva mai sentito nulla di così profondo.
-L’idea è tua?
-In parte. Se non avessi incontrato una persona,non mi sarei aperto così tanto.
La conversazione fu bloccata dal direttore.
-OK! Tutti sul palco!!
Garry diventò di marmo e sudò freddo.
-Fermo! Così ti rovini i vestiti!-cercò di sollevarlo l’amico.
-Non solo quelli. Credo che la mia Ragione sia andata in vacanza!
E con il sorriso di quella simpatica battuta salirono sul palco. I genitori del ragazzo erano in fibrillazione e Catherine era eccitatissima:sapeva che sarebbe andato tutto liscio come l’olio. Garry era di una serietà immane d’altronde nel profondo si divertiva come un matto:temeva che se si fosse lasciato andare avrebbe fatto qualche errore. Verso i primi brani,però,si tranquillizzò. Al brano finale lui non suonava e così osservò l’orchestra e la platea. Era indeciso se sentirsi sollevato perché il concerto stava per finire o sentirsi un po’ triste proprio per questo motivo. A brano terminato il direttore fece un colpo di scena.
-Quest’anno abbiamo qui tra noi il compositore del famoso brano “Petali nel cielo” quindi,perché non accoglierlo con un bell’applauso?
Il pubblico gli dedicò un lunghissimo e affettuoso applauso. La famiglia del ragazzo aveva gli occhi talmente spalancati dalla gioia che sembravano uscirgli dai bulbi oculari,la famiglia di Ib e Mary facevano salti dalla gioia e Catherine rise di fronte allo schermo della tv. I’amico di Garry,ad un certo punto,gli disse all’orecchio.
-Quello era un invito per farti suonare!
Garry era in un vicolo cieco e non poteva rifiutare. Si sedette al pianoforte e suonò il suo pezzo. Quella volta fu molto diversa dal solito:guardava gli spartiti ma in realtà vedeva spiagge,galassie,ampie vallate e enormi montagne. Sull’ultima nota vide Amy che lo ringraziava per quello che le aveva dedicato e lui scoppiò a piangere,accompagnato dalla platea. Finalmente il concerto era finito. L’amico violinista lo raggiunse che stava ancora con la testa chinata sulla tastiera dello strumento a piangere.
-Wow,non ho mai sentito un brano così bello in tutta la mia vita! Sei davvero un genio!
Garry non rispose e continuò il suo disperato singhiozzare. Il primo flautista raggiunse gli amici.
-È naturale che ti metta a piangere di fronte ad un brano del genere!
In poco tempo tutta l’orchestra fu intorno al ragazzo e tutti lo consolarono e gli fecero i complimenti. Sul volo da Vienna a New York si calmò,ma giusto quel poco che serve a non piangere. Quella notte tornò nel suo appartamentino in America e parlò ore e ore al telefono con la sua famiglia. Catherine lo salutò con un abbraccio.
-Sapevo che sarebbe andato tutto bene!!
I due erano diventati amici per la pelle.
 
Una spiaggia. Una spiaggia che Garry aveva già visto. Una luna. Una luna molto più particolare del solito,anch’ella le era familiare. Un sogno. Un sogno che va oltre l’immaginazione umana:un sogno fatto di capelli biondi,di occhi blu come il cielo che si estendeva sopra di loro,di principi potenti,di amore e gentilezza.
-Hai scritto un pezzo per me? Mi hai reso felice come non ha fatto mai nessuno in vita mia! Te ne sarò grata in eterno!
Quella voce soave e rassicurante come quella di una tenera madre al suo bambino si spense per un attimo.
-Scusami se non sono apparsa ma ho pensato che,vedendomi,avresti potuto soffrire invano…
-Non avrei sofferto.-la sua mano alzò,dal mento,il volto della ragazza:quasi troppo bello per essere reale.-Mi sarei sentito meno solo e sarei stato ancora con te. E comunque sto provando una gioia immensa nel sapere che il brano che ho scritto per te è piaciuto.
Si abbracciarono e dopo molto tempo si sedettero sulla sabbia e guardarono il sole nascere dalle profondità oceaniche. Insieme.
 
-Garry,santo cielo,stai bene?-gli chiese Catherine. Il ragazzo tremava come una foglia ed era pallidissimo. Cercò di risponderle ma non riuscì a parlare. Lei si alzò dal letto dove dormiva.
-Ti porto un bicchiere d’acqua. Tu rilassati.
Lui ansimava come se,da un momento all’altro,sarebbe mancata l’aria nella stanza. Si sedette e mise la schiena contro il muro. Era immobile come una statua. Quella notte Amy le era apparsa in sogno;lui stesso non poteva crederci:perché erano ancora insieme. Altri anni passarono e lui si laureò anche a violoncello. Diventò un pianista di fama internazionale e poté acquistare una casa propria:una bella villetta a New York. Era richiesto da moltissime orchestre famose ma non trasformò mai la sua passione in un lavoro. Catherine trovò la sua anima gemella e,con grande onore,Garry suonò al suo matrimonio. Lei andava a trovarlo qualche volta e insieme al suo nuovo marito,parlavano degli anni passati. Garry decise di raccontare tutta la verità sul mondo di Guertena a Catherine,anche se sapeva che non avrebbe mai creduto alle sue parole. Sorpresa:Catherine e suo marito non lo considerarono un pazzo. C’era però un’altra verità che Garry preferì tenere dentro di se:Amy gli appariva,gli stava sempre accanto,era il suo spirito,il suo angelo custode e lui non si sentiva mai solo. I genitori però erano dispiaciuti dal fatto che Garry non trovò più una persona reale che gli stesse vicino. Un giorno,ritornando da un concerto a Parigi,il suo aereo ebbe un guasto e fece un atterraggio di fortuna. Garry fu subito portato al pronto soccorso. Tutti quanti erano avviliti:Joseph invitò i genitori del ragazzo a venire in America,la Wiener Philarmoniker dedicò un suo concerto a lui nella speranza che potesse rimettersi presto,tutti i suoi amici lo andarono a trovare:compresa Ib,Mary e Catherine. Lei fu la prima ad arrivare.
-Garry! Come sei ridotto!
-Soltanto l’esterno. Dentro sto bene.-cercò di sdrammatizzare.
-GARRY!!!-urlarono Ib e Mary correndo verso il ragazzo.
-Ragazze,quanto siete cresciute! Per poco non vi riconoscevo!-la mano di lui accarezzò ad una ad una,la testa delle due ragazze. La famiglia era in crisi. Le settimane che seguirono non diedero nulla di buono:le analisi confermarono la presenza di ferite gravi irrecuperabili e la situazione non si decideva a migliorare;Garry sarebbe morto entro pochi giorni. Le persone a lui care gli fecero visita un’ultima volta.
-Ed ecco che il mondo della musica perde un altro dei suoi “grandi”.-sdrammatizzava sempre. Pensava ad Ib come ad una bambina e non voleva farla soffrire.
-Garry,ma tu adesso chiuderai gli occhi?-chiese tristemente Mary cercando di non mandare la situazione troppo sul pesante.-E dopo li riaprirai?
-Morirai?-disse Ib. Garry non se la sentiva né di raccontare la triste verità né di mascherare questa con un’ immatura bugia.
-Vedi Ib,io penso che la morte sia solo un passaggio verso un’altra vita. Morirò in questo mondo e rinascerò in un altro. E poi,secondo me,il mondo dell’aldilà è fatto di ampi spazi liberi,senza confini;un mondo dove finalmente la guerra non esiste e ogni essere umano è identico ad un altro:questa è la vera pace.
Garry tossì,segno che ormai stava per cedere.
-Catherine,voglio che faccia un favore per me.
Lei,con le lacrime al volto,gli prese la mano e lo ascoltò.
-Voglio che prendi il manoscritto del mio brano e che lo gettassi in mare. Così sarà completamente suo.-disse lui riferendosi a Amy.
-Cosa? Ma non ce ne sono altre copie! Perché quando ti ho detto di pubblicarlo tu non hai accettato?
-Perché è una mia musica e la mia musica va dove vado io. Devi sentirti fortunata ad essere una delle poche che l’ha capita veramente. Andiamo a cose più serie. Mi dispiace moltissimo ma ora è arrivato il momento di trattare le mie ultime volontà. Mamma,papà:vi lascio i miei strumenti così vi ricorderete di me ogni giorno;Mary:a te dono i miei libri di letteratura..so che ti piace molto leggere e spero che un giorno ti serviranno;Catherine,se non sbaglio tu e tuo marito state cercando casa. Bene,ve la lascio..
Catherine non sapeva se piangere per disperazione o per ringraziarlo di tutto quello che le aveva fatto.
-Ib:a te lascio la mia rosa così non ti sentirai mai più sola.
Tutti quanti piangevano disperati.
-Catherine,prometti che mi farai quel piccolo favore.-lei annuì. Le forze stavano abbandonando il ragazzo sempre più velocemente.
-Sapete,non mi sono mai sentito così bene e felice in tutta la mia vita.
-E perché?-gli chiese Ib con il volto pieno di lacrime amare.
-Perché finalmente potrò stare di nuovo con lei.
Ib e Catherine capirono subito e condivisero la felicità del ragazzo.
-Grazie di tutto quello che avete fatto per me. Auguro a tutti voi una vita piena di felicità,gioia e libertà.-il ragazzo chiuse gli occhi e,sorridendo,spirò.
Un suono continuo. Irritante. Drammatico. Una linea piatta. Verde. Che ricorda il gambo di una rosa,priva di spine. Degli spartiti in acqua,tinta di un blu soffocante che,lentamente,vengono sommersi e tirati a fondo. Una luce abbagliante,calda,viva. Il ragazzo,di nuovo di diciannove anni,era su una superficie nuova:era bianca. Una pura e finissima sabbia bianca. Sabbia lunare. Di fronte a lui una spiaggia. Una spiaggia che conteneva tutto:una spiaggia di mille colori e un solo blu. Sopra di lui un cielo tempestato di stelle,nebulose,galassie. E poi la vide:Amy. Non era mai stata così bella. Le sembrò un angelo:a dir poco splendida. Le corse incontro e i due si guardarono intensamente negli occhi. Lei gli prese la mano e raggiunsero una valle piena di strumenti e di fogli. Degli spartiti erano arrivati dal cielo,volteggiando e atterrando armoniosamente nelle mani del ragazzo:era il suo pezzo. Lui lo suonò. Per tutto il giorno i ragazzi cantarono,suonarono e si divertirono come mai nella loro vita. Lei diede una rosa al ragazzo,una rosa particolare:era fatta di musica. Lui annusò il suo dolce profumo e poté sentire le note di quella armoniosa melodia scritta su quei petali color panna. Lui,con una delicatezza sterminata,mise la rosa tra i capelli della giovane e lei gli sorrise. Di notte il cielo fu dominato da comete e stelle cadenti,il mare non smetteva di luccicare e la sabbia non si raffreddava mai. I due ragazzi guardavano il cielo,lei fissò intensamente gli occhi del ragazzo e si scambiarono un bacio. Un bacio irreale:le labbra di lui sfiorarono appena quelle della ragazza ma era un bacio vero. La malinconia e la frustrazione ormai era un lurido ricordo. I ragazzi poterono vivere in un mondo dove non esisteva la violenza e la morte,solo la libertà:quello che da quando sono nati hanno desiderato con tutto il loro cuore. Stando sdraiati sull’erba e contando la miriade di costellazioni che dominavano la notte,Amy ringraziò Garry di tutto quello che lui aveva fatto per lei in vita e per quello che le avrebbe fatto in quest’altro,splendido e delicato mondo:un mondo dove fu ritrovata la gioia perduta e dove si poteva infine godere la pace. Amy appoggiò la testa sul petto del ragazzo e,accompagnata dal delicato battere del suo nuovo cuore,si addormentò. Garry le sorrise augurandole la buonanotte. Lui si stese di lato e la abbracciò come faceva una vita fa con Ib. Le diede un profondo bacio sulla testa e chiuse anche lui gli occhi,appoggiando la sua fronte a quella della ragazza. Finalmente ebbero la possibilità di tornare insieme ed amarsi per tutta l’eternità.

FINE

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