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Autore: TheElektra    23/08/2007    4 recensioni
Seguito della one-shot "Dimmi Harry, come vuoi morire".
Quella stanza totalmente grigia era un dolore per la sua vista, come anche quel letto di ospedale, bianco acceso, lo uccideva ogni giorno che passava.
E lui li, quello che rimaneva di Draco Malfoy, immobile davanti ad un muro pieno di graffiti scritti col proprio sangue. Le braccia segnate da tagli vecchi e nuovi ricordavano il suo delitto. Draco Malfoy aveva ucciso degli Occhi Verdi.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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“Signor Potter!!” lo chiamò il medico mentre Harry stava per aprire la porta ed andarsene per sempre da quel posto con Draco.
“Cosa vuole ancora, mi scusi?” intimò il moretto con tono piuttosto seccato mentre si voltava tenendo sempre Draco stretto a sé. In quel mentre arrivò anche Silente.
“Signore, può dire a questo diligentissimo medimago che a Draco so pensarci anche da solo?” intonò Harry guardando il preside in cerca di un sostegno alla sua lotta per portarsi via il biondo Serpeverde, cioè, ex-Serpeverde.
Silente guardò Harry da sotto gli occhiali a mezzaluna “Harry, nonostante i tuoi buoni propositi, Draco non credo sia pronto per uscire da qui”
Harry guardò il vecchio preside. “Come Signore? Draco sta con me, si fida di me!”spiegò.
“Si fida del ricordo che ha di lei, signor Potter” spiegò il medico guardandolo con espressione più pacata. “Nessuno vuole far del male a Draco qui dentro ma lui, come lei ha avuto modo di vedere, non è più la stessa persona che conosceva un tempo”gli spiegò guardando sia lui che Draco “Ma non è questo il luogo in cui spiegarle le mie motivazioni”.
Harry lo fissò “Io non lascerò Draco, l'avviso!” sbottò risoluto.
Il medimago sorrise annuendo “Naturalmente, nessuno le vieterà di vederlo” sorrise ancora “Ma ora Draco...”disse verso il biondo “Vieni con me” continuò allungando una mano verso di lui.
Draco guardò la mano e poi l’uomo.
Harry sospirò non voleva lasciare Draco solo spezzandole speranze che aveva acquisito in quei pochi momenti passati di nuovo insieme. Ma doveva anche dare conto al fatto che era sempre stato Draco a tentare di ucciderlo, per cui forse sarebbe stato precipitoso portarlo fuori da un giorno all'altro.
Sorrise quindi al Biondo e gli fece segno di andare col medimago “Forza, vai...Io sarò sempre qui con te” gli sorrise ancora facendogli fare un passo verso il dottore il quale riuscì a prendergli la mano per riportarlo nella sua stanza. Draco si rivolse indietro guardando Harry, aveva un espressione davvero triste, come poteva averla un cagnolino che veniva abbandonato lungo la strada dal suo padrone. “Harry” disse Draco mentre guardava il moretto con guardo di supplica. Harry gli sorrise dolcemente “Vai…Draco”gli proferì facendogli segno con le mani.
Draco si rivolse guardando davanti a sé, sicuramente lui non era del tutto sano ma sapeva per certo che lo stavano allontanando da Harry.
Il medico lo condusse di nuovo fino alla stanza e fu proprio lì il problema.
“NO!…Harry!!...Harry!!…”mormorò il biondo svincolandosi dalla presa del dottore. Non voleva saperne di rientrare la dentro, non senza Harry almeno.
“No...Draco. Harry ora non può venire qui”gli proferì avvicinandosi a lui prendendogli la mano con calma. Draco si divincolò del tutto contrario a quella decisione. “Harry” mormorò ancora arretrando fino alla parete “No! ”dissentì con la testa “Harry…Harry...Harry…Harry” continuava a dire mentre si schiacciava ancora di più contro la parete.
“Draco, Harry verrà a trovarti” gli sorrise il medico “Ma ora devi rientrare nella tua stanza”.
Draco guardò il dottore mentre lo portava verso la porta aperta “Harry...viene da me?” chiese mentre entrava con il medico.
”Ma certo..” gli sorrise l’uomo “Harry verrà da te…ma ora risposati” asserì uscendo lasciando Draco a guardarsi intorno.
Harry dov’era? Era da solo...Da solo...Senza di lui...Senza nessuno...Solo.
“Harry…Harry…Harry” mormorò come una cantilena dondolandosi sul letto bianco.

*****

“Harry, Draco non è ancora pronto per uscire da qui...Cerca di capire, lui ha vissuto in quelle quattro mura da quanto aveva tentato di ucciderti, non può capire quello che tu stai cercando di dirgli” gli parlò Silente mentre attendevano il ritorno del medico responsabile della situazione di Draco.
“Professore, Draco non è pazzo, me lo ha detto lui stesso, lui...Sapeva chi sono, si ricordava di me, mi ha anche detto di essere stato cattivo con me, lui ricorda che voleva farmi del male...” spiegò al Preside facendo qualche passo qua e là. “Non voglio che rimanga qui professore, questo posto gli fa del male, non sta bene, non ha visto come si è avvicinato a me quando sono entrato?”.
Silente gli poggiò le mani sulle spalle “Harry, ragazzo, posso capire quanto tu tenga a Draco ma credo sia meglio, per lui soprattutto, che rimanga qui...”
Harry stava per ribattere ma si zittì alle parole conclusive del preside “...Per adesso”
Harry non potette fare altro che sospirare in attesa del medico. Aspettare cosa poi? Lui doveva andarsene da lì con Draco.Punto. Chiuso. Stop. Fine dei giochi.
“Signor Potter?” lo chiamò ancora un uomo vedendolo immerso nei suoi pensieri, o meglio dire piani di fuga da quel luogo.
“Si…dove l’avete portato? E’ da solo?” chiese guardando il dottore sempre con quel tono speranzoso.
“Nella sua stanza, ma ora venga con me, vorrei parlare con lei a quattrocchi”
“Si...ma certo” annuì guardando poi Silente. “Professore lei non viene?”
“Harry, farò in modo che tu possa avere tutto ciò che ti serve al tuo ritorno, ma ora vai” gli disse Silente con suo solito assenso e quel normale sorriso che assumeva quando voleva aiutare Harry in qualcosa di non proprio consono alle regole. Ma d’altronde ci sono regole fatte per essere infrante e regole fatte per essere rispettate.

*****

“Signor Potter, la prego si sieda” gli proferì con un gesto della mano il medimago una volta entrato con Harry nel proprio studio.
Harry si sedette guardandosi intorno, non aveva ancora pensato a sé da quanto si era svegliato, cioè non proprio.
“Mi rincresce sentire questo suo astio verso di me, ma vorrei spigarle e parlare di quello che è successo insieme a Draco” iniziò sedendosi dietro la scrivania piena di carte ordinate.
“Mi dia del tu per favore, e sì, lei si è guadagnato in poco tempo il mio astio” asserì serio. Il medico sospirò. “Signor...mhm…Harry, so che vorresti portarlo via e non sai quando vorrei ci riuscissi, ma lui non è ancora pronto per uscire da qui, per uscire dalla sua stanza. Draco quando è arrivato qui circa un anno fa era un ragazzo, come dire, non direi pazzo, ma non sanamente normale” si fermò guardando Harry “Ora mi spiego meglio. So di preciso cos'è accaduto tra voi due quella notte e il trauma deve essere stato tanto forte da scuotere qualcosa all’interno del suo inconscio”
Harry lo fissò “Vuole dire che sono stato io? Cioè, Draco era stato già internato prima del nostro incontro di quella notte” continuò il moretto guardandolo.
“Si, ho letto la sua cartella...Non so quanto lei sappia di psicologia o di schizofrenia ma qualcosa nell’inconscio di Draco si è distorto scatenando quasi una nevrosi. Una nevrosi avviene nel momento in cui l’Io diventa troppo opprimente per l’Es, ovvero, i desideri di un soggetto, in questo caso Draco, si trovano compressi e come dire a disagio con quello che lo circonda. Infatti Draco ha sviluppato una certa ossessione per delle particolari cose o particolari parole, ad esempio le scritte che hai visto nella sua stanza, quelle sul muro le ha scritte dopo che era arrivato qui, a tirare ad indovinare dovevano ricordargli qualcosa di terribile se le incideva ovunque, anche su sé stesso se poteva.“Fece un breve pausa osservando il viso di Harry. “Ma..Lei...I tuoi occhi sono verdi..”gli proferì scrutandolo.
“Sì signore, Draco probabilmente si riferiva a me e al modo in cui credeva di avermi ucciso..” gli spiegò Harry guardandolo.
“Avevo pensato anche questo” gli fece annuendo il dottore.
Harry non esitò a porgli una domanda “Quindi lei crede che Draco abbia avuto una specie di.. Nevrosi?”
Il medico parve riflettere prima di rispondere alla domanda di Harry “ In un certo senso, come ho detto prima, il profondo di Draco non è riuscito a tenere a freno i desideri che si scontravano contro le pulsioni negative e in questo caso una persona non competente in materie direbbe che è diventato pazzo, giustamente, ma non è propriamente così, nel caso di Draco lui sembra essersi creato un qualcosa, una specie di mondo per sé, nel suo inconscio, nel quale ha seppellito il suo vero io, la sua coscienza pura e ha posto questa persona che ci troviamo davanti sia io che te Harry”
“E' diventato quindi, come dire, timoroso di quello che le persone posso fargli credo, mi è sembrato che inizialmente avesse paura di me ma quando gli ho detto chi ero, lui, lui ha saputo riconoscermi e si ricordava di noi, si ricordava di me”continuò il moretto cercando di spiegarsi.
“Questo è sicuramente un buon segno..”annuì “E cosa ricordava di preciso? Sapresti dirmelo?”gli chiese aprendo la cartella clinica che si trovava davanti, probabilmente proprio quella di Draco.
Harry lo guardò prendere una penna e gli parve strano, di solito al San Mungo nessuno usava oggetti babbani.
“Se ti riferisci a questa” gli fece indicando la penna “Sappi che preferisco i metodi babbani per scrivere i resoconti dei miei pazienti” gli rispose percependo, forse, il pensiero del ragazzo.
Harry si riscosse guardandolo prima di parlare. “Draco non ha parato di ricordi, diceva solo che lui era cattivo, continuava a ripeterlo e poi ha anche detto che mi ha fatto del male”
Il medico scrisse qualcosa mentre sentiva le parole di Harry “Mhm...E questo lo ha detto da solo? Tu non hai fatto nulla?” chiese al moretto alzando un secondo il volto a guardarlo.
“No, io non ho fatto niente..”dissentì “Ma sono riuscito a medicarlo..”annuì in direzione anche di Silente restato in silenzio.
“Si è lasciato toccare senza opporre resistenza?” gli chiese un poco stupito il medico fermandosi dallo scrivere per un attimo
“Si, si, certo però, mi sembra come se fosse un bambino, ha certi scatti improvvisi che io non mi spiego”
“Ad esempio?”chiese il medico.
“Beh ecco, ad esempio quando gli ho chiesto se voleva che gli curassi le ferite alle braccia, è scappato sotto il letto e sinceramente sono rimasto stupito, non ero abituato a lui che si comportava in quel modo. Poi gli ho chiesto perché si era nascosto e mi ha detto che aveva paura del Auror che stava dentro nella stanza, e signore anche io ho frequentato l’accademia per diventare auror ma quello era un autentico stronzo, scusi l’espressione” concluse serio.
Il medico sorrise “Non preoccuparti anche io non sono d’accordo con te, il bene di Draco viene prima di tutto, ma il Ministero non mi ascolta, per loro è più importante che rimanga in vita piuttosto che guarisca, ma comunque, mi stavi dicendo di Draco..?” gli proferì per farlo continuare.
“Lui si è fatto curare da me quando quel Auror è uscito...e anzi, sembrava anche molto più tranquillo senza quel uomo a vigilare” assicurò annuendo Harry.
“Mhm..” mormorò il dottore appuntando le parole di Harry “Quindi lui si è fidato di te..”gli disse infine il medico guardando il moretto annuire “Si, credo di si”
Il medico chiuse la cartella e la fece scomparire con un tocco. Guardò Harry congiungendo tra loro. “Harry, se tu mi prometti di non tentare più di portarlo via prima del previsto, io posso darti libero accesso al reparto, in ogni momento, questo gioverà sicuramente alla salute e alla guarigione di Draco e sono sicuro, gioverà anche a te” concluse con un sorriso. Harry lo guardò meravigliandosi e rallegrandosi al tempo stesso. “Davvero?” chiese quasi non credendoci.
“Certo, ma devi promettere” insistette il medico.
“oh, sicuramente!” esclamò “Prometto!” annuì mentre il dottore sorrideva.

*****

Draco.
Quasi non ci credeva che quello potessero essere davvero Draco Malfoy, lo stesso ragazzo che pochissimi anni prima andava con lui a scuola. Si divertivano insieme, ovviamente di nascosto, e si erano perfino innamorati alla fine ma, come Harry sapeva, poi è arrivato il momento di scegliere, il suo destino, la profezia, in cambio della vita di Draco. Harry aveva scelto, aveva scelto di salvare degli innocenti rinunciando in un certo senso a Draco. Era stato costretto dai fatti a seguire Voldemort per poi sconfiggerlo definitivamente. Lui non aveva lasciato Draco solo, non...Non era stato lui a mandarlo in quel orribile posto rinchiuso e dimenticato dal mondo. Perché allora si stava sentendo in colpa? Perché vederlo così lo faceva sentire tre metri sottoterra?
Appoggiò una mano sul vetro. Eccolo lì, un ragazzo con la mente di un bambino, tutto perché lui aveva deciso di seguire un piano folle, tutto per colpa di Voldemort.
Si certo, gli diceva la sua mente, dai la colpa di tutto a Voldemort, infondo è sempre stato così no?
Si certo, è stato lui, è colpa sua se Draco è diventato un…un…
Un pazzo?
No, è cambiato, è impazzito è diventato...Non è più lui...Io voglio che torni ad essere quello di prima, rivoglio il mio Draco che ho sempre amato...Lo rivoglio.
Harry vedeva Draco attraverso il vetro, c’era un medimago con lui e stava cercando di dargli qualcosa ma evidentemente Draco non ne voleva sapere. Infatti, con un tonfo che Harry riuscì a sentire nonostante non fosse nella stanza, vide un vassoio a terra e Draco che cercava di gettare tutto quello che aveva sul letto lontano.
Aprì la porta entrando. “Lasci fare a me, ho il permesso del medico, cosa devo fare?”chiese all’uomo che accoglienza il barattolino di pastiglie da terra e le metteva sul comodino. “Deve prendere queste ma come al solito ci vuole una pazienza che solo Merlino può avere e per di più con i pazienti non si può usare la magia, altrimenti glie l’avrei già fatta prendere a questo testone!”gli riferì al moretto.
“Harry..”mormorò Draco immobile a guardarlo. Subito un sorriso e poi uno sguardo triste gli comparve in viso.
“Lasci fare a me..” rispose Harry con un sorriso guardando l’infermiere “Io so come fare” sorrise dolcemente sedendosi sul letto vicino a Draco. “Hey bellissimo…”gli fece sorridendogli. Draco gli sorrise come avrebbe fatto un bimbo. Allungò una mano in cerca di quella di Harry.
“Vuoi la mia mano?”gli chiese lui porgendogliela. Draco la prese e sorrise stringendola nella sua.
Harry si volse verso il medimago “Ha visto..? Vada pure, posso stare io con lui..”
“Sembra fidarsi di lei, farò avvisare il medico allora” continuò l’uomo prima di uscire. Harry annuì all’uomo per poi voltarsi a guardare Draco. “Allora, hai visto che sono tornato da te?” gli fece sorridente.
Draco annuì sorridendo “Io non posso uscire” gli parlò dissentendo.
“Non adesso Draco ma presto usciremo” gli assertì Harry annuendo. “Ma tu devi prendere qualcosa vero?”gli chiese alzandosi. Prese il barattolo di pastiglie dal comodino e verso dell’acqua in un bicchiere.
“No, io sto bene...Bene!” esclamò Draco guardando il moretto.
“Lo so che stai bene” gli rispose Harry “E starai meglio bevendo questo…Forza” gli fece porgendogli la pastiglia e il bicchiere. Draco le guardò e guardò anche Harry “Avanti...Io sono qui con te..”gli sorrise guardandolo. Draco lo guardò serio e dissentì.
Harry ritrasse le braccia sbuffando un poco e sorridendo “Draco lo sai che facendo così non puoi stare meglio?”
Draco non si mosse ne parlò. Harry quindi guardò il biondo, il quale si mise a sorridere con un bambino che combina una marachella.
“Aaah!” esclamò Harry facendo una faccia buffa “Draco non fare i capricci adesso...”gli mormorò “Tu non sei un bambino...Sei grande, capito?” gli disse diventando serio. Draco a quelle affermazioni divenne serio perdendo il sorriso. Rimase a guardare Harry come a cercare di leggerci qualcosa.
“Ora prendi queste ok?”continuò porgendogliele ancora. Draco le guardò un attimo prima di prendere il bicchiere e la pastiglia dalla mano di Harry. La portò alle labbra bevendola in un sorso.
Harry sospirò in sé. Anche se iniziava a pensare che Draco non fosse per nulla pazzo, anzi, lui si comportava così proprio perché aveva paura di uscire, probabilmente, da quel piccolo mondo che si era creato. Proprio come ai tempi della scuola.
Harry venne riscosso dai suoi pensieri quando Draco gli porse il bicchiere con un sorriso.
“Ehm...hai fame? Vuoi qualcosa?” gli chiese prendendo il bicchiere e poggiandolo sul comodino. Draco rimase a guardarlo immobile.
Harry gli sorrise non sapendo sinceramente cosa fare, non sapeva cosa Draco volesse dirgli con quel silenzio. Draco era cambiato, diverso, quasi si sentiva a disagio con lui.
Draco si sporse gattonando verso di lui. Harry lo guardò, cosa voleva fare?
Il biondo poggiò le mani sulle spalle del moretto guardandolo negli occhi.
“D-Draco..” mormorò Harry un poco intimidito da quei gesti. Draco lo fissava in quei occhi color smeraldo brillante.
“Occhi verdi..”mormorò guardandolo “Occhi.. Verdi…Verde…Luce verde..” continuò a parlare staccandosi da lui scendendo dal letto. Harry lo seguì con lo sguardo non capendo “Cosa vuoi dire Draco?” gli chiese vedendolo camminare nella stanza. Harry si alzò rimanendo a guardare cosa Draco stesse facendo. Il biondo si inginocchiò a terra guardando la scritta sul muro “I tuoi occhi verdi. Ti ricordano qualcosa Potter? Una accecante luce verde” parlò il biondo con una voce che era la sua, era lui, era il Draco di sempre. Harry si stupì e quasi si spaventò facendo un passo indietro.
“Draco..? Draco sei tu?” gli fece avvicinandosi a lui guardandolo dall’alto.
“No amore, facciamo come dico io..” continuò a parlare Draco guardando le scritte in rosso sul muro. Quelle due parole ‘occhi verdi’.
“Draco...Cosa stai dicendo?”gli chiese inginocchiandosi a fianco a lui.
“Io devo farlo Harry...Ti ho visto...Lui ti piaceva..”fece corrugando il viso in una smorfia di pianto mentre di rannicchiava su se stesso piangendo.
“Draco..” gli mormorò Harry avvicinandosi per abbracciarlo “Draco, io non volevo ferirti, non volevo farti del male..” gli mormorò Harry intristendosi.
Draco nel pianto strinse in una mano la stoffa della maglia che Harry indossava. Harry se lo abbracciò portandoselo a sé. Gli fece poggiare il viso in lacrime contro il proprio petto mentre lo teneva sempre stretto a sé. Gli accarezzava i capelli lasciandogli dei baci sulla fronte. “Draco calmati…Amore ti prego”mormorò cercando di trattenersi, almeno lui, da quel principio di lacrime che premevano per uscire.
“Sono cattivo...Quella luce...No..Io...Credimi” mormorò ancora stringendo convulsamente i pugni tra i vestiti del moretto.
“Draco...Draco ti credo, ti ho sempre creduto” gli baciò la fronte ancora lasciandoci appoggiate le labbra. “ma ora rilassati, ti prego..calmati..” gli passò l’altro braccio sulla schiena.
”Io..Io..”mormorò ancora Draco.
”Ssssh..” sussurrò Harry tenendoselo stretto mentre gli passava un braccio sulla schiena ed una mano tra i capelli.
Lentamente il respiro di Draco ritornò normale. Harry chiuse gli occhi per un secondo riaprendoli poco dopo. Era molto più difficile di quanto pensasse. Draco era davvero come un bambino in certo aspetti, proprio come gli aveva spiegato il medico.
Harry spostò leggermente il volto vedendo il viso sereno del biondo dormire. Sorrise a quella visione di Draco dormiente. Non era cambiato in quel periodo, nel quale lui era in coma, sempre lo stesso angioletto. Si era addormento dolcemente, come poteva essere che a causa sua, fosse impazzito, come poteva essere? Non doveva permetterlo, non doveva permettere accadesse. Che diavolo di salvatore era se non era in grado di salvare chi amava? Cosa gli serviva tutto quel potere, quella diavolo di profezia?
Ed Harry capì al volo quello che doveva fare. Lui doveva riprendere da dove aveva lasciato. Doveva aiutare Draco ad ogni costo, doveva ritrovare se stesso, ritrovare ciò che aveva perso, ritrovare sé ed Harry, come ai tempi della scuola, come ai tempi in cui si chiamavano Draco ed Harry, nei quali, si amavano come nessuno dei due aveva mai amato nessun altro.









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Eccoci qua!Uff sono tre giorni ininterrotti che scrivo fino alle 4 di notte!
Beh, è stato un po’ difficile scrivere il responso del medico mentre parlava di Draco con Harry ma me da futuro medico ci è riuscita! Eh! XD
Ora, desidero ringraziare chi ha letto la fic precedente ed anche il capitolo precedente di questa fic.
ShortMaggot si il seguito c’è, ma ho deciso di farlo a capitoli è meglio, o almeno finché Draco non esce da li! XD
lake sono tanto felice che ti trasmetta qualcosa quello che scrivo, è il mio scopo principale questo, trasmette qualcosa di forte a chi legge^^
infine la mia cara Giusy beh con te è inutile parlare perché cmq lo facciamo sempre XD ma comunque grazie dato che ti leggi sempre le anteprime dei miei capitolismacccone!
A presto!!
THE

 

   
 
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