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Autore: cri86lea    23/08/2007    1 recensioni
Harry e Draco,aiutati dai loro amici,insieme per sconfiggere il signore oscuro.
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Draco/Harry, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti!!! scusate il ritardo ma ero in vacanza. Grazie di cuore a Lake e fiamma90 per aver recensito.  Buona lettura...

 

 

Harry era rimasto immobile in salotto, indeciso su cosa fare. In quel momento voleva stare con Draco, riprendersi dagli ultimi avvenimenti e riposarsi. Benché nell’ultimo periodo le cose da fare per l’Ordine fossero poche, quei due giorni l’avevano sfinito. Draco invece aveva le idee ben chiare su ciò che andava fatto. Con passo spedito si avviò verso la cucina, poco prima però di varcare la soglia, si guardò indietro e vide Harry che lo fissava:

"Vieni con me per favore?"

Il moro lo seguì immediatamente. I due entrarono in cucina e videro Silente e Piton che stavano parlando. Draco si avvicinò a Silente ben intenzionato a evitare lo sguardo di Piton:

" Signore, vorrei chiederle…". Piton lo interruppe:

" Oh, ecco qui il fuggitivo, e col suo nuovo amichetto".

Il biondo non rispose ma continuò a fissare gli occhi di Piton, i quali sembravano voler incendiare all’istante il ragazzo che gli stava davanti. Harry fece per correre in soccorso di Draco ma non gli fu permesso da Piton, il quale si rivolse di nuovo al biondo con un sorriso beffardo:

" Perdona la mia curiosità, hai creduto veramente di essere riuscito a scappare, da me?".

Draco non esitò a rispondere: " L’ ho capito quando ho visto Silente" si interruppe brevemente e distogliendo lo sguardo dal suo professore continuò: "Ho capito che mi ha lasciato andare avendo intuito ciò che stavo per fare…cioè scappare lontano da lei". Sul volto di Piton tornò lo sguardo di disgusto con cui li aveva accolti pochi minuti prima.

Questa volta Harry fu più svelto. " Sembra quasi deluso da Draco. Lei, che per primo dovrebbe conoscere le difficoltà cui è andato incontro" ma Piton lo interruppe di nuovo:

" E’ ancora vivo. Data la sua ingenuità credo sia merito mio."

"Spero non se ne sia pentito" gli rispose Harry guardandolo con odio.

Draco che sembrò non aver gradito l’intervento di Harry andò a sedersi e iniziò a parlare:

" Cosa ne è stato di mia madre?"

Le parole gli si fermarono in gola e tutti compresero che quella era la sua più grande preoccupazione.

" Il Signore Oscuro non le ha fatto nulla, se è questo quello che ti preoccupa" gli rispose Piton "Per il resto, è profondamente delusa."

Draco senza dire altro si alzò e passando accanto a tutti, guardò ognuno di loro negli occhi e uscì.

Il moro in quel momento avrebbe voluto raggiungere Draco, ma sapeva che se l’avesse fatto avrebbe solo aumentato il disgusto di Piton per entrambi, ben conoscendo quanto poco apprezzasse le dimostrazioni d’affetto. Questo a Harry non importava, tuttavia sapeva quanto potesse dar fastidio a Draco perdere ulteriormente la sua stima. D'altronde aveva una devozione per Piton quanta lui ne aveva per Silente e sicuramente le ultime scoperte avevano già destabilizzato a sufficienza Draco.

Decise quindi di rimanere nella stanza con i due professori, quando sentì suonare il campanello e contemporaneamente uscirono dal camino diverse persone. In pochi minuti la casa era piena. C’era la famiglia Weasley al completo con Hermione, Sirius e Remus. Harry vide Piton amareggiato da quella compagnia, soprattutto quando il gruppo si avvicinò a Silente per sincerarsi delle sue condizioni, costringendo il professore di Difesa ad allontanarsi.

"Mocciosus" urlò Black vedendo Piton allontanarsi dalla confusione cui Sirius non aveva partecipato. Il professore lo guardò ma non disse nulla. Sirius gli andò incontro e quando a loro si avvicinò Remus, Piton si decise di parlare:

" Non ho avuto tempo di prepararti la pozione, temo che questo mese non sarà facile per te."

Remus e Sirius sorrisero, al contrario di Piton che aveva assunto il suo solito sguardo di superiorità:

"Non preoccuparti, durante la tua assenza abbiamo fatto buon uso delle boccette da chimico che abbiamo trovato a casa tua" disse Lupin e così dicendo videro Harry ridere mentre andava loro incontro.

Fu Remus a tornare serio per primo e rivolgere a Piton uno sguardo accusatorio:

"Come hai potuto uccidere Peter Minus?" disse brutalmente. A rispondergli però fu Sirius:

" Non ha più importanza ormai, ha fatto la fine che meritava".

Ma Harry e Lupin che avevano a cuore la libertà di Sirius si fecero più vicino a Piton costringendolo a indietreggiare. Harry aveva già la bacchetta stretta in mano ma a un certo punto sentì Remus gridare. Lupin era tra le braccia di Sirius e si stava trasformando in lupo.

Nel caos che quei pochi secondi avevano generato, Harry sentì Piton afferrargli un braccio: " Quando smetterai di mancarmi di rispetto?" gli disse.

Non riuscì però a continuare la frase che Harry si divincolò per andare in soccorso di Lupin. Quest’ultimo non era solo, accanto al lupo mannaro comparve Felpato. Insieme andarono ai piani superiori. Harry li seguì sapendo che ormai la pozione aveva fatto effetto e Lunastorta non avrebbe attaccato nessuno. Vide Lupin rannicchiarsi in un angolino. Pensò, Harry, che quella situazione lo avrebbe fatto soffrire per sempre, ma vide anche il suo padrino accucciarsi nei pressi della porta e sorvegliarlo. Rincuorato che Lupin stesse bene, prese a scendere le scale e a raggiungere gli altri.

 

Nel frattempo Draco era andato a sdraiarsi sul suo letto, era stanco e arrabbiato ma soprattutto si sentiva impotente. Si ritrovò a pensare agli ultimi avvenimenti e a quanto questi avessero cambiato la sua vita. Sapeva che sua madre lo disprezzava per quello che aveva fatto. Tuttavia non aveva resistito dal sapere da Piton se qualche cosa fosse cambiato. L’aveva vista, pochi mesi prima, in lacrime a casa loro e proprio mentre si era deciso di farsi vedere e fargli sapere che dopotutto stava bene, sentì una donna che la consolava. Era sua zia Bellatrix, le cui parole di conforto per la sorella non furono favorevoli a Draco. Egli si irrigidì nel nascondiglio dal quale stava osservando la scena, quando sentì sua madre dire che avrebbe preferito vederlo morto durante la missione piuttosto che avere un traditore per figlio. Di questo, Draco, non aveva mai parlato con nessuno, eccetto Harry. Proprio quel discorso, il far conoscere le sue ansie a Harry li aveva definitivamente avvicinati. Ancora, in quel momento, Draco sapeva che la loro storia sarebbe durata per sempre. Lì, disteso sul letto continuò a pensare e si ricordò dei primi giorni dopo il suo arrivo alla Tana. Non faceva che bearsi degli sguardi che gli concedeva Harry, anche solo quando quest’ultimo gli dava qualche incarico per conto dell’Ordine. Sentiva, ogni tanto gli occhi di Harry su di sé anche quando credeva che non lo avrebbe visto nessuno, ma si convinse che fosse solo una sua fantasia. Dovette ricredersi un giorno, mentre volavano dalla Tana a Londra. Durante il viaggio Draco si era offerto di scortare Harry insieme a Tonks. Standogli vicino, inavvertitamente, sulle scope in volo, si sfiorarono le gambe e Draco certo non si aspettava il caloroso sorriso che gli rivolse Harry. La sera stessa, approfittando del fatto che in casa erano rimasti solo loro due, protetti in teoria da Remus e Sirius, Draco, nel silenzio della casa era pronto a dichiararsi a Harry. Aveva passato tutto il giorno a pensare alle conseguenze di quel suo gesto. Il peggio che poteva capitargli, pensò, sarebbe stato un rifiuto. Sapeva poi che Harry, in qualunque modo l’avrebbe presa, non lo avrebbe cacciato dall’Ordine, o almeno era quello che sperava.

In cucina Draco chiamò Harry: "Posso parlarti?" gli disse.

"Certo" fu la risposta del moro,

" Speravo ti aprissi con me, so che è successo qualcosa con tua madre, è ora che ti liberi di questo peso."

Draco era incredulo, non era certo quello che si aspettava. Era abituato, ormai a considerarlo come l’unico in grado di leggergli nella mente, ma questa volta non era quello di cui aveva intenzione di parlargli. Tuttavia sentì i suoi occhi farsi umidi e le parole uscirono da sole. Senza rendersene conto raccontò a Harry ciò che quel giorno aveva sentito dire da sua madre. Gli raccontò anche altro, sentiva che in quel momento era al sicuro e soprattutto ascoltato e compreso da Harry. Parlarono per ore, di angosce per il futuro e di errori del passato. Uno dei quali la loro mancata amicizia. A quel punto Draco fissò intensamente Harry negli occhi cercando le parole giuste per dirgli finalmente quello che provava, ma fu anticipato dall’avvicinarsi del viso di Harry al suo e a quel punto sapeva esattamente cosa fare. Si baciarono e Draco sentì le sue paure svanire. Non era più solo, con lui c’era Harry, qualsiasi cosa il futuro gli riservasse, i due ormai erano legati, uno nella mente e nel cuore dell’altro.

 

Continua...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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