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Autore: Pontomedusa    02/02/2013    1 recensioni
Quando la costruzione della piramide è solo agli inizi, qualcuno attira l'attenzione del Sacro Imperatore Souther. E' coraggioso, sadico e con un certo talento per l'omicidio...ed è una giovane donna.
Forse Souther ha trovato chi potrebbe fargli battere il cuore?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raul, Souther
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Birds of a feather'
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Il consiglio è riunito nel municipio, che in realtà è una casetta al centro del villaggio. E il consiglio, in realtà, siamo io, Elliott, il signor Takei e Hikaru, abile guerriera nonché bravo ingegnere (l'ottima difesa data dalle mura del villaggio è in larga parte merito suo).

Il tempo stringe. Se Souther decide di venire a occuparsi di noi personalmente, ci massacra tutti senza neanche sgualcirsi il mantello. Ora che l'ho visto in azione, ne sono sicura.”

Il signor Takei è molto anziano, forse il più anziano del villaggio, il che lo rende molto saggio. Ma anche molto noioso.

Proponi di arrenderci?” chiede.

Mai!” grida Elliott, esagerato e melodrammatico come al solito. “Moriremo combattendo!”

Io ho in mente una terza opzione” dico. “Voglio proporgli un'alleanza.”

Perché dovrebbe accettare di allearsi con noi, quando può semplicemente distruggerci?” chiede Hikaru.

Ottima osservazione. Sinceramente, spero che le mie spiccate capacità di convincimento abbiano la meglio.”

C'è poco da fare la spiritosa, ti taglierà la gola prima che tu riesca a dire una parola!” sbuffa Elliott.

Sempre ammesso che tu riesca ad arrivare a Souther prima che i suoi soldati ti facciano fuori” rincara la dose il signor Takei.

O peggio!” conclude Hikaru.

Be' ragazzi, che dire? Grazie per la fiducia.” Sospiro. “Vi informo che ho già un piano per arrivare a lui. E speriamo che l'ammirazione per il nostro 'lavoro' sia sufficiente per convincerlo almeno ad ascoltarmi.”

Ammirazione??” Hikaru è incredula. “Lui ci odia. Ci massacrerebbe tutti se potesse! In realtà ci ha già provato parecchie volte!”

Eppure è vero, ci ammira” dice il signor Takei. “Il suo temperamento sadico è sicuramente stuzzicato dal...ehm....gusto particolare di Azusa e Elliott.”

Be', visto che il gusto per le mutilazioni ce l'abbiamo tutti e due, andiamo insieme” dice Elliott.

No, neanche per idea” rispondo. “Il rischio di morire questa volta è concreto, e tu sei l'unico che può mandare avanti il villaggio all'inizio, almeno finché non vi sarete riorganizzati senza di me. Devi restare qui, chiuso.”

Elliott digrigna i denti, ma non protesta più. Ha l'anima del soldato, e i soldati eseguono gli ordini dei superiori.

'Il rischio di morire è concreto', l'ho detto io...ma solo ora mi rendo conto delle reali implicazioni. Non voglio morire, ammetto che ho paura, anzi...me la sto decisamente facendo sotto. Ma voglio anche rivederlo. Cioè, voglio salvare il mio villaggio. Per questo vale la pena rischiare la vita, giusto? Non per rivedere uno psicopatico sadico dagli occhi chiari come il ghiaccio...dannazione.

Non sono più tanto sicura che sia una buona idea, ma ormai è fatta e non posso più tirarmi indietro.

 

Sono tornata alla città di Souther; Syrio mi aspetta fuori dalle mura.

Mi aggiro per le vie avvolta in un logoro mantello, cercando di non dare nell'occhio. Se un gruppo di soldati mi aggredisse, non sarei certo in grado di affrontarli da sola.

Voglio studiare come si comportano gli uomini di Souther, cercando l'anello debole. Molti sono sadici psicopatici, ma altri sono solo dei codardi che hanno sacrificato la coscienza per vitto e alloggio.

Mi fermo a distanza di sicurezza per osservare un gruppo di questi gentiluomini che tormenta un povero vecchio. L'uomo non è in grado di camminare, e probabilmente è sfinito dalla fame, perché le canaglie gli promettono che se riuscirà a ballare gli regaleranno una mela. Il poveretto cerca di alzarsi almeno sulle ginocchia, ma ricade subito miseramente. I soldati scoppiano a ridere, quello che ha la mela in mano gliela sventola sotto il naso, un altro lo colpisce gridandogli che è solo un pigrone. C'è uno, però, che non ride forte quanto gli altri, e non fa nulla contro il vecchio. Sembra a disagio; e infatti, mentre i suoi compagni continuano a mortificare il poveretto, si allontana. È il mio uomo.

Aspetto che sia abbastanza lontano dai compagni, poi lo seguo.

Ciao!” gli dico. E abbasso il mantello che mi celava il viso e le spalle.

Lui trasalisce, evidentemente l'ho colto di sorpresa...a quanto pare Souther non è poi così esigente per quanto riguarda i reclutamenti. Poi si gira a guardarmi, e quasi gli escono gli occhi dalle orbite.

Uh...ciao...?”

Bene, è un gradino evolutivo sotto il gibbone.

Abbasso gli occhi cercando di sembrare timida e imbarazzata.

Sai...è da un po' di tempo che mi sono accorta di te...”

L'idiota strabuzza gli occhi.

Ti sei accorta di me?” Sembra incredulo, e ne ha ben donde. “Io invece non ti ho mai notata.”

Non stento a crederlo brutto idiota, non noteresti un palo neanche se lo avessi nel...mi sforzo di continuare a sorridere.

Ecco, sai, finalmente ho trovato il coraggio di parlarti perché...vorrei chiederti...”

L'imbecille pende dalle mie labbra.

Ho un desiderio...grandissimo...”

Praticamente comincia a sbavare. Evidentemente non è abituato ad interagire con una donna senza aggredirla, rapirle i figli, ammazzarle il marito, o altre simili amenità.

Sai quanto vorrei farmi un bagno...un bagno vero, in una vasca, con l'acqua calda...”

Uh...uh” l'energumeno diventa di tutti i colori, poi fa un sorriso lascivo che mi fa drizzare i peli delle braccia. “E se ti portassi in un posto con una vasca, il bagno lo faresti con me?”

Ecco, i due neuroni nella sua testa si sono incontrati; è riuscito a comporre una frase di senso compiuto. Mi limito a sorridere, tenendo a bada l'istinto che mi suggerisce di scappare, vomitare o colpirlo con un badile, a scelta.

Il buzzurro ormai è lanciatissimo: “Nel palazzo imperiale c'è una vasca, proprio come dici tu...”

Vicino...

...però è nella stanza personale del nostro grande imperatore Souther...”

...Centro.

Oh, ti prego, ti prego, ti prego...” dico, sbattendo le ciglia.

Il sub-gibbone è molto stupido, molto eccitato o molto coraggioso (no, la terza la escluderei), perché mi ci porta davvero.

 

Attraversiamo corridoi e scale e nessuno ci ferma, qualche collega del mio prode cavaliere ci guarda sogghignando. Evidentemente è normale che i soldati portino qui le povere malcapitate con cui intendono accoppiarsi. Lungo la strada l'animale non smette di palpeggiarmi, e io mi sottraggo come posso lasciandogli intendere che la mia ritrosia è solo un modo per scaldare ulteriormente l'atmosfera. In realtà, vorrei replicare il mio numero col coltello e la cordicella intorno allo scroto.

Arrivati alla porta della camera dell'imperatore, mi assicura che sua maestà è fuori per un'ispezione e nessuno ci disturberà. Scivoliamo dentro e superiamo la camera da letto per arrivare alla stanza da bagno. Non posso fare a meno di guardarmi intorno, e rimanere un po' turbata all'idea che questa è la sua camera.

Finalmente raggiungiamo la famosa vasca. Faccio un bel respiro e cerco di respingere i pensieri su un certo imperatore biondo: ho bisogno di tutta la mia concentrazione.

Vai avanti tu, comincia a aprire l'acqua” gli dico maliziosa.

L'imbecille quasi saltella dall'emozione mentre mi dà le spalle per eseguire.

E io ne ho approfitto per estrarre il coltello nascosto nella mia manica sinistra e affondarglielo nella schiena, mirando alla colonna vertebrale.

Il bestione si accascia all'istante, giusto in tempo per permettermi di vedere nello specchio il Sacro Imperatore, che a quanto pare ha terminato prima la sua ispezione.

 

 

Ritorno dall'ispezione di pessimo umore; i lavori per la costruzione della piramide vanno a rilento, e neanche fare frustare un paio di bambini che piangevano perché avevano fame è servito a risollevarmi lo spirito.

Apro la porta della mia camera e sento subito che c'è qualcosa che non va; sono pronto a giurare che nella stanza da bagno c'è qualcuno.

Chi ha osato introdursi nei miei alloggi??

Arrivo alla porta del bagno e la spalanco con un calcio, con la piena intenzione di staccare la testa di netto a chiunque abbia avuto il coraggio di arrivare fin qui, ma quello che vedo è così stupefacente che mi blocco, convinto di avere le allucinazioni.

In piedi davanti alla vasca, con le spalle alla porta, un cosino grazioso mi fissa nello specchio, con un'aria sorpresa, ma non terrorizzata come mi aspetterei. A terra, uno dei miei soldati, morto.

La ragazza ha un coltello in mano. Per gli dei, un altro attentato? Domani chi manderanno per tentare di uccidermi, una vecchia zoppa?

La ragazza si volta verso di me con un unico movimento fluido, quasi di danza, e contemporaneamente rinfodera il coltello.

Sacro Imperatore! Non mi aspettavo che tornaste così presto!”

Sono senza parole. Deve essere completamente pazza, non c'è dubbio.

...Altrimenti avresti fatto pulizia?” chiedo, indicando il soldato morto ai suoi piedi.

Ah no, quello lo avrei comunque lasciato qui...una specie di omaggio” e sorride, un sorriso dolce e timido, come se stesse parlando di un mazzo di fiori.

È decisamente pazza. Però è una pazzia che ha un che di...interessante.

Cara ragazza, se vuoi fare felice il tuo Seitei, dovresti ammazzare i soldati nemici, non i suoi.”

Oh, ma non è morto!” trilla la ragazza.

Quasi a confermare le sue parole, il soldato geme qualcosa e cerca di trascinarsi sulle braccia, riuscendo a percorrere circa cinque centimetri prima di crollare di nuovo a terra.

Gli ho reciso la spina dorsale all'altezza della...settima vertebra dorsale, credo. Non potrà camminare mai più. Però non è morto.”

A queste parole, il soldato uggiola. Solo adesso mi rendo conto dell'odore sgradevole che c'è nell'aria.

Se l'è fatta addosso, a quanto pare”.

Ops, allora forse ho colpito un pelo più in alto e ho compromesso anche il controllo degli sfinteri...be' d'altronde non sono mica un chirurgo.” E solleva le mani coi palmi in alto, come a dire 'non posso farci nulla'.

Non ho ancora capito perché questo dovrebbe essere un omaggio per me e, soprattutto, perché non dovrei ucciderti.” Giusto, perché non l'ho ancora uccisa? Perchè quello che ha fatto al mio soldato è morbosamente affascinante, e perché mi piace il modo in cui ribatte alle mie frasi, brillante, arguto e cinico. È la prima volta in molti anni che parlo con una persona che riesce a non annoiarmi dopo due frasi.

Be', è il mio stile, Seitei. Non avete apprezzato tutti i soldati che vi ho rimandato indietro un po'...modificati? I pezzi mancanti sono ancora a casa mia.” E sogghigna, stavolta con un'espressione sadica che si accorda con le sue parole.

Tu...?” Non so se infuriarmi o mettermi a ridere. La ragazza è piccola di statura, snella e flessuosa; può forse essere veloce, ma forte no di certo. Non posso davvero credere che sia stata lei a massacrare i miei soldati...per quanto l'ammasso di carne sul pavimento sembrerebbe suffragare la sua affermazione.

Be', a dire il vero noi. Tutti gli abitanti del mio villaggio combattono. Da sola, sono quasi inerme....quasi” E getta un'occhiata al mio soldato, che continua ad uggiolare come un dannato cane.

Ma in realtà, vengo in pace. Sono venuta a proporvi un'alleanza, Sacro Imperatore” e si inchina leggermente.

Scoppio a ridere, e proprio di gusto.

Un'alleanza, con voi? Invece, penso proprio che vi distruggerò e poi vi dimenticherò.”

Ci distruggerete, Sacro Imperatore? E quando? Fino ad oggi, non ci siete riuscito. E non che non ci abbiate provato.” Sogghigna di nuovo, e io digrigno i denti.

Alcuni dei vostri soldati stanno disertando per colpa nostra, e questo, date retta a me, non fa bene alla vostra reputazione di Malvagio Signore Supremo. D'altronde, la vostra augusta persona non vorrà mica abbassarsi a sfidare direttamente quattro scalzacani come noi?”

Effettivamente, non ha tutti i torti. E poi, proprio non riesco a decidermi ad alzare il braccio e tagliarle la gola. Tanto vale continuare ad ascoltarla.

Quindi,” continua, “questo è l'accordo: una volta al mese, vi porteremo metà dei prodotti del nostro villaggio. Abbiamo orti, frutteti e animali, e metà di quello che possiamo produrre noi senza doverci preoccupare di combattere è più di tutto quello che potreste ottenere se faceste del villaggio un avamposto del vostro esercito. Inoltre, ci sottomettiamo formalmente a voi e vi riconosciamo come nostro imperatore. I bambini, però, ce li teniamo. I genitori non ne hanno voluto sapere.” Alza le spalle. “D'altro canto non è una grande perdita, da noi ce ne sono pochi, e la maggior parte è troppo piccola per lavorare. Quando abbiamo fondato il villaggio eravamo quasi tutti giovani e senza famiglia, le prime coppie hanno cominciato ad avere figli da poco.”

Ah, interessante. I bambini però, purtroppo per voi, mi servono. I lavori per il mio mausoleo procedono a rilento.”

Con il massimo rispetto, mio signore, andrebbero più velocemente se anziché bambini affamati usaste schiavi adulti.”

Quel tono, sempre oscillante fra il rispetto e la beffa. Dovrei farla a pezzi sul posto. Eppure ascoltarla mi piace.

Decido di divertirmi un po'.

Possiamo fare così, vi lascio i bambini, ma in cambio tu rimarrai qui...al mio servizio.”

Servirvi è la mia gioia, Seitei...sono abbastanza brava in cucina. Coi coltelli me la cavo un po' in tutti i campi.”

Stavolta sono io a sogghignare.

Veramente pensavo a un altro genere di...servizi.”

Ma mio signore, pensavo che per quello aveste i bambini!”

Adesso la misura è colma. In un istante sono a un centimetro da lei e la prendo per il collo. Basta una sola mano per stringerlo completamente.

Cosa vorresti dire??”

Alza le mani in segno di resa.

Pensavo vi riferiste all'edificazione della piramide, mio signore!” dice con voce soffocata.

A quanto pare, si è divertita lei. Lascio la presa.

A pensarci bene potrei farti giullare di corte, per quanto sei spiritosa, ma in realtà avrei intenzione di usarti come ufficiale.”

Ufficiale, io? Sono un umilissimo capo-villaggio.” Ostenta modestia, ma in quegli occhi da gatta brillano scintille dorate.

...un umilissimo capo-villaggio che è riuscito a organizzare i suoi quattro scalzacani, come tu stessa li definisci, abbastanza bene da respingere l'esercito di Souther più volte. Pensa a cosa potresti fare con i miei soldati!”

Be', se sono tutti come questo...” e indica l'ammasso di carne immerso nelle sue feci.

...Abbiamo anche del materiale migliore. E comunque ho deciso. Tu e metà dei vostri prodotti, e potete tenervi i bambini.” Ne farò arrivare quanti me ne servono da tutti gli altri villaggi che non sono guidati da uno stratega sadico.

Sacro Imperatore, non che non mi fidi della vostra parola, ma se questo è un trucco per allontanarmi dal mio villaggio, pensando che senza di me i miei concittadini diventino vulnerabili...vi assicuro che ho lasciato un'organizzazione autosufficiente che può prendere a calci ancora parecchi dei vostri soldati.”

Non cercherò certo di convincerti, ma mettiamola così: tu oggi non lascerai questo palazzo, decidi tu se alloggiare in una cella umida e infestata dai topi o in una stanza come questa.”

Uno dei soliti ribelli idealisti si metterebbe a gridare che posso imprigionare lui ma non il suo spirito, o che preferisce marcire in cella che piegarsi al mio volere...ma se ho capito un po' come ragiona questa specie di bambolina omicida...

...posso avere una stanza con l'acqua corrente?”

...non mi ha deluso.

Puoi averne anche una con la vasca da bagno.”

L'idiota, qui, mi ha detto che la vasca da bagno c'è solo in questa stanza.”

L'idiota si è sbagliato. Ce ne sono altre due. E una è libera.”

Affare fatto.” E sorride. Un sorriso malizioso, ma non solo sensuale. Una promessa di delizie e di morte.

Ricambio il suo sorriso. E poi chiamo qualcuno per portare via il relitto umano dal mio bagno, e accompagnare il mio nuovo passatempo nelle sue stanze.

 

   
 
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