Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: KiaWolf    01/02/2013    1 recensioni
Mi è venuta in mente questa OS mentre ero in macchina, di sera, e stavo guardando il panorama e le stelle fuori dal finestrino.
Dal capitolo...
“Ma tu sei davvero un essere umano?” chiede scettico.
Io rido, di una risata spensierata e sincera. Me lo sono chiesta spesso anche io: non assomiglio per niente ai miei coetanei.
“Credo di sì, almeno mi sembra.. Perché?” rispondo, ancora ridendo.
Lui sorride pure, stavolta divertito e senza traccia di tristezza.
Poi sospira.
“Potrei essere un maniaco, un drogato, un ubriacone.. sono un totale sconosciuto per te, e tu mi offri il tuo aiuto? Diciamocelo, nessuno l’avrebbe fatto..”
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Credi che riuscirò mai a non farmi abbindolare sempre dai tuoi metodi di persuasione?” chiesi, anzi urlai, ad Edward sorridente, mentre mi stringevo ancora di più a lui, nel bel mezzo della pista da ballo.
Le luci erano, come sempre, insopportabilmente colorate e si alternavano ad una intermittenza fastidiosamente regolare. Per non parlare della musica assordante che ci circondava: il volume era così alto che presto la mia voce sarebbe scomparsa per il resto della serata, a forza di urlare.
Del resto, qual era il bello delle discoteche?
Sicuramente, per me era lo stare fra le braccia di Edward, un dio greco sceso in terra che mi teneva stretta, proprio come in questo momento.
Stasera era più bello del solito: forse perché quei jeans scuri e quella camicia grigia gli evidenziavano in maniera quasi illegale quel fisico da urlo che si ritrovava – e che io, modestamente, avevo imparato a conoscere a memoria; forse perché con quell’aria da bello-e-dannato, con quei capelli perennemente scompigliati sembrava un modello delle riviste patinate; o forse semplicemente perché, da quando avevamo ufficialmente ufficializzato la nostra relazione, non smetteva un attimo di rivolgermi quel suo sorriso sghembo che mi faceva tremare ogni volta le ginocchia.
Qualunque fosse il motivo, stasera era incredibilmente sexy.
E tutto mio. Già, mio.
“Mmm, io credo proprio di no, soprattutto se utilizzo costantemente lo stesso metodo di persuasione di ieri sera, e credimi, a me non dispiacerebbe affatto!”
Mi fece l’occhiolino, stringendomi a sé ancora di più, e io risi contro il suo petto, come una scolaretta, ricordando la serata precedente.

“Cosa ci troverai mai in questo Robert Parkinson, o come si chiama!?”
Io lo fissai sbigottita, tenendo a mezz’aria il dvd di ‘Remember Me’ che avevamo deciso di vedere quella sera.
“Primo: si chiama Robert PATTINSON e non è una malattia; secondo: devo veramente risponderti?”
Lui mi fissò con uno sguardo che stava per 'sì-ho-bisogno-di-una-risposta-perchè-sul-serio-non-vedo-in-lui-tutte-’ste-grandi-qualità'.
Io alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Mentre inserivo il dvd nel lettore della sua camera da letto, gli risposi.

“Te lo ripeto una volta per tutte, così non dovrò fare nuovamente la fatica di rispiegartelo: Robert è l’attore più bravo, più intelligente, più gentile che conosca. È educato, non si è mai montato la testa per la sua popolarità e, ammettilo, è un figo assurdo! E poi lui.. aspetta un attimo…”
Mi bloccai quando mi girai verso di lui e incrociai il suo sguardo.
Era un misto di rabbia, risentimento ed invidia.

Era geloso. Geloso!
Edward Cullen era geloso!
Scoppiai involontariamente a ridere.
“Tu sei geloso!” affermai e le risate aumentarono insieme alla consapevolezza di aver scoperto la  verità.

“No, non è vero! Io non sono geloso! E poi, scusa, dovrei essere geloso di lui? Bah.” Cercò di difendersi, ma si sedette sul letto con fare sconsolato.
Ti ho beccato, pensai e mi diressi verso di lui ancora ridendo. Salii a cavalcioni sulle sue gambe e gli circondai il collo con le braccia.
“Sì che lo sei, non cercare di nasconderlo!” gli dissi, baciandolo su una guancia. Lui invece mi rispose con un’occhiataccia.
“Non devi esserlo però…” continuai, dandogli un bacio sulla tempia.
“Ah no?” rispose sarcastico.
“Certo che no…”
Bacio sulla fronte.
“Lui è lontano migliaia di chilometri ed io probabilmente non lo incontrerò mai…”
Bacio sull’altra tempia.
“E non preoccuparti se ‘sbavo’ davanti ad una sua foto o ad un suo film…”
Bacio sulla guancia.
“O perché lo nomino in continuazione
…"
Bacio sul naso.
“Credimi…”
Bacio sul mento.
“… Sei molto meglio tu!” conclusi con un sussurro, ad un centimetro dalle sue labbra.
“Ah sì?” disse, stavolta con un mezzo sorriso.
“Ma tu rispondi solo a monosillabi?” chiesi, ridacchiando.
“Ah-ah, ma adesso non resisto più, quindi se non mi baci tu, dovrò sacrificarmi io!”
Risi ancora una volta e lo baciai, finalmente.
“Già, che sacrificio…” sussurrai.
“Proprio un bel sacrificio…” disse, e cominciò a baciarmi in modo più appassionato.
“Non riusciremo mai a vedere questo film giusto?” chiesi, per niente dispiaciuta.
Lui si limitò ad annuire e mi trascinò con sé fra le lenzuola.
 
“Già, un bellissimo metodo , non  c’è che dire. Credo che anche a me non  dispiacerebbe…”
“Credi?” disse, sicuro di sé. Ma non riuscii a rispondere, perché ad un tratto mi ritrovai le labbra totalmente impegnate.
La bocca di Edward era sempre così morbida, i suoi movimenti così delicati, che ogni volta mi faceva venir voglia di continuare.
Era come una droga.
“Ehi piccioncini, avete due minuti?” disse una voce squillante accanto a noi.

 

D'accordo, sono davvero imperdonabile per avervi fatto aspettare così a lungo
e per questo vi chiedo enormemente scusa,
ma la scuola in questo periodo è una palla al piede e mi impegna un casino di tempo.
Dovrei continuare anche l'altra mia storia, ma oltre alla scuola c'è anche la mancanza di ispirazione.
Ok, basta, parliamo di questo capitoletto.
Sì, lo so che è un po' corto, ma dovevo assolutamente dividerlo
perchè altrimenti sarebbe venuto un coso (?) enorme di cinquantamila pagine.
Quindi eccoci qui, Bella ed Edward son insieme, di nuovo in discoteca, più uniti che mai.
Praticamente in questa parte non succede niente,
ma non preoccupatevi perchè tanto l'altro capitolo è già scritto,
devo solo corregerlo e postarlo quindi ci mettero molto meno tempo di questa volta.
Credo di aver detto tutto, grazie come sempre a tutti voi che leggete e mi seguite nonostante tutto.
Sul serio, vi voglio troppo bene.
Baci a tutti e a presto.

Kia Wolf

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: KiaWolf