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Autore: TWmyLIFE    02/02/2013    2 recensioni
La storia di una ragazza di nome Haley che ripercorre all'indietro la sua vita e ripensa agli sbagli e a ciò che ha fatto per arrivare fin dove è adesso. Amata in egual modo da Jay e Max, la ragazza dovrà scegliere. Nel frattempo dovrà affrontare anche conflitti con le sue due migliori amiche che si stanno distanziando sempre più da lei.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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               --dopo un anno--
--Jay--
Haliey ormai era solo un ricordo. Quel bacio non aveva fruttato niente di nuovo e nonostante io stessi ancora piangendo in un angolo, Haliey e Max erano più uniti di quanto mai lo fossero stati. Avevo sempre pensato che l'amore può arrivare un unica volta ed io pensavo fosse Haliey il mio vero amore...anche se.. se fosse stato vero, non sarebbe andato tutto a puttane.
La band invece andava alla grande. Alla fine avevamo deciso di crederci davvero tutti quanti e grazie a questa, io e Max eravamo tornati a parlarci civilmente e Tom era rimasto a Londra... di certo non voleva rovinare i piani di Seev. Si, avevamo scoperto tutto.. ma era stato così cretino e dolce che non gli è stato fatto nulla di malvagio...mmmhh.. a parte da parte mia, si intende. 
Se vi state chiedendo in che modo mi sono vendicato...chiedetelo al suo spazzolino. L'avevo rigirato più volte nella tazza del bagno..e quando Siva si lavava i denti.. beh. Eravamo andati a vivere insieme, la band intendo e la casa era aperta a tutti ovviamente. Le persone che la popolavano più spesso erano Rachel e Haliey che si occupavano di preparare pranzo e cena e tutte quelle cose a seguire, che solo una donna sa fare. Noi in verità stavamo poco in casa.. eravamo diventati delle star!
Okay questa è una bugia ma eravamo conosciuti in tutta londra e avevamo composto già qualche canzone carina, in caso ci sarebbe stata una svolta. Siva aveva pensato bene di coniare il nome: The Wanted.. secondo lui, pensare di essere ricercati ci avrebbe fatto credere in noi stessi. In effetti funzionava..con i suoi punti deboli..ma funzionava. A proposito di punti deboli! Avevamo scritto una canzone..cioè avevo abbozzato qualcosa e poi l'avevo rifinita con gli altri. La canzone si chiamava Weakness e la scrissi pensando ad Haliey. Appena letto il pezzo e sentito il ritmo abbastanza lento e profondo, Max capì subito che quelle parole erano riferite alla sua ragazza ed io non mi vergognai d'ammetterlo. 
Venne ad affrontarmi come un vero uomo avrebbe fatto e non mi diede fastidio ammettere tutto. Alla fin dei conti era vero e lui sapeva bene che i miei sentimenti per Hal non erano affatto cambiati. Non mi prese a pugni, come avrebbe fatto sicuramente un anno prima, si limitò ad abbracciarmi e dire - Mi dispiace- Da quel giorno iniziammo a parlarci normalmente ed io accettai, anche se parzialmente, che Hal doveva assolutamente restare solo una dolcissima amica con cui c'era del feeling.
In quell'ultimo periodo comunque stavamo avendo tante proposte interessanti che ci avrebbero permesso di sfondare. Eravamo stati chiamati inizialmente ad animare compleanni di diciottenni con ormoni a mille e successivamente, quando queste avevano diffuso la voce abbastanza, ci chiamarono in teatri e manifestazioni di città. Avevamo anche un manager che tentava di farci debuttare. Si chiamava Scooter ed era un uomo davvero straordinario..ci stava crescendo come se fossimo fiori che sarebbero sbocciati nella maniera più delicata e maestosa che ci fosse mai stata.
--Tom--
Le cose andavano così bene tra me e Rachel che non avrei mai potuto dirgli ciò che era giusto sapesse. L'amavo così tanto e dopo un anno non mi era nemmeno saltato in mente di portarla a letto in modo crude. Sapevo che con lei la cosa sarebbe successo a tempo dovuto e sarebbe stato fantastico. I secondi con lei erano immensi eppure il tempo passava troppo velocemente. Era diversa dalle altre..assomigliava molto a mia sorella ma con fascino piccante che mi attraeva maledettamente. Avevo sempre amato alla follia mia sorella e il modo in cui era spontanea, vivace e senza pensieri anche in momenti in cui c'era molto da pensare. 
Avevo contratto geneticamente la malattia di mia madre. La cosa che temevo di più non era la morte..ma il pensiero che forse anche Hal l'avesse contratta. Tumore alla colonna vertebrale..intervento quasi impossibile. Il dottore mi disse precisamente - Preferisci la qualità o la quantità della vita?- non esitai a rispondere -Qualità- e decisi di rinunciare alle cure, alla chemioterapia. Volevo passare gli ultimi due mesi della mia vita tra risate, gioie di cui avrei goduto anche da defunto. Avrei sorvegliato su ognuno di loro senza mai permettere che li succedesse qualcosa ed avevo promesso di tenere per me la questione fino al momento opportuno. Non volevo drammi, non volevo lacrime, volevo pensare di avere un futuro con Rachel e con mia sorella, con i miei amici, con la mia band. Non volevo prediche da persone che mi amavano troppo e che mi dicevano di provare tutte le cure del mondo..volevo solo vivere come una persona normale tra sorrisi e pace. Dovevo tenere il segreto anche con Rachel..dovevo farlo per il suo bene, per il nostro, per quello di mia sorella. Le amavo troppo.. e anche se non era giusto, cercavo di proteggerle.
--Haliey--
Le cose andavano alla grande adesso! Tutti stavano realizzando i propri sogni ed io..beh ero diventata la donna delle pulizie probabilmente, ma il divertimento non mancava! La cosa più bella era forse urlare a squarciagola -THE WANTED- e vederli comparire precipitosamente, tutti quanti, davanti a me. Mi faceva sbellicare e loro puntualmente se la prendevano con loro stessi per esserci ricascati. C'erano già alcune ragazze che con l'eccitazione a mille, si presentavano giù al portone e cantavano canzoni scritte dai ragazzi. In quel caso succedeva qualcosa di molto buffo. I ragazzi, nonostante fossero noti adesso, avevano stabilito di non voler essere preda di donne esaurite che ti pedinano fino a casa, così se qualcuna di loro si presentava giù al portone, come spesso succedeva, Jay si travestiva da nonnina e scendeva giù con una scopa, facendo finta di essere stufo di tutte quel baccano. Era irriconoscibile quando si metteva quella parrucca finta bianca e quello scialle orrendo! Le fans non lo riconoscevano affatto e scappavano puntualmente spaventate appena dopo l'attacco di nonna Jayne, come la chiamavo io. Mentre Jay era impegnato con questa missione, io e gli altri sbirciavamo dall'unica finestra dell'appartamento che si affacciava sulla strada. Tutti quanti a malapena riuscivamo a respirare perché eravamo appiccicati e dovevamo fare a turno per goderci lo spettacolo. Ovviamente J non faceva mai nulla per nulla..al suo ritorno, ognuno di noi doveva fare qualcosa per lui...tipo essere la sua cameriera per una settimana oppure fare le sue attività domestiche. Insomma, ultimamente, ci aveva preso gusto nell'interpretare il suo alter ego femminile/anziano ed infatti chiunque entrasse in casa lo trovava sempre d'avanti alla TV che guardava Avatar! Ricordo tutt'ora le battute di quel film! Lo guardava in continuazione, ne era ossessionato e per quanto fosse bello, adesso tutti l'odiavano!
-Hal vieni qui!- mi disse Max sollevandomi e facendomi volteggiare. Era alle mie spalle. Che dolce, lo amavo davvero tantissimo! 
Dopo quella storia del bacio con Jay e del ritorno di Michelle, non c' erano più state complicazioni ed io e Max eravamo diventati una cosa sola..anche se era davvero impossibile arrivare a Tachel (Tom e Rachel). Non c'era un solo secondo in cui loro non stessero insieme ed io non avevo mai visto Rachel tanto felice in tutta la sua vita. Se sorrideva era un sorriso che ti sconvolgeva, uno dei più luminosi fatto a trentadue denti. Il volto s'illuminava e gli occhi brillavano. Era tanto spontanea con Tom e gli stava facendo un bell'effetto. Mio fratello infatti aveva smesso di comportarsi da cretino e di tradire le sue ragazze, con Rachel era tutto diverso..come lo era con Kalsey ma più amplificato..forse un po' troppo, ma non c'è nulla di male nell'essere eccessivamente zuccheroso, ma nell'esserlo poco, si. A me andava benissimo così. 
Jade non era scomparsa..però stava davvero poco con noi ultimamente. Aveva problemi coi ragazzi come sempre e a volte ci portava via serate intere per parlare al cellulare e chiederci consiglio. Non veniva spesso a trovarci, forse perché Nath la guardava in un modo strano.. in uno di quei modi che ti lascia intendere -o ci sta o la stupro- ma tuttavia Nath era un agnellino che non avrebbe fatto del male a nessuno. Jade era fidanzata ancora con quel Mike anche se c'erano molti problemi tra loro e la complicità era svanita quasi del tutto. Ogni tanto organizzavamo pigiama party, così da stare tutte insieme come ai vecchi tempi..ma li facevamo sempre da lei. Ultimamente era sorta una sotto specie di sfida durante i pigiama party.. chi riusciva a mettersi più palline al formaggio in bocca, diventava leader per quella settimana ed avrebbe scelto il tema su cui si sarebbe basato il successivo raduno. C'era stato il pigiama party hawaiano e per quella sera ci comportammo proprio come fanno gli hawaiani, parlammo come loro e ci vestimmo in modo identico. Chi non riusciva a rimanere nella parte era automaticamente escluso dalla prova con le patatine. Il leader doveva, durante la settimana, anche scoprire gli atteggiamenti, le attività e il cibo classico del tema che aveva scelto. Questa idea mi venne in mente subito dopo quella notte in cui Rachel quasi si strozzava con le patatine per far smettere me e Jade di litigare. Ogni due mesi però avevamo inventato una cosa bellissima, per rendere meno banale i nostri raduni. Trascorrevamo tutta la notte fuori casa, di nascosto. Uscivamo dalla finestra e non rientravamo prima dell'alba. Ognuno di noi doveva scegliere una sfida da dare ad una delle concorrenti e la concorrente scelta doveva portare a termine questa prova altrimenti sarebbe stata esiliata dal party successivo che ci sarebbe stato. 
Ricordo che una serata andammo in discoteca, non pagammo il biglietto perché, guarda caso, il body-guard all'esterno, era stato una vecchia fiamma di Jade. Lanciai la sfida contro Rachel e l'obbligai a raccogliere, entro due ore, almeno cinque numeri di uomini su cui doveva fare colpo. Fu una cosa difficilissima considerando che lei sentiva di star tradendo Tom..ed un ragazzo..probabilmente più grande di noi di qualche anno, riuscì a rubarle anche un bacio. Ci divertimmo da matti e il giorno dopo, la verginetta Rachel raccontò tutto quanto a Tom che se la prese con me..ma non più di tanto.
Era cosciente che l'avevamo fatto solo per divertirci e non per tradire o far soffrire qualcuno. Alla fine della predica, scoppiò a ridere perché immaginò l'impacciatissima Rachel intenta a rimorchiare. 
Insomma le cose andavano benissimo..e volevo realmente che nulla cambiasse. Si era stabilita una pace così intensa che nessuno voleva sciogliere, così tutti quanti cercavamo di contenerci e di fare i buoni.
  
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