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Autore: Angel TR    02/02/2013    4 recensioni
{Sequel di Rapture}
You make me feel like I've been locked out of heaven
For too long, for too long.

Bruno Mars - Locked Out of Heaven.
Solo un amore impossibile può essere eterno.
Il Trono ha condannato Lucinda Price e Daniel Grigori ad un'ultima, breve vita da mortali sulla Terra, liberi da ogni maledizione e, soprattutto, dal loro status angelico e dalle loro memorie.
I due vivranno ciò che avevano sempre desiderato, insieme, tra libri e sorrisi timidi.
Fino a quando...
Cosa succede quando le memorie iniziano ad affiorare?
Cosa succede quando il Trono lo scopre? Ancora una volta, Daniel e Luce non saranno soli, anzi.
L'ultima avventura degli angeli caduti, scritta con tutto il cuore.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven's Door'
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Capitolo 19- Gli ultimi gesti


Per stare insieme una vita intera non basta l’amore: ci vuole la follia.
Anonimo


Furono ben pochi gli angeli che si schierarono dalla parte di Luce e Daniel.
Tutt’altra situazione all’Inferno, dove i demoni avevano subito deciso di attaccare gli angeli nel momento in cui fossero scesi sulla Terra. In quell’atmosfera piena di eccitazione e subbuglio, solo un demone rimase in disparte.
Haziel si guardava intorno smarrito. Roland era stato come un uragano nella sua vita. Prima di lui, era come tutti gli altri: arrogante (bhe, lo era ancora…), convinto che gli angeli fossero stupidi esseri pennuti e che il Trono fosse una figura evanescente pronta a punire i trasgressori, che sottomettesse gli angeli facendoli diventare privi di volontà.
Poi aveva scoperto gli amici di Roland. Annabelle…
Si passò una mano tra i capelli biondicci, furioso per quella debolezza che stava provando.
Lucifero era stato vittima del Trono.
Eppure era sicuro che stesse meglio prima? Che quella scelta non fosse stata la migliore per tutti? L’ingiustizia era riservata a Daniel e Luce. Loro ora si sarebbero divisi per sempre? Cosa sarebbe successo?
Haziel si alzò e dichiarò che avrebbe abbandonato la causa dell’Inferno. Allo stupore sui visi dei demoni, rispose dicendo che non avrebbe nemmeno sposato la causa del Paradiso.
Detto ciò, volò via per andare a cercare Roland.

()


Furono i giorni più difficili per Luce e Daniel.
Entrambi avevano paura del futuro. Entrambi vissero quei giorni pienamente, sfruttandoli al massimo, impegnandosi negli studi come mai prima, uscendo, e soprattutto stando insieme.
Le feste di Natale sarebbero state un lontano sogno per loro.
Lilith e Cam li lasciarono soli quella sera. Il tempo faceva letteralmente schifo: pioveva, si gelava, l’umidità appianò le meravigliose onde dei capelli di Luce e lei si vedeva bruttissima. Sarebbe dovuta morire ricordandosi brutta?
Nei momenti peggiori, pensi alle cose più stupide.
Come che sarebbe morta senza aver baciato Daniel. Senza sposarsi con lui. Senza fare niente di niente.
Cos’avrebbe pensato lui se lei gli avesse chiesto di sposarla ora? Erano maggiorenni infondo. Fare un matrimonio senza sapere quanto tempo si ha a disposizione. Semplicemente una follia. Eppure il cuore di Luce iniziò a ballare contento nel suo petto, e lei avvertì un brivido dietro la schiena.
Sollevò lo sguardo, come se Daniel potesse aver capito qualcosa. :-Ehi.- disse lui, sorridendole. Negli ultimi giorni era diventato ancora più dolce e le si strinse il cuore nel pensare che quella era la fine.
:-Daniel…- iniziò Luce. :-Sai…stavo considerando l’idea di…-
:-Abbandonare tutto.- concluse lui per lei. Luce lo vide mordersi il labbro, lo sguardo puntato coraggiosamente avanti a sé, come se fosse pronto a tutto, come se non avesse paura. Ma mordersi il labbro lo tradì: in fondo aveva una vita davanti. Recuperare le memorie non avrebbe fatto recuperare il tempo che avrebbero perso.
:-No.- Luce scosse piano la testa. Le venne da ridere al pensiero della faccia che Daniel avrebbe fatto nel sentire la sua proposta. :-Perché non …- iniziò spavalda, poi le mancarono le parole e si zittì. Si fermò, sbarrando la strada al ragazzo. Prese le mani calde –nonostante il tempo- tra le sue, sollevò gli occhi per incontrare i suoi. Lo sguardo violetto di Daniel fu attraversato da un lampo di inquietudine di una velocità tale che, se Luce avesse battuto le palpebre, se lo sarebbe perso.
Okay. Calma e sangue freddo. Rabbrividì nel cappotto blu del suo ragazzo.
Chiuse gli occhi e pensò all’anno scorso. Non sapeva di essere un angelo. Non sapeva che esisteva l’anima gemella. Non aveva Daniel. Non per questo la sua vita era stata insulsa o vuota, semplicemente mancava la metà di sé stessa. Era comunque felice.
Eppure non sarebbe mai tornata indietro.
Strinse forte le mani di Daniel. :-Senti…- tentennò, torturò qualche ciocca di capelli. :-Abbiamo pochissimo tempo. Quello che faranno gli altri…- mosse una mano per enfatizzare :-…noi ce lo scordiamo. Insomma, questi pochi giorni che abbiamo, voglio…anticipare tutto, ecco. Voglio fare quello che avremmo dovuto fare molto, molto dopo.- ecco, le era finita l’ispirazione. Si guardò intorno, cercandola tra gli alberi del giardino del college, come se quella potesse spuntare da un momento all’altro. Due dita si posarono sotto il suo mento, riportando con delicatezza il suo viso verso Daniel.
Quando i loro occhi s’incontrarono, lui le sorrise. Un sorriso serio, ma contento dopotutto.
:-Direi che ora spetta a me continuare.- iniziò lui. E poi, come Luce aveva sempre sognato (magari non in quelle circostanze, ma si poteva tralasciare), Daniel si mise in ginocchio e, tenendole entrambe le mani, incatenando gli occhi di Luce ai suoi, chiese :-Lucinda Price, vuoi sposarmi?-

()


Fecero tutto di nascosto, coinvolgendo solo gli amici più intimi. Luce fu accompagnata da Nora, Arriane, Annabelle e Lilith a scegliere l’abito. Andarono nell’atelier più costoso di tutto il Connecticut. Luce chiuse gli occhi quando iniziò a gettare nero su bianco tutto quello che voleva per la cerimonia. Per lei era difficile non pensare alla cifra esorbitante che richiedeva un matrimonio del genere, com’era difficile non pensare all’anello di fidanzamento che adesso aveva all’anulare.
Nora si era messa a strillare quando l’aveva visto. Ecco, quella era stata l’unica cosa che non aveva potuto nascondere all’intero corpo studentesco dell’Emerald College.
L’assistente le continuava a dire che, appena indossato l’abito giusto, se lo sarebbe sentito nel cuore. Il problema era che Luce era troppo nervosa, troppo preoccupata. Avrebbe voluto staccare il cervello per dimenticarsi dell’imminente guerra e credere alle dicerie dei ragazzi della scuola.
A) era incinta
B) erano semplicemente pazzi.
La prima –purtroppo?- non era giusta. Allora Luce si convinse della seconda.
E solo quando i suoi occhi iniziarono a vedere un’eccitatissima (nel bene e nel male) ragazza giovane con indosso un meraviglioso abito da sposa, si dimenticò del Trono.
Nora le consigliava un abito principesco, Lilith uno semplice, Annabelle uno romantico ma meno appariscente di quello scelto da Nora, Arriane uno rosso con il corpetto in cristalli. A Luce venne da piangere al pensiero che non avrebbe visto nessuna di loro sposarsi. Era solo un’ufficialità, eppure la tradizione era così carina: perché non seguirla? Giusto per diventare Lucinda Grigori. Essere Lucinda Grigori almeno per qualche giorno.
Allora portò le amiche in camerino e le convinse a provare gli abiti.
Risero parecchio, piansero pure un po’. Poi si ripresero, soprattutto quando Luce scelse un abito che mise d’accordo tutte loro.
Taglio classico, con corpetto stretto e gonna larga. Semplice ma non scontato, visto le decorazioni di Swarovski lungo la scollatura a cuore del corpetto.
Uscirono dall’atelier con un bustone enorme e rigido, e nemmeno tornarono al college a piedi: presero un taxi.
Organizzarono tutto così velocemente che nemmeno loro avrebbero, in seguito, ricordato dove e con chi erano stati.
Un ristorante caldo ed accogliente per la cerimonia.
Fecero avanti e indietro dal Texas alla California, dalla California al Connecticut (tutto pagato da Cam) per portare i documenti per la chiesa e per il comune. La parte ufficiosa era davvero complicata.
Luce e Daniel avevano i mal di testa a fine giornata.
Si addormentavano sui libri.
Non studiavano più. Eppure nessuno di loro riusciva a lamentarsi. Si sa, niente sarebbe stato organizzato perfettamente se fossero stati soli e fu solo grazie a Cam e agli altri angeli se il loro matrimonio, alla fine, riuscì bene.

()


La mattina del gran giorno, Nora acconciò i capelli di Luce in uno chignon fermato da vari fermaglini a forma di rosa. Arriane ed Annabelle le portarono la colazione e la obbligarono a mangiare, comunque a Luce si era chiuso lo stomaco. Fino a ieri le era sembrato tutto evanescente, una cosa molto lontana, fuori dalla realtà. Ma adesso si era svegliata ed era tutto vero.
La aiutarono ad infilarsi l’abito.
In quel momento, mentre infilava le gambe nella gonna, con una mano poggiata sul muro per tenersi in equilibrio, che sentì terribilmente la mancanza dei genitori. Si sforzò di ricacciare indietro le lacrime. Quel gesto le sembrò un addio.
Erano le otto e cinquanta quando uscirono dal college nell’aria gelida invernale. Era il 20 Dicembre. Qualche studente era rimasto ed ora era affacciato a guardarla.
Luce si guardava attorno cercando di memorizzare ogni particolare: il grande orologio, la struttura accogliente del college, il giardino pieno di cespugli di peonie, il recinto. Il Connecticut.
Inghiottì ogni cosa con tutti e cinque i sensi. Quando la Mercedes di Cam (Arriane aveva minacciato di ucciderlo se si fosse presentato con una pacchianissima limousine bianca) si fermò davanti al recinto del college, Arriane ed Annabelle sollevarono lo strascico e le fecero segno di andare avanti. La porta si aprì e una lunga gamba muscolosa infilata in pantaloni blu ne uscì.
Non era Cam.
Arriane lanciò un urletto, lasciò lo strascico di Luce al terriccio e corse ad abbracciare un bellissimo ragazzo di colore. Lì lì lei non lo riconobbe, poi quando lui le fece l’occhiolino, l’immagine di un servo dell’ottocento le tornò in testa prepotentemente.
Roland Sparks.
:-E non sono solo. Abbiamo un invitato in più…c’è posto?- disse lui, indicando un altro ragazzo che però Luce non aveva mai visto.
Girò la testa verso Annabelle per chiedere spiegazioni ma lei sembrava sconvolta, con le guance rossissime.
:-Allora si parte o no?!- urlò Cam dalla macchina, suonando il clacson ripetutamente. :-Lo sposo già è in municipio!* Va bene che deve aspettare…ma, fossi in lui, sarei già andato a bere due, tre fiaschetti di liquorino…-

()


I due testimoni erano in due stati completamente diversi. Nora piangeva a dirotto; Roland era calmissimo, ma non per questo meno felice ed emozionato.
Cam –sì, lui aveva insistito per celebrare il matrimonio…- guardò una volta le formule da recitare e subito alzò lo sguardo verso gli sposi.
Lilith gli fece l’occhiolino e lui batté il dito sul microfono per richiamare l’attenzione generale; poi ricambiò l’occhiolino. :- Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.
Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.
I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato.
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.-
Alzò gli occhi al cielo nel vedere le lacrimucce di Luce e di Daniel. Però poi sorrise anche lui. :- Daniel Grigori, intende prendere in moglie la qui presente Lucinda Price?-
Daniel annuì e, senza staccare gli occhi da quelli di Luce, disse :-Sì, lo voglio.-
:- Lucinda Price intende prendere in marito il qui presente Daniel Grigori?-
Luce si morse un labbro per calmare la voce, respirò e poi disse in un sussurro :-Sì, lo voglio.-
Cam strizzò l’occhio ad entrambi prima di continuare :- A seguito della vostra risposta affermativa io, Ufficiale dello Stato Civile del Comune, dichiaro in nome della Legge che siete uniti in matrimonio. Potete scambiarvi le fedi.-
Annabelle, le mani tremanti e gli occhi velati di lacrime, ma con un sorriso splendente, porse il cuscinetto con le fedi a Luce e a Daniel.
:-Ehi. Ci credi?- mormorò lui, mentre infilava l’anello all’anulare di Luce. Le sorrise; aveva gli occhi più viola del solito.
:-No.- rispose lei, gli occhi che lo percorrevano da capo a piede. Era suo. Nel loro caso, potevano veramente affermare di appartenersi.
:-Bando alle ciance!- disse Cam. Si schiarì la voce e batté di nuovo il dito sul microfono. Gli applausi lo stonavano un po’. :- "... Avanti a me Ufficiale dello Stato Civile, vestito in forma ufficiale, sono personalmente comparsi:
1) Daniel Grigori
2) Lucinda Price I quali mi hanno richiesto di unirli in matrimonio a questo effetto mi hanno presentato il documento sottodescritto e dall' esame di questo nonché di quelli già prodotti all' atto della richiesta delle pubblicazioni i quali tutti muniti del mio visto inserisco nel volume degli allegati a questo registro risultandomi nulla ostare alla celebrazione del loro matrimonio.
Ho letto agli sposi gli articoli 143, 144, 147 del Codice Civile e quindi ho domandato allo sposo se intende prendere in moglie la quì presente Lucinda Price e a questa se intende prendere in marito il qui presente Daniel Grigori ed avendomi ciascuno risposto affermativamente a piena intelligenza anche dei testimoni sotto indicati, ho pronunziato in nome della legge che i medesimi sono uniti in matrimonio...
Daniel, ti ordino di baciare la sposa.-




Angolo Autrice
E ci siamo! E'il penultimo capitolo...
sì, lo so.
E'passato un mese dal mio ultimo aggiornamento, e sono sicura vorrete uccidermi. Insomma, non ho descritto molto la cerimonia e il seguito e vi dirò anche il perchè: volevo lo immaginaste voi!!
Che ognuna di voi creasse in mente la propria cerimonia, con i propri vestiti (quello di Luce è a stento delineato), con i propri invitati e con il proprio ristorante.
Ci sono riuscita? Spero di sì.
*Ho scelto il matrimonio civile perchè gli angeli caduti non possono entrare in chiesa.
Dato che si avvicina sia il Carnevale e sia San Valentino, volevo farvi i miei migliori auguri <3<3 Siete fantastiche!!! 91!!!!!!*_________________________________*
Bacioni enormi
Angel <3

  
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