02/02/2013
3 recensioni
Anne
Guardai fuori dalla finestra, splendeva il sole. C’erano dei bambini che giocavano a nascondino e li invidiavo davvero tanto, avrei preferito essere ovunque piuttosto che essere in quell’inferno chiamato ‘scuola’.- Signorina Payne!- la prof, che entusiasmo!
La sua voce acuta e squillante interruppe i miei pensieri e mi girai di scatto, spaventata.
Mi guardò negli occhi, cosa che volevo evitare.
- Scusi prof.- cercai di scusarmi, ma lei insisteva.
Alzò gli occhi al cielo e continuò a parlare.
Mi guardai intorno; l’intera classe rideva. Qualcuno bisbigliava ridendo, altri mi guardavano e gli scappava qualche sorriso. Con la coda nell’occhio vidi il biondino che rimaneva serio guardandomi.
Feci finta di niente e, sistemandomi nella sedia, cercai di ascoltare la lezione.
Niall
Tutta la classe rideva..perché? Non capivo nulla. Ridere per una sgridata del genere? Insulso.
Sarei dovuto rimanere a Mullingar..la mia città natale.
‘Ho trovato lavoro in Italia e sono sicuro che ti farai dei nuovi amici! Migliori di quelli che ci sono qui.’ Le parole di mio padre mi frullavano nella testa. Come potevo farmi dei nuovi amici qui?
Mi voltai e vidi una ragazza dai capelli castani, gli occhi color caramello. Fissava la lavagna, come se le interessasse la lezione. Mi scappò un sorriso, non capii il motivo.
Penso che se ne accorse, perché girò lo sguardo verso di me e il suo viso diventò color pomodoro tornando a guardare la lavagna. Mi girai pure io, ma non capivo molto. Non capivo molto bene l’italiano, ma cercavo di sforzarmi. Dopotutto..dovevo vivere in Italia per altri cinque anni, almeno che mio padre non avesse trovato un lavoro fisso. In tal caso saremo rimasti in Italia per molto più tempo.
Guardai l’orologio che portavo al polso: 10.10..
Penso che da un momento all’altro la campana sarebbe suon…*DRIIIIIIIIIIIIIIIN.*
Un ammasso di gente corse dalla professoressa chiedendole vari: ‘prof, posso andare in bagno?’ o ‘prof, posso andare alla macchinetta?’ ‘prof?’ ‘prof?’
Mi limitai a tirare fuori la mia merenda dallo zaino e, sistemandomi nella sedia, diedi un primo morso al mio panino.
Anne
La campana suonò e tirai fuori dallo zaino il mio panino con speck.
Tenendolo in mano guardai il biondino..mi sembra che si chiamasse Niall o qualcosa del genere.
Notai che era solo, se ne stava seduto senza parlare con nessuno.
- Sarah..- chiamai la mia migliore amica.
- Sì?-
- Che ne dici se andiamo a salutare il nuovo arrivato? Mi sembra così solo.-
Lei lo guardò incerta.
- Mh..va bene.- sorrise.
Diedi un altro morso al mio panino e ci dirigemmo dal biondino.
Mi misi davanti a lui e provai ad iniziare una conversazione.
- Ehm..ciao!- sorridendo, feci un cenno di saluto con la mano.
- Ciao!- rispose con la bocca piena, aveva divorato il suo panino.
- Sono Anne e lei è Sarah!-
- Io sono Niall, piacere.- sorrideva sempre.
Diedi un altro morso al panino e mi sedetti nella sedia libera vicino a lui.
- Quindi..vieni dall’Irlanda?-
- Sì..precisamente da Mullingar.-
- Mh..scommetto che ti mancano i tuoi vecchi amici..- cercavo di essere comprensiva.
Sarah si limitava a sorridere, non diceva nulla.
- Sì, abbastanza..ma cerco di andare avanti. L’Italia non mi sembra così male.- aveva appena finito il suo panino..più che finito..divorato.
- Come ti trovi con l’italiano?-
- Bhe, non lo capisco molto..ci provo, ecco.- il suo accento irlandese si sentiva molto.
- A me sembra che capisci, invece!-
Sorrise.
- Non proprio tutto.- continuava a sorridere, sembrava davvero dolce.
- Ti va di vedere un po’ la scuola?- non sapevo cosa chiedere, ero al massimo dell’imbarazzo.
-..insomma, di visitarla, ecco.- continuai.
- Certo!- sorrise. Sentii un..qualcosa..nello stomaco. Non capivo cosa.
Ci alzammo e, insieme a Sarah, ci dirigemmo fuori dalla classe.
Girammo a destra, verso le quinte.
Indicavo varie classi spiegando, come potevo, i vari licei.
- Queste sono le quinte del liceo scientifico.-
Continuammo a camminare per il lungo corridoio.
- E..queste sono le quinte del nostro liceo linguistico.-
Niall si fermò guardando la vetrina dei trofei. C’erano quelli sportivi, quelli di lettere, quelli di lingue, quelli di scienze, quelli di fisica e molti altri. La nostra era una scuola molto grande, molti studenti avevano i propri hobby e sfruttavano le gare scolastiche per praticarli.
- Quanti trofei e coccarde..- ammirò.
Mi avvicinai.
- Sì, parecchi. La preside ne è molto fiera.-
Non toglieva gli occhi di dosso da quella vetrina.
- Potrei vincerne uno pure io..- sospese la frase mentre continuava a leggere i vari premi.
- per il più ingordo della scuola!- continuò.
Mi misi a ridere e lo stesso fece lui. Era simpatico!
Liam
Andai fuori dall’aula, avevo voglia di parlare con i miei amici delle altre classi.Josh mi seguiva come un cagnolino. Pensava di arrivare a mia sorella grazie a me? Si sbagliava. Non gliela avrei mai presentata.
Varcai la soglia e mi bloccai. Vidi Anne alla vetrina dei trofei con un ragazzo.
- Chi è quello?!- chiesi a Josh.
- Non ne ho idea..- era infastidito.
- Quello è il nuovo arrivato. Viene dall’Irlanda.- passò Sarah vicino a noi. Ma perché non era con Anne?
- Tu come fai a saperlo?- chiese Josh.
- E’ nella nostra classe, Anne gli sta mostrando la scuola.-
- E perché non sei con lei?- chiesi. Mi sembrava molto strano, dopotutto era la sua migliore amica.
- Voglio lasciarli soli. Lui è un tipo carino..magari…-
- NO.- la interruppi.
- Non ci sarà proprio niente tra loro due. NIENTE.- precisai.
E con la rabbia che mi scorreva nel sangue raggiunsi mia sorella e quel ragazzo.
Una volta là, presi Anne per un braccio e la girai faccia a faccia verso di me, scusandomi con il ragazzo.
- Che ci fai con lui?- bisbigliai.
- Lui è Niall. Il nuovo arrivato. Mi sembrava giusto mostrargli la scuola.-
Lo chiamò e si aggiunse alla nostra conversazione.
- Ciao..- timido il biondino.
- Ciao, sono Liam.- gli diedi la mano, cercavo di essere amichevole.
- E’ mio fratello maggiore.- precisò Anne.
- Ah! Il piacere è tutto mio!- questa volta sorrise.
Sorrisi pure io, ma era un sorriso falso.
La campana suonò: fine intervallo. Mi voltai verso Anne, mi piegai, e le diedi un bacio sulla guancia.
- A dopo!- le dissi.
Dovevo fare capire a Niall che non poteva arrivare ad Anne così facilmente. Ho sempre sentito il dovere di proteggerla da chiunque, mi sentivo protettivo verso lei. Nostro padre venne a mancare da quando eravamo bambini. Da quel momento diventai io l' uomo di casa. Proteggevo mia sorella come se fosse l'unica persona al mondo che mi rimanesse.
- A dopo, Liam.- mi rispose con un sorriso.
- Ciao.- feci un cenno con la testa a Niall.
- Ciao..- sorrise e mi salutò con la mano.
Mi voltai e mi misi a camminare molto lentamente lungo il corridoio, dovevo sentire ciò che si dicevano.
- Torniamo in classe, altrimenti quella vipera ci uccide.- Anne cercava di fare la simpatica. Ci riuscì, perché Niall si mise a ridere divertito.
- Sì, ci conviene!- aggiunse il ragazzo.
Dopodichè sentii i loro passi sempre più lontani ed io accellerai il mio passo. Sarah mi passò vicino.
- Cerca di essere buono con lui..- e si mise a ridere mentre si allontanava.
Non le risposi, doveva sempre dire la sua battuta, quella. Ma dopotutto era la migliore amica di Anne, quindi cercavo di sopportarla..
Entrai in classe e notai che tutti erano già seduti. Mi affrettai ad arrivare al mio posto vicino a Josh.
- Allora..che hai scoperto?- mi chiese.
- E' un suo nuovo amico, penso. Si chiama Niall. E...- aggiunsi.
- E..?-
- Mi sembra simpatico.- confermai. Sembrava un bravo ragazzo, ma non doveva toccare mia sorella. Mai.
- Oh..bene.- si limitò a dire.
Si era rattristato. Sapevo benissimo che ci voleva provare con mia sorella, ma non glielo avrei lasciato fare. Sopratutto da un ragazzo montato come lui.
Niall
- Mi è sembrato un po'...strano tuo fratello.-stavamo tornando in classe cercando di accellerare il passo.
- Sì..con ogni ragazzo con cui parlo è così. Non ti preoccupare.- sorrise.
- Penso che gli stai simpatico, sai?- disse, cercando di essere positiva.
- Dici? Io penso di essere solo uno dei tanti ragazzi che parla con sua sorella..insomma, di non stargli molto a genio.- alzai le spalle.
Si mise a ridere, era molto tranquilla.
- Sei il nuovo arrivato, gli ho spiegato che ti sto mostrando la scuola. Tranquillo. Poi..- si fermò un attimo.
- Cosa ti interessa stargli simpatico o no?-
- Bhe, sei l'unica amica che ho per adesso. Non mi va di non doverti più salutare perché non sto simpatico a tuo fratello..per qualche motivo.-
Diventò rossa in viso.
- Non pensare questo..- continuammo a camminare, sempre con passo veloce.
- Siamo amici adesso, no? Se ne farà una ragione.-
Mi limitai ad alzare le spalle.
- Pensi che Sarah gli stia simpatica? Ogni volta che lei se ne va comincia ad imitare la sua voce e a dire 'sono Sarah la sarcastica!'.- fece una voce strana e ci mettemmo a ridere.
- Ma sa che è la mia migliore amica, quindi se ne sta zitto.- sorrisi, era davvero simpatica questa ragazza.
Entrammo in classe appena in tempo e corremmo nei nostri posti.
Mi sedetti e tirai fuori dallo zaino il libro di Matematica, lo stesso fece lei una volta al posto.
La guardai e notai che parlava con Sarah e, appena vide che la stavo guardando, mi sorrise salutandomi. Lo stesso feci io.
Il professore entrò in classe interrompendo il nostro saluto.
- Buongiorno, classe.- disse.
- Buongiorno.- rispondemmo in coro.
Ogni volta la stessa storia.
Cominciò a fare l'appello e, quando arrivò a me si fermò.
- Horan..abbiamo un nuovo studente!- sorrise a trentadue denti.
Alzai la mano per far capire che quel nuovo studente ero io.
- Da dove vieni?-
La solita domanda..tanto per cambiare. Mi aspettavano tantissime altre domande su dove vivevo, su chi erano i miei amici, sul motivo per cui mi trovavo in Italia ecc.. Era la noia di essere il nuovo arrivato.
SPAZIO AUTRICE.
Ciao gente! Non è il massimo come capitolo lo so..spero di ricevere qualche recensione! :)
Abbiate pietà, è sempre la prima FF che scrivo ç_ç
-Freehugs.