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Autore: Ce Ci    01/02/2013    6 recensioni
Incominciò tutto in un giorno di pioggia, come il giorno in cui tutto finì.
“Io ti ho già vista…”
“Scemo, vivi a casa mia, mi vedi ogni mattina!” risposi con aria sconsolata. Si aveva decisamente bevuto troppo e probabilmente non sapeva nemmeno con chi stava parlando.
“Questo lo so Rachel!” ok, mi ero sbagliata, mi aveva riconosciuta almeno “Dicevo prima. Io ti ho visto prima di vivere a casa tua. Non so mi pare come in un sogno. Mi ricordo dei tuoi capelli biondo scuro, degli occhi azzurri che mi guardano tra le lacrime, poi un nome: Rachel. Piangevi”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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22. Third

Ever worried that it might be ruined
And does it make you wanna cry?
When you’re out there doing what you’re doing
Are you just getting by?

(Try – P!nk)

 

 "Allora come è stato?"
Gli occhi nocciola di Liam mi fissavano con un interesse sincero e il sorrisetto che aveva stampato in viso sembrava piuttosto eloquente.
"Co...cosa?" balbettai io in risposta.
"Come è stato?” ripeté lui senza una minima inflessione di tono.
"Vuoi altri biscotti?"
Sporsi il pacchetto che tenevo avidamente tra le mie gambe incrociate, verso di lui.
"No, non ho voglia di biscotti – mi fece un cenno con la mano - Allora?"
"Non capisco a cosa ti riferisci... - temporeggiai - Ma mi spieghi perché non sei anche tu a fare le prove per la vostra immanentissima e importantissima finale? Io non voglio avervi sulla coscienza in caso di sconfitta, eh?"
"Non ti preoccupare, non daremmo di certo la colpa a te - rispose lui con un sorriso, per poi scuotere nuovamente il capo - Ma finiscila di cambiare discorso. Parlavo di te e Niall: sai, vi ho visti domenica pomeriggio sgattaiolare in camera mentre mi avevate lasciato da solo a mettere tutto a posto... Non puoi mentirmi!"
La sue espressione quasi paterna mentre teneva il dito sollevato come ammonizione, mi strappò un sorriso.
"É stato... speciale" riuscii solo a dire, poi mi morsi il labbro in una posa imbarazzata.
"Sono così felice per voi!"
Sorrise con quel suo sorriso sincero e dolce che lo rendeva la persona stupenda che era.
"Ti va se ci facciamo una colazione come si deve insieme prima che tu debba rientrare?" gli chiesi. Annuì.
"Allora ti toccherà aspettare che mi prepari e sai come sono fatte le donne" dissi ridendo mentre uscivo dalla stanza.
Lo sentii lamentarsi non troppo convinto, mi riaffacciai un attimo alla porta.
"Sai, prima di conoscerti, non sapevo com'era avere un migliore amico. E mi piace un sacco"
"Anche a me, Rach!" rispose semplicemente lui, lasciandosi un bacio sulle dita della mano, per poi mandarmelo con un soffio leggero.
 
'Dove sei? Ti stiamo aspettando!'
Il cellulare di Liam continuava a vibrare, mentre correvamo verso gli studi. Ancora un paio di incroci e saremmo arrivati.
“Dai Rach, siamo quasi arrivati” disse Liam voltandosi verso di me e porgendomi la mano. La afferrai e lasciai che mi trascinasse per quella strada.
“Ma perché non sei rimasto semplicemente a fare le prove, al posto di venire a casa mia?”
"Ero curioso" mi rispose il castano, mentre mi trascinava per gli ultimi metri.
Fuori dallo studio c'erano gli altri quattro ragazzi che aspettavano.
"Finalmente sei arrivato!" esclamò Harry, appena ci vide arrivare.
"Veloci, andiamo!" disse Zayn, che aveva un'aria leggermente preoccupata, come se sentisse già su di se la pressione per quella sera. Mise un braccio attorno alle spalle di Liam e lo trascinò verso la porta.
Niall si staccò dal muro sul quale si era appoggiato con la schiena. Si avvicinò a me con aria non curante, ma potevo chiaramente leggere nei suoi occhi azzurri che era agitato per quella sera. Mi abbracciò e impresse un bacio sulle mie labbra.
"In bocca al lupo" sussurrai al suo orecchio per poi afferrargli un polso e legarci intorno un bracciale. Era di cuoio, una sottile striscia di metallo al centro con incisa una stella.
"Ricordati, comunque vada per me sei speciale" dissi prima di lasciarlo sparire dietro quella porta grigia e anonima. La prossima volta che ci saremmo visti sarebbe stato tutto diverso, in un modo o nell'altro ne ero consapevole. Tutto sarebbe cambiato.
Quella sera sarebbe stata la sera in cui tutto si sarebbe deciso, vittoria o sconfitta, un si o un no. Per tutta la giornata avrei voluto mettermi in contatto con i ragazzi, chiedergli come stavano, dirgli che sarebbe andata bene comunque, ma non ci provai nemmeno.
Ero immensamente agitata.
 
Misurai a lunghi passi il perimetro di quella stanza, ormai più che consapevole di quanti passi avrei fatto ogni giro, dato il numero di volte che lo avevo percorso. Portai le mani alla bocca e iniziai a tormentarmi le unghie tra i denti.
“Rachel, cosa ci fai ancora in quello stato?”
Lottie era appena entrata nella stanza, i capelli avvolti in un turbante e addosso un elegante vestito che le arrivava giusto sopra al ginocchio.
Mi osservai un attimo. Indossavo un paio di pantaloni da tuta e la felpa di Niall.
Guardai l'ora. Era decisamente tardi, tra poco sarebbero arrivati i genitori di Lottie a prenderci per portarci agli studi.
Corsi in camera e iniziai a frugare nell'armadio. Meno male che avevo una amica come Lottie, che in pochi secondi mi aveva trovato qualcosa da mettere e mi stava spingendo nel bagno per farmi una bella doccia e calmarmi i nervi perché sembravo “una molla che sta per scattare” a detta sua.
Lasciai scorrere l'acqua calda sul mio viso. Sarebbe andato tutto bene, lo sapevo.

“Sei stupenda!”
La madre di Niall mi aveva accolto a braccia aperte appena fuori dallo studio, poco prima di venire travolta da un'ampia serie di altri parenti e amici vari che si presentarono, ma non mi ricordai nemmeno un nome, non uno.
Strinsi forte la mano di Lottie e quella di Waliyha quando i ragazzi entrarono sul palco.
Solo quando li vidi cantare lì, illuminati dalla luce dei riflettori, solo loro cinque, felici, mi resi conto che quello doveva essere il loro futuro. Sai quando una persona è nata per fare una cosa? Come io sono nata per ballare e non c'è momento in cui io riesca ad esprimere quello che sono se non quando mi lascio trasportare dalla musica, così loro sono nati per calcare il palco. Me lo sentivo e all'improvviso ne avevo paura.
Forse per la prima volta realizzai veramente cosa sarebbe successo da lì a poco, che avessero vinto o meno, loro avrebbero fatto strada e avrebbero cominciato ad avere attorno a loro un mare di fan, ancora più di quelli che venivano ad aspettarli ogni sera fuori dallo studio, e avrebbero inciso dei dischi e avrebbero viaggiato per tutto il mondo. Io volevo che loro realizzassero questo sogno. Io lo volevo. Lo volevo?
Nulla sarebbe stato come prima. Per un attimo ebbi quel folle desiderio che sbagliassero, che qualcosa non andasse secondo i piani, che non cambiasse mai quello che era. Ma non poteva essere, erano troppo speciali per finire in un dimenticatoio.
Fu per questi pensieri che mi si spezzò il cuore quando scoprirono di essere arrivati terzi. Terzi, dannazione.
Uscimmo dallo studio in silenzio, senza sapere cosa dire. In fondo erano arrivati fino alla fine, avevano ottenuto un contratto discografico e molti consensi, ma non avevano vinto. E non sapevo come avrei potuto consolarli per questo, nessuno di noi lo sapeva.

“E' colpa mia ragazzi, oggi sono arrivato tardi. Se avessi provato di più con voi stamattina sarebbe andata meglio”.
Liam aveva appena borbottato questa frase a testa bassa nell'angolo dell'ampia sala dove si svolgeva la festa di X-Factor.
“Non è colpa tua, è stata colpa mia. Ho combinato troppi casini e ci siamo allontanati per un po' di tempo e si è visto” aggiunse Harry.
“Non è così, sono io. Non so ballare e nemmeno muovermi sul palco, sembravo uno stupido!”
“Zayn piantala! Andavi bene! Non è colpa tua e nemmeno di Harry o tanto meno di Liam” sbraitò Louis dal suo posto.
“Ragazzi non siamo arrivati primi, è vero, ma Louis ha ragione, non possiamo farcene una colpa. Siamo stati grandi e ce lo dimostrano questo contratto e tutte le persone che erano lì per noi” disse Niall, la mano che si muoveva in ampi gesti, mentre con l'altro braccio circondava le mie spalle e mi stringeva sempre di più a lui.
“Niall ha ragione, siete stati stupendi. Non dovete vederla come una sconfitta, via quei musi lunghi e andate a ballare! Ci sono un sacco di giornalisti che non vedono l'ora di farvi una foto e fan che vorrebbero un vostro autografo, che ci fate ancora qui?” dissi alzandomi e sporgendo la mia mano al biondino che l'afferrò con vigore e si diresse con me al centro della sala.
Piano piano vidi anche gli altri alzarsi e buttarsi chi nella pista, chi al bancone a prendersi un drink e chi a chiacchierare con gli amici o i parenti.
Forse non se lo sarebbero perdonati subito, ma presto o tardi, travolti dall'onda che è stato il loro successo se ne sarebbero accorti. Solo che non lo sapevano ancora. 



SPAZIO AUTORE:
Ciao a tutti! Ok, vorrei iniziare facendo un po' di numeri e ringraziamenti.
Innanzitutto siamo arrivati a più di 1000 visualizzazioni al primo capitolo e più di 200 recensioni (tutte positive tra l'altro... siete troppo buone!) e sono davvero felice e vi volevo ringraziare. Poi volevo ringraziare anche le 41 che seguono la storia, le 22 che la preferiscono, le 16 che la ricordano e le 5 anime pie che mi hanno inserita tra gli autori preferiti... Grazie davvero! :)
Ho voluto iniziare così perché di solito inizio sempre con delle scuse per il mio immenso ritardo (che peraltro non è mancato nemmeno stavolta) e ho deciso di cambiare. Anche se non ho mai promesso che avrei pubblicato ogni tot di tempo ci tengo sempre a scusarmi per farvi aspettare tanto perché da lettrice so bene quanto pesa dover aspettare molto tempo per il seguito di una storia che si sta seguendo senza richiare di perderne il filo. 
Come scusante posso dire solo che quest'anno sono in quinta e con la maturità tutto diventa iù difficile, sopratutto il tempo per scrivere le storie, ma anche per leggerne, cosa che mi spiace tantissimo perché io adoro leggere. 
Detto questo tendo a precisare che tutte le storie che mi avete consigliato sono ancora messe lì tra le ricordate in attesa che io riesca a passarci a fare una recensione, non me le sono dimenticate! 
Ora che questo spazio autore sembra diventato più una seconda storia che un breve commento a fondo pagina vi saluto, sperando che ci saranno tante recensioni a questo capitolo e sperando di pubblicare il seguito il prima possibile, nei limiti del possibile! 
Un bacio! :)
  
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